martedì 31 dicembre 2013

Russian activist Dolmatov in Netherlands 'suicide'


An anti-Putin activist who fled Russia and sought political asylum has committed suicide in a Dutch detention centre, Dutch officials say.

Police clash with opposition in Moscow, 6 May 12A major clash erupted in Moscow on the eve of President Putin's inauguration last May
Alexander Dolmatov's death was not triggered by the refusal to grant him asylum in the Netherlands, the Dutch ambassador to Moscow said.
He cited an apparent farewell note that Mr Dolmatov, an activist in the Another Russia group, addressed to his mother.
But the activist's lawyer says he may have been coerced into writing it.
Mr Dolmatov went to the Netherlands last June, fearing arrest in Russia.
He had participated in a big opposition demonstration on 6 May last year - the eve of Vladimir Putin's swearing-in as president - which resulted in clashes with police.
The authorities have charged 18 people over the Moscow clashes and so far one protester has been sentenced to four-and-a-half years in prison.
Mr Dolmatov was found dead in a Rotterdam deportation centre early on Thursday, where he had been sent after the failure of his asylum application. Officials have not released details of the circumstances.
The Dutch acting ambassador in Moscow, Onno Elderenbosch, said it was clear from a suicide note that Mr Dolmatov's death was not triggered by his asylum disappointment.
Mr Dolmatov, an engineer, belonged to Another Russia, a group led by Eduard Limonov, who was barred from standing in the presidential election.
The activist's flat was searched by police after he left Russia and, according to Mr Limonov, he had been subjected to intimidation by the authorities.
Mr Dolmatov's lawyer Yevgeny Arkhipov said he doubted the Dutch authorities' version of events, saying he may have been coerced into writing the suicide note. He criticised the Dutch decision to place him in a deportation centre.

http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-21080561

Caso Mps, Ue spazientita: quando rimborso Monti bond?


di: Marco Sodano e Marco Zatterin

I 4,1 miliardi bond che tengono in piedi la banca vanno restituiti entro fine 2014. Altrimenti verranno considerati aiuti di Stato illegittimi.

Il presidente di Mps Alessandro Profumo e il numero uno della Fondazione, Antonella Mansi.

MILANO (WSI) - Prima il profondo rosso, poi il recupero. All'apertura dei mercati, ieri, il titolo Mps s'è inabissato fino a -6%. «Non riesce a fare prezzo, titolo sospeso». Poi le nuvole si sono diradate, la giornata si è conclusa in positivo: +1,39%, con scambi oltre il 3% del capitale. 

Dopo lo stop imposto dalla Fondazione Mpsall'aumento di capitale proposto dal cda della banca - dal presidente Alessandro Profumo e dall'ad Fabrizio Viola - per gennaio, l'incertezza pesa. La Fondazione ha voluto rinviare a maggio, ora l'attenzione è concentrata su Viola e Profumo. Lasceranno? Antonella Mansi, presidente della Fondazione, chiede a Profumo di restare.

L'ente di Palazzo Sansedoni attraversa un momento difficile. Ha 340 milioni di debito garantiti da un pegno sulle sue azioni Mps, che andranno ai creditori se il prezzo scende sotto 0,128 euro. La Fondazione non può che vendere, cosa che ha più volte chiarito di voler fare, ma allungando i tempi spera di uscire valorizzando meglio la sua quota (33,5%, oggi vale circa 680 milioni), magari conservando una partecipazione significativa. Morale: l'ultima cosa che desidera Mansi è un terremoto - tipo le dimissioni di Profumo - in banca e in Borsa.

Solo che fuori da Siena, dove tutti applaudono la presidentessa di ferro, la mossa non è piaciuta.Bankitalia e Consob fanno sapere che seguiranno «con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda» svolgendo «un monitoraggio coordinato». 

La Commissione ieri si è riunita all'alba, pronta a fermare le vendite allo scoperto se il titolo fosse precipitato. Seccato anche il presidente della Toscana Enrico Rossi, che invita tutti a lavorare per far restare Profumo. La pensa diversamente il presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini (come Rossi, esponente Pd): «Ho promosso incontri a livello regionale e nazionale quando è stato chiaro che si sarebbe arrivati allo scontro sull'aumento. C'è stata disattenzione».

C'è poi il nodo di Bruxelles. I 4,1 miliardi di Monti bond che tengono in piedi la banca vanno restituiti entro fine 2014, condizione imposta dall'Unione europea per non considerarli aiuti di Stato illegittimi. 

A questo serve l'aumento di capitale da 3 miliardi. Poco prima di Natale, in un'intervista a La Stampa, il vicepresidente della Commissione (e responsabile della concorrenza) Joaquin Almunia aveva lanciato un messaggio chiaro: «Il piano deve essere attuato. So che non sarà facile, ma ho ricevuto assicurazioni piene sul fatto che lo eseguiranno come previsto».

Ora le fonti europee ribadiscono: «Ci attendiamo che a Siena rispettino le intese». Il tono è cambiato: dieci giorni fa era un monito, adesso la voce è preoccupata. Il mancato rispetto del piano farebbe venir meno l'autorizzazione ai Monti bond. Il che non rappresenta solo un problema procedurale per le autorità italiane. «La ricapitalizzazione della banca e il connesso piano di ristrutturazione sono necessari per garantire la solidità e scongiurare un futuro di nuovi aiuti pubblici».

Non solo. «Questo è l'anno dell'asset quality review condotta dalla Bce per misurare la tenuta del sistema creditizio in vista dell'avvio della unione bancaria». Entro ottobre Francoforte farà le pulci agli istituti europei per poi presentare le sue pagelle di patrimonializzazione. «Non c'è tempo - dicono le fonti - ed è naturale che conviene arrivare all'esame della Bce con le carte in regola. La bocciatura potrebbe obbligare ad andare sul mercato insieme con le altre banche che verranno pescate col patrimonio squilibrato, dunque con un costo maggiore».

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Stampa - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.


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Draghi: "Io, visto come l'italiano che rovina la Germania"


di: WSI

Mario Draghi risponde a Der Spiegel e ribatte alle accuse di essere l'italiano che "sta rovinando la Germania".

ROMA (WSI) - Risponde fermamente alle "accuse" di non capire la Germania e difende altrettanto strenuamente l'operato della Bce. Intervistato daDer SpiegelMario Draghi, numero uno dell'Eurotower, non manca di sfogarsi, in risposta ai continui rimproveri che gli vengono mossi dai tedeschi.

"Di cosa non siamo stati accusati? Quando abbiamo offerto alle banche europee una liquidità aggiuntiva due anni fa, è stato detto che come conseguenza ci sarebbe stato un alto tasso di inflazione. Non è accaduto nulla. Quando ho fatto il mio commento a Londra (che la Bce avrebbe fatto tutto il possibile per preservare l'euro), ci sono stati discorsi di violazione del mandato della banca centrale. Ma abbiamo chiarito fin dall'inizio che ci saremmo mossi all'interno del nostro mandato. Ogni volta è stato detto, questo italiano sta rovinando la Germania. C'era una perversa ansia secondo cui le cose stavano peggiorando, ma è accaduto il contrario: l'inflazione è bassa e l'incertezza è stata ridotta". Il punto è che "i timori di alcuni settori della Germania non sono stati avallati" dalla realtà. 

Non ci sta, Draghi, a continuare a essere bersaglio delle critiche della Germania, ossessionata dall'inflazione. Spiegel fa notare in ogni caso, nel corso dell'intervista, che "la crisi economica in Europa sta tuttora minacciando di far saltare l'euro", che "la crescita è bassa, e che il tasso di disoccupazione nel sud Europa sta testando livelli record".

Draghi risponde che "la crisi non è stata superata, ma che ci sono molti segnali incoraggianti". L'economia, afferma, sta recuperando in diversi paesi, gli squilibri nel commercio europeo stanno diminuendo e i deficit nell'Unione monetaria stanno scendendo". Detto questo, "molti stati hanno prima di tutto aumentato le tasse e tagliato gli investimenti. Questa è la strada più semplice, ma entrambi gli approcci indeboliscono la crescita. Una strada più promettente è e ridurre la spesa pubblica, e lanciare riforme strutturali nel mercato del lavoro".

Sui rischi legati all'attuale politica monetaria, Draghi ammette che, per prima cosa, "la stabilità del sistema finanziario è a rischio se i tassi din interesse rimangono bassi per un periodo di tempo troppo lungo". Il "secondo rischio è che l'inflazione, che è chiaramente al di sotto del nostro target del 2%, possa scendere ulteriormente. Detto questo non ci sono segnali di deflazione, di calo generale dei prezzi. Ma dobbiamo essere molto atttenti a evitare che l'inflazione non scenda al di sotto dell'1% e dunque in una zona di pericolo.

Una stoccata a Draghi arriva quando il giornalista di Der Spiegel afferma che "alcuni economisti, in Germania, parlano di un Club Med, quando fanno riferimento alla maggioranza di membri del Sud Europa presenti nel Comitato esecutivo (della Bce) e l'accusano di copiare la politica inflazionistica della Banca d'Italia degli anni '70".

Il banchiere risponde "che pochi sono coloro che insinuano che io stia aiutando l'Italia perchè sono italiano". E, comunque, "la cosa non mi colpisce. Ho dimostrato in modo sufficiente che aderisco in modo stringente al mandato della banca centrale e gestisco una politica per l'intera Eurozona".


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"Ultimo cenone per classe politica condannata a morte"


di: WSI

Dal blog di Beppe Grillo: Il bacio di Giuda sono le menzogne che ogni giorno, l'ultimo dell'anno compreso, hanno raccontato e raccontano alle persone.

Grillo contro l'intera classe politica italiana "condannata a morte": è "ultimo cenone", scrive nel suo blog.

ROMA (WSI) - Nell'ultimo giorno dell'anno, Beppe Grillo non cambia stile. Dal suo blog, lancia un affondo durissimo contro la classe politica. Un'invettiva condita, anche stavolta, da immagini di morte. "A capodanno c'è il cenone. Un augurio sincero a questa classe politica di gustarlo fino in fondo. Potrebbe essere l'ultimo". Nel post scrive anche che "l'ultimo cenone potrebbe ben rappresentare, sempre metaforicamente si intende, l'ultimo pasto dei condannati a morte ai quali non si nega nulla prima della fine".

"Un pasto luculliano, pantagruelico, esagerato in cui nulla deve mancare- aggiunge - un ultimo cenone da ricordare nei tempi bui. Nell'ultima cena Giuda tradì cristo, nell'ultimo cenone i commensali sono centinaia e tutti, indistintamente, ma ognuno con le sue caratteristiche, hanno tradito gli italiani".

Per il leader m5s "il bacio di Giuda sono le menzogne che ogni giorno, l'ultimo dell'anno compreso, hanno raccontato e raccontano alle persone. Quest'anno è stato magnifico, le tasse sono diminuite e persino il pil è aumentato, risvegliato come lazzaro dalla tomba della recessione. Il prossimo anno, udite, udite, sarà ancora meglio". 

Ma il principale bersaglio polemico è ancora una volta Giorgio Napolitano

Grillo, che si prepara a pronunciare un contro-discorso proprio mentre andrà in onda l'intervento del presidente, scrive: "Chi non ha fede nella Repubblica dei Partiti e nei suoi trombettieri è un povero miscredente, un populista, un terrorista mediatico, un potenziale camorrista, un neo brigatista. Non si mette in dubbio la parola del Signore quando il suo nome è Napolitano. Ci hanno venduto per trenta denari, ma ora li chiamano euro. Hanno distrutto l'ambiente e lo chiamano progresso. Hanno corrotto le nostre anime con il consumismo e lo chiamano sviluppo".

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Repubblica - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.


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LA GABANELLI SCRIVE QUESTO MESSAGGIO A LETTA



Tutto quello che non ha fatto la politica del "noi faremo"

di: Milena Gabanelli

"Vorrei sapere dal premier Letta per chi sono diminuite le tasse, perché le mie sono aumentate, e anche quelle di tutte le persone che conosco o che a me si rivolgono. Opinione di Milena Gabanelli


Milena Gabanelli: 'vorremmo un governo che a fine anno dica "abbiamo fatto" senza dover essere smentito'.

MILANO (WSI) - A fine anno, nella vita come in tv, si replica. Il Capo dello Stato fa il suo discorso, quello del Governo ricicla le dichiarazioni di 6 mesi fa in occasione del decreto del fare, con l’enfasi di un brindisi: "faremo". Vorremmo un governo che a fine anno dica "abbiamo fatto" senza dover essere smentito. 

Il Ministro Lupi fa l’elenco della spesa: 10 miliardi per i cantieri, "saranno realizzate cose come piazze, tutto ciò di cui c’è un bisogno primario". C’è un bisogno primario di piazze e di rotatorie? "Trecentoventi milioni per la Salerno-Reggio Calabria". 

Ancora fondi per la Salerno Reggio-Calabria? Fondi per l’allacciamento wi-fi. Ma non erano già nel piano dell’Agenda Digitale? E poi la notizia numero uno: " le tasse sono diminuite". Vorrei sapere dal premier Letta per chi sono diminuite, perché le mie sono aumentate, e anche quelle di tutte le persone che conosco o che a me si rivolgono. È aumentata la bolletta elettrica, l’Iva, l’Irpef, la Tares. L’acconto da versare a fine anno è arrivato al 102% delle imposte pagate nel 2012, quando nel 2013 tutti hanno guadagnato meno rispetto all’anno prima. 

Certo l’anno prossimo si andrà a credito, ma intanto magari chiudi o licenzi. E tu Stato, quando questi soldi li dovrai restituire dove li trovi? Farai una manovra che andrà a penalizzare qualcuno. I debiti della pubblica amministrazione con le imprese ammontano a 91 miliardi. A giugno il Governo dichiara: "stanziati 16 miliardi". 

È un falso, perché quei 16 miliardi sono un prestito fatto da Cassa Depositi e Prestiti agli enti locali. E per rimborsare questo mutuo, i comuni, le province e regioni hanno aumentato le imposte. L’Assessore al Bilancio della Regione Piemonte in un’intervista a Report ha detto "Per non caricare il pagamento dei debiti sui cittadini, si doveva tagliare sul corpo centrale delle spese del Governo, e se non si raggiungeva la cifra… non so.. vendo la Rai!". 

Privatizzare la Rai è un tema ricorrente. Nessun paese europeo pensa di vendersi il servizio pubblico perché è un cardine della democrazia non sacrificabile. In nessun paese europeo però ci sono 25 sedi locali: Potenza, Perugia, Catanzaro, Ancona. In Sicilia ce ne sono addirittura due, a Palermo e a Catania, ma anche in Veneto c’è una sede a Venezia e una a Verona, in Trentino Alto Adige una a Trento e una a Bolzano. La Rai di Genova sta dentro ad un grattacielo di 12 piani…ma ne occupano a malapena 3. A Cagliari invece l’edificio è fatiscente con problemi di incolumità per i dipendenti. Poi ci sono i Centri di Produzione che non producono nulla, come quelli di Palermo e Firenze. 

A cosa servono 25 sedi? A produrre tre tg regionali al giorno, con prevalenza di servizi sulle sagre, assessori che inaugurano mostre, qualche fatto di cronaca. L’edizione di mezzanotte, che è una ribattuta, costa 4 milioni l’anno solo di personale. Perché non cominciare a razionalizzare? Se informazione locale deve essere, facciamola sul serio, con piccoli nuclei, utilizzando agili collaboratori sul posto in caso di eventi o calamità, e in sinergia con Rai news 24. Non si farà fatica, con tutte le scuole di giornalismo che sfornano ogni anno qualche centinaio di giornalisti! Vogliamo cominciare da lì nel 2014? O ci dobbiamo attendere presidenti di Regione che si imbavagliano davanti a Viale Mazzini per chiedere la testa del direttore di turno che ha avuto la malaugurata idea di fare il suo mestiere? 

È probabile, visto che la maggior parte di quelle 25 sedi serve a garantire un microfono aperto ai politici locali. Le Regioni moltiplicano per 21 le attività che possono essere fatte da un unico organismo.

Prendiamo un esempio cruciale: il turismo. Ogni regione ha il suo ente, la sua sede, il suo organico, il suo budget, le sue consulenze, e ognuno si fa la sua campagna pubblicitaria. La Basilicata si fa il suo stand per sponsorizzare Metaponto a Shangai. Ognuno pensa a sé, alla sua clientela (non turistica, sia chiaro) da foraggiare. E alla fine l’Italia, all’estero, come offerta turistica, non esiste. Dal mio modesto osservatorio che da 16 anni verifica e approfondisce le ricadute di leggi approvate e decreti mai emanati che mettono in difficoltà cittadini e imprese, mi permetto di fare un elenco di fatti che mi auguro, a fine 2014, vengano definitivamente risolti.

Punto 1. Ridefinizione del concetto di flessibilità. Chi legifera dentro al palazzo forse non conosce il muro contro cui va a sbattere chi vorrebbe dare lavoro, e chi lo cerca. Un datore di lavoro (che sia impresa o libero professionista) se utilizza un collaboratore per più di 1 mese l’anno, lo deve assumere. Essendo troppo oneroso preferisce cambiare spesso collaboratore. 

Il precario, a sua volta, se offre una prestazione che supera i 5000 euro per lo stesso datore di lavoro, non può fare la prestazione occasionale, ma deve aprire la partita Iva, che pur essendo nel regime dei minimi lo costringe comunque al versamento degli acconti; inoltre deve rivolgersi ad un commercialista per la dichiarazione dei redditi, perché la norma è di tre righe, ma per dirti come interpretare quelle tre righe, ci sono delle circolari ministeriali di 30 pagine, che cambiano continuamente. 

Il principio di spingere le persone a mettersi in proprio è buono, ma poi le regole vengono rimpinzate di lacci e alla fine la partita Iva diventa poco utilizzabile. Perché non alzare il tetto della "prestazione occasionale" fino a quando il precario non ha definito il proprio percorso professionale? Il mondo del lavoro non è fatto solo da imprese che sfruttano, ma da migliaia di micropossibilità che vengono annientate da una visione che conosce solo la logica del posto fisso. Si dirà: "ma se non metti dei paletti ci troveremo un mondo di precari a cui nessuno versa i contributi". 

Allora cominci lo Stato ad interrompere il blocco delle assunzioni e smetta di esternalizzare! Oggi alle scuole servono 11.000 bidelli che costerebbero 300 milioni l’anno. Lo Stato invece preferisce dare questi 300 milioni ad alcune imprese, che ricavano i loro margini abbassando gli stipendi(600 euro al mese) e di conseguenza i contributi. Che pensione avranno questi bidelli? In compenso lo Stato non ha risparmiato nulla…però obbliga un libero professionista o una piccola impresa ad assumere un collaboratore che gli serve solo qualche mese l’anno. Il risultato è un incremento della piaga che si voleva combattere: il lavoro nero.

Punto 2. Giustizia. Mentre aspettiamo di vedere l’annunciata legge che archivia i reati minori (chi falsifica il biglietto dell’autobus si prenderà una multa senza fare 3 gradi di giudizio), occorrerebbe cancellare i processi agli irreperibili. Oggi chi è beccato a vendere borse false per strada viene denunciato; però l’immigrato spesso non ha fissa dimora, e diventa impossibile notificare gli atti, ma il processo va avanti lo stesso, con l’avvocato d’ufficio, pagato dallo Stato, il quale ha tutto l’interesse a ricorrere in caso di condanna. Una macchina costosissima che riguarda circa il 30% delle sentenze dei tribunali monocratici, per condannare un soggetto che "non c’è". Se poi un giorno lo trovi, poiché la legge europea prevede il suo diritto a difendersi, si ricomincia da capo. 

Perché non fare come fan tutti, ovvero sospendere il processo fino a quando non trovi l’irreperibile? Siamo anche l’unico paese al mondo ad aver introdotto il reato di clandestinità: una volta accertato che tizio è clandestino, anziché imbarcarlo subito su una nave verso il suo paese, prima gli facciamo il processo e poi lo espelliamo. Una presa in giro utile a far credere alla popolazione, che paga il conto, che "noi ce l’abbiamo duro".

Punto 3. L’autorità che vigila sui mercati e sul risparmio. Dal 15 dicembre, scaduto il mandato del commissario Pezzinga, la Consob è composta da soli due componenti. La nomina del terzo commissario compete al Presidente del Consiglio sentito il Ministro dell’Economia ed avviene con decreto del Presidente della Repubblica. Nella migliore delle ipotesi ci vorranno un paio di mesi di burocrazia una volta che si sono messi d’accordo sul nome.

Ad oggi l’iter non è ancora stato avviato e l’Autorità non assolve il suo ruolo indipendente proprio quando si deve occupare di dossier strategici per il futuro economico-finanziario del Paese comeMPS, Unipol-Fonsai e Telecom. Di fatto Vegas può decidere come vigilare sui mercati finanziari e sul risparmio, direttamente da casa, magari dopo essersi consultato con Tremonti (che lo aveva a suo tempo indicato), visto che il voto del Presidente vale doppio in caso di parità, e i Commissari hanno facoltà di astensione. Perché il Governo non si è posto il problema qualche mese fa, e perché non si è ancora fatto carico di una nomina autorevole, indipendente e in grado di riportare al rispetto delle regole?

Punto 4. Ilva. È alla firma del Capo dello Stato il decreto "terra dei fuochi", dentro ci hanno messo un articolo che autorizza l’ottantenne Commissario Bondi a farsi dare i circa 2 miliardi dei Riva sequestrati dalla procura di Milano. Ottimo! Peccato che non sia specificato che quei soldi devono essere investiti nella bonifica. Inoltre Bondi è inadempiente, ma il decreto gli da una proroga di altri 3 anni, e se poi non sarà riuscito a risanare, non è prevista nessuna sanzione. Nel frattempo che ne è del diritto non prorogabile della popolazione a non respirare diossina? Ovunque, di fronte ad un disastro ambientale, si sequestra, si bonifica e i responsabili pagano. Per il nostro governo si può morire ancora un po’.

Come contribuente e come cittadina non mi interessa un governo di giovani quarantenni. Pretendo di essere governata da persone competenti e responsabili, che blaterino meno e ci tirino fuori dai guai. 

Pretendo che l’età della pensione valga per tutti, che il rinnovo degli incarichi operativi non sia più uno orrendo scambio di poltrone fra la solita compagnia di giro. 

Pretendo di essere governata da una classe politica che non insegna ai nostri figli che impegnarsi a dare il meglio è inutile. 

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Corriere della Sera - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.


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www.emule.it

DISCORSO GRILLO, ECCO COME COMMENTANO GLI UTENTI



Discorso di fine anno di Beppe Grillo. Ecco i commenti degli utenti in tempo reale su Twitter. Li riportiamo di seguito. Dite la vostra anche voi: 

  1. Beppe Grillo - Discorso di fine anno 2013 http://www.beppegrillo.it/la_cosa/  via @beppe_grillo
  2. "Il contro-discorso di Beppe Grillo: “Napolitano faccia come Cossiga si dimetta prima”" http://feedly.com/k/JIaShw 
  3. @beppe_grillo @lusadep Altrettanto anche a voi e famiglie :)
    Retweeted by lusadep
  4. @clondeadaml HABLAME BONITO QUE ME METO LA MATO POR LA OREJA Y TE SACO DE ALLII PUEDE QUE SEAS UN GRILLO QUE ME HABLA
  5. Y para no romper la racha, otra vez volvi del campamento llena de cortes, raspones y moretones
  6. @beppe_grillo AHAHAHAHAH cmq Auguri anche a te.
  7. GRILLO:SE CONTINUATE A VOTARE QUESTA GENTE NON AVETE DIRITTO A LAMENTARVI!!!!CONDIVIDO AL 101%!!!!
    Retweeted by Kilgore
  8. @NomadeLibero @beppe_grillo @lvoir. AUGURI A TUTTI NOI GRILLINI. GRAZIE @beppe_grillo
    Retweeted by Fabiano Scalvini
  9. GRILLO:SE CONTINUATE A VOTARE QUESTA GENTE NON AVETE DIRITTO A LAMENTARVI!!!!CONDIVIDO AL 101%!!!!
    Retweeted by Carlo Maria Chiossi
  10. @ingridjohana19 uuyyyy grillo que conchuda!!!.
  11. Non ho sentito il messaggio di fine anno di Grillo. Me lo riassumete in un peto?
    Retweeted by Luisa
  12. Flo comiendose el grillo tio, que grande:'')
  13. GRILLO:SE CONTINUATE A VOTARE QUESTA GENTE NON AVETE DIRITTO A LAMENTARVI!!!!CONDIVIDO AL 101%!!!!
    Retweeted by Siciliano74
  14. @melanieEAS_ jajajaja D: ta lampara si yo no soy grillo oe :c la mela te encama wbdas de uno :"(
  15. El momentazo del grillo JAJAJAA
  16. @ERTIGRE2 nel suo discorso ha detto:"che la forza sia con voi". Che abbia deciso di partire per una galassia'?
    Retweeted by enrica montersino
  17. Boicottiamo Grillo, noi lo guardiamo. pic.twitter.com/S2icQstf9a
    View image on Twitter
  18. Controdiscorso di Grillo: "Vi guardo, vi vedo attraverso la Rete. So tutto di voi. Vi controllo" .Orwell al pesto. The Big Gabibbo ti cura.
    Retweeted by MarilenaBallestriero
  19. @beppe_grillo facci il massaggio di fine anno
    Retweeted by Anvedy
  20. pensa Grillo di avere il 50 % ? pietà..
  21. @BruninhoSO7 faz um vídeo de vc jogando zombies com o mudinho e o grillo
  22. Haha fml @c_indyluu 😐😐😐 pic.twitter.com/guG1X9mCA9
    Retweeted by Jade Grillo
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  23. GRILLO:SE CONTINUATE A VOTARE QUESTA GENTE NON AVETE DIRITTO A LAMENTARVI!!!!CONDIVIDO AL 101%!!!!
    Retweeted by Liviana Voir
  24. Quella di è stata una chiara risposta a quel comico di @beppe_grillo: gli italiani hanno ancora fiducia nel Capo dello Stato
    Retweeted by MarilenaBallestriero
  25. Controdiscorso di Grillo: "Vi guardo, vi vedo attraverso la Rete. So tutto di voi. Vi controllo" .Orwell al pesto. The Big Gabibbo ti cura.
    Retweeted by iMaso
  26. Messaggio di Fine Anno 2013 - Beppe Grillo http://fb.me/1JbVfBY34 
  27. Su Sky active la diretta del discorso di grillo, sito intasato per accessi elevati
    Retweeted by Pasquale Schirripa
  28. OK A tutti i miei amici e che guarderanno il Messaggio di grillo CLICCA :-) pic.twitter.com/cXfb9Koxwo
    Retweeted by KiraGt
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  29. ,giacca e cravatta che spara ovvietà. @beppe_grillo,camicia a quadri da boscaiolo che cerca di aprir gli occhi a italiani,non ha prezzo
    Retweeted by Enrico Covre
  30. @MoniquePeress amg vai pra rua?
  31. Pensé que había una cucaracha en el garage y era un grillo ?
  32. Grillo: Non faccio concorrenza a Napolitano, è lui a sovrapporsi (Brescia Oggi) http://bit.ly/JsHCfh 
  33. M5s, il controdiscorso di Beppe Grillo (Lettera43) http://bit.ly/JsHCf9 
  34. @ansa_topnews Mi rivolgo ai grilletti,non a grillo che non conta nulla:andate a lavorare,la new legge elettorale x fortuna vi segherà tutti.
  35. @alexandra_cam 7. New Orleans con grillo!! :D
    Retweeted by Alexandra Cardenas
  36. @Yaga_y_Mackie pic.twitter.com/IastjXPNQv
    Retweeted by GrillophonixOfficial
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  37. : attraverso la rete vi guardo,vi vedo,vi controllo. Fa concorrenza agli spioni di Obama
  38. @Grillo_ram \O/ abrazo y besos
  39. GRILLO:SE CONTINUATE A VOTARE QUESTA GENTE NON AVETE DIRITTO A LAMENTARVI!!!!CONDIVIDO AL 101%!!!!
  40. Napolitano legge le lettere degli italiani in tv ma sul web spopola il messaggio di Grillo http://www.papaboys.org/napolitano-legge-le-lettere-degli-italiani-in-tv-ma-sul-web-spopola-il-messaggio-di-grillo/  via @@CiaoKarol
  41. "@Grillo_ram: @Debby24_ Amiga, creo que no me mencionaste bien jeej" =P jijiji sorry
  42. Seguimos meneando la olla yamismo le damos una cucharadita ..@GadsonMusic @Grillo_La_R @DrYFlowDurakuz @MenoryXilen @REYPIRIN ...2014
    Retweeted by GrillophonixOfficial
  43. grillo suca pic.twitter.com/TVgp4cp4gR
    Retweeted by melusina
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  44. Messaggio di Fine Anno 2013 - Beppe Grillo: http://youtu.be/Y-rFTs_U34s  via @youtube
  45. Soy el Pepito Grillo de Gregorio... siempre he estado ahi. Mi verdadero nombre es "Astuto". ;)
  46. Che la forza sia con voi e con Obi wan kenobi hahhaa grandissimo @beppe_grillo
    Retweeted by Troppo Onta
  47. Grillo, a gennaio l'impeachment a Colle http://is.gd/b3fb51 
  48. Grillo, il contro-messaggio di fine anno in diretta: il M5S si candida alle elezioni Europee http://www.polisblog.it/post/191797/beppe-grillo-terra-il-contro-discorso-di-fine-anno-alle-2030-in-streaming  via @polisblogit
  49. fiz franjinhaaaaa pic.twitter.com/bL3pE079Vp
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  50. Capodanno discorso di Napolitano "Anno inquieto" e controdiscorso di Grillo "Parlamento... http://fb.me/2x7mUvBgM