Le spararono all’uscita di una discoteca. Senza motivo. Entrò in coma. Giorni difficili, molto. Una volta svegliatasi, i medici glielo dissero chiaro: non potrai fare più sport. Quello sport che ami.
Gabriella Bascelli reagì ottenendo 23 titoli italiani nel canottaggio, un Oro, un bronzo e due argenti ai Campionati Europei fino a partecipare con la Nazionale Italiana ai Giochi Olimpici di Atene 2004.
Nel 2007, purtroppo un brutto incidente stradale. Finisce sulla sedia a rotelle. L’anno dopo, il 2008, gareggia alle olimpiadi di Pechino, dopo un recupero lampo.
Gabriella è ora una grande manager dello sport, da un anno è diventata Presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900 e si occupa di progetti europei su inclusione sociale, pari opportunità ed integrazione.
Lei che ha vissuto sulla propria pelle in due circostanze incidenti terribili e la temporanea disabilità motoria, conosce il significato del termine sacrificio e quanto lo sport “rigeneri” e ci faccia sentire vivi. E come sia spesso l’àncora di salvezza per chi non ce la fa.
Ha fatto suo il motto di Nelson Mandela, “lo sport ha il potere di cambiare il mondo, ha il potere di creare speranza ed unire le persone”. La sua storia è la dimostrazione di quanto sia vero.
A lei, a questo straordinario esempio di forza, tenacia e determinazione, il saluto di tutti.
E congratulazioni, Gabriella.
Gabriele Sepio
Nessun commento:
Posta un commento