martedì 18 novembre 2025

Ruotolo perde sempre tempo con i fascisti

 


Provvedimenti governativi che contraddicono decisioni vincolanti dell’autorità giudiziaria e i principi fondamentali del diritto del mare. È questo che sta accadendo nel Mediterraneo.


A bordo dell’imbarcazione si trovavano 92 persone soccorse in tre diverse operazioni. 

La procuratrice per i minorenni di Palermo aveva disposto lo sbarco immediato dei minori e dei vulnerabili, tra cui 31 adolescenti e tre ragazze sole. 


Il capo della Procura di Agrigento, Giovanni Di Leo, ha poi autorizzato lo sbarco per tutti, riconoscendo la necessità di un porto sicuro e prossimo. 

Nonostante ciò, il Viminale contesta a Mediterranea di non aver raggiunto Livorno, un porto che la nave non avrebbe potuto dirigere senza violare i provvedimenti delle procure e una diffida della Guardia costiera che autorizzava l’approdo in Sicilia.


Siamo di fronte a una situazione paradossale: si punisce chi ha rispettato le disposizioni della magistratura e si ignorano fatti, prove, evidenze mediche e diritti fondamentali delle persone soccorse nel Mediterraneo. 


La criminalizzazione delle ONG non solo contrasta con il diritto internazionale e con i doveri di soccorso, ma si traduce in un accanimento che colpisce chi salva vite umane e chi è in cerca di protezione.

Sandro Ruotolo

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