lunedì 3 novembre 2025

Tommaso Severino

 


Tommaso Severino, 28 anni, alla guida di un Suv, sotto effetto di alcol e droghe, ha travolto a folle velocità la volante su cui viaggiavano il capo pattuglia Aniello Scarpati, morto sul colpo, e l'agente Ciro Cozzolino, ricoverato in terapia intensiva. 


Leggo su Repubblica che la sua è una famiglia nota a Ercolano, imprenditori di abiti usati, Tommaso Severino si è reso irreperibile per 12 ore, prima di essere fermato e arrestato dalla polizia. 


Il Fatto racconta la tragedia e le ore successive di questo criminale.


“Drink, cocaina ed è così che Tommaso S., 28 anni, imprenditore nel settore degli abiti usati, ha perso il controllo della Bmw X4 che ha sfondato il lato guida della Volante su cui viaggiavano Aniello Scarpati e Ciro Cozzolino, il primo è morto, il secondo ancora in gravissime condizioni. Il giovane era in giro con un amico. A un certo punto la comitiva si allarga: il gruppo preleva un terzo amico e, poco dopo, la figlia di uno di loro e altri due minorenni che erano a una festa. Tutti salgono sul Suv guidato dal 28enne, che imbocca viale Europa a Torre del Greco (Napoli) a velocità sostenuta, lungo una discesa. Erano le due quando il suv si è schiantato contro l’auto della Polizia in servizio per normali controlli.


All’improvviso, l’impatto: la fiancata sinistra della volante della polizia si frantuma. Aniello Scarpati, capo pattuglia e padre di tre bambini, muore sul colpo. Inutili i tentativi di rianimazione. Il 28enne e tutti gli altri passeggeri lasciano il luogo dell’incidente, senza chiamare aiuto. Per dodici ore il 28enne, questo il suo racconto, ha vagato tra le campagne vicino a casa. Solo il mattino seguente si presenta al pronto soccorso dell’ospedale Maresca, con una frattura al setto nasale. Quando arriva trova i colleghi di Scarpati e gli investigatori della Squadra mobile il 28enne dice “Avrei voluto essere io quello morto”.


Viene quindi arrestato per omicidio stradale, lesioni gravissime e omissione di soccorso. Gli esami clinici rivelano la presenza di cocaina e un tasso alcolemico di 1,1 mg/l e, più del doppio del limite legale. Quindi è stato trasferito al carcere di Poggioreale. L’avvocato Domenico Dello Iacono lo affiancherà durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari: “Quando ha realizzato che un poliziotto era morto lasciando tre figli, si è lasciato andare a un pianto inconsolabile””.


Allucinante.

Andrea Scanzi 

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