sabato 1 novembre 2025

Frédéric Baldan: conti bloccati per aver denunciato Ursula von der Leyen





di Redazione Playmastermovie

Frédéric Baldan, lobbista belga ed ex consulente accreditato presso la Commissione Europea, è diventato il simbolo di una nuova e inquietante forma di censura: quella finanziaria. Tutti i suoi conti bancari, personali e aziendali, sono stati bloccati dagli istituti Nagelmackers e ING, senza spiegazioni, senza appello. Un messaggio chiaro e brutale: chi osa sfidare il potere, viene cancellato.


La decisione delle banche non ha risparmiato nulla: le carte della sua casa editrice “Edizioni Diritti e Libertà”, quelle del suo studio di consulenza, persino i conti del suo nucleo familiare e la carta intestata a suo figlio di appena cinque anni. Una punizione totale, che va ben oltre la sfera professionale e colpisce la vita quotidiana, personale, intima.


Il motivo? Frédéric Baldan è il primo cittadino dell’Unione Europea ad aver denunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per la gestione opaca dei contratti miliardari stipulati con Pfizer durante la pandemia. Nel suo libro, pubblicato in Italia da Guerini nella collana Scintille diretta da Marcello Foa, Baldan ricostruisce il legame tra lobby, multinazionali e istituzioni europee, svelando una rete di potere che da anni influenzerebbe le decisioni politiche dell’UE.


Frédéric Baldan: “L’intimidazione non funziona. Mi rende solo più determinato”


“Le banche si sono arrogate il diritto di cancellarmi come cittadino economico” ha dichiarato. “L’intimidazione non funziona. Mi rende solo più determinato”. Un messaggio di coraggio, ma anche una denuncia: la libertà economica, in Europa, non è più garantita.


Il caso Baldan ricorda pericolosamente altri episodi di “debanking politico”: in Canada, il governo Trudeau aveva congelato i conti dei camionisti contrari al Green Pass; nel Regno Unito, Nigel Farage si era visto chiudere il conto per motivi ideologici. Oggi la stessa dinamica si ripete nel cuore dell’Unione Europea, contro chi ha osato chiedere trasparenza e responsabilità.


Ciò che sta accadendo non riguarda solo Baldan, ma tutti i cittadini europei. Quando il sistema bancario si arroga il potere di decidere chi può avere accesso al denaro e chi no, la libertà diventa una concessione, non un diritto.


Il caso di Frédéric Baldan non è soltanto un attacco personale, ma un segnale allarmante per l’intera democrazia: se anche il conto in banca può essere chiuso per le proprie opinioni, allora il controllo economico è diventato la nuova forma di censura

Fenix

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