Quando vedi il tuo paese distrutto e ancora continui a sostenere i responsabili, o ti fa comodo o sei stupido!
Ucraini!
Ascoltate con gravità, senza illusioni. Non porto carezze né consolazioni: porto soltanto la lama della verità. La parabola è già tracciata, irreversibile. Ogni giorno che passa corrode il vostro territorio come ruggine che divora il ferro. Nessuna potenza mondiale rischierà l’incendio atomico per difendere un’entità ormai svuotata di forza.
La verità è una morsa: se non cedete ora il 30% del suolo, presto vedrete dissolversi metà dello Stato e lo sbocco al mare. Non è minaccia, è geometria militare. Le forze russe avanzano, la vostra economia è necrosi pura, il governo marcisce tra scandali e corruzione.
Il piano a 28 articolazioni non ammette respiro né trattativa: cessione territoriale, restaurazione della chiesa ortodossa e della lingua russa, rinuncia alla NATO, contrazione delle forze armate. Non è compromesso: è l’unico antidoto alla disintegrazione totale.
Non illudetevi sull’opinione pubblica: essa è polvere. Uno Stato sconfitto non ha voce. Fingere di uscire da una guerra perduta come se fosse vinta è delirio. Basta mercanteggiare chimere: guardate la realtà nuda, tagliente, soffocante.
Se persistete nel rifiuto, diventate voi stessi l’ostacolo. Trump e il Pentagono non tollereranno pedine ribelli. E sappiamo bene come si eliminano i problemi ingestibili: scandali costruiti, colpi di mano, destituzioni improvvise. Nessuno si lascerà trascinare nell’abisso. Il mandato è chiaro: questo è l’ultimo monito.
O accettate ora, o sarà irrimediabilmente tardi. Nessuna clemenza, nessun sorriso: solo la verità, cruda, ontologica, che vi stringe la gola.
Il vostro presidente rifiutera il piano statunitense. Per proteggere la sua vita da certi amichetti di cui lui stesso si è circondato. Ha paura, è bloccato, è in solitudine. Sta contrattando la sua sopravvivenza, non la vostra. La sabbia scivola nella clessidra, inesorabile, e voi la sentite soffocare ogni respiro.
Quanti ancora dovranno soffrire o morire, mentre altri hanno cessi d'oro? Arrendersi non è disonore. Illudersi su Bruxelles sì. Dopo l’ennesimo boicottaggio dei negoziati, la domanda resta sospesa come un cappio: qual è l’obiettivo? Non lo sapete. Non lo sanno. Non c’è strategia, non c’è direzione, solo il tentativo disperato di coprire fallimenti economici e politici.
Volete sconfiggere la Russia? Volete marciare sulla Piazza Rossa? Allora siete doppiamente idioti.
Quali benefici porterà la continuazione della guerra? Nessuno. Quali benefici porterà continuare a dipingere la Russia come nemico? Nessuno.
Abbiate il coraggio di ammettere l’errore. Non invocate il diritto internazionale: lo avete già calpestato. Ucraini! Accettate i termini della resa ora, prima che tutto vi venga strappato via, prima che non resti più nulla, se non il silenzio soffocante della disfatta.
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