Online da poche ore, il sito prende a modello il più famoso Wikileaks ma l’obiettivo è colpire al cuore il mondo della criminalità organizzata.
Ogni strumento è buono per combattere lamafia, ecco perché anche la Rete ha deciso di mettersi a disposizione per contrastarla nei suoi molteplici aspetti.
Da martedì 5 novembre, è, infatti, online un sito, “Mafialeaks.org“, sito nato da un gruppo di anonimi volontari italiani che ha come obiettivo quello di collegare giornalisti, forze dell’ordine e associazioni che lottano contro le mafie. Raccogliere informazioni e denunce riguardanti attività mafiose direttamente dall’interno di queste, in tutta sicurezza per le fonti.
Whistleblower, cioè talpe dall’interno dei clan, vittime o persone informate ma spaventate, potranno ricorrere al sito per inoltrare documentazione che possa contribuire a conoscere meglio un fenomeno e possibilmente arginarlo, colpirlo. Mafialeaks cerca foto, documenti, conti bancari e molto altro.
“Per noi – si legge – è di grande interesse anche tutto ciò che è relativo a traffico di droga, armi, riciclaggio di denaro, corruzione, individuazione di pubblico ufficiale al soldo della mafia, traffico di rifiuti, turbativa di gara d’appalto, omicidio, intimidazione, evasione, estorsione, usura e così via”.
Benvenute anche informazioni riguardanti vittime di reati come pizzo, estorsione, intimidazione, sfruttamento della prostituzione, usura, così come informazioni riguardanti reati di tipo ambientale, turbative di gare d’appalto e simili. Insomma, qualsiasi informazione purché avvallata da prove.
Benvenute anche informazioni riguardanti vittime di reati come pizzo, estorsione, intimidazione, sfruttamento della prostituzione, usura, così come informazioni riguardanti reati di tipo ambientale, turbative di gare d’appalto e simili. Insomma, qualsiasi informazione purché avvallata da prove.
Ma come funziona? La piattaforma si basa, per la gestione del flusso di informazioni fra segnalatore e ricevente, sul software Open Source italiano GlobaLeaks, sviluppato dal Centro per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali Hermes di Milano. Per quel che riguarda l’anonimato delle fonti, il sistema usato, invece, è quello tradizionalmente preferito da whistleblower, attivisti e cittadini di nazioni non democratiche per inviare le proprie segnalazioni all’esterno: Tor.
Il sito ufficiale è in pratica una semplice vetrina dove vengono spiegate caratteristiche e obiettivi del progetto: per accedere alle funzioni di segnalazione bisogna scaricare Tor e collegarsi a una speciale indirizzo.
Il sito ufficiale è in pratica una semplice vetrina dove vengono spiegate caratteristiche e obiettivi del progetto: per accedere alle funzioni di segnalazione bisogna scaricare Tor e collegarsi a una speciale indirizzo.
Il sito permette di fare delle segnalazioni anonime alle testate o ai reporter che si sono prestati a fare da “riceventi”. Più avanti entrerà a farne parte, probabilmente, anche la divisione investigativa antimafia (Dia), o varie associazioni antiracket. Tra i media che finora hanno aderito, compare per ora solo “Telejato”, l’emittente tv di Partinico, in Sicilia, il cui direttore, Pino Maniaci, racconta da anni la mafia con le sue inchieste.
Per organizzare un primo smistamento delle informazioni, vengono suddivise in tre categorie:
1) whistleblowers: persone interne ai clan mafiosi che hanno deciso di denunciarne gli illeciti in maniera anonima.
2) vittime: persone da tempo o per la prima volta vittime di attività di stampo mafioso che vogliono segnalare uno o più abusi.
3) so qualcosa: persone che sono venute a conoscenza di informazioni riguardanti attività di tipo mafioso.
1) whistleblowers: persone interne ai clan mafiosi che hanno deciso di denunciarne gli illeciti in maniera anonima.
2) vittime: persone da tempo o per la prima volta vittime di attività di stampo mafioso che vogliono segnalare uno o più abusi.
3) so qualcosa: persone che sono venute a conoscenza di informazioni riguardanti attività di tipo mafioso.
Le “persone fidate” sono coloro che riceveranno la segnalazione e le informazioni che la persona deciderà di inviare attraverso la piattaforma di Mafialeaks non verranno inviate indiscriminatamente a tutti ma sarà quella stessa persona a scegliere a chi farle pervenire. L’elenco nel sito di “persone fidate” è in continuo aggiornamento e comprende esponenti di spicco di forze dell’ordine, giornalisti e associazioni antimafia.
http://gek60.altervista.org/2013/11/e-nato-mafialeaks-il-sito-che-permette-di-denunciare-mafiosi-modo-anonimo/
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