Gazzetta dello Sport (A. Pugliese)
Centotrenta milioni di euro. Un investimento che sembra quasi un fiume in piena, come probabilmente non si aspettava nessuno ad inizio mercato. Eppure è l’impegno finanziario della Roma per la stagione in corso, i soldi che i Friedkin hanno riversato sul mercato per rinforzare la squadra a disposizione di Daniele De Rossi ed inseguire la prossima Champions League.
A dimostrazione anche di quanto la proprietà della Roma tenga al club e voglia riportarlo presto nei posti che gli competono. Che poi sono quelli di chi lotta al vertice. Il modo migliore per svegliare il “gigante addormentato”, tanto per usare una metafora cara a Dan e Ryan Friedkinall’inizio della loro avventura italiana. Un investimento che spazza via anche i tanti dubbi che sono affiorati quando Dan Friedkin si era avvicinato all’Everton, all’inizio di questa estate, pensando che l’interesse per il club inglese potesse andare di pari passo con una dismissione in quello giallorosso.
A Trigoria in questa sessione estiva sono arrivati in tutto 12 giocatori, compreso il riscatto di Angelino dal Lipsia, il primo investimento estivo, un’operazione da 5,1 milioni di euro. Poi è sbarcato il giovane Sangaré dal Levante per 1,6 milioni, quindi il primo colpo a suon di milioni: Enzo Le Fée dal Rennes, 23 milioni. Poi gli altri due pezzi da novanta: Dovbyk (30,5 milioni più 5,5 di bonus e il 10% sulla futura rivendita, per un massimo garantito di 38,5 milioni) e Soulé (26 milioni più 4 di bonus, praticamente garantiti anche questi).
E poi a seguire il giovane Dahl (4,5 milioni più 1,5 di bonus e il 10% sulla futura rivendita), Abdulhamid (3) e il colpo finale, Koné, 20 milioni. A cui hanno fatto seguito gli arrivi senza spese di Ryan, Hermoso, Hummels e Saelemaekers. Per un totale di 127,2 milioni, ma che con ulteriori bonus vari (facili) raggiunge la cifra di 130 milioni.
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