Aveva 20 anni.
Era sopravvissuto ai bombardamenti che hanno sventrato la Siria. Era riuscito a fuggire, cercava sicurezza e protezione in Europa.
I confini blindati della Polonia lo hanno ucciso.
Il freddo, la fame, la stanchezza hanno interrotto per sempre il suo viaggio verso la speranza di una vita migliore.
Quello che sta accadendo tra la Polonia e la Bielorussia è spaventoso. Migliaia di persone, oltre la metà donne e bambini, imprigionati in un lembo di terra senza cibo, acqua e medicine.
Il mondo osserva con sadica indifferenza. Ora lo chiedo io a voi: cosa possiamo fare per svegliare le coscienze delle persone?
Storie dall’altro mondo
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