"Fin quando sarò vivo e capace di lottare, gli altri saranno solo imitazioni ed io l'originale. Possono dire quello che vogliono e chiamarsi come pare a loro. Non credo nei trofei che ha accumulato, perché non li ha realmente vinti. La Parka era un personaggio già molto famoso quando ho lasciato la AAA, non è stato merito suo."
Così il wrestler messicano Adolfo Tapia si esprimeva sul suo collega Jesus Escoboza. Cosa avevano in comune questi due per odiarsi così tanto?
Semplice: tutti e due interpretavano lo stesso personaggio, la personificazione della morte presa in maniera scherzosa... La Parka.
La maschera messicana tutta ossa e capace di mosse di lucha mista a passi di danza ha una origine incerto: Tapia giura che l'idea del costume e dei passi di ballo furono tutta una sua invenzione quando portò il personaggio al debutto in AAA nel 1992, ma Alfonso Pena, promoter della promotion messicana e detentore dei diritti sul character invece è di idea diametralmente opposta, sostenendo di essere lui l'artefice del successo dietro la gimmick.
Dopo ben 4 anni di successi insieme, Tapia si rese conto che, mentre la AAA scalava la cima del successo, i wrestler sotto contratto, lui compreso, avevano sempre la solita misera paga. Un giorno chiese a Pena di aumentare il suo ingaggio, data l'enorme popolarità del lottatore, e questi rispose che quello stesso venerdì avrebbe dato al luchador ciò che gli spettava. Convinto di aver appianato il problema, Tapia si presentò quel venerdì allo show e ricevette un plus che non si sarebbe mai aspettato: due pizze nel cartone ed una lattina con una bibita.
Qui la storia ovviamente ha due facce: Pena ha sempre sostenuto la falsità della vicenda ed ha invece parlato di un allontanamento voluto da lui stesso per via di alcuni problemi legali del wrestler (effettivamente una vera testa calda fuori dal ring).
Comunque sia, Tapia lasciò la AAA sotto suggerimento dell'amico Konnan ed iniziò un lungo percorso fuori dal Messico, negli Usa (in WCW ed ECW) ed in Giappone.
Orfani della gimmick scheletrica che tanto fortuna aveva portato alla promotion, Pena decise di dare il personaggio ad un altro wrestler, l'ex "exotico" e più snello luchador Jesus Escoboza. Per un pò fu chiamato "La Parka jr.", ma il pubblico non vedeva realmente la differenza tra i due e presto divenne solo ed esclusivamente "La Parka".
Al ritorno in Messico di Tapia, i due wrestler continuarono a portare lo stesso nome e la stessa gimmick per un pò di tempo contemporaneamente, senza che Adolfo e Pena entrassero in conflitto. Ma quando Tapia firmò per la rivale storica della AAA, la CMLL, Pena andò su tutte le furie ed iniziò una battaglia legale sul nome ed i diritti del personaggio.
Tapia iniziò quindi a farsi chiamare L.A. (La Autentica) Park, praticamente lo stesso nome per sfuggire le ritorsioni legali. Escoboza, dal canto suo, fu un vero signore: accettò tutte le critiche piovute sulla sua testa, senza mai ribattere, ed apportando un suo stile al personaggio. Nella sua mente, non c'era la volontà di "rubare" una gimmick, ma di farne un lascito, come i figli di El Santo, Blue Demon e Dr.Wagner jr. avevano fatto portando la maschera del padre a nuova vita.
Finalmente, i due arrivarono ad un accordo per confrontarsi sul ring durante la diciottesima edizione di Triplemania, a cui seguirono una serie di incontri e persino di tag team match insieme. Tapia iniziò a conoscere meglio e rispettare l'uomo che stava vestendo la sua vecchia gimmick, e decise di non continuare la sua lotta per il nome, rimanendo solamente come L.A. Park.
La loro ritrovata unione però ebbe un orrendo e brusco stop durante un tag team match del 21 Ottobre 2019: intento a lanciarsi oltre le corde sull'avversario Rush, qualcosa non andò per il verso giusto ed il piede di Escoboza rimase incastrato nella corda di mezzo, facendolo carambolare con la testa prima sulle transenne di ferro e successivamente sul cemento in terra.
Paralizzato all'istante, il wrestler fu portato d'urgenza in ospedale, dove lottò per oltre due mesi, fino a quando l'11 Gennaio 2020 morì per complicazioni dovute al terribile incidente.
I fans rimasero a quel punto in attesa di sapere se l'originale La Parka, adesso libero da rivali, avesse avuto intenzione di riprendere il suo vecchio nome.
Le sue parole, però, fecero emozionare tutti e testimoniano come, fuori dal ring, nello spogliatoio, i wrestler siano come fratelli uniti da un comune destino:
"Nessuno può riempire il vuoto lasciato da La Parka della AAA. Non io, né nessun altro. La verità è che tutti dobbiamo portare rispetto verso il suo nome, così che nessuno si scordi mai di "Chuy" Escoboza. Non ho intenzione di riprendere il nome o altro. Spero solo che Dio possa riceverlo nella Sua gloria. Nella vita abbiamo combattuto finché abbiamo potuto."
All'età di 65 anni, Tapia lotta ancora sporadicamente, mentre in AAA, dal 2025, un nuovo La Parka lotta per la promotion, adesso sotto l'ombrello della WWE.
La memoria di Escoboza rimane comunque vivida nella memoria dei fan della lucha libre, che ne hanno potuto celebrare l'introduzione postuma nell'arco della gloria.
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