giovedì 31 agosto 2023

CALCIATORI? DA SEMPRE MERCENARI

 

CALCIATORI? DA SEMPRE MERCENARI - QUELLI CHE ACCETTANO LE OFFERTE DA CAPOGIRO DELLA "SAUDI PRO LEAGUE" NON SONO MOLTO DIVERSI DAI CAMPIONI CHE NEGLI ANNI '70 VOLAVANO NEGLI STATES, COME PELE' E CHINAGLIA, O QUELLI CHE 7-8 ANNI FA SI FECERO SEDURRE DALLE RICCHE OFFERTE DALLA CINA - D'ALTRONDE E' IL LORO LAVORO: GUADAGNARE MEGLIO POSSIBILE - ANDREBBE SPIEGATO AI TIFOSI ALLOCCHI CHE ANCORA CREDONO ALLE "BANDIERE" NEL CALCIO O ALL'ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA...

 

cristiano ronaldo cristiano ronaldo

Estratto dell'articolo di Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”

 

Soldi, soldi, soldi. Tanti. Ma soprattutto facili. A tal punto che c’è chi sceglie di mollare una carriera vera, nel calcio che conta, nel pieno dell’età e della forma, pur di andare ad arricchirsi in posti lontani, in campionati minori. Mercenari? Forse, ma non scandalizziamoci, please , anche perché è sempre successo: perfino il grande Pelé, già nel 1975, ma a 35 anni, volò a New York per i dollari del soccer made in Usa.

 

Doveva essere l’alba del calcio americano, invece restò un’illusione, come spesso avviene.

marcelo brozovic marcelo brozovic

Vedi la Cina, dove la bolla del pallone di sette-otto anni fa è scoppiata dopo che il governo di Xi Jinping ha cambiato strategie. […]

 

Anche qui alla base di tutto c’è una questione geopolitica, col governo di Riad che punta forte sul calcio (e sull’organizzazione del Mondiale 2030 o 2034) per rifarsi un’immagine globale. Business e pallone. Cristiano Ronaldo è stato solo l’inizio: Benzema a 35 anni ha lasciato il Real Madrid, […]Più discutibile (e preoccupante) è però la scelta dell’ormai ex laziale Milinkovic, che a 28 anni anziché firmare per una big europea ha detto sì all’Al-Hilal per 20 milioni a stagione […]

 

sergej milinkovic savic 1 sergej milinkovic savic 1

Come lui, l’ex napoletano Koulibaly, 32 anni: accolto come una rockstar, rischia però di aver chiuso in anticipo la carriera. Sempre che l’emergente Saudi Pro League non diventi davvero un torneo paragonabile alla Premier, come sperano laggiù. Possibile? Doping finanziario Una cosa è certa: lo shopping del fondo sovrano Pif nella nostra serie A fa paura. E giustamente il presidente della Lega di A, Lorenzo Casini, ha parlato di «doping finanziario». Brozovic ha salutato l’Inter a 30 anni e per 25 milioni l’anno. Una fortuna.

 

Molti meno ne incasserà Cordaz, terzo portiere nerazzurro, che a 40 anni va all’Al Nassr.

Storia significativa, la sua. Perché non solo i big, ma anche le riserve, ora sognano uno stipendio da star: per lui un milione di euro. […]

 

 

 

 

karim benzema karim benzema

 

 

 

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https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/calciatori-sempre-mercenari-nbsp-quelli-che-accettano-offerte-361203.htm

Previti71

 

GLI INQUIETANTI METODI DI SCIENTOLOGY

 

GLI INQUIETANTI METODI DI SCIENTOLOGY, LA SETTA INVENTATA DA UN AFFABULATORE CHE VOLEVA FARE SOLDI E CHE SI IMBOTTIVA DI PSICOFARMACI PUR ODIANDO GLI PSICHIATRI - GLI ADEPTI DEVONO SOTTOPORSI AI COSIDDETTI “AUDIT”, TRAMITE UNA SPECIE DI MACCHINA DELLA VERITà - SOLO CHI SBORSA CIFRE RECORD HA DIRITTO ALLA ‘’CONOSCENZA’’ - DALL’ESORDIO ALL’ADDIO A NICOLE, ECCO I SEGRETI DI TOM CRUISE…

1 - I PADRONI DELL'ANIMA...
Vittorio Zucconi per "la Repubblica"

Fu da quel torbido brodo primordiale che cominciò a bollire furiosamente negli anni ‘40 e ‘50, miscuglio fetido di terrori nucleari, di delusioni religiose, di paura, di minaccia rossa, di fantascienza grossolana, di psicoterapia da settimanali patinati, che il serpente di una strana setta chiamata "Scientology" sgusciò fuori per cominciare il suo viaggio nel mondo.

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Lo creò dal nulla, come un dio che desse anima al fango del proprio tempo, uno scrittore di «pulp sci-fi», di romanzetti di fantascienza, chiamato Lafayette Ron Hubbard, figlio delle Grandi Praterie del Nebraska, ex ufficiale di Marina, fuoricorso senza laurea, magnifico imbonitore. Una vita da venditore di auto usate, da commesso viaggiatore o da scrittore di paperback da edicole delle stazioni si trasformò in un culto che 60 anni dopo avrebbe generato scontri diplomatici fra governi, cataste di querele e di azioni legali, conversioni di stelle del cinema.

E, soprattutto, miliardi. Fu la pubblicazione di un libro di "self help", di fai da te nel 1950 intitolato "Dianetics", dal greco "dia", attraverso, e "nous", intelletto a trasformare la sua vita e quelle di centinaia di migliaia di persone. Pasticcio di psicoanalisi, filosofie orientali, tecnologia, il saggio di Hubbard prometteva di purgare l'anima e la mente da ogni turbamento e di curare, come bonus, una lunga serie di malanni fisici, allergie, ulcere, difetti della vista, perversioni sessuali, emicranie, infertilità, ansie, disturbi gastrointestinali e patologie coronariche.

Erano, gli anni ‘50, l'epoca d'oro della spiritualità e dello "psychobabble", le chiacchiere pseudofreudiane fatte in casa, ma Hubbard, che qualche tempo prima aveva intuito che «non si fanno soldi scrivendo libri per un centesimo a parola, ma creando nuove religioni » tentò invano di trovare qualche accreditamento scientifico alle sue teorie.
Gli bastò poco tempo, due anni appena, per capire che il suo futuro non sarebbe stato nella pseudoscienza da ciarlatano, ma nella religione, dove la fede non richiede prove sperimentali, ma soltanto la disponibilità dei credenti.

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Si premurò di denunciare la prima moglie (ne avrà tre) come comunista e agente sovietica ai cacciatori di streghe rosse, la commissione McCarthy, per liberarsene acquisendo una patente di combattente per la libertà e insieme un divorzio. Nel 1953 creò la Church of Scientology, incorporando anche la croce cristiana nel proprio marchio e il riconoscimento di un generico "Essere Supremo", per darsi qualche rispettabilità tradizionale. E per garantirsi che, attraverso la metamorfosi religiosa, l'Irs, il fisco americano che cominciava a mordergli le caviglie e avrebbe continuato da allora a farlo periodicamente, gli riconoscesse l'esenzione fiscale garantita a tutte le chiese, non importa quale dottrina o dio venerino.

Ma se l'evoluzione della CoS, come ora si chiama abbreviando il nome nel solito acronimo, da organizzazione creata attorno agli scritti del logorroico Hubbard
- avrebbe lasciato alla morte nel 1986, 450 mila pagine di materiale vario - a setta religiosa è lineare e comprensibile, quando ci si addentra nel labirinto di credenze, pratiche, dogmi, gerarchie e tecniche si è assaliti dalla vertigine.

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Posto che a noi infedeli chiamati "pre clear", quelli prima della chiarezza, e ai semplici "clear", i catecumeni, i Misteri della Fede sono taciuti e soltanto a chi paga fortune come i Tom Cruise e i John Travolta avanza nel livello di iniziazione, quello che si conosce pubblicamente basta per dare brividi. Noi umani siamo oppressi e tormentati da spiriti invisibili, i "tethans", che arrivarono sul nostro Pianeta 75 milioni di anni or sono. Xenu, il dittatore dell'universo, trasportò tutti gli abitanti dei pianeti della Galassia, ormai sovrappopolata, proprio qui da noi, sulla Terra.

Li raccolse attorno ai vulcani nei quali gettò bombe all'idrogeno, proprio quelle bombe che in quegli anni Usa e Urss avevano prodotto e fatto esplodere, sterminandoli nell'eruzione di lava, polvere e lapilli radioattivi. Ma le loro anime, i "thetans" sopravvissero, appiccicandosi agli umani e poi trasmigrando dall'uno all'altro, con la loro carica negativa e probabilmente un certo rancore per quella mostruosa Piedigrotta nucleare.

Per liberarci dagli influssi negativi dei "thetans", purificare i nostri pensieri, la nostra mente, la nostra vita, l'unica via sono gli "audit", gli accertamenti condotti dai tecnici della setta con le confessioni. Interrogano a fondo l'impuro candidato alla "chiarezza". Lo sottopongono a una rudimentale macchina della verità, un "lie detector" costituito da due cilindretti di metallo impugnati dal penitente che dovrebbero trasmettere impulsi elettrici registrati da un computer e rivelare quali sono le zone buie, i pensieri negativi, i traumi nascosti e quindi estirparli.

Al costo di quattro mila dollari per "audit" (curiosamente, la stessa espressione usata dal Fisco quando va a spulciare nelle tasche dei contribuenti) comincia la purificazione che potrà raggiungere per gradi, versando molti altri soldi, in una crociera sulla grande nave bianca di Scientology, la "Freedom", dove i convertiti cominceranno la scalata verso i misteri e le verità finali. La macchinetta rivelatrice, la E-Meter, è stata più volte testata da esperti dello Fbi, da psichiatri, psicologi, neurologi, e dichiarata completamente inutile.

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Ma fu utile a Hubbard, che in quella astuta combinazione di tecnologia, di fantascienza, di analisi, offrì un cocktail gustoso e appetito soprattutto da alcune stelle del cinema e dello show business, persone deluse da decenni di psicoterapia, corrosi dall'ansia di non essere più nessuno, avidi di ogni promessa di serenità che Scientologia, dagli anni ‘90, cominciò a prendere di mira con il suo "Progetto Celebrità". Avere un Tom Cruise, un John Travolta, uno Isaac Hayes, una Leah Remini, protagonista di famosi show televisivi, tra i convertiti ha garantito alla CoS notorietà e qualche alone di rispettabilità.

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Molti governi, primo fra tutti il governo tedesco sotto la guida del democristiano e cattolicissimo Helmut Kohl, poi quello australiano, quello norvegese, hanno tentato invano di espellere e mettere fuori legge questo culto. Con volumi di testimonianza di ex "scientologi" usciti dal cerchio magico per raccontare lavaggi del cervello, punizioni brutali come quelle riportate dall'attrice anglo-iraniana che fu arruolata e sottoposta ad "audit" per convincerla a sposare Tom Cruise e dunque controllarlo sempre da vicino, le denunce e i processi si sono accumulati. Ma alla fine, e anche in Italia con una sentenza della Corte Costituzionale di dodici anni or sono, la CoS ha sempre vinto le proprie battaglie, riuscendo a farsi riconoscere come religione legittima quanto tutte le altre.

Un'aggressività missionaria e legale che non ha mai esteso il gregge dei fedeli oltre numeri molto piccoli. Otto milioni nel mondo, secondo il successore di Hubbard, David Miscavige, non più di 25 mila secondo il censimento 2010 sulla identificazione religiosa degli americani. Ma la ristrettezza dei numeri non si traduce in ristrettezze finanziarie per "Scientology", setacciata anche nel più lungo procedimento mai condotto dal fisco americano, che tentò invano di seguire il percorso dei 200 mila dollari versati da Tom Cruise per accedere al "Livello VIII" dei "Tethan", il massimo, senza successo. Fu allora che si scoprì che il nuovo sommo pontefice, Miscavige, aveva ascoltato e preso in giro con i collaboratori le registrazioni delle "confessioni" dello stesso Cruise, il babbeo
che pagava.

Poiché nessuno ha mai fatto bancarotta in America speculando sulla credulità del pubblico, come già insegnava P. T. Barnum, Scientology sopravviverà alle denunce degli apostati, ai processi intentati da genitori disperati di giovani plagiati, alle accuse di psichiatri e psicologi - i mortali nemici - che spesso devono raccogliere con il cucchiaio pazienti con la mente sconvolta dalle tecniche brutali di lavaggio del cervello.

Qualcosa, in quelle macchinette per purificare lo spirito e il cervello non deve funzionare bene, se il primogenito del fondatore Hubbard si tolse la vita e il secondo figlio fuggì di casa cambiando nome per sfuggire al padre. Anche nel sangue di Hubbard, quando gli fu fatta l'autopsia, furono trovati psicofarmaci, del tipo ordinato proprio dai detestati psichiatri. Xenu, il crudele tiranno galattico, la versione termonucleare del demonio, è sempre in
agguato.

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2 - DALL'ESORDIO ALL'ADDIO A NICOLE ECCO I SEGRETI DI TOM CRUISE...
Janet Reitman

UNA RECLUTA INSOLITA
Tom Cruise, che entrò in Scientology nel 1986, fu una recluta insolita. A 24 anni non era certamente ambizioso e insicuro, due delle qualità con cui era stato definito John Travolta quando entrò nella chiesa nel 1974. Al contrario, Cruise era già una star, fresco del successo di Top Gun e destinato a diventare uno dei più profittevoli divi di Hollywood.

IN CERCA DI FEDE
In privato, comunque, Cruise era alla ricerca di sé. Devoto cattolico per la maggior parte della sua vita, aveva vissuto un'infanzia itinerante e a volte quasi misera, spostandosi frequentemente con la madre e le tre sorelle dopo che i genitori avevano divorziato quando lui aveva 12 anni (...). La co-star di Cruise in Rain Man, Dustin Hoffman, ricordò in seguito che l'attore odiava restare solo: «Credo che desiderasse disperatamente una famiglia».

ADEPTI DI SCIENTOLOGY JULIETTE LEWIS jpegADEPTI DI SCIENTOLOGY JULIETTE LEWIS jpeg

PER MEZZO DI MIMÌ
Cruise trovò la sua famiglia, e molto di più, attraverso Scientology. Fu introdotto nella Chiesa grazie all'attrice Mimì Rogers, che Cruise aveva incontrato nel 1986 e sposato l'anno dopo. Di 5 anni più grande, Rogers era la figlia del responsabile di una delle più potenti missioni della chiesa, Phil Spickler.

CON IL SUO VERO NOME
Cruise, descritto dagli ex impiegati dell'Enhancement Center come un tipo "ipersensibile e molto brillante" era anche profondamente riservato. «Era venuto per risolvere i suoi problemi personali e non voleva che la gente lo venisse a sapere» ricorda un ex responsabile del gruppo di ascolto. Cruise si iscrisse col suo vero nome, Thomas Mapother IV, e per un anno nessuno al di fuori del gruppo di ascolto seppe del suo coinvolgimento.

GALLIANI E PREZIOSI CANTANO INSIEME A FORTE DEI MARMIGALLIANI E PREZIOSI CANTANO INSIEME A FORTE DEI MARMI

LA MANIPOLAZIONE
«Le celebrities, e certamente quelle come Tom Cruise, sono completamente all'oscuro della strategia che è stata messa in atto per arpionarli e controllarle» dice (l'ex adepta,
ndt) Nancy Many. «E la manipolazione è diversa per ognuno. Con Tom Cruise, ecco qui un tizio che doveva calarsi nei panni di un veterano del Vietnam (si preparava a girare "Nato il 4 di luglio", ndt). Pat (la sua guida religiosa, ndt) era un sopravvissuto dell'Offensiva del Tet: chi meglio di lui poteva aiutare Tom ad acquisire i fondamenti del suo cammino?

LA TRAPPOLA
La prima visita di Cruise, nell'estate del 1989, fu preceduta da una pianificazione e una preparazione estenuante. Tutta la base era stata sottoposta a un mini-rifacimento: gli edifici ridipinti, i cespugli potati, le strade ripulite. Gli impiegati, informati del fatto che sarebbe arrivato un "VIP", furono richiamati a comportarsi nel migliore dei modi, astenendosi dal fumare e dall'usare linguaggio scurrile.

L'EROE CHE NON SAPEVA SPARARE
Venne fuori che Cruise, l'eroe dei film d'azione, aveva paura delle armi. Per rimediare al problema, Miscavige (l'attuale capo della chiesa, ndt) ordinò a Fischer (uno degli assistenti, ndt) di rimettere in ordine il poligono dove L. Ron Hubbard si rilassava col tiro a piattello. «Miscavige lo portò laggiù e passarono qualche ora a tirare fino a che Tom non si sentì sempre più a suo agio con le pistole...».

LA DELUSIONE
Cruise aveva ormai raggiunto il livello OT3, il tanto decantato Muro del Fuoco. Per sette anni, aveva aspettato di scoprire le verità nascoste che - gli era stato promesso - avrebbero cambiato la sua vita. Quando le scoprì, ebbe quella reazione che molti ex di Scientology ammettono che non sia proprio così inusuale: «Diede di matto e sbottò con qualcosa del tipo: Ma che cazzo è questa stronzata della fantascienza??» - e decise di fare un passo indietro.

Ron HubbardRon Hubbard

LA SCELTA DI NICOLE
Miscavige era furioso con Nicole Kidman, che riteneva responsabile per il distacco crescente da Scientology. Inizialmente aveva messo da parte il fatto che il padre della Kidman, il dottor Antony Kidman, fosse uno psicologo - lui odiava la psicologia - ma aveva cominciato a preoccuparsi del fatto che Nicole, che aveva rifiutato di salire dal livello OT2 a quello OT3, era rimasta molto legata al padre. E ora lei e Cruise avevano comprato una casa nella sua città natale di Sydney.

L'ULTIMO ATTO
«Miscavige organizzò lo scioglimento del matrimonio di Tom Cruise e Nicole Kidman e il conseguente emergere di Cruise come Il Più Famoso Scientologo del Mondo (...). Kidman non ha mai parlato dei motivi della improvvisa fine del suo matrimonio nel gennaio 2001, subito dopo il decimo anniversario. Ma chi ha lasciato Scientology nei primi anni 2000 ricorda che nella chiesa era risaputo che Nicole Kidman fosse una SP (Suppressive Person, le "personalità antisociali" che secondo la chiesa impediscono la diffusione di Scientology, ndt).

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/inquietanti-metodi-scientology-setta-inventata-affabulatore-43693.htm

 

A DITTA PER CUI LAVORAVANO GLI OPERAI TRAVOLTI DA UN TRENO A BRANDIZZO NON ERA IN REGOLA: LA CERTIFICAZIONE RELATIVA ALLA SICUREZZA SUL LAVORO ERA SCADUTA IL 27 LUGLIO SCORSO

 

ALT: LA DITTA PER CUI LAVORAVANO GLI OPERAI TRAVOLTI DA UN TRENO A BRANDIZZO NON ERA IN REGOLA: LA CERTIFICAZIONE RELATIVA ALLA SICUREZZA SUL LAVORO ERA SCADUTA IL 27 LUGLIO SCORSO – L’INTERVENTO SUI BINARI PROSEGUIVA DA TEMPO, SEMPRE TRA MEZZANOTTE E LE 6 DEL MATTINO, E LA LINEA FERROVIARIA NON È MAI STATA SOSPESA. COSA È ANDATO STORTO LA SCORSA NOTTE? LA SQUADRA NON HA COMUNICATO L'INIZIO DELL'INTERVENTO? - MATTARELLA ALLA STAZIONE DI BRANDIZZO

 

Estratto dell’articolo di Carlotta Rocci per www.repubblica.it

 

SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo 1 SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo 1

Cosa non ha funzionato correttamente nella notte tra mercoledì e giovedì a Brandizzo? Quando un treno regionale in fase di trasferimento da Milano a Torino è passato nella stazione ha travolto cinque operai che erano al lavoro per delle operazioni di sostituzione dei binari.

 

Secondo le prime informazioni raccolte da Repubblica, i lavori proseguivano da giorni, sempre nella fase notturna, dalla mezzanotte alle 6. In questi casi la linea ferroviaria (che non è la linea dell’alta velocità Torino-Milano) non viene sospesa. I casi a cui l’indagine della procura di Ivrea dovrà dare una risposta sono almeno due: gli operai al lavoro non dovevano essere su quel binario? Oppure il treno regionale non doveva passare proprio su quel binario, lasciando così gli operai al lavoro?

 

La certificazione relativa alla sicurezza sul lavoro mostrata sul sito di Sigifer, l'azienda appaltatrice di Rfi, è scaduta il 27 luglio scorso. Il sito Sigifer contiene i documenti relativi alle certificazioni di "qualità, rispetto ambientale, sicurezza sul lavoro" e, si legge, "aggiorna costantemente i propri certificati, simbolo di qualità, eccellenza e sicurezza".

SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo SERGIO MATTARELLA ALLA STAZIONE DI Brandizzo

 

Una prima certificazione 'UNI ISO 45001:2018' è la numero 29442 rilasciata da una società appartenente alla Cisq, e ha una ultima emissione il 28 luglio del 2020 e una scadenza il 27 luglio 2023. Un secondo certificato, il numero IT-119334, ha eguali date di ultima emissione e di scadenza.

 

Forse si è trattato di un errore di comunicazione tra la squadra sul posto e chi doveva coordinare i lavori sui binari”, ha detto Paolo Bodoni, sindaco di Brandizzo, riferendo le prime versioni raccolte subito dopo l’incidente ferroviario. “È probabile ci sia stato un errore umano”, ha aggiunto il primo cittadino.

treno uccide 5 operai a brandizzo treno uccide 5 operai a brandizzo

 

L’indagine dovrà accertare le responsabilità e il processo decisionale che ha portato ad autorizzare i lavori, svolti dalla ditta Sigifer per Rete Ferroviaria Italiana, oltre alla gestione degli scambi ferroviari che ordinano il traffico in entrata e uscita dalle stazioni.  […]

michael zanera michael zanera

 

"La norma è chiara: non puoi lavorare su un binario se non hai la certificazione che non passa più un treno lungo quella tratta. E un treno è passato, voglio sapere per quale motivo. Anche se ovviamente quelle cinque vite non tornano indietro". Così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, parlando a margine di una conferenza stampa al Lido di Venezia. […]

treno uccide 5 operai a brandizzo 1 treno uccide 5 operai a brandizzo 1 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 4 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 4 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 5 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 5 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 6 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 6 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 7 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 7 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 8 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 8 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 9 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 9 kevin lagana kevin lagana giuseppe aversa giuseppe aversa giuseppe saverio lombardo giuseppe saverio lombardo giuseppe servillo giuseppe servillo treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 2 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 2 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 10 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 10 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 1 treno uccide cinque operai alla stazione di brandizzo torino 1 michael zanera 1 michael zanera 1

 

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/alt-ditta-cui-lavoravano-operai-travolti-treno-brandizzo-365527.htm

 

 

 

 

Placidi71

 

Il prete torna dall'inferno e racconta: «Demoni cantano 'Umbrella' di Rihanna, è stato terribile». Il video su TikTok

 


Padre Johnson su TikTok è seguito da più di 70.000 follower

Il prete torna dall'inferno e racconta: «Demoni cantano 'Umbrella' di Rihanna, è stato terribile». Il video su TikTok


Padre Johnson è un prete americano, precisamente del Michigan, molto seguito sui social, specie su TikTok dove posta video in cui spiega la Fede e nei quali ha raccontato alcune esperienze che lo hanno coinvolto in prima persona. Alcuni dei racconti di Padre Johnson hanno fatto talmente scalpore che sono entrati nei contenuti virali, specie la storia del suo viaggio all'Inferno che sarebbe abitato da Demoni inquietanti che ascolterebbero la musica tutto il tempo e selezionerebbero due brani in particolare. 

La testimonianza

Padre Johnson è seguito da più di 70.000 follower su TikTok e in uno dei suoi video racconta un episodio che ha del paranormale. Nel 2016 infatti, fu colpito da un attacco cardiaco che lo catapultò per alcuni momenti nell'Aldilà. Il prete racconta di essere finito all'Inferno, un luogo che non augurerebbe nemmeno al suo peggior nemico. Johnson dice: «Il mio spirito ha lasciato il mio corpo fisico, ho pensato che sarei salito. Pensavo di aver fatto così tanto bene durante la mia vita e di aver aiutato così tante persone e invece sono sceso. Sono entrato nel centro stesso della Terra. Le cose che ho visto lì sono indescrivibili». 

Musica infernale 

Padre Johnson, oltre a raccontare gli orrori che ha visto (uomini che camminavano a quattro zampe e che venivano bruciati dalla testa ai piedi), spiega anche che i Demoni ascoltavano in loop due canzoni in particolare (rivisitate da altri esseri maligni): "Umbrella" di Rihanna e "Don't Worry Be Happy" di Bobby McFerrin

https://www.leggo.it/esteri/news/prete_inferno_demoni_umbrella_rihanna_testimonianza_choc_oggi_25_1_2023-7190264.html


Zuckerberg71

 

Influencer del fitness morta per un doppio arresto cardiaco: «Ha bevuto troppo», Larissa aveva 33 anni

 


La donna era entrata in coma per un infarto, in ospedale ha avuto un secondo arresto cardiaco. La famiglia: "Siamo devastati"

Influencer del fitness morta per un doppio arresto cardiaco: «Ha bevuto troppo», Larissa aveva 33 anni


Tragedia in Brasile. L'influencer del fitness Larissa Borges è morta lunedì dopo aver subito un doppio arresto cardiaco: le cause sono sconosciute. La donna brasiliana aveva 33 anni. La famiglia ha confermato la sua scomparsa in un post sulla sua pagina Instagram

«Il dolore di perdere qualcuno così giovane, di soli 33 anni, e così gentile, è travolgente. Siamo devastati», hanno scritto i parenti in lutto. «I nostri cuori sono spezzati». La famiglia ha aggiunto che la star dei social ha «combattuto coraggiosamente» per la sua vita. Secondo i media locali, la donna era stata ricoverata in ospedale il 20 agosto dopo aver subito un arresto cardiaco mentre era in viaggio a Gramado. La giovane, poi, è entrata in coma per una settimana.

Morta influencer del fitness 

Il dramma è avvenuto dopo che la star dei social ha avuto un secondo attacco di cuore, per cui è morta. 

La causa del decesso dell’influencer non è ancora chiara; tuttavia, un'indagine preliminare ha rivelato che potrebbe aver «bevuto troppo» al momento dei suoi problemi cardiaci.

Per determinare la causa principale, le autorità hanno programmato un'autopsia. «Cercheremo di ricercare attraverso test di laboratorio le sostanze che potrebbe aver consumato», hanno spiegato le autorità locali.

Prima della sua morte, Borges era diventata una star su Instagram, dove pubblicava regolarmente scatti del suo fisico tonico e delle sue vacanze idilliache ai suoi oltre 30.000 fan. In uno dei suoi ultimi post, Larissa aveva scritto: «Posso credere nel domani».

https://www.leggo.it/esteri/news/influencer_fitness_morta_infarto_larissa_borges_oggi_30_8_2023-7602204.html

Bolsonaro71

 

 

 

Spara e uccide la fidanzata incinta: voleva che la 18enne abortisse

 


Il duplice omicidio è avvenuto a Sanford, in Florida

rd, in Florida

Spara e uccide la fidanzata incinta: voleva che la 18enne abortisse


Un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver sparato alla sua fidanzataKaylin Fiengoincinta, e di averla uccisa insieme al bambino che aveva in grembo. Il corpo della ragazza di 18 anni è stato ritrovato in un'auto a Sanford, in Florida.

La 18enne si era rifiutata di abortire, secondo quanto riportato dalle forze dell'ordine.

Spara e uccide la fidanzata incinta

Fiengo aveva guidato a Coastline Park la notte dell'11 novembre per incontrare Faison, secondo la polizia. La stessa notte, dopo le 23, è stata trovata morta, con una ferita d’arma da fuoco, sul sedile del conducente della sua auto parcheggiata. Un agente di polizia di Sanford che stava pattugliando il parco ha notato l'auto in un parcheggio. La coppia aveva avuto frequenti discussioni sulla gravidanza nelle settimane precedenti.

 

Dubbi sulla paternità

La polizia non ha confermato se Faison fosse davvero il papà del nascituro ma ha sottolineato che aveva anche un figlio di 1 anno di nome Ace. «Gli eventi di oggi arrivano dopo un lungo periodo, quasi dieci mesi, di indagini approfondite», ha spiegato il capo della polizia Cecil Smith che poi continua: «I nostri investigatori hanno fatto in modo che ogni possibile frammento di prova fosse processato e analizzato al fine di consegnare l’assassino di Kaylin alla giustizia».

https://www.leggo.it/esteri/news/uccide_fidanzata_incinta_aborto_kaylin_fiengo_oggi_31_8_2023-7603819.html

Bush71

 

Donovan Faison, 21 anni, è in carcere da martedì, dopo 10 mesi di indagini, per aver compiuto il femminicidio.

 

Morta in moto sul ponte della Libertà a Venezia: Fanny girava l'Italia con il fidanzato

 


Era sul sedile posteriore di una moto Bmw Gs, guidata dal suo compagno, anche lui un avvocato

Morta in moto sul ponte della Libertà a Venezia: Fanny girava l'Italia con il fidanzato

di Redazione web

Stava attraversando l’Italia in moto insieme al fidanzato. Fanny Marion, avvocata 31enne di Grenoble, è la vittima del tragico incidente avvenuto lunedì pomeriggio sul ponte della Libertà a Venezia. La giovane professionista era partita dieci giorni fa insieme al suo compagno, anche lui avvocato, per un tour attraverso le località più rinomate del bel Paese: Genova, Firenze, Roma, Costiera Amalfitana, Puglia. La tappa prefissata per venerdì era, appunto, Venezia. 


L'incidente sul ponte fra Mestre e Venezia

Era sul sedile posteriore di una moto Bmw Gs, guidata dal suo compagno, anche lui un avvocato e insieme stavano raggiungendo la città lagunare quando a un tratto la gomma della moto a contatto con il binario del tram reso scivoloso dalla pioggia ha perso aderenza facendo cadere la due ruote verso destra, dove Fanny ha sbattuto contro il guardrail.

Le reazioni

«Aveva fatto della difesa penale - scrivono i quotidiani locali francesi - il cuore della sua attività ed era diventata molto rapidamente un volto familiare al tribunale di Grenoble». Ieri, a Venezia, sono arrivati i genitori per le pratiche di riconoscimento e il trasferimento della salma in patria. I colleghi francesi in lutto: «Una perdita terribile per tutto il foro di Grenoble», riporta il quotidiano francese news.dayFr. «Fanny Marion era una mano tesa - dice Jean Yves Balestas, presidente dell’ordine degli avvocati di Grenoble - Una mano tesa alle parti in difficoltà che ha aiutato nell’ambito della difesa d’emergenza. 

Una mano tesa ai colleghi ai quali ha sempre portato una risposta per trovare una soluzione efficace». «Era una grandissima penalista con un futuro molto luminoso, quel che è accaduto è un vero disastro - riassume Catherine Lanza-Perret, uno dei presidenti del tribunale penale di Grenoble che, a nome dei magistrati della sezione penale del tribunale giudiziario - Ha lavorato molto sui suoi fascicoli e ci ha costretto a essere migliori perché ha trovato qualcosa che ci faceva riflettere. Siamo sotto shock, Fanny ci mancherà moltissimo. Era un vento di franchezza e competenza».

News.dayFr riporta anche il cordoglio del pubblico ministero di Grenoble Éric Vaillant: «Lei era uno dei nostri grandi avvocati penalisti, abituata alle udienze di comparizione immediate. I magistrati della Procura hanno lavorato quotidianamente con lei e il nostro dolore è immenso. Avendola vista molto spesso in tribunale, posso dire che era piena di vita, di entusiasmo, che era combattiva e non si lasciava mai andare nell’interesse della difesa e dei suoi clienti. Mi ha messo in difficoltà più di una volta, sapeva sempre trovare l’argomento decisivo. Mi chiedevo sempre: “Ma come fa?” Ti costringeva a dare il meglio. L’intero sistema giudiziario di Grenoble è in lutto». 

https://www.leggo.it/italia/cronache/morta_moto_ponte_liberta_venezia_chi_era_vittima_oggi_30_8_2023-7602232.html

Blaserna71

 

 

mercoledì 30 agosto 2023

È MORTO A 91 ANNI LO SCRITTORE FRANCESE DOMINIQUE LAPIERRE, AUTORE DEL BESTSELLER "LA CITTÀ DELLA GIOIA"

 

È MORTO A 91 ANNI LO SCRITTORE FRANCESE DOMINIQUE LAPIERRE, AUTORE DEL BESTSELLER "LA CITTÀ DELLA GIOIA" - LAPIERRE HA TRASCORSO GLI ULTIMI DIECI ANNI IN UNA DOLOROSA CONDIZIONE DI SEMICOSCIENZA DOPO UNA BANALE CADUTA - LO SCRITTORE HA DEDICATO LA SUA VITA AL VOLONTARIATO E NEL 1982, CON IL SOSTEGNO DI MARIA TERESA DI CALCUTTA, AVEVA FONDATO L'ASSOCIAZIONE "ACTION POUR LES ENFANTS DES LÉPREUX DE CALCUTTA", A CUI HA DEVOLUTO METÀ DEI SUOI DIRITTI D'AUTORE...

 

Dino Messina per il “Corriere della Sera”

 

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L'India dei poveri piange perché ha perso il suo cantore e paladino. Piangono anche i lettori de La città della gioia , che ebbero la vita sconvolta da questo libro uscito nel 1985 dedicato agli ultimi della terra, gli uomini cavallo di Calcutta. Non pochi ragazzi, anche in Italia, dopo averlo letto decisero di dedicarsi al volontariato o si iscrissero a Medicina con il progetto di aiutare il prossimo.

 

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Metà Hemingway, metà Madre Teresa, Dominique Lapierre, nato il 30 luglio 1931 a Châtelaillon-Plage, ha trascorso gli ultimi dieci anni in una dolorosa condizione di semicoscienza dopo una banale caduta. A dare l'annuncio della scomparsa, avvenuta sabato, è stata la moglie Dominique con un commovente messaggio agli amici più stretti, tra i quali i fratelli Formenton, figli di Cristina Mondadori, che è stata tra le più attive sostenitrici dello scrittore filantropo.

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Lapierre era già uno degli autori di bestseller più conosciuti quando alla fine degli anni Settanta andò dal suo editore a proporre il libro che avrebbe venduto oltre dieci milioni di copie: lascia perdere, fu la risposta, a chi vuoi che interessi la vita di un portatore di risciò, di una bambina che raccoglie carbone per la sua famiglia, di un infermiere svizzero e di un venditore di cravatte inglese che hanno deciso di vivere in Bengala?

 

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Dominique non ascoltò il consiglio, salutò il suo amico americano Larry Collins, con cui aveva scritto agli inizi degli anni Sessanta Parigi brucia? - il libro inchiesta che rivelò al mondo come fu disatteso dagli ufficiali nazisti l'ordine di Hitler di radere al suolo la capitale francese -, e si lanciò nella nuova avventura.

 

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Non fu una scelta facile, perché la collaborazione con Collins (scomparso nel giugno 2005) si era rivelata eccezionale: insieme avevano scritto il racconto della nascita dello Stato di Israele, Gerusalemme! Gerusalemme!, la storia dell'indipendenza dell'India, Stanotte la libertà . Secondo un collaudato metodo di lavoro, i due giornalisti-scrittori, uno ex inviato di «Paris Match», l'altro ex corrispondente da Parigi della United Press e di «Newsweek», si dividevano i compiti, poi ciascuno scriveva un capitolo che l'altro traduceva e correggeva nella propria lingua.

 

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Diventati campioni del bestseller storico, erano al top. Grazie al loro conto corrente milionario potevano godersi le loro ville in Costa Azzurra, le macchine sportive, i cavalli e quant' altro desiderassero. Le strade avevano però cominciato a dividersi quando durante la preparazione di Stanotte la libertà , uscito nel 1975, Dominique Lapierre, da vero cronista che voleva immergersi nella realtà che avrebbe descritto, comprò un biglietto ferroviario di terza classe da New Delhi a Calcutta per capire nella capitale del Bengala ed ex sede del governatorato britannico le ragioni delle tensioni tra musulmani e hindu che avevano portato all'uccisione di Gandhi.

 

dominique lapierre e madre teresa di calcutta dominique lapierre e madre teresa di calcutta

A Calcutta qualche anno dopo il quarantenne Dominique, sconvolto dalla condizione dei poveri, in un incontro con Madre Teresa, fondatrice delle Missionarie della Carità, chiese a chi poteva devolvere il primo assegno che sarebbe arrivato con il nuovo libro. Madre Teresa non esitò a indicare George Stevens, l'inglese ex venditore di cravatte che non aveva più soldi per mandare avanti l'asilo dove raccoglieva i figli di lebbrosi.

 

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Con questo gesto di carità Dominique divenne da narratore anche protagonista. E da allora il suo rapporto con l'India cambiò. Nella sua vita, dopo il divorzio dalla prima moglie, da cui era nata Alexandra, che sarebbe diventata anche lei scrittrice, era intanto entrata una nuova compagna, che si chiamava proprio come lui, Dominique. Dominique Conchon, una ragazza che aveva risposto all'annuncio pubblicato dai due scrittori in cerca di una segretaria per il libro sulla nascita della nazione indiana.

 

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Tornati a casa in Rolls-Royce, attraversando il Khyber Pass, dopo la pubblicazione di Stanotte la libertà i due Dominique si avvicinarono sempre più alla difficile realtà indiana e iniziarono a seguire alla lettera i precetti di Madre Teresa: anche un piccolo gesto può essere utile nel gran mare delle sofferenze. Scrivendo il suo capolavoro La città della gioia , Dominique, soprannominato dagli amici indiani Dada, grande fratello, mentre la sua compagna, di corporatura esile, era chiamata Didi, piccola sorella, cominciò a dare vita all'Associazione per i bambini dei lebbrosi di Calcutta e una serie di centri, quattordici in tutto, che negli anni hanno assorbito sempre maggiori risorse.

 

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Lapierre, infaticabile lavoratore che aveva continuato a sfornare bestseller, come Mezzanotte e cinque a Bhopal (con il nipote Javier Moro), dedicato al disastro ambientale che nel 1984 causò circa sedicimila vittime, durante un viaggio a Calcutta nel 2010 mi confidò che aveva destinato 65 milioni di dollari alle varie associazioni. Quella dei figli dei lebbrosi, dove assistemmo a una toccante riunione collettiva, ma anche il centro medico per l'assistenza su quattro battelli alle popolazioni dei Sundarbans, nel Golfo del Bengala, o un'altra associazione che si occupa del microprestito alle donne sole, o un'altra ancora dedicata ai bambini disabili.

 

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Tutti i soldi guadagnati con i diritti dei libri e di due film, quello tratto dalla La città della gioia , e quello dedicato alla vita di Madre Teresa con Geraldine Chaplin, sono finiti in India. Ma ancora non bastava. Dominique vendette la sua splendida villa a Ramatuelle, vicino a Saint-Tropez, a Cristina Mondadori, che sostenne anche azioni benefiche in Africa. Lo scrittore negli anni si era trasformato in un perfetto fundraiser per le sue opere di carità.

 

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Per questo teneva conferenze in giro per l'Europa. Dopo l'India, il suo Paese preferito era l'Italia, dove aveva trovato grande generosità. Nonostante gli impegni per sostenere le associazioni di carità, Dominique aveva continuato a scrivere (per esempio l'affresco sulla storia del Sudafrica, Un arcobaleno nella notte o India mon amour ). Dopo un lungo sodalizio con la Mondadori, l'editore che ha pubblicato le ultime opere di Lapierre in Italia è stato il Saggiatore. Ultimamente, ci dice il presidente del Saggiatore, Luca Formenton, «abbiamo acquisito anche i diritti di Parigi brucia? e di Stanotte la libertà , mentre La città della gioia è rimasto alla Mondadori».

 

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 Quand'era a casa, la dépendance della sua ex villa di Ramatuelle, usciva tutte le mattine a cavallo, montando Lunares o Preferida, due destrieri andalusi. Al pomeriggio lavorava. È stato così fino al 10 giugno 2012 quando perse conoscenza dopo una caduta: trauma cranico, rianimazione, un risveglio che aveva illuso tutti e una lunga convalescenza in casa, finché non si è reso necessario trasferirlo in un centro medico. Sulla sua tomba sarà inciso: «Dominique Lapierre, cittadino onorario di Calcutta. Tutto ciò che non è donato è perduto». Proverbio indiano.

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https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/morto-91-anni-scrittore-francese-dominique-lapierre-autore-334621.htm