lunedì 27 dicembre 2021

La via della luce

 

Ma tu dormi ora ti racconto della luce bianca ero in coma stavo molto male io mi trovavo in un posto,  ero molto sola come in  un limbo, andavo a destra perche' sentivo che mia madre era alla mia destra però non riuscivo a ttovarlo andavo a sinistra li c'era Carlo ma non riuscivo a trovarlo vedevo solo vetri da li non riuscivo ad uscire al che mi fermo e vedo puntini di luce che mi attiravano erano come una calamita non riuscivo a fregarmene la luce era piu' forte di me perche' emanava una sensazione di pace. Una pace che qui non c'e' poi all'improvviso diventa una luce incandescente, la  luce del Signore quella luce mi  è entrata dentro,  nell' anima e ti da una pace che non finisce mai non ha una fine e' eterna e' continua all'infinito e stai bene e Li che a volte vorrei andare li non soffri qui e' un inferno. Mi chiefo per he' Dio mi ha sslvato quale e' il motivo a cosa gli servo qua se poi è successo tutto questo?

Anonimo 

giovedì 23 dicembre 2021

A te e famiglia

 


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Eva Gini

 


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Via col vento

 


Nel 1936 viene pubblicato il romanzo “Via Col Vento” e da subito vengono acquistati i diritti per realizzare il più famoso film della storia del Cinema. Per il ruolo di Rossella si scatena una lotta furibonda fra le divine dello schermo. Katharine Hepburn e Bette Davis fanno di tutto per avere la parte, Paulette Godard sembra essere la prescelta, ma, la sera in cui si gira la scena dell’incendio di Atlanta, appare lei ed è immediatamente chiaro a tutti chi avrà la parte: Vivien Leigh è Rossella O’Hara.

Vecchia Hollywood e dintorni 

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mercoledì 22 dicembre 2021

L'olio

 


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Che fermata fa?

 


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Guglielmo Oberdan

 


Si autoaccusò. Sapeva che questo avrebbe significato la morte, ma lo fece lo stesso.


Guglielmo Oberdan aveva capito che per dare forza alla causa, doveva immolarsi lui stesso. Per questo confessò di aver trasportato due bombe da Roma a Trieste.


Era un uomo umile, nato in povertà. Ma sveglio, tenace, onesto. Dormiva in una stanza con due ritratti, quello di Gesù e quello di Garibaldi. E ci credeva davvero dell’unità d’Italia, al punto da sacrificarsi volontariamente.


Gli austriaci lo impiccarono in questo periodo, il 20 dicembre. Non valsero a niente le richieste di grazie di mezza Europa, tra cui quella di Victor Hugo. Per gli austriaci era un traditore e doveva morire.

Gli spezzarono il collo, ma a vincere fu Guglielmo.


Perché dopo la sua morte, sorsero associazioni in suo nome in tutta Italia.


Divenne il primo martire dell’irredentismo italiano. E il suo nome, oggi, vive ancora tra noi.

Leonardo Cecchi 


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Sabrina Salemi

 


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Porto sicuro...

 


Libia, Carcere di Bouslim


In quei giorni ho visto l’orrore umano. Dormivamo in trenta in una cella prevista per due persone. Donne, bambini e minori nelle situazioni che non auguro neanche a chi tenta di uccidermi.


Donne costrette a prostituirsi, al piacimento delle guardie del carcere. Le portavano di notte, fuori, non si sa dove. Non ho avuto mai il coraggio di chiedere a queste donne dove le portassero, né a fare cosa. Me ne sono accorto un giorno quando ci hanno chiesto chi volesse fare sesso, pagando, c’erano delle donne a disposizione. 


Se dovevo morire perché non facevo sesso, avrei scelto la morte piuttosto che infliggere umiliazioni e cicatrici più profonde al dolore di queste persone. Quelle donne potevano essere una madre, una moglie, una sorella. Gli uomini e i minori venivano portati nei campi a lavorare sotto scorta dalle guardie, prendendosi i loro stipendi.

 

Bambini che piangevano tutta la notte per mancanza delle loro mamme. Un orrore umano che sembrava non avere fine.


Ci davano da mangiare una volta al giorno. Un panino e una bottiglia d’acqua per pranzo. Si doveva aspettare il giorno dopo per mangiare di nuovo. 


Un compagno di cella, lì da due anni, ci spiegava che lo facevano per indebolirci finché non potevamo avere la forza di lottare e ribellarci. Questo è il porto sicuro.


Tratto dal mio nuovo libro (Le cicatrici del porto sicuro "Il diario di un sopravvissuto".)


Link 👉🏾 https://www.youcanprint.it/le-cicatrici-del-porto-sicuro/b/699e4dc4-0c84-5017-9705-ae61633f6f62

Soumaila Diawara 

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Ilaria Capua

 


"Il Covid non andrà via. Mi dispiace dirvelo, ma questi sono macrocicli di centinaia o migliaia di anni, si endemizzerà. I virus emergenti fanno così: passano da una specie animale a un’altra, e quando hanno raggiunto un numero di infezioni sufficiente per l’endemizzazione non li fermi più. Come il morbillo, che sta con noi da oltre duemila anni. Con il Covid dovremo convivere forse per millenni. Ma il virus chiuso nel suo recinto farà meno danni e meno paura. Gli strumenti ci sono. Se ci rifiutiamo di usarli, la pandemia durerà più a lungo: dipende solo da noi".


“All’inizio di ogni inverno si farà il richiamo, come per l’influenza. Non capisco questa ansia di dire, faremo la quarta dose, la quinta: e allora? Per fortuna le abbiamo. Nell’emisfero Nord, dove sono Italia ed Europa, bisogna garantire la protezione quando fa freddo. Siccome l’inverno fra tre mesi finisce, e per quella data il vaccino contro Omicron non l’avremo, bisogna fare quello che c’è". 


“Se non avessimo il vaccino, e le persone si comportassero da negazionisti, avremmo i morti per strada, come in Ecuador, Perù, Brasile. Ci sarebbero molti Paesi al tracollo con più malati gravi e morti. Si rischierebbe il collasso. L'obiettivo di Green pass, tamponi, vaccinazioni, terza dose, distanziamento è quello di non mandare in sovraccarico gli ospedali, perché se succede come l'anno scorso a Bergamo, la gente rischia di morire a casa o per strada. Senza vaccini l’Italia avrebbe i morti per strada”.


Così Ilaria Capua. La verità sta tutto qua. Il resto son seghe mentali, ragli scemi e polemiche infami.

Andrea Scanzi 

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Giordano non fa testo

 


L’ultimo spettacolo di Mario e l’indecenza umana.


La guerra del sovranismo ai prodotti africani e la rovina dell’Italia. 


Mario Giordano si fa chiamare giornalista ma è semplicemente un diffusore d’imbecillità. 


Nessuno ha prestato attenzione al teatrino “Fuori dal coro”,  invita a boicottare i prodotti che provengono dall’Africa per promuovere la produzione locale. 


Sai quanti prodotti italiani sono consumati in Africa? 


Se gli Africani decidono di boicottare i prodotti italiani qualcuno morirebbe di fame in questo paese, probabilmente chiudendo tante fabbriche, dai vestiti, alla pasta, ai pomodori concentrati, alla frutta, ai succhi di frutta, al latte, alla farina, al cioccolato, ai biscotti, alla nutella ecc... 


Mario, l’Italia è un paesino di 60 milioni di abitanti rispetto all’Africa con un miliardo e mezzo di abitanti un continente tre volte più dell’Europa. 


Almeno 1 africano su 1000 compra un prodotto italiano alla settimana quanti sono al mese.


Prima di fare propagande di odio contro i prodotti africani, conti fino a dieci se riesce.

Soumaila Diawara 

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Oggi i falliti fanno i politici

 


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Atena

 


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martedì 21 dicembre 2021

La borghesia

 


 

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Liz Taylor

 


Elizabeth Taylor è la diva per antonomasia: bella come una diva, scandalosa come una diva, eccentrica come una diva, con una carriera che spazia su oltre 50 anni di cinema. A volte tutto il glam, che l'ha sempre circondata, ci fa dimenticare quanto fosse brava come attrice.

Hollywood e dintorni 


Speriamo di no!

 


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Le analisi quelle serie...

 


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La Bellanova che c'entra con la sinistra?

 


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Siamo burattini solo se vogliamo esserlo

 


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Sempre bella...

 


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Il capo della redazione di Facebook?

 


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Salvini che dice di questo?

 


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Filippo Accetta



Avete presente Filippo Accetta, il genio no vax fermato dalla Digos di Palermo e indagato per la storia schifosa delle vaccinazioni finte e dei green pass falsi? Era fan di Salvini, partecipava alle sue cene quando gravitava in Sicilia e soprattutto stava per candidarsi con la Lega. 


Daje Salvini, per certa gente tu e la Meloni avete proprio il radar!


La fredda cronaca. Accetta, nei primi giorni dello scorso mese di agosto, era tra i partecipanti alla cena con il leader della Lega Matteo Salvini al 'Taco Loco', un ristorante di Palermo. Una serata, riporta QN, “organizzata dal deputato regionale Vincenzo Figuccia, segretario provinciale della Lega a Palermo, al quale il leader no-vax era molto legato fino a due mesi fa”. Pare che poi il suo amore per la Lega, nelle ultime settimane, si fosse raffreddato. 


E non finisce qui. Ci sono anche video e manifesti che testimoniano il legame di Accetta con la Lega, in particolare quelli che mobilitarono il Carroccio per il referendum sulla giustizia con lo slogan 'Chi sbaglia paga'. 


Gran finale: Accetta era pronto anche a candidarsi con la Lega per le elezioni comunali della prossima primavera a Palermo. Nei volantini - che qui vedete - viene ritratto con la scritta 'candidato al Comune di Palermo 2022'.


Qualche giorno fa, questo fenomeno ora indagato si era mostrato in un vomitevole video su TikTok in cui fingeva di vaccinarsi con una boccetta di un prodotto per il corpo della Johnson & Johnson. "Anche Filippo Accetta si è vaccinato Johnson - diceva nel video -, poi si dice che sono no Vax. Io mi vaccino perché credo al vaccino. Se non ci credete vedete. Mi sono vaccinato ora. Ho la febbre". Le matte risate.


Com’è che (quasi) tutta questa gente moralmente irricevibile e schifosamente novax gravita nel mondo della destra? Che strana coincidenza…


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Andrea Scanzi 

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Il caos

 


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Un coglione

 


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Cagliari vista dal bastione di Santa Croce

 


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Solitudine

 


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20 euro...

 


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Tanto bruciava già....


 

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Non date retta a chi posta questi video di merda!

 


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Sempre forza Roma


 

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Salvini è solo un paraculo

 



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Alessia Messina

 



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Sospeso Mariano Amici

 


Vi ricordate di lui, il dottor Mariano Amici, il medicone no-va* e no-tampon che soggiornava da Giletti e faceva i tamponi ai kiwi?


Bene. 


Il Consiglio di Stato ha bocciato defintivamente il suo ricorso, confermando la sospensione dalla professione decisa dall’Ordine dei medici e poi confermata dal Tar del Lazio.


In parole povere, Amici non potrà più indossare il camice (meno male) ed esercitare la professione medica. Almeno fino a quando non deciderà di vaccinarsi. 


Per fortuna esiste ancora una deontologia, una giustizia, in questa notte della ragione. Avanti il prossimo santone.

Lorenzo Tosa 

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Wi wi we

 


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La partita di Natale

 


Fino a poche ore prima la pioggia era stata incessante e aveva reso l’aria umida e la neve molle. Faceva freddo, molto freddo. Quel freddo che ti prende ai piedi e ti entra nelle ossa. 

Erano tutti lì, in attesa e in silenzio, nel buio della trincea, nella tristezza di un Natale solitario, lontano dalle famiglie, dal calore di una casa, dall’amore dei loro cari. 

A un certo punto, all’inizio della notte, una voce lontana ruppe il silenzio, cantando: “Stille Nacht, heilige Nacht”.

I soldati inglesi, increduli, ascoltarono in silenzio. Alla fine, applaudirono il solitario cantore lontano e poi timidamente intonarono “The first Noel”.

A questo punto furono i soldati tedeschi, dalle loro trincee, ad applaudire il coro inglese. E risposero con “O Tannenbaum”. Allora gli inglesi cantarono “O come all ye faithful”. E i tedeschi si unirono cantando la stessa canzone ma in latino, “Adeste Fideles”.

Dalle due trincee nella notte di Natale del 1914, in piena Guerra Mondiale si udì la stessa melodia. 

Poi da entrambi gli schieramenti, i soldati presero coraggio, abbandonarono la sicurezza della trincea e si avventurarono nella terra di nessuno. Poteva accedere di tutto, invece si strinsero le mani, si augurarono buon Natale, si abbracciarono. Si scambiarono sigarette, sigari, caffè, carne in scatola. 

Perché al di là delle divise, trincee e bandiere, erano uomini con gli stessi desideri, le stesse sofferenze e la stessa voglia di stare a casa loro con le loro famiglie invece di combattere al fronte. 

Perché i sentimenti umani sono gli stessi, in qualunque tempo, a qualunque latitudine, in qualunque circostanza. 

E tutti noi sogniamo la pace, anche quando fuori c’è la guerra.

Allora l’augurio è che in questi giorni anche noi possiamo trovare una piccola pace di Natale: fuori non c’è la Grande Guerra, ma tanta aggressività e tanta rabbia, ma come quei soldati sono riusciti a ricreare lo spirito del Natale addirittura con il loro nemico, spero che tutti noi possiamo provare a cercarlo in quello che abbiamo, anche se quest’anno ci sembra poco o troppo diverso.

🦋La farfalla della gentilezza🦋

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La moria di cani...

 



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Thomas Sankara

 


Oggi, Thomas Sankara avrebbe compiuto 72 anni. 


Nacque infatti proprio a ridosso del Natale e i suoi genitori come terzo nome scelsero Noël, quasi avessero intuito che quel bambino sarebbe diventato uno straordinario simbolo di rinascita per il loro Paese e il mondo intero.


La rinascita per Sankara era mettere fine alle efferatezze delle logiche economiche e fondare una nuova società con al centro il benessere delle persone, una società in cui lo sviluppo è al servizio dell’essere umano e non il contrario, una nuova prospettiva in cui i popoli possono coltivare la speranza di una convivenza più giusta ed equa.


Come una stella cadente, Thomas Sankara ha illuminato e indirizzato i cuori e le menti di milioni di persone.


Poi se n’è andato e nessuno ha potuto trattenerlo.


La scia della sua testimonianza però non ha abbondonato il cielo e continua a essere un vivido riferimento nell'orizzonte dei popoli che  desiderano ancora sognare.


La terra degli uomini integri Antonio Gentile

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Totò travestito da zampognaro, scena dell'episodio "Il mostro della domenica" del film "Capriccio all'italiana"



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La zia di Ruby....

 



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Boric rende omaggio ad Allende

 


Il nuovo Presidente del Cile, Gabriel Boric, rende omaggio al busto del Presidente Salvador Allende. Nel palazzo de La Moneda, a pochi metri da dove perse la vita l'11 Settembre 1973.


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Serra disintegra Berlusconi

 


Michele Serra definitivo su Berlusconi al Quirinale.


“C'è una cosa che va detta, e va detta adesso. Senza acrimonia, ma con serena durezza: la sola ipotesi suona come una spaventosa offesa a una parte di italiani che non ho la presunzione di poter quantificare, ma sicuramente non è piccola. Si tratta di milioni di cittadine e cittadini per i quali Berlusconi, uomo di parte per eccellenza, non è stato nemico "della sinistra", ovvietà scontata. È stato nemico della convivenza repubblicana, della misura democratica, della Polis e delle sue regole. Lo è stato con tenacia e orgoglio (gli va riconosciuto), l'orgoglio di chi si considera al di sopra di ogni legge, di ogni equilibrio dei poteri. Padrone del Paese, certo non suo servitore come dovrebbe essere l'uomo del Colle.

Quanto alla sua immagine internazionale, non c'è italiano abituato a viaggiare che non si sia sentito umiliato dalle battute sul bunga-bunga e dalle risatine di compatimento. Ometto, perché lo considero perfino meno grave, il cumulo delle vicende giudiziarie: non è affatto irrilevante, ma basta e avanza, per rendere irricevibile la candidatura di Berlusconi, la sua figura politica.

Da elettore del centrosinistra pretendo che i miei rappresentanti, eletti con il mio voto, lo dicano forte e chiaro: non se ne parla neanche. È offensivo solamente proporlo. C'è un limite a tutto, perfino in questo Paese smemorato, cinico, opportunista.”


Niente da aggiungere, vostro onore.

Lorenzo Tosa 

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lunedì 20 dicembre 2021

La stupidità dei rivoluzionari de sto cazzo è certificata oramai



Breve storia triste e grave. 


Questo gingillo che vedete qui è stato venduto – a pacchi – anche in Italia attraverso il mercato nero ai tanti complottisti del Paese. A volte anche a bambini (c’è la versione ad hoc). È una collana “anti-5G” di cui l’AGCOM, l’anno scorso, aveva vietato la vendita in Italia.


Ciò per un motivo semplice: non si aveva idea di come funzionasse.

 

Fino a ieri. Perché la “buona nuova” è che oggi l’Autorità olandese per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ANVS) ha scoperto come funzionano: sono radioattive. Seriamente radioattive. Motivo per il quale l’Autorità ritenuto di allarmare mezza Europa sul fatto.


Dunque c’è gente – anche – in Italia che ha speso 100, 200 o anche 300 euro per comprare collane che dovrebbero proteggere da inesistenti danni alla salute del 5G. E oggi si ritrova carica di radiazioni ionizzanti nocive, che certo bene alla salute non faranno.

 

Fine della storia triste che dovrebbe insegnare che danni provoca la stupidità. 


Leonardo Cecchi

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Elisa D'Ospina

 


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Raj Ducci

 


Questo sfascistone irricevibile e caricaturale è Raj Ducci, responsabile del circolo di Fratelli d'Italia di Fino Mornasco (Como). Con quell’atteggiamento patetico, schifoso e vomitevole, ha inanellato in un post (lui dice cancellato dopo dieci minuti) tutti i luoghi comuni, gli insulti e le stronzate della destra più ignorante e moralmente sottosviluppata.


Stranamente, non appena spunta uno sfascistone, fa quasi sempre parte del fratello della Meloni. Quanti aggiornamenti dovrò ancora fare al mio libro? Mi raccomando eh, continuiamo a dire che il problema non esiste: questa gente è già tanto che non sia in galera. Figuriamoci vederla pure fare “politica”.


Ora lo cacci subito Meloni, vero? Che vomito “politico” puro!


(Ah, fenomeno: meglio zecche rosse che fascisti orrendi).


EDIT. Una buona notizia. Questo personaggio politicamente irricevibile è stato espulso dal partito. Bene. https://primacomo.it/attualita/raj-ducci-fdi-prima-il-post-shock-poi-le-scuse-caduto-nella-provocazione-di-sinistra/amp/


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Andrea Scanzi 

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La lungimiranza di Salvini è oramai leggendaria...

 


Salvini è davvero una garanzia. In occasione delle elezioni in Cile, ha il coraggio di esprimere la sua preferenza per l’imbarazzante candidato di destra Kast. Un gran bel fascistone, col padre per giunta nazista, che incarna il peggio del peggio del peggio della politica. Già solo questo dimostra la continua vicinanza di Salvini con l’estrema destra. E c’è pure l’aggravante ulteriore di farlo in Cile, paese che ha conosciuto il regime efferato e sanguinario di Pinochet.


Orrore su orrore.


Per fortuna però Salvini ha sempre un talento tutto suo nel dare il bacio della morte. Infatti il fascistone a lui gradito ha perso, e in Cile è tornata al potere la sinistra. Salvini si è pure fatto prendere per il culo dal vincitore delle elezioni Boric: “Ringrazio Salvini per avete appoggiato il mio avversario”.


Ormai lo zimbellano tutti, tranne giusto Porro e la Maglie. Daje Matte’!


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Andrea Scanzi 

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Ci manca solo la Moratti...



 La Moratti. Stando alle ultime indiscrezioni, la destra sta virando sulla Moratti come candidata al Quirinale.


Una persona condannata per danno erariale che ha dovuto risarcire il comune di Milano per centinaia di migliaia di euro nel caso “consulenze d’oro”. Accusata, sempre da sindaco, di aver garantito al figlio un vantaggio economico di un milione di euro, consentendo che immobili a destinazione industriale potessero diventare residenziali (e il figlio con il suo immobile ci fece una villa ispirata alla villa di Batman, e non è uno scherzo). 


La destra non riesce a scegliere uno straccio di candidato senza macchia. 


Sembra ce l’abbiano nel DNA. 


Leonardo Cecchi

No al crocifisso nei luoghi pubblici

 Condivido volentieri con voi questo articolo ricevuto da una amica di Sant Egidio. 


Oltre 30 anni fa Natalia Ginzburg, ebrea atea, scrisse per L’Unità un articolo sul crocefisso che merita, oggi, di essere riletto.


Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. 

Tace. 

È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea di uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente. 

La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. 

Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo?

Sono quasi duemila anni che diciamo “prima di Cristo” e “dopo Cristo”. 

O vogliamo smettere di dire così?

Il crocifisso è simbolo del dolore umano. 

La corona di spine, i chiodi evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. 

Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino.

Il crocifisso fa parte della storia del mondo.

Per i cattolici, Gesù Cristo è il Figlio di Dio. Per i non cattolici, può essere semplicemente l’immagine di uno che è stato venduto, tradito, martoriato ed è morto sulla croce per amore di Dio e del prossimo. 

Chi è ateo cancella l’idea di Dio, ma conserva l’idea del prossimo.

Si dirà che molti sono stati venduti, traditi e martoriati per la propria fede, per il prossimo, per le generazioni future, e di loro sui muri delle scuole non c’è immagine. 

È vero, ma il crocifisso li rappresenta tutti. 

Come mai li rappresenta tutti? 

Perché prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei, neri e bianchi, e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà tra gli uomini.

Gesù Cristo ha portato la croce. A tutti noi è accaduto di portare sulle spalle il peso di una grande sventura. 

A questa sventura diamo il nome di croce, anche se non siamo cattolici, perché troppo forte e da troppi secoli è impressa l’idea della croce nel nostro pensiero. 

Alcune parole di Cristo le pensiamo sempre, e possiamo essere laici, atei o quello che si vuole, ma fluttuano sempre nel nostro pensiero ugualmente.

Ha detto “ama il prossimo come te stesso”. 

Erano parole già scritte nell’Antico Testamento, ma sono diventate il fondamento della rivoluzione cristiana. 

Sono la chiave di tutto. 

Il crocifisso fa parte della storia del mondo.


Pubblicato sul quotidiano L’Unità del 22 marzo 1988

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La bontà del cristianesimo

 


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Gabriel Boric

 


Ha vinto la sinistra in Cile. Ha perso la destra estrema e filofascista.


Ha vinto questo giovane millennial, Gabriel Boric, ex leader della protesta studentesca, che a 35 anni è appena diventato il nuovo Presidente cileno sconfiggendo al ballottaggio l’ultraconservatore Josè Antonio Kast, figlio di un nazista (non è una colpa in sé), nostalgico della dittatura di Pinochet (è una colpa immane), detto non a caso il “Bolsonaro cileno” e sostenuto, indovinate un po’, anche da Salvini, sempre e orgogliosamente dalla parte sbagliata della Storia.


Comunista - ma non chavista - Boric è una ventata di memoria e speranza nel Paese di Allende e in un continente che negli ultimi anni era virato pericolosamente a destra.


Un bel modo per cominciare la giornata.

Lorenzo Tosa 

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