“Ti veniamo a prendere sotto casa! ”, “Qualcuno ti farà una sorpresina, sappiamo dove lavori”, “Anche per te ci sarà un nuovo processo di Norimberga”. E poi altri insulti, minacce. Da ormai quasi due anni.
Si chiama Pasquale Perillo l’uomo che subisce tutto questo. E il motivo è surreale: perché Pasquale è un tecnico che ripara i ventilatori polmonari. Che secondo chi lo minaccia sarebbero “armi del plotone d’esecuzione”. Da quando si è sparsa la voce sul suo lavoro, subisce la gogna.
Purtroppo il delirio dell’ignoranza è arrivato anche a questo. Siamo ormai a livelli difficili non da credere (magari non ci credessimo), ma da concepire. Un’ignoranza che fa paura.
A Pasquale, che sta segnalando ogni minaccia, piena solidarietà.
A chi lo insulta e minacce non si può dir niente. Perché verso chi crede che un ventilatore polmonare sia un’arma non c’è speranza di recupero mentale.
Leonardo Cecchi
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