Il crollo della Torre dei Conti ai Fori imperiali mi arriva mentre sono lontana da Roma, e soltanto la notizia della morte di Octay Stroici, il 4° dei tre operai coinvolti, rimasto 11 ore sotto le macerie in seguito al crollo, supera lo sconcerto per quanto accaduto. Non solo l'ennesima morte bianca, quella che accade mentre evidentemente non si è stati abbastanza protetti durante un lavoro così delicato e pericoloso, ma anche la palese tutt'altro che simbolica immagine dell'Italia che casca a pezzi. Questo nonostante il lavoro instancabile dei vigili del fuoco che hanno lavorato senza sosta per rimuovere le macerie e raggiungere l'uomo.
La Sovrintendenza ha spiegato che prima dell’apertura del cantiere "erano state effettuate indagini strutturali e prove di carico che avevano confermato la stabilità della struttura". In effetti si è visto.
La morte di Stroici è sopravvenuta durante i molteplici tentativi di salvarlo, si apprende dall'agenzie di stampa. La procura di Roma ha aperto un'inchiesta, oltre che per il reato di lesioni colpose, anche per disastro colposo.
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