mercoledì 21 aprile 2021

SUPERLEGA A STELLE E STRISCE - LA BANCA AMERICANA JPMORGAN HA CONFERMATO CHE FINANZIERÀ IL PROGETTO DI SUPERLEGA EUROPEA

 

SUPERLEGA A STELLE E STRISCE - LA BANCA AMERICANA JPMORGAN HA CONFERMATO CHE FINANZIERÀ IL PROGETTO DI SUPERLEGA EUROPEA - "THE INDEPENDENT" ATTACCA: "E' LA SCALATA DEGLI AMERICANI AL CALCIO MONDIALE. E' UN PUNTO DI NON RITORNO, UN ATTO DI GUERRA CI SI PREPARA A UN'ENORME BATTAGLIA LEGALE: E' UN 'TAKEOVER' AMERICANO SULLO SPORT PIÙ DIFFUSO AL MONDO, FRUTTO DELL'"AVIDITÀ SFRENATA" DEL CAPITALISMO USA"

 

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SUPERLEGA: JPMORGAN, FINANZIEREMO PROGETTO CLUB EUROPEI

 (ANSA-AFP) - La banca americana JPMorgan ha confermato che finanzierà il progetto di Superlega europea del calcio, portato avanti da un gruppo di club tra i più ricchi e che scuote il mondo del calcio. "Posso confermare che stiamo finanziando l'operazione", ha detto un portavoce londinese della banca all'Afp, aggiungendo di non avere ulteriori commenti in questa fase.

 

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SUPERLEGA INDIPENDENT, 'È LA SCALATA USA AL CALCIO'

 (ANSA) - "La scalata degli Usa al calcio mondiale". Cosi' The Indipendent, quotidiano britannico, inquadra la vicenda della Superlega, una sorta di "punto di non ritorno". Dopo l'ufficializzazione del progetto con sei squadre della Premier League e la bocciatura del primo ministro britannico, Boris Johnson, i media inglesi danno ovviamente ampio risalto al progetto divisivo, confermando in sostanza il giudizio fortemente negativo delle settimane scorse.

agnelli florentino perez agnelli florentino perez 


"Molti aspetti sul progetto rimangono incerti - scrive Indipendent - e ci si prepara a un'enorme battaglia legale: ma i vertici del calcio mondiale sono concordi nella convinzione che in sostanza si tratti di un 'takeover' americano sullo sport più diffuso al mondo, frutto dell' "avidità sfrenata" del capitalismo Usa". Dunque, l'abbattimento della piramide sociale del calcio e' "un punto di non ritorno, un atto di guerra".

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/superlega-stelle-strisce-banca-americana-jpmorgan-ha-confermato-che-267391.htm

 

VI RICORDATE DENIS BERGAMINI, IL CALCIATORE DEL COSENZA SCOMPARSO 31 ANNI FA LA CUI MORTE E’ AVVOLTA NEL MISTERO?

 

VI RICORDATE DENIS BERGAMINI, IL CALCIATORE DEL COSENZA SCOMPARSO 31 ANNI FA LA CUI MORTE E’ AVVOLTA NEL MISTERO? E’ STATO CHIESTO IL PROCESSO PER L'EX FIDANZATA CON L’ACCUSA DI “OMICIDIO AGGRAVATO” DALLA PREMEDITAZIONE. LA DONNA LO AVREBBE NARCOTIZZATO E POI SOFFOCATO. QUINDI AVREBBE LASCIATO IL CORPO IN MEZZO ALLA STRADA, DOVE VENNE TRAVOLTO DA UN CAMION...

 

Carlo Macrì per corriere.it

 

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Trentuno anni dopo il decesso del calciatore del Cosenza Denis Bergamini un giudice dovrà decidere se la sua fidanzata, Isabella Internò, è responsabile della sua morte. La procura della Repubblica di Castrovillari ha infatti chiesto il rinvio a giudizio della donna con l'accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione. L'udienza davanti al giudice dell'udienza preliminare si terrà il prossimo 2 settembre.

 

Bergamini, anni di misteri e bugie. Tutti i punti dubbi sulla sua morte

Il corpo di Denis Bergamini venne trovato la sera del 18 novembre del 1989 sulla ex statale 106, nei pressi di Roseto Capo Spulico. Secondo la ricostruzione fatta dai magistrati di Castrovillari Isabella Internò «in concorso con altre persone rimaste ignote», avrebbe prima narcotizzato Bergamini, poi soffocato, forse con una busta di plastica e quindi adagiato il corpo sull'asfalto con lo scopo di farlo investire da un mezzo in transito. «Effettivamente il calciatore veniva investito da un autocarro», scrivono i magistrati, condotto da Raffaele Pisano. L'uomo è stato giudicato in passato e assolto.

BERGAMINI BERGAMINI

 

 

isabella internò isabella internò

In un primo tempo il decesso di Bergamini era stato classificato come un suicidio. Un'ipotesi cui la famiglia del giocatore del Cosenza non ha mai creduto. La sorella Donata e la madre Maria Zerbini dal primo momento hanno pensato che il loro congiunto fosse caduto in una trappola e poi ucciso. Sei anni fa l'allora procuratore della Repubblica di Castrovillari decise di riaprire il caso. Il magistrato ha affidato una serie di perizie ai professori Antonello Crisci, Carmela Buonomo e Maria Pieri che, in effetti, hanno accertato che Denis è stato soffocato. Secondo la tesi dell'accusa Isabella Internò avrebbe ucciso Denis perché lui aveva deciso di lasciarla.

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https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/vi-ricordate-denis-bergamini-calciatore-cosenza-scomparso-31-anni-fa-267502.htm

 

LENTAMENTE, PERO'...!

 Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Per chi sa sa aspettare c'è sempre un meraviglioso arrivo, le cose belle hanng il passo lento. A.Cuomo Ilpseta" 

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Walter Mondale

 

Walter Mondale È morto a 93 anni Walter Mondale, politico e diplomatico statunitense che fu vicepresidente degli Stati Uniti dal 1977 al 1981, durante l’amministrazione di Jimmy Carter. Mondale fu anche il candidato presidente del Partito Democratico alle elezioni del 1984, vinte poi dall’uscente e popolarissimo Ronald Reagan con il divario più grande della storia americana. Mondale ottenne infatti il 40 per cento del voto popolare, ma perse tutti gli stati tranne il Minnesota, di cui era originario, e il distretto di Columbia, ottenendo solo 13 grandi elettori contro i 525 di Reagan. Fu il primo di sempre a proporre come candidata vicepresidente una donna, Geraldine Ferraro.

http://www.totomorti.com/tmnews-walter-mondale.htm

Berlusconi71

 

Usa: sparatoria a Long Island, almeno un morto e due feriti

 


L'autore è fuggito. Le scuole vicine sono state isolate e ai residenti è stato chiesto di restare al riparo

Foto d'archivio

Una persona è morta ed altre due sono rimaste ferite in una sparatoria in un supermercato di Long Island. Lo ha riferito la polizia.

L'autore è fuggito e le forze dell'ordine lo stanno cercando, mentre le scuole vicine sono entrate in 'lockdown' e ai residenti è stato chiesto di restare al riparo.

La vittima è un dipendente di 49 anni, ha riferito la polizia, secondo cui al momento dell'attacco dentro il negozio c'erano circa 200 clienti. L'assalitore ha usato un'arma corta. Gli spari sono avvenuti dentro l'ufficio del manager, al piano superiore del locale. 

(ANSA)

Risolto il mistero del "busto di Flora": non è un opera di Leonardo Da Vinci

 

Definitivamente risolto dopo oltre un secolo il mistero del busto di Flora, la dea della primavera, esposta dal 1909 al Bode Museum di Berlino con l'etichetta di «opera leonardesca»: nuove analisi scientifiche, condotte dagli esperti del Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs), hanno stabilito che l'autore dello scultura non è Leonardo da Vinci (1452-1519) nè la sua bottega bensì un artista, probabilmente attivo in Inghilterra, intorno alla metà del XIX secolo. Le indagini chimiche e la datazione al carbonio-14, effettuate da un team di scienziati del Cnrs su diversi campioni (presi dalla superficie del busto e dall'interno), hanno permesso di stabilire che l'opera non fu prodotta nel Rinascimento ma nell'Ottocento. Lo studio ora pubblicato sulla rivista «Scientific Reports» - firmato da ricercatori dell'Istituto di ricerca chimica di Parigi, del Centro per la ricerca e il restauro dei Musei di Francia e del Laboratorio di misurazione del carbonio-14 di Parigi - ha, infatti, dimostrato che la cera utilizzata per realizzare il busto è composta principalmente da balena bianca, o spermaceti, una sostanza estratta dalle teste di alcuni cetacei.

 

La caccia al capodoglio, in pieno svolgimento nell'Ottocento, mirava essenzialmente a sfruttare questa sostanza bianca, semiliquida e cerosa, che veniva utilizzata sia in campo cosmetico che per la fabbricazione di candele o, come lubrificante, per la concia delle pelli. Estremamente raro durante il Rinascimento, il bianco di balena era di uso comune nel XIX secolo, quando veniva spesso associato alla cera d'api per la produzione di candele. L'analisi della cera sul busto ha rivelato che era composto da due materiali, uno di origine marina (bianco balena), l'altro di origine terrestre (cera d'api). Di fronte a questo complesso mix, gli scienziati hanno dovuto adattare le tecniche di datazione al carbonio-14 e le loro procedure di calibrazione per garantire l'accuratezza dei risultati. Identiche analisi sono state effettuate anche su due bassorilievi realizzati da Richard Cockle Lucas nel 1848 e nel 1850, e i risultati concordano con quelli del busto di 'Florà: queste sculture sono state realizzate con materiali datati tra il XVIII e il XIX secolo. Il busto del Bode Museum non può, quindi, essere di Leonardo da Vinci e nemmeno essere stato eseguito durante il Rinascimento. 

 

Quando nel 1909 il Kaiser Museum di Berlino (ora Bode Museum) espose per la prima volta 'Florà, il busto in cera fu attribuito al grande maestro del Rinascimento italiano e così folle di curiosi accorsero per ammirare la seducente raffigurazione mitologica. Ad alimentare l'eccezionale scoperta concorse anche l'annucio che si trattava di una delle poche sculture sopravvissute di Leonardo. Fu Wilhelm Bode, direttore dei musei di Berlino, a creare l'enfasi intorno a quella spettacolare statua, che fu acquistata a Londra per 185.000 marchi, una somma rilevante per l'epoca. Lo storico dell'arte tedesco affermò convinto che si trattava di un'opera originale di Leonardo da Vinci, come testimoniava, a suo parere, il sorriso enigmatico della dea, la grazia della sua postura, la modellazione della carne e il trattamento virtuoso dei drappi. Ma l'entusiasmo non durò a lungo e le prime voci di impostura scossero l'ambiente culturale e museale europeo. Nei due anni successivi alla mostra, tra il 1910 e il 1911, più di 730 articoli furono pubblicati sulla stampa tedesca e inglese, nonché in Francia, Italia, Austria e Danimarca, a favore e contro l'attribuzione a Leonardo da Vinci. Molti giornali e specialisti riportarono poi una tesi molto diversa da quella di Bode: il busto è in realtà sarebbe stato opera di Richard Cockle Lucas (1800-1883), un artista, copista e restauratore britannico, che avrebbe prodotto regolarmente sculture in cera, avorio o marmo, ispirandosi a dipinti di antichi maestri. Suo figlio, Albrecht Durer Lucas, dichiarò nel 1910 di aver aiutato suo padre a realizzare quel busto intorno al 1846, realizzando lui stesso un disegno preparatorio sulla base di un lavoro di un seguace di Leonardo. 

 

 Il caso divenne ovviamente imbarazzante e il Bode Museum decise di indagare. Wilhelm Bode rimase, tuttavia, convinto fino alla sua morte dell'autenticità dell'opera, mentre per cento anni gli specialisti si sono divisi e interrogati: da una parte alcuni ritenevano che l'opera fosse una creazione dell'Ottocento, dall'altra altri la datavano effettivamente al Rinascimento ma preferendo attribuire il busto a un contemporaneo di Leonardo o alla sua bottega. Il mistero si chiude oggi, nel 2021, anche se l'attribuzione netta a Leonardo da Vinci non ha avuto molti sostenitori.

https://www.leggo.it/esteri/news/risolto_mistero_busto_di_flora_non_un_opera_di_leonardo_da_vinci-5911566.html

RIFONDAZIONE ABRUZZO IN LUTTO, A PRATOLA E’ MORTO CERASANI DIRIGENTE DI PARTITO E SINDACALISTA

  

E’ lutto nel Partito della Rifondazione Comunista in Abruzzo per la scomparsa del settantunenne Cesidio Cerasani, esponente del partito a Pratola Peligna. Da giovane Cerasani aveva appreso il mestiere di carrozziere ed era poi emigrato in Svizzera. Tornato a Pratola Peligna aveva lavorato nello stabilimento Caleppio, ricoprendo il ruolo di delegato sindacale Cgil. Successivamente è stato dirigente di Rifondazione e consigliere del centro sociale “Diversamente giovani”. Il Prc abruzzese ricorda “con gratitudine e affetto il compagno Cesidio Cerasani. Operaio e con alle spalle l’esperienza dura della emigrazione, ha attraversato il tempo della sua vita terrena caratterizzandola con una costante tensione politica, sociale e solidale. Ha speso tutta la sua esistenza direzionando il suo impegno perché le condizioni di vita delle fasce sociali più disagiate si aprissero a prospettive di miglioramento e di riscatto. La sua carica di umanità è stata una luce per tutti quelli che l’hanno conosciuto” hanno scritto il segretario nazionale del partito, Maurizio Acerbo e il segretario della federazione aquilana Riccardo Lolli. I funerali si svolgeranno oggi alle 16.30 nel santuario della Madonna della Libera. Cerasani lascia la moglie Stella e i figli Lucia e Renato.

https://www.reteabruzzo.com/2021/04/15/rifondazione-abruzzo-in-lutto-a-pratola-e-morto-cerasani-dirigente-di-partito-e-sindacalista/

Berlusconi71 

INFARTO STRONCA GIOVANE DI MOLINA, SGOMENTO IN PAESE

  

Sgomento e commozione a Molina Aterno e in Valle Subequana ha suscitato la notizia della morta improvvisa del trentatreenne Emanuele Urbani. Il giovane, in servizio come operatore socio sanitario nell’Università del Campus Biomedico di Roma, è morto in nottata stroncato da arresto cardiaco. In paese e nel resto della Valle Subequana Emanuele era molto conosciuto e stimato. Da dicembre aveva iniziato a lavorare a Roma e tre mesi fa aveva fatto il vaccino contro il Covid. Per le prossime ore è attesa l’indagine necroscopica. I funerali saranno celebrati domani 20 aprile, alle 14.30, nella chiesa di San Nicola a Molina Aterno.

https://www.reteabruzzo.com/2021/04/19/infarto-stronca-giovane-di-molina-sgomento-in-paese/

Berlusconi71 

martedì 20 aprile 2021

Poetry Champion & Collector Raymond Danowski Dies at 74

 By Harriet Staff 

Raymond Danowski

Raymond Danowski

Raymond Danowski, a voracious reader and holder of the largest private collection of 20th-century poetry in English, has died, reports the New York Times. "At first they filled a barn at his farm in Hertfordshire, England. Then he trucked them to warehouses the size of basketball courts in London and Geneva. Finally, in 2004, after cramming them into four boxcar-size shipping containers, he donated them to Emory University in Atlanta, where they became known collectively as the Raymond Danowski Poetry Library." More, from Sam Roberts:

“It wasn’t just a poetry library,” Professor Young said. “It was a library of the 20th century.”

Mr. Danowski died on Feb. 2 at his home in Stellenbosch, South Africa, at 74. His son Henry said the cause was brain cancer.

Mr. Danowski always said that he had never intended to keep the collection private. He enjoyed collecting but hoped that the books he procured would become publicly available.

“I want to say book collecting is fun; serious fun possibly, but always an antidote to the idiocies of life and the pretensions of academia,” he wrote in 2008.

“Book collecting is an outlet for fanaticism, passion, love, and rationality,” he added, “without their drawbacks.”

His collection includes not only poetry but also periodicals, manuscripts, posters, audio and visual recordings and other artifacts about the people and global events — from the Spanish Civil War to the Black Panthers — that inspired it. (It includes at least one 19th-century artifact, a first printing of Walt Whitman’s “Leaves of Grass,” which the poet himself published anonymously in 1855.)

Find the full obituary at the NYT.

Originally Published: March 2nd, 2018
 
https://www.poetryfoundation.org/harriet-books/2018/03/poetry-champion-collector-raymond-danowski-dies-at-74
 
Berlusconi71 

Pavia, il corpo senza vita di Polina Kochelenko trovato in un canale: l’addestratrice di cani è scivolata per salvare uno dei suoi cuccioli

 Pavia, il corpo senza vita di Polina Kochelenko trovato in un canale: l’addestratrice di cani è scivolata per salvare uno dei suoi cuccioli 

 La 35enne di nazionalità russa era scomparsa venerdì scorso a Valeggio. Gli effetti personali della ragazza erano stati ritrovati, ordinatamente riposti a poche centinaia di metri dal luogo in cui è avvenuto il ritrovamento del cadavere

L’hanno trovata in fondo a un canale, dove è precipitata probabilmente per salvare uno dei suoi cuccioli. Il corpo senza vita di Polina Kochelenko, l’istruttrice di cani 35enne di nazionalità russa scomparsa venerdì scorso a Valeggio in provincia di Pavia, è stato ritrovato nella roggia Malaspina, poche centinaia di metri a valle del luogo ove erano stati ritrovati i suoi effetti personali. A trovare il cadevere, dopo la mezzanotte di ieri, sono stati i sommozzatori.

Sul caso si erano attivati subito i carabinieri di San Giorgio Lomellina, raggiunti ieri dai genitori della donna dal Piemonte, dove abitano, perché non avevano notizie della figlia dal giorno precedente. I militari si sono attivati subito per i primi accertamenti e le ricerche del caso. Hanno subito trovato alcuni oggetti della 35enne, come cellulare, chiavi di casa e due guinzagli: erano riposti, in ordine, sul ciglio della roggia Malaspina distante circa 500 metri dalla sua dall’abitazione.

I carabinieri hanno accertato inoltre che non erano presenti due dei sei cani che stava addestrando, mentre quattro di loro sono stati recuperati nei pressi della Roggia Malaspina. Presupponendo una disgrazia, è stato attivato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. Oltre ai militari dell’Arma, sono quindi intervenuti Protezione civile, vigili del fuoco, sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, e la polizia locale. Del rinvenimento ne è stata data immediata comunicazione al pubblico ministero di turno presso la procura di Pavia, che ha disposto la traslazione della salma presso l’Istituto Medicina Legale per l’autopsia. Stando alle prime ipotesi al vaglio degli inquirenti, molto probabilmente la donna potrebbe essere scivolata per recuperare uno dei cani caduto in acqua.

 
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/18/pavia-il-corpo-senza-vita-di-polina-kochelenko-trovato-in-un-canale-laddestratrice-di-cani-e-scivolata-per-salvare-uno-dei-suoi-cuccioli/6169806/
 
Berlusconi71

Covid, assumere vitamine riduce il rischio di infezione del 13%: ecco quali sono più efficaci

 

Assumere vitamine può ridurre la possibilità di contrarre un'infezione da Covid del 13%, almeno per le donne. È la conclusione a cui è arrivato un nuovo studio del King's College di Londra, pubblicata sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health: i ricercatori hanno utilizzato un'app, King's ZOE, per monitorare le persone in Gran Bretagna con sintomi di coronavirus dall'inizio della pandemia e hanno scoperto che semplici integratori di vitamine sembravano avere un ruolo nel rischio di infezione.

 

Oltre ai multivitaminici, anche i probiotici riducono il rischio del 14%, mentre gli omega-3 lo riducolo del 12% e la vitamina D del 9%. Nessun rischio inferiore invece per vitamina C, zingo e aglio, spiega il quotidiano britannico Telegraph. Quando i ricercatori hanno esaminato specificamente sesso, età e peso, sono stati rilevati effetti positivi nelle donne di tutte le età e ogni peso, ma non per gli uomini. I ricercatori hanno affermato che la differenza di sesso può essere spiegata da differenze biologiche nel sistema immunitario di uomini e donne.

 

Risultati diversi sono stati invece rilevati in altri Paesi: in Svezia si è scoperto che i multivitaminici riducono il rischio del 22%, i probiotici del 37%, gli omega-3 del 16% e la vitamina D del 19%. Negli Stati Uniti i multivitaminici riducono il rischio del 12%, i probiotici del 18%, gli omega-3 del 21% e la vitamina D del 24%. Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato le informazioni fornite da 372.720 abbonati britannici all'app e da circa 75.000 provenienti da Svezia e Stati Uniti. La domanda di integratori è esplosa in Gran Bretagna nell'ultimo anno, con le vendite di vitamina C in aumento del 110% e multivitaminici del 93%.

https://www.leggo.it/covid/covid_vitamine_riduce_rischio_infezione_ultime_notizie-5910755.html

Tina sgozzata dal marito, ultima vittima di un Paese che odia le donne

 di Giammarco Oberto

Tina stava dormendo. Alle 4,30 del mattino il marito ha preso un coltello dalla cucina e le ha reciso la gola. Poi ha sgozzato anche la cagnetta Luna e si è tagliato le vene ai polsi. Salvo poi ripensarci e chiamare i soccorsi. E la notte di Rocchetta Nervina, un paesino di 280 abitanti nel cuore della Val Nervia, nell’entroterra di Ventimiglia, si è riempita di sirene. Lui è Silvio Sartori, 81 anni, ex alpino ed ex guardia forestale. Il movente, se è un movente, è che litigavano sempre: l’ultimo litigio domenica mattina, in chiesa, davanti agli altri parrocchiani. Che però si dicono stupiti, nessuno se l’aspettava. Ora lui è ricoverato in ospedale a Imperia, in stato di fermo. E lei, Tina Boeri, 81 anni, è diventata la più anziana delle vittime di femminicidio in questo avvio di 2021: 18 donne assassinate in tre mesi e mezzo. E tre donne assassinate solo negli ultimi tre giorni.

 

TRE GIORNI DI SANGUE. Sabato, domenica e ieri: tre giorni, tre femminicidi. È stata sorpresa alle spalle, colpita con un unico fendente alla gola e lasciata a dissanguarsi in bagno Elena Serban Radula, 32 anni, origini romene, trasferitasi da appena un mese da Lucca ad Aosta, in un appartamento al piano terra in viale dei Partigiani. Il delitto è avvenuto nel pomeriggio di sabato, il cadavere è stato ritrovato domenica dai vigili del fuoco, allertati dalla sorella Alexandra partita sabato notte dalla Toscana perché Elena non rispondeva al telefono. Un femminicidio che è ancora un giallo, forse - è l’ipotesi della Mobile - legato al mondo delle escort. L’assassino si è portato via il telefono e il tablet della vittima. Nessun giallo invece dietro il brutale femminicidio avvenuto 24 ore dopo, domenica sera a Pove del Grappa. Dorina Alla, 39 anni, origini albanesi, è stata presa a martellate al culmine di un litigio dal marito Gezim Alla, muratore di 51 anni, che poi ha telefonato ai carabinieri. Il delitto è avvenuto davanti agli occhi dei due bambini della coppia, 13 e 9 anni. Il giorno dopo è toccato a Tina Boeri.

 

 

18 FEMMINICIDI. Delitti consumati da un lato all’altro del Paese, dove nel 2020 - l’anno del lockdown- sono diminuiti gli omicidi ma non quelli di donne, il 60% del totale: il carnefice è quasi sempre l’uomo di casa. E nel 2021 si replica. Con i suoi 81 anni Tina è la vittima più anziana, ma nella lista ci sono anche due bambine. Edith, 2 anni, uccisa dalla mamma a Cisliano l’8 marzo scorso, festa della donna. E Sharon Barni, un anno e mezzo, picchiata a morte dal patrigno. Era l’11 gennaio, l’anno dei femminicidi cominciava. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/omicidio_imperia_rocchetta_nervina_femminicidi_20_aprile_2021-5909258.html

 

Quando il mondo scoprì Dasaev

  

Nel 1982 la “cortina di ferro” era ancora di moda e così della nazionale sovietiva che approdava alla fase finale del mondiale in Spagna non si avevano tantissime notizie e i nomi dei calciatori russi più noti erano senza dubbio quelli del centroavanti Oleg Blochin e dei difensori Baltacha e Demianenko. Sorteggiati in un girone dove il primo posto era già prenotato dal Brasile, la nazionale dell’URSS si giocò la qualificazione con la Scozia del milanista Joe Jordan. Squadra materasso del girone la Nuova Zelanda che venne sommersa  da 12 reti in tre partite (4 dal Brasile, 5 dalla Scozia e 3 dall’URSS). Alla fine del primo turno, e dopo che lo scontro diretto con la Scozia finì 2 a 2,  solo la differenza reti (6 fatte e 4 subite) consentì all’URSS di passare il turno come seconda dietro i brasiliani. Grande parte del merito per questa qualificazione l’URSS la doveva ad uno dei personaggi emergenti di questo mondiale: il portiere Rinat Dasaev. Il portiere russo si dimostrò un’autentica saracinesca e le sue doti acrobatiche consentirono all’URSS di limitare i danni contro i campioni brasiliani.


Rinat Dasaev

I vari Zico, Falcão, Junior, Eder & Co. dovettero sudare le proverbiali sette camice per avere ragione dei sovietici. La sera del 14 giugno 1982 a Siviglia passarono in vantaggio a sorpresa proprio i sovietici con una rete di Bal al 33’ del primo tempo che evidenziò, da subito, il punto debole del Brasile versione 1982, cioè il “disastroso” portiere Valdir Peres. I funanboli brasiliani presero allora d’assalto la porta difesa dal lungo Dasaev. Col suo metro e novanta il portiere dell’URSS usciva regolarmente a bloccare tutti i palloni che spiovevano nella sua area di rigore parando tutti i tentativi dei sudamericani con disarmante facilità. A sbloccare la situazione furono due sensazionali prodezze balistiche del “dottor” Socrates al 75’minuto di gioco e del super-cannoniere Eder con una delle sue “bombe”  a due minuti dalla fine dell’incontro. Contro i brasiliani le cose andarono ben peggio alla Scozia sconfitta 4 a 1 e alla Nuova Zelanda piegata senza sforzi per  4-0. Così alla resa dei conti le parate di Dasaev risultarono determinanti nel passaggio del turno dell’URSS come seconda forza del girone.

 

Con la fascia di capitano dell’Unione Sovietica

Nella prosecuzione del torneo l’URSS venne sorteggiata in un mini-girone con Belgio e Polonia. La Polonia di Zibì Boniek e Lato  sconfisse il Belgio (privo di Jean-Marie Pfaff e con il “vecchietto” Custers in porta) per 3 reti a zero. Quindi l’URSS piegò a sua volta i diavoli rossi ma solo per 1 rete a zero.

 

https://ilnobilecalcio.it/2021/04/18/quando-il-mondo-scopri-dasaev/?fbclid=IwAR1Hq8TvLQgSwjC2wYarOe2cC3OZDTQBcaK6Z8qcFL8eWFh0c3MmnracCz8



 

Torre Annunziata choc: accoltellato in una lite per un parcheggio, Maurizio Cerrato morto a 61 anni

 

Un uomo di 61 anni, Maurizio Cerrato, è stato ucciso con una coltellata ieri sera a Torre Annunziata al termine di una lite nata per futili motivi legati a un parcheggio. La lite è avvenuta nel piazzale dell'area di un parcheggio privato in via IV Novembre.

 

Il 61enne è stato prima aggredito e poi ucciso con una coltellata al torace. I Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica di quanto accaduto e per rintracciare chi ha colpito il 61enne. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/torre_annunziata_morto_maurizio_cerrato_accoltellato_parcheggio_ultime_notizie-5910711.html

Genova, Roberta muore dopo l'asportazione del neo in un agriturismo: arrestati medico e "santone" accusati anche di violenza sessuale

 

Avrebbero causato la morte di una ragazza dopo l'asportazione di un neo, morte avvenuta in ottobre al S.Martino di Genova. I carabinieri di Genova hanno arrestato il dirigente medico di chirurgia generale di un ospedale bresciano e il presidente e guida spirituale di un centro olistico, accusati di omicidio volontario con dolo eventuale, violenza sessuale e circonvenzione di incapaci.

 

Secondo le indagini, alla ragazza, che frequentava il centro, il medico aveva asportato un neo operando nell'agriturismo gestito dal 'santone' senza i dovuti accertamenti istologici. Dopo l'asportazione, si sarebbero sviluppate numerose metastasi. 

 

La vicenda

 

Si chiamava Roberta Repetto, ed era figlia dell'ex sindaco di Chiavari Renzo Repetto, che ha guidato la cittadina del Tigullio dal 1989 al 1993, la ragazza operata per un neo nel centro olistico 'Anidrà di Borzonasca (Genova) e morta all'ospedale San Martino. Per la sua morte sono stati arrestati stamani il 'santonè del centro, Paolo Bendinelli e il dottor Paolo Oneda, dirigente di Chirurgia generale dell'ospedale di Manervio, che l'aveva operata al centro (foto, sotto).

 

 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri dopo l'intervento, avvenuto sul tavolo della cucina e senza anestesia, Bendinelli e Oneda avrebbero prescritto alla donna «tisane zuccherate e meditazione». Alla comparsa dei dolori e del primo linfonodo «i due avrebbero omesso di indirizzarla verso specifiche cure mediche», tranquillizzandola sulla sua guarigione. Quando è comparso il secondo linfonodo «le hanno detto che era segno della risoluzione del conflitto» e che «stava drenando la parte tossica». Le condizioni della donna sono rapidamente peggiorate tanto che su richiesta dei familiari è stata trasferita all'ospedale di Lavagna il primo ottobre 2020 dove i medici hanno diagnosticato «diffuse metastasi» prima di indirizzarla al San Martino di Genova. Qui la donna è morta il 9 ottobre 2020. 

 

Le perquisizioni al centro olistico 'Anidrà, nell'ambito dell'indagine avviata sulla morte di Roberta Repetto conseguente, secondo gli inquirenti, all'asportazione di un neo avvenuta nella cucina, sono state estese a tutti gli aspetti funzionali del centro olistico, con il supporto anche del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e del Nas di Genova per le competenze specifiche, e della Guardia di Finanza di Chiavari per gli aspetti fiscali. I carabinieri di Genova, inoltre, invieranno le «dovute comunicazioni» agli Ordini dei Medici ai quali erano iscritti il dottor Paolo Oneda, dirigente di Chirurgia generale dell'ospedale di Manerbio, arrestato stamani assieme al 'santonè del centro Paolo Bendinelli, e la psicologa indagata, per «le misure ritenute opportune». 

https://www.leggo.it/italia/cronache/genova_ragazza_morta_asportazione_neo_santone_agriturismo_ultime_notizie_oggi_20_aprile_2021-5910686.html

Crotone, bambina di sei anni morta soffocata da una cotoletta. Giorgia Arcuri stava cenando con la famiglia

 

È morta a soli 6 anni a causa di un boccone andato di traverso. Giorgia Arcuri, una bambina di Crotone è deceduta all’ospedale San Giovanni di Dio. La bambina stava cenando con la famiglia quando un pezzo di cotoletta le avrebbe causato delle difficoltà respiratorie. I genitori l'hanno subito portata in ospedale dove è giusnta già in gravi condizioni.

 

I medici hanno fatto il possibile, la bambina è stata trasferita in rianimazione, ma dopo una notte trascorsa nel reparto la piccola è deceduta. Il sostituto procuratore, Ines Bellesi sta facendo tutte le ricerche del caso per capire le cause che hanno portato a questo dramma, ma sarà comunque l’autopsia a fare maggiore chiarezza.

 

La notizia della morte della piccola Giorgia ha sconvolto tutta la comunità, tantissimi sono stati i messaggi di addio che le persone hanno scritto sui social alla mamma e al papà della piccola. Persino il sindaco ha ricordato con un pensiero la bambina e si è stretto intorno al dolore di tutta la famiglia. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/bambina_morta_soffocata_cotoletta_crotone_giorgia_arcuri_ultime_notizie_oggi_20_aprile_2021-5911094.html

Covid, morto comandante dei carabinieri Massimo Paris: è stato in servizio a Tor Tre Teste e Casilina

 Covid, morto il carabiniere Massimo Paris: seconda vittima nella stessa stazione


Il maresciallo aveva 57 anni ed era a capo della stazione di Guarcino, in provincia di Frosinone: seconda vittima nella stessa stazione, Arma in lutto

Covid, morto il carabiniere Massimo Paris: seconda vittima nella stessa stazione
17 aprile 2021 12:25 

 

Covid, morto il carabiniere Massimo Paris: seconda vittima nella stessa stazione

Il coronavirus miete un’altra vittima tra i carabinieri della stazione di Guarcino, in provincia di Frosinone. Dopo l’appuntamento Roberto Ceci è morto infatti il maresciallo Massimo Paris, 57 anni, che prima di approdare al comando della stazione ha prestato servizio anche a Tor Tre Teste e nel nucleo operativo della Compagnia Roma - Casilina.

Paris era stato ricoverato lo scorso 19 marzo nel Campus Biomedico di Roma. Sposato e padre di due figli, ha perso la battaglia contro il covid nei giorni scorsi: “Ha dedicato la propria vita al dovere, alle istituzioni, e alla propria famiglia, finché oggi il virus si è portato via il suo respiro per sempre - è stato il commento addolorato dell’Arma - La famiglia dell’Arma dei Carabinieri si stringe, nel dolore, ai familiari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. Alla famiglia il cordoglio dei colleghi e del comandante generale Teo Luzi”.

Il carabiniere 57enne aveva iniziato la carriera nell’Arma a 20 anni, impiegato alla Stazione di Corsico, in provincia di Milano. Pochi anni dopo, nel 1990 è riuscito a superare l’allora concorso per Allievi Sottufficiali ed è stato trasferito alla stazione di Frattamaggiore, in Campania, e poi in quella Roma Tor Tre Teste.

Covid, morto il carabiniere Massimo Paris: seconda vittima nella stessa stazione
In seguito, dopo una breve esperienza presso il Nucleo Operativo della Compagnia di Roma - Casilina, è tornato alla stazione, prima di Veroli e poi all’attuale di Gaurcino come comandante. “La passione e l’impegno di Massimo non saranno dimenticati dai colleghi e dalla cittadinanza per i quali era un punto di riferimento”, conclude l’Arma.




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Covid, morto il carabiniere Massimo Paris: seconda vittima nella stessa stazione
In seguito, dopo una breve esperienza presso il Nucleo Operativo della Compagnia di Roma - Casilina, è tornato alla stazione, prima di Veroli e poi all’attuale di Gaurcino come comandante. “La passione e l’impegno di Massimo non saranno dimenticati dai colleghi e dalla cittadinanza per i quali era un punto di riferimento”, conclude l’Arma.

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Sudafrica, bracconiere in fuga dai ranger morto schiacciato da un elefante

 

Un presunto bracconiere, in fuga dai ranger con due complici, è morto schiacciato dalla zampa di un elefante all'interno della riserva naturale del Kruger National Park, in Sudafrica. L'uomo era sospettato di essere un cacciatore di frodo entrato nel parco naturale per uccidere dei rinoceronti.

 

L'episodio è avvenuto nel fine settimana: i tre sospetti bracconieri erano stati individuati dai ranger di guardia nella riserva naturale e si erano dati alla fuga, quando uno di loro è stato schiacciato da uno degli elefanti presenti nello sconfinato territorio del Kruger National Park. Le guardie forestali hanno più tardi scoperto un uomo «pesantemente calpestato» e morto per le ferite, secondo Isaac Phaahla, portavoce dei parchi nazionali sudafricani (SANParks). Anche un altro uomo è stato attaccato ma è riuscito a scappare, mentre un terzo è stato arrestato. Le guardie hanno trovato un fucile e un'ascia, ha affermato Phaahla.

 

I bracconieri, parte di un'organizzazione di traffico internazionale, aprono il fuoco sui rinoceronti per mozzare loro il corno, molto richiesto in Asia per il suo impiego nella medicina tradizionale o come presunto afrodisiaco. Il Sudafrica, che ospita circa l'80 per cento della popolazione mondiale di rinoceronti, è considerata il paradiso per i bracconieri, con molte uccisioni concentrate nel parco di Kruger, anche se il fenomeno è in flessione da sei anni. Nel 2020, il bilancio dei rinoceronti uccisi ha raggiunto le 394 unità, con un calo di un terzo sull'anno precedente, secondo i dati governativi. Nonostante questo, Phaahla ha dichiarato all'Afp che le incursioni dei bracconieri non sono diminuite e possono raggiungere il numero di 40 al giorno.

https://www.leggo.it/animali/morto_schiacciato_elefante_bracconiere_sudafrica_oggi_19_aprile_2021-5909349.html


Berlusconi71

 

Brasile, Bolsonaro choc: «Un popolo che vota per Lula merita di soffrire»

 

Manca ancora un anno alle prossime elezioni presidenziali in Brasile, ma si accende già la campagna elettorale a base di dichiarazioni durissime e capaci di generare polemiche. Jair Bolsonaro, attuale presidente, attacca ferocemente il suo predecessore, Luiz Inacio Lula da Silva, che potrebbe correre contro di lui alle elezioni, ora che la Corte suprema ha annullato le sue sentenze di condanna.

 

«Un popolo che vota per un soggetto come Lula è un popolo che merita di soffrire» - il duro affondo di Jair Bolsonaro contro il suo avversario politico, durante un comizio - «Questa gente cura il morso di cobra con il veleno dello stesso serpente».

 

Il presidente brasiliano ha incontrato i propri sostenitori, che gli hanno chiesto di prendere misure energiche. In questo caso, Jair Bolsonaro ha assunto toni più moderati: «La strada non è la dittatura. Noi non la faremo, non esistono dittature buone».

https://www.leggo.it/esteri/news/brasile_bolsonaro_choc_un_popolo_vota_lula_merita_di_soffrire-5909199.html

Peschiera Borromeo: comandante dei carabinieri morto di covid, aveva 47 anni

 

L'Arma dei Carabinieri piange l'ennesimo carabiniere stroncato dal Covid-19. E' il Maresciallo Maggiore Stefano Capenti che è deceduto dopo aver contratto il virus e aver lottato per diverso tempo. Era comandante della stazione di Peschiera Borromeo in provincia di Milano. Oggi si sono svolti i funerali alla presenza dei colleghi commossi.

 

«Stefano, 47 anni, marchigiano, è stato accolto tra le fila dell'Arma nel 1994 quale Allievo Carabiniere Ausiliario - si legge un una nota dei carabinieri - Nel 1998 ha frequentato il Corso Biennale Allievi Marescialli e, nel nuovo status, ha prestato servizio prima presso il 2ø Battaglione Carabinieri Liguria e poi alla Stazione Carabinieri di Peschiera Borromeo (Mi), diventandone Comandante nel 2018. La sua professionalità vivrà per sempre nella memoria dei colleghi e dei cittadini per cui era sicuro punto di riferimento, avendo servito il suo Paese con umiltà, passione e impegno. Lascia la moglie e un figlio di 16 anni».

 

Il Comandante Generale Teo Luzi, con tutta la famiglia dell'Arma dei Carabinieri, si unisce al dolore dei familiari e di tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato.

https://www.leggo.it/italia/milano/stefano_capenti_carabiniere_morto_covid_oggi_19_aprile_2021-5909177.html


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Vicenza, uccide la moglie a martellate: l'operaio confessa, i figli erano a casa al momento del delitto

 

È rinchiuso nel carcere di Vicenza, dove sarà ascoltato nuovamente dal giudice, Gezim Alla, l'albanese di 51 anni che domenica sera ha ucciso a martellate la moglie, Dorina Alia, connazionale 39enne, nella loro casa di Pove del Grappa (Vicenza).

 

L'uomo, operaio di una ditta di Mussolente, dopo aver lavorato per anni come muratore, ha già ammesso le proprie responsabilità in merito al delitto, parlando con i carabinieri, giunti in seguito all'allarme che lui stesso aveva dato al 112. I due figli della coppia, una ragazzina di 13 anni e un bambino di 9 sono stati affidati per il momento ad una parente che risiede a Bassano del Grappa, in attesa che sulla loro posizione decidano i servizi sociali. Pare che fossero in casa al momento del delitto. Gli inquirenti avrebbero già un quadro preciso del fatto; il cadavere della donna sarà comunque sottoposto ad autopsia, per capire con precisione la modalità dell'omicidio e quanti colpi siano stati sferrati. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/uccide_moglie_martellate_confessione_vicenza_oggi_news-5909387.html


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Dottoressa incinta al quinto mese muore a 36 anni di Covid: i colleghi non riescono a salvare il bambino

 

Medico, incinta al quinto mese, morta a 36 anni di Covid: i colleghi non riescono a salvare il bambino che aveva in grembo. La dottoressa Carmela Louro Caneppa è morta di Covid-19 nel policlinico Sao Vicente de Paula di Francisco Beltrao, nello stato del Paranà, in Brasile, dove era ricoverata in rianimazione e intubata. I suoi colleghi medici non sono riusciti a salvare il bambino nonostante un parto cesareo d'emergenza.

 

 

Morti anche mamma e papà della dottoressa

 

La dottoressa Carmela Louro Caneppa era stata ricoverata la settimana scorsa nello stesso policlinico dove erano morti entrambi i suoi genitori, padre medico e madre insegnante, rispettivamente lo scorso 15 marzo e il 13 aprile. La dottoressa Louro Caneppa lascia il marito e un figlio di due anni.

Carmela Louro Caneppa trabalhava na linha de frente no combate à pandemia no Paraná.
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Leggi le ultime informazioni in materia di COVID-19 su Twitter

 

https://www.leggo.it/esteri/news/morta_dottoressa_covid_carmela_louro_caneppa_incinta_bambino_brasile_cosa_e_successo_ultima_ora_oggi_19_aprile_2021-5909300.html

 

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Foggia, anziana trovata morta in casa: fermato e interrogato un giovane

 

Possibile svolta nelle indagini sul caso di Filomena D'Antino, la 90enne trovata morta in casa sabato scorso, a San Marco la Catola (Foggia). I carabinieri hanno interrogato nel pomeriggio di oggi un giovane sospettato dell'omicidio.

 

Il giovane, residente in paese, è stato interrogato ma nei suoi confronti, al momento, non è stato emesso alcun provvedimento restrittivo. L'anziana era stata ritrovata riversa sul pavimento con una profonda ferita alla testa. A scoprire il corpo senza vita dell'anziana era stato il figlio che poi ha dato l'allarme e chiamato i soccorsi. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/anziana_morta_casa_indagini_foggia_oggi-5909401.html

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Lecce, il Covid uccide due fratelli nel giro di 4 giorni. Il sindaco: «Il vaccino li avrebbe salvati»

 di Pino GRECO

Se ne vanno a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, due fratelli di Montesano Salentino (Lecce). Donato e Antonio Ferraro, rispettivamente di anni 67 e 61. A distanza di pochi giorni, quattro per essere precisi il Coronavirus si è portato via le loro vite. Vivevano insieme, mamma Delfina con i tre figli Donato, Antonio e Pierluigi.

 

Lo sfogo del sindaco: i vaccini li avrebbero salvati

Il papà è morto da qualche anno. Oggi, purtroppo è una famiglia dimezzata e distrutta. La mamma ultranovantenne aveva fatto la prima dose di vaccino, l’altro fratello Pierluigi con sintomi lievi. Una comunità sconvolta. Il sindaco Giuseppe Maglie: «La loro era una famiglia simbolo, figlia dell’intera comunità. La scomparsa di Donato e Antonio fa veramente male a tutti. Se i vaccini fossero arrivati ai più fragili sin dall’inizio, e fossero stati compresi, probabilmente sia Donato che Antonio, insieme a Marilena l’altra ragazza di 44 anni morta per covid, anche lei ragazza fragile, sicuramente sarebbero qui con noi». 

https://www.leggo.it/italia/cronache/fratelli_morti_covid_montesano_salentino-5909402.html

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lunedì 19 aprile 2021

Birmania, l'Ue sanziona due holding legate a regime militari

 


Fonti europee, misure restrittive anche per altre 10 persone legate al colpo di Stato

Un manifesto di protesta in Birmania (Foto Ansa)

L'Ue sanziona due holding birmane che approvvigionano economicamente il regime militare e colpisce con misure restrittive 10 persone legate al colpo di Stato. Le iniziative sono state adottate con una procedura scritta ed entreranno in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, oggi pomeriggio.

Lo si apprende da fonti Ue. 
 
(ANSA)

 

Chi non ha mai cucinato...!

 Potrebbe essere un meme raffigurante 1 persona e il seguente testo "METTI UN BICCHIERE DI RISO E TRE BICCHIERI D'ACQUA IN UNA PENTOLA... 대 OK...E POI?" 

https://www.facebook.com

Mortacci sua..🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

 Potrebbe essere un meme raffigurante 1 persona e il seguente testo "io sono vegana e non mi piace la carne... tu? io sono figano." 

https://www.facebook.com/massimoparisi80/photos/a.116545976414985/579996400069938/

Eroi di Hanna-Barbera production.

 

Potrebbe essere un cartone raffigurante 1 persona 

 Art by John Kalisz.

https://www.facebook.com/GoNagaiMazinger/photos/a.1592077661006857/2925025794378697/

OGNI ANNO CADONO AL SUOLO, INSIEME ALL'ACQUA, MILLE TONNELLATE DI MINUSCOLE PARTICELLE, L'EQUIVALENTE DI 120 MILIONI DI BOTTIGLIE

 

PIOVE PLASTICA - OGNI ANNO CADONO AL SUOLO, INSIEME ALL'ACQUA, MILLE TONNELLATE DI MINUSCOLE PARTICELLE, L'EQUIVALENTE DI 120 MILIONI DI BOTTIGLIE - LE MICROPLASTICHE INFLUENZANO LA STRUTTURA DEL SUOLO E LA CRESCITA DI PIANTE E ANIMALI - E L'UOMO NON E' ESENTE DA CONSEGUENZE - LO STUDIO PUBBLICATO SU "SCIENCE"

 

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Plastica Plastica

Uno studio, pubblicato sulla rivista Science la scorsa settimana, ha scoperto che ogni anno più di 1.000 tonnellate di minuscole particelle di plastica, l'equivalente di oltre 120 milioni di bottiglie, cadono sulla Terra insieme alla pioggia.

Le particelle, troppo piccole per essere viste ad occhio nudo, vengono sospinte dal vento. Sono così leggere che rimangono in aria e spesso viaggiano per centinaia, persino migliaia di chilometri intorno al globo. E mentre salgono nell'atmosfera, agiscono come nuclei attorno ai quali il vapore acqueo si condensa per formare le nuvole.

 

Plastica Plastica

L'allarme è stato lanciato da Craig Bennett, amministratore delegato del British Wildlife Trusts, che ha definito il crescente utilizzo di plastica monouso una «enorme, enorme preoccupazione». Un recente studio statunitense ha dimostrato che oltre il 98% dei campioni di pioggia e aria raccolti in 14 mesi in 11 delle parti più remote del paese erano inquinati da microplastiche.

 

Alcune microplastiche sono prodotte appositamente per una serie di prodotti come dentifrici, detergenti, cosmetici, vernici e detergenti. Altre derivano dall'usura di prodotti come pneumatici o tessuti sintetici: secondo un calcolo, un lavaggio in lavatrice produce 700.000 fibre microplastiche. La maggior parte però proviene dai pezzi di plastica più grandi che buttiamo via. Ogni singolo grammo degli otto miliardi di tonnellate di plastica - il peso di oltre un miliardo di elefanti - che il mondo ha prodotto è ancora in circolazione.

 

bottiglie plastica bottiglie plastica

Invece di degradarsi, la plastica si scompone in pezzi sempre più piccoli; un sacchetto di plastica buttato via decenni fa rimane ancora, in innumerevoli minuscoli pezzi di microplastica che circondano il globo. E più passa il tempo, più piccoli - e più pericolosi e disperdibili - diventano i pezzi.

 

Sono state trovate microplastiche che ricoprono le Alpi più alte e il fondo della Fossa delle Marianne, il punto più profondo degli oceani del mondo. Si trovano sulle spiagge delle Maldive e nel ghiaccio artico e antartico. Si ritiene che fino a 125 trilioni di minuscole particelle di plastica inquinino gli oceani del mondo. E più di mezzo milione di tonnellate si siano accumulate nei suoli cinesi.

 

bottiglie plastica bottiglie plastica

Le particelle influenzano la struttura del suolo, per esempio provocando la germinazione di un minor numero di semi e rallentando la crescita delle piante e delle colture. E anche quelle degli animali: hanno portato alla riduzione delle dimensioni e del peso dei lombrichi, influenzato la capacità dei pesci di galleggiare e ridotto quella di cozze e ostriche di filtrare l'acqua. È stato dismotrato che le microplastiche diminuiscono l'alimentazione di alcune specie e in altre attraversano la barriera emato-encefalica. Causano danni fisici agli organi interni, ma questo è solo un aspetto del pericolo che rappresentano.

 

rifiuti di plastica tra gli escrementi degli elefanti in sri lanka rifiuti di plastica tra gli escrementi degli elefanti in sri lanka

Circa tre quarti dei prodotti di plastica di uso quotidiano contengono sostanze chimiche tossiche. Tra i più pericolosi ci sono gli ftalati e il bisfenolo A. Si tratta di sostanze chimiche che causano danni fisici e problemi di riproduzione. Ed è stato provato che la microplastica può attrarre altre sostanze dannose, come pesticidi e batteri, e trasportarle nell'organismo.

 

Non c'è motivo per pensare che gli esseri umani ne siano immuni.  Le particelle entrano nei raccolti e si accumulano nelle catene alimentari su cui facciamo affidamento. Uno studio della Plymouth University ha scoperto che un terzo del pesce catturato dalle imbarcazioni britanniche - tra cui merluzzo, eglefino e sgombro - ne conteneva. Microplastiche sono state trovate anche nel sale, nello zucchero, nella birra e nella carne di pollo.

 

plastica plastica

Un'indagine sull'acqua del rubinetto nei cinque continenti ha rilevato che l'83% di tutti i campioni prelevati era inquinato da particelle di plastica. E l'acqua in bottiglia normalmente ne contiene molto di più. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Environment Science and Technology, le persone consumerebbero circa 50.000 particelle microscopiche all'anno in cibi e bevande. E altre 24.000 vengono respirate con l'aria. Per lo più queste sostanze vengono espulse: alcuni studi hanno trovato un'ampia gamma di diverse microplastiche nelle feci umane. Ma altre ricerche indicano che alcune di queste rimangono nel corpo e nei suoi organi, inclusi fegato, reni e cervello.

 

inquinamento-plastica-mare inquinamento-plastica-mare

Uno studio condotto din Italia ad inizio anno ha mostrato che le microparticelle sono state trovate sia sul lato materno che su quello fetale della placenta, conseguenza di un passaggio dalla madre al piccolo.

 

Ad oggi non sappiamo però quale effetto possa avere su di noi. Come riconosciuto dalla Royal Society, gli studi sono «alla prima infanzia».

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/piove-plastica-ogni-anno-cadono-suolo-insieme-all-39-acqua-mille-267405.htm



 

SI CERCANO IN UN GIRO DI PROSTITUZIONE LE RAGIONI DELL'OMICIDIO DI ELENA SERBAN RADULA AD AOSTA

 

INDAGINI AOSTA-COLI - SI CERCANO IN UN GIRO DI PROSTITUZIONE LE RAGIONI DELL'OMICIDIO DI ELENA SERBAN RADULA AD AOSTA - LA 32ENNE ROMENA SI ERA TRASFERITA DALLA TOSCANA PER QUESTIONI DI LAVORO, MA NON RISULTA CHE AVESSE UN'OCCUPAZIONE STABILE NÉ LEGAMI IN CITTÀ - FATALE UNA PROFONDA FERITA AL COLLO, PERÒ NON È STATA TROVATA L'ARMA. L'ASSASSINO HA FATTO SPARIRE ANCHE IL TABLET E IL TELEFONO DELLA VITTIMA...

 

DONNA UCCISA AD AOSTA, SI INDAGA NEL MONDO DELLE ESCORT

(ANSA) - È nell'ambiente della prostituzione che si stanno muovendo le indagini sull'omicidio di Elena Serban Radula, la 32enne di origine romena trovata senza vita domenica all'alba con una profonda ferita al collo, riversa nel bagno del suo appartamento, in viale partigiani, ad Aosta.

 

la donna uccisa ad aosta la donna uccisa ad aosta

L'attività della squadra mobile della questura, coordinata dal pm Luca Ceccanti, è ora concentrata a ricostruire la vita della giovane, anche attraverso l'analisi dei tabulati e dei dati dei suoi cellulari e delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nei dintorni dell'abitazione.

 

Trasferitasi un mese fa dalla Toscana ad Aosta, dove ha preso in affitto l'appartamento al piano terra, non risulta che avesse un'occupazione stabile e nemmeno legami in città.

 

La sua morte, secondo quanto accertato dal medico legale, è avvenuta tra il pomeriggio e la serata di sabato. Nell'appartamento non vi sono segni di effrazione e le modalità del delitto fanno pensare a un regolamento di conti. L'arma non è stata ancora trovata.

 

polizia sul luogo del delitto polizia sul luogo del delitto

DONNA UCCISA AD AOSTA, SPARITO TELEFONO VITTIMA

(ANSA) - Sono spariti tutti gli apparecchi elettronici di Elena Serban Raluca, di 32 anni, la donna di origine romena che è stata uccisa sabato scorso in un appartamento di Aosta.

 

elena raluca serban elena raluca serban

Come riferiscono gli inquirenti, è probabile che l'assassino abbia preso tablet e telefono della vittima per non lasciare indizi che possano portare alla sua individuazione. Non è stata trovata nemmeno l'arma del delitto, probabilmente un coltello con il quale la giovane è stata sgozzata.

 

La sorella della vittima ha detto che la ragazza era venuta in Valle d'Aosta per motivi lavorativi, ma gli inquirenti non specificano di quale professione si trattasse. La stessa sorella ha riferito di essersi preoccupata quando Elena non le rispondeva alle chiamate né leggeva i messaggi su WhatsApp. L'autopsia non è ancora stata disposta.

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/indagini-aosta-coli-si-cercano-giro-prostituzione-ragioni-267431.htm