mercoledì 26 novembre 2025

BIZANTINI CONTRO I TURCHI A MANZICERTA.

 



Il mattino del 26 agosto 1071, le pianure vicino a Manzicerta, nell’attuale Anatolia orientale, ospitarono una delle battaglie più decisive del Medioevo. Da un lato c’era l’Impero Bizantino guidato da Romano IV Diogene, deciso a riprendere possesso dell’Armenia e frenare l’avanzata dei Turchi. Dall’altra, l’esercito selgiuchide di Alp Arslan, a capo di una forza giovane e abile, cresciuta tra le steppe asiatiche.


L’impero bizantino, sebbene ancora glorioso nel nome, era attraversato da crisi interne e lotte per il potere. Romano IV Diogene, consapevole delle difficoltà e delle continue incursioni turche, radunò un esercito variegato: reparti imperiali, mercenari occidentali e truppe dalle province orientali. La strategia prevedeva di recuperare territori perduti e consolidare una frontiera ormai indebolita dalle incursioni dei turcomanni, tanto rapide quanto devastanti.


Quando gli eserciti si trovarono uno di fronte all’altro, la disparità appariva colmabile. I Bizantini erano più numerosi, ma la loro coesione era labile e la struttura militare meno flessibile di quella selgiuchide. Alp Arslan, appoggiandosi a una tattica improntata sulla mobilità e sul logoramento, puntò a disgregare le file nemiche. I Turchi scoccarono piogge di frecce, frenando l’avanzata bizantina e provocando il primo segno di confusione tra le truppe di Diogene.


La cavalleria pesante bizantina rispose con una carica decisa. Alp Arslan però ordinò un rapido ripiegamento, attirando gli avversari in una trappola. Le truppe turche apparvero improvvisamente sui fianchi bizantini, scatenando panico e disordine. In quel momento, reparti mercenari e alcune sezioni bizantine, forse in seguito a intese segrete o per puro opportunismo, tradirono Diogene, accelerando il disfacimento della linea imperiale.


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Il tracollo fu rapido e irreversibile. L’esercito bizantino venne accerchiato e disperso, le perdite furono gravissime. Romano IV Diogene fu catturato da Alp Arslan, e costretto a trattare da prigioniero. Non bastò l’imponenza delle forze bizantine: la mancanza di coesione e le tensioni interne si dimostrarono letali.


Manzicerta non fu soltanto una sconfitta militare, ma l’inizio di una lunga e dolorosa trasformazione. La regione perse in breve tempo la propria identità greca e cristiana, cominciando un processo di islamizzazione e turchizzazione inarrestabile. In pochi decenni la nascita dell’impero ottomano rappresenterà il vero sigillo su questo cambiamento epocale.


La battaglia si impresse nella memoria storica bizantina come emblema della fatalità e della disgrazia. Per i discendenti dell’Impero, Manzicerta significò l’inizio della fine. La perdita della Anatolia fu un colpo dal quale il potere imperiale non riuscì mai davvero a risollevarsi.


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