Altro grande risultato di Salvini.
La Corte Costituzionale gli ha stroncato, di netto, il decreto sul trasporto che era in realtà una gigantesca, enorme, mostruosa marchetta alla categoria dei taxisti. Non c’erano precedenti sul pianeta terra a quello che voleva introdurre.
Il nostro capitano si era messo in testa di “sorvegliare” gli NCC, nemici storici dei tassisti. Voleva impedire che facessero accordi con albergatori e tour operator, ma le cose più gustose sono altre due e davvero a leggerle c’è da rimanere allucinati.
Secondo Salvini, un NCC, accettata una corsa, doveva aspettare 20 minuti prima di accendere il motore (così il cliente si stufa e chiama un taxi).
Non pago, pretendeva poi che tutti si registrassero in una app di Stato che tracciasse tutti i loro movimenti, sempre e comunque.
Sarebbe stato un unicum nel panorama mondiale: lo Stato che si arma si bastone per proteggere una corporazione, arrivando a tracciare e colpire e schedare potenziali concorrenti con una app stile braccialetto elettronico. È roba da isola dei pirati, brigantaggio legalizzato. Anzi: è – e voglio dirlo chiaro – roba da Lega. Perché la Lega è questo: la grancassa delle categorie più corporative del Paese. E lo dimostrano ogni giorno che Dio manda in terra. Ogni-santissimo-giorno. Ripeto, ribadisco, sottolineo: ogni-santissimo-giorno. Non avete idea della mole di raid che la Lega prova a fare su ogni testo che assomigli vagamento a un qualcosa di normativo. E sempre a difesa delle corporazioni.
Votate chi vi pare, ma non la Lega, a meno che non siate ricchi e parte di qualche grossa corporazione. Questi ci mangiano vivi.

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