Le persone piccole d'animo e di lungimiranza, sono spesso le più arroganti, quelle che vorrebbero decidere per gli altri, spesso riuscendoci, trovandosi ai posti di comando.
C'è un libro, che ormai nessuno legge più, il cui titolo tuttavia è ben noto, che potrebbe aprirci gli occhi: "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
Scritto nel 1929 da Erich Maria Remarque, parla degli orrori della I Guerra mondiale, raccontato da un giovane soldato tedesco Paul Bäumer che, spinto dalla propaganda patriottica, si arruola.
Così l'entusiasmo iniziale lascia spazio all'orrore delle trincee e alla disumanizzazione dei soldati in un totale stato di alienazione. Non a caso il romanzo fu censurato e bruciato dai nazisti per il potente messaggio che lanciava.
La guerra spezza corpo e anima esacerbando il conflitto generazionale dove gli adulti hanno mandato i giovani al massacro; altro che eroismo, solo orrore quotidiano.
Oggi assistiamo imbelli al riarmo acefalo, per prepararsi a un conflitto che nessuno vuole ma che i deboli d'animo e di lungimiranza stanno facendo di tutto per propiziarlo. Il libro rappresenta il più potente messaggio antimilitarista mai stato scritto.
Con la stessa lucidità Irène Némirovsky, scriverà nel 1942 il suo capolavoro "Suite française" sull'occupazione nazista in Francia per poi partire su un convoglio diretto ad Auschwitz nel luglio del '42 e per morirci nell'agosto dello stesso anno.
C G
Foto: Erich Maria Remarque e
Irène Nemirovsky


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