È stato ritrovato dai soccorritori il corpo di Paolo Cocco, fotografo abruzzese ed ex vicesindaco di Fara San Martino 41 anni, uno degli italiani dispersi in Nepal durante una spedizione sull’Himalaya. L'amico Marco Di Marcello, alpinista e biologo 37enne originario di Teramo, risulta ancora disperso, così come l'altoatesino 30enne Markus Kirchler. Ma le speranze di trovarli vivi è molto bassa.
Le due spedizioni
L'ultimo messaggio
Le speranze per Marco
«Il segnale del radiosatellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il puntino che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita», afferma Gianni Di Marcello, il fratello di Marco. Attesa e ansia a Teramo tra la famiglia della guida, biologo 37enne esperto ed appassionato alpinista. I genitori Antonietta e Francesco (già comandante della polizia stradale di Teramo), seguono con grande apprensione l'evolversi della vicenda, assistiti dagli ex colleghi della Polizia di Stato. L'Associazione nazionale dei poliziotti (Anps), infatti, figura tra gli sponsor che sostengono la spedizione.
«Paolo era un fratello»
«Paolo per me è un fratello minore. Era partito il 24 ottobre e doveva rientrare il 20 novembre. Da quello che sappiamo era quasi sulla vetta quando è stata segnalata la valanga. Da qualche anno lavorava in Austria come grafico, ma tornava spesso in paese. L’ho visto l’ultima volta il 10 ottobre, alla festa per i 100 anni della nonna. Mi ha seguito in tutto quello che ho fatto negli ultimi venti anni, ha lavorato per me, è stato in amministrazione comunale, stava lavorando al sito turistico del Comune, un ragazzo vivo, vitale, generoso, solidale, pronto. Un visionario e un artista, ma sempre con i piedi ben saldi a terra. Umile. Raccoglieva sempre le sfide più affascinanti come questa ulteriore che stava vivendo, volevano essere i primi italiani o abruzzesi su quella vetta», aveva detto il sindaco di Fara San Martino Antonio Tavani. È stato lui a comunicare all'Ansa che il corpo di Cocco è stato recuperato. Anche la famiglia è stata informata.
I due incidenti
In totale sarebbero 9, tra cui 5 italiani, i morti in due distinti incidenti avvenuti in Nepal. Lunedì, una valanga ha colpito il gruppo di 12 persone al campo base del picco Yalung Ri, a 5.630 metri, di cui facevano parte Cocco e Di Marcello. Sette persone sono morte nel disastro, tra cui tre italiani, due nepalesi, un tedesco e un alpinista francese, ha riferito all'Afp Phurba Tenjing Sherpa, dell'organizzatore della spedizione Dreamers Destination. Lo sherpa ha affermato di aver «visto tutti e sette i corpi». Il resto del gruppo è stato tratto in salvo e trasportato in elicottero nella capitale Kathmandu martedì mattina, ha affermato l'alto ufficiale di polizia Gyan Kumar Mahato, del distretto di Dolakha. Tra i soccorsi figurano due alpinisti francesi e due nepalesi.
In un precedente incidente nel Nepal occidentale, due alpinisti italiani sono morti mentre tentavano di scalare il monte Panbari, alto 6.887 metri. I due uomini erano rimasti senza contatti da venerdì. Il ministero degli Esteri italiano li ha identificati oggi come Alessandro Caputo e Stefano Farronato.
https://www.leggo.it/schede/paolo_cocco_morto_marco_di_marcello_markus_kirchler_disperso_chi_sono_alpinisti_nepal_oggi_4_11_2025-i_due_incidenti-5-9168250.html

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