venerdì 8 dicembre 2017

Theodore Gericault, La zattera della medusa, 1819

Olio su tela 491 x 716 cm Louvre, Parigi.

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I 1000 quadri più belli di tutti i tempi

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Angelo Inganni (1807–1880), Notturno di Piazza del Duomo a Milano (prima del 1866)

Buon Sant'Ambrogio ai milanesi e buon Duomo, dipinto dal'Inganni, a tutti!

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Marcel Rieder (1862-1942), Pensierosa davanti al camino

BUSCANDO EL CUADRO MAS BELLO DEL MUNDO

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Anselmo Bucci (1887-1955), Veduta di Milano, 1922

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Caspar David Friedrich, La sera - la serata, 1820-1821 circa

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Kawase Hasui, Snow at Kiyomizu Hall

Arte in Giappone

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Fernand Toussaint (1873-1956), Afternoon Reading

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Olaf Krumlinde (1856-1945), Seascape

Occhio Fantastico

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Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato (Sassoferrato 1609 – Roma 1685), Madonna in preghiera

Grazie a Dal Rinascimento ai Pittori Macchiaioli e oltre

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mercoledì 6 dicembre 2017

Pablo Picasso, Uomo con un tubo, 1915

Olio su tela, 51 1/4 x 35 1/4 dentro. (130.2 x 89.5 cm). Istituto D' arte di Chicago, il, Stati Uniti D' America
Arte Moderna

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Jan Mankes (Dutch, 1889 - 1920), View studio in Eerbeek (Uitzicht uit het atelier in Eerbeek), 1917

oil on canvas, 33,5 x 25,5

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Giovanni Boldini, Ritratto della Marchesa Luisa Casati con un levriero, 1908



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William Degouve de Nuncques, Nocturnal Effect, 1896


Ars gratia artis - mutatis mutandis

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Claude Monet, Campo di papaveri ad Argenteuil, 1875

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Giovanni Boldini (1842-1931), La chiesa del paese (l'uscita dalla messa), 1885-1890 circa


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Cesare Maggi (Roma 1881 - Torino 1961), Passo tre Croci, Cortina - Bigli Art

Grazie a Dal Rinascimento ai Pittori Macchiaioli e oltre

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Francisco de Zurbaran, L'Arcangelo Gabriele, 1631- 1632 circa

Olio su tela , 146,5 x 61,5. Montpellier, musée Fabre

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Dan-Mccaw (Usa, 1942), Woman in the sun room

Pittore impressionista contemporaneo

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Caspar David Friedrich, Il porto di Greifswald, 1815-16 circa

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Odilon Redon (1840-1916), La morte di Budda, 1910 circa

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Ivan Konstantinovič Ajvazovskij, Veduta di Costantinopoli al chiaro di luna, 1846

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lunedì 6 novembre 2017

LA GUERRA EUROPA CINA GIA' C'E' DA ANNI

Risultati immagini per immagini di ue cina
(google) 

La Cina ci sta facendo guerra da anni in un modo così invisibile, non saprei definirlo in altro modo, che i nostri governanti europei nemmeno se ne accorgono. Evidentemente non li abbiamo solo noi italiani governanti cretini. Ora mi chiederete in che modo la Cina ci sta facendo la guerra? E' presto detto: in Africa i cinesi si sono presi minire, terreni coltivabili e persino le cascate del Congo per la più grande diga dell'Africa.

Ma la vera mossa geniale dei cinesi in Africa è che stanno dando i servizi  come strade, internet e persino città. Le famose città fantasma di cui su fb si fanno le ipotesi più fantasiose e oscene, persino, ad esempio posti per ospitare gli alieni (siamo messi proprio bene...)  sono state costruite per ospitare i nativi che vivono nelle baracche. Un altro esempio l'unica autostrada del Sudan è sempre cinese, Cinesi sono anche tutte le macchine agricole, apparecchiature tecnologiche come internet e  apparecchiature ad energia solare. La prima cosa che a un puro di cuore potrebbe venire in mente è che in fondo questi cinesi sono buoni fanno quello che noi non abbiamo mai fatto in anni di soldi donati ai dittatori....in realtà li stanno rendendo indipendente proprio da noi e con il web ad esempio che ha messo a conoscenza molti manager ed dirigenti statali locali sul prezzo dell'oro venduto in Europa e Usa che oggi nessun speculatore europeo o americano lo trova più a buon prezzo, nemmeno più in Bourkina Faso (considerato l'ultimo paradiso per gli squali del settore). Rendo l'idea? Ad esempio la diga in Congo porterà tanta energia elettrica ma ai cinesi....Hanno comperato terreni coltivabili ovunque hanno potuto persino in Madagascr ed Etiopia. Per coltivare cereali e distribuirle alla popolazione? No! Per impiantare barbabietole per il biodiesel. Insomma i nativi continueranno a morire di fame, forse persino più di prima ma l'obiettivo della Cina sarà raggiunto impoverire l'Europa e comprarsela con due spicci.
Per fare ciò non hanno esitato a mandare nel continente nero milioni di tecnici.

Si dice che puntino a cacciare via gli olandesi dal Sudafrica per lo sfruttamento dei diamanti e non mi stupirei se ci riuscissero davvero.

Ricordo che anni fa un'imprenditrice del settore alberghiero definì i cinesi dei poveri cretini e tutt'ora sento dai miei connazionali dei giudizi che dimostrano che il silenzio è sempre d'oro perchè non solo non sono cretini ma la loro indole è comandare e controllare e per fare ciò si muovono come nelle dame cinesi occupano i territori che a loro giudizio in quel momento può essere utile per i loro affari. Noi abbiamo il concetto di occupare tutto il territorio loro no loro occupano solo quelli strategici, insomma una strategia mobile se così si può dire.

Per la cronaca i cinesi vedono noi italiani come terzo mondo e gli europei dei barbari. Quei barbari che violarono la città proibita, Pechini, nel 1901 e che loro non hanno mai dimenticato una simile offesa per la loro mentalità e orgoglio. Una città che era inviolabile persino per la stragrande maggioranza dei cinesi e che fu saccheggiata e data alle fiamme, mentre i loro tesori di inestimabile valore furno rubati eppoi venduti. Molti europei e americani reduci da quelle "tournee di piacere" si fecero una posizione sociale molto alta (d'altronde il mito che i soldi si fanno da soli ancora resiste nell'epoca del web).

Per quasi 500 anni, la città proibita, ha servito come abitazione degli imperatori e delle loro famiglie, così come centro cerimoniale e politico del governo cinese.
Costruita tra il 1406 e il 1420, il complesso è composto di 980 edifici divisi in 8.707 camere e copre 720.000 m² che ne fa "il più grande palazzo del mondo". Il complesso del palazzo esemplifica la sontuosa architettura tradizionale cinese, ed ha influenzato gli sviluppi culturali e architettonici dell'Asia orientale.

Prima ho usato quella espressione "tournee di piacere" perchè la gente usa come metro il film 55 giorni a Pechino, accreditato su Wikipedia come film storico. I film storici americani, fatta qualche eccezione, sono un prodotto della più grande fabbrica di merda dell'era moderna Hollywood appunto. Ovviamente dove tutti dicono di voler fare la guerra ai fake nessuno chiede la chiusura di quell'industria che produce solo ignoranza globale. Per forza l'idignazione si compra tanto al chilo. Tornando al film esso racconta di come i valorosi europei difendano la città dai banditi, i boxer, e alla fine di quell'assedio feroce tutti sono contenti e felici. Peccato che la realtà sia leggermente diversa; intanto i boxer non avevano armi da fuoco ma solo da taglio, al massimo qualcuno di loro era vestito di pelle da tigre perchè pensavano che li rendesse immuni dalle pallottole e furono chiamati dall'imperatrice per liberare la Cina dai barbari (noi). Quest'ultima fu, a dir poco, ambigua, mentre alla luce del giorno lodava pubblicamente il progresso che i barbari portavano di nascosto tramava con i boxer perchè li uccidessero tutti. Questo suo atteggiamento lo pagherà caro suo figlio perchè i comunisti andati al potere non potevano dimenticare il suo operato e lo cacciarannpo via.

La spedizione punitiva che distruggerà Pechino su ordine del kaiser Guglielmo II era composta da, tedeschi, appunto, statiunitensi, australiani, indiani, italiani, francesi, inglesi, austroungarici, giapponesi e russi. I nostri "eroi", storicamente portatori di civiltà, oltre a distruggere la città, rubarne i tesori, fecero stupri di massa e uccisioni sommarie tant'è che nessuno storico, nè europe nè cinese ha mai potuto quantificare il numero di morti. D'altronde il kaiser ordinò ai soldati delle delegazioni occidentali di fare come Attila, altro storico condottiero illuminato e noto per la sua bontà....

« Quando vi troverete faccia a faccia con il nemico, sappiate batterlo. Nessuna grazia! Nessun prigioniero! Tenete in pugno chi vi capita sotto le mani. Mille anni fa, gli Unni di Attila si sono fatti un nome che con potenza è entrato nella storia e nella leggenda. Allo stesso modo voi dovete imporre in Cina, per mille anni, il nome «tedesco», di modo che mai più in avvenire un cinese osi anche solo guardare di traverso un tedesco. »

Infine l'imperatrice dovette anche pagare una somma stratosferica agli occupanti pari a 67,5 milioni di sterline dell'epoca. Un risarcimento per il "disturbo" di averli massacrati...

I boxer sopravissuti non dimenticarono mai e tramandarono la loro voglia di rivalsa alla popolazione.

Napoleone disse a proposito della Cina: "Qui giace un gigante addormentato. Lasciatelo dormire, perchè quando si sveglierà scuoterà il mondo!".

Ora, anche grazie ai giornalisti, una parte di essi sono solo spargitori di terrore oltre a fare terrorismo, è passato il messaggio che la crisi Nord Corea Usa sia dovuta chissà a quale questione di principio ma il vero obiettivo degli americani è propio la Cina che vogliono coivolgerla tramite la Corea in un conflitto, mentre l'obiettivo dei coreani e cinesi è il Giappone non a caso le testate nucleari coreane vengono puntate occasionalmente verso di esso. Il Giappone è stato l'unico paese a mettere in serie difficoltà il gigante asiatico portandosi via tutti i soldi che avvano investito in passato in quel paese prendendo come scusa la morte del loro ambasciatore a Pechino, nel 2012, sostenendo che sia stato avvelenato. Il governo nipponico ha proibito ai suoi imprenditori di fare investimenti nel celeste impero.

Non a caso oggi il Giappone è il paese con più liquidità al mondo.

Per tornare al tema investimenti le nostre classi politiche e imprenditoriali hanno permesso a un gigante, quello cinese, di essere ancora più forte, infatti tutti che investivano lì per risparmiare sulla manodopera e intanto chiudevano le aziende nei loro apesi d'appartenenza. L'avidità e la lungimiranza non sono mai andati a braccetto.

La vera forza dell'orientale è che sa osservare e ascoltare, loro sono molto rispettosi e gentili nei modi per via delle loro educazione che ricevano fin da bambini, ma vi siete mai chiesti perchè dopo al saluto non vanno mai oltre?

Per tornare  al Giappone molti fascistelli che si fingono democratici del web descrivono Shinzo Abe, il premier giapponese, come un eroe dell'antiimmigrazione, dimenticandosi  della posizione geografica del Sol levante, inftti come raggiungono gli africani col gommone le loro coste? Fossi in questi destronzi della rete aprire un libro di geografia ogni tanto. per rimanere sempre in tema immigrazione il Giapponeè pieno di cinesi che fanno gli sguatteri nei loro ristoranti e d nord coreani che lavorano nelle frabbriche, ad esepio a Kobe. Un giapponese usa di solito quando vuole offendere qualcuno il termine coreano, "reo" ai loro occhi di essere inferiore perchè mangia animali a quattro zampe. Per loro è un segno d'impurità.


Quando sento parlare di sfruttamento di cinesi nelle loro fabbriche sbagliano perchè dovrebbero dire sfruttamento di nord coreani. La principale entrata della famiglia di Kim il Jung.

Per rimanere al Giappone ho letto sempre sul web che quando c'è una calamità naturale i lavori sono immediati perchè hanno la sovranitò monetaria a differenza di qui. Ricordo a sti scienziati che hanno preso la laurea con i punti della mira lanza che il terremoto dell'Irpina ci fu nell'82 e lì le persone ancora vivono nelle baracche. I giapponesi sono efficenti per un motivo solo: considerandosi le persone più civili del mondo e un compito dello stato intervenire dove c'è bisogno subito e nel migliore dei modi possibili. Sempre un fatto di educazione e cultura ricevuta.

Tornando alla crisi di quelle latitudini siamo solo a livello di chiacchere perchè quando attaccheranno, fortunanatamente mai, non avvertiranno. Leggo sui siti che da quelle parti tremano alle minacce di Trump. Ecco, da quelle parti nessuno trema per le stronzate che dice perchè così le considerano e nella loro mentalità quel signorino viziatello, figlio di papà, è considerato, nel migliori dei casi, un povero deficiente.

Per i signori giornalisti a cui piace diffondere terrore e paura dalle nostre parti una notizia gliela offro io e gratis, per giunta, ogni volta che gli Usa fanno le esercitazioni da quelle parti poi presentano il conto proprio al Giappone. Certe abitudini non si perdono mai....
Alla fine l'allenza Usa Giappone è dovuta solo per pruo interesse strategico anche se quest'ultimo si sta riarmando con mezzi al limite della fantascienza a quanto si dice negli ambienti diplomatici.
La maggioranza della popolazione giapponese, alla fine, considera tuttora gli Usa alla stregua di un invasore.

Gli orientali considerano gli abitanti degli Usa, hamburger cioè persone a uso e consumo di ricchi signori senza scrupoli che detengono il potere.

Strano ma vero ma l'orientale ha rispetto della parola essere umano e vede noi occidentali come persone che vivono solo in base del denaro, qunto hai in tasca e quanto costa. Per loro una persona ha valore solo per quello che fa e per come agisce.

Volete offendere un giapponese mettendo a grave rischio la vostra vita? Basta dargli del figlio di puttana perchè fino al 1868 solo i samurai avevano il diritto ad avere un cognome il resto della popolazione no per sottolienarne il rango sociale. Quando Mitsuito estese questo diritto a tutti gli abitanti dell'isola fu recepito dagli stessi come la vera parità sociale.


Per orientale, per chi non l'avesse capito, intendo il giapponese, cinese e coreano.

Vorrei sottolineare anche una cosa ai berlusconiani nostrani che la Cina è la dimostrazione che libero mercato non vuole dire democrazia. Ma d'altronde solo qui permettono a un monopolista di spiegare cosa sia la democrazia...

Gli orientali hnno una grande ammirazione per l'impero romano e la storia dei greci. Vedono i nostri avi come un modello che a loro detta dovremmo avere come ispirazione. Campa cavallo......

Spesso quando si riferiscono a noi fanno il raffronto con Giulio Ceare. Che popolo di romantici sognatori.....

L'unico popolo occidentale di cui hanno ammirazione è proprio quello italiano che, da una parte, ci vedono come terzomondisti e, dall'altra, riescono a intravedere nonostante tutto, in noi persone di grandi potenzilità umane e si stupiscono che siamo ai margini dell'Ue. Gli mandiamo Renzi e Berlusconi a comandare a casa loro e non si stupirebbero più....


 La Cina tra l'altro si sta preparando, secondo i russi, a far esplodere un ordigno nucleare montato di potenza straordinaria su un missile con un motore di ultimissima generazione  nello spazio, si parla di 100 megatoni almeno. Un avvertimento sia agli Usa che ai russi, appunto.

Nonostante i continui proclami di amicizia tra cinesi e russi inr ealtà i figli del dragone non hanno nessuna fiducia in quest'ultimi, memori del mancato appoggio aereo alle loro truppe nella guerra di Corea. Per anni dopo il conflitto coreano cinesi e sovietici non si sono parlati e, anzi, dove hanno potuto si sono fatti dispetti a vicenda, persino durante la guerra in Vietnam.

Per tornare al titolo dell'articolo la Cina già ha, per certi versi, soffiato l'Afghanistan a Usa e Ue, infatti hanno avuto tutte le concessioni di sfruttamento delle risorse di quel paese, rame, urano, smeraldi. Ma non solo le armi dei jihaidisti di lì sono, "casualmente", tutte di fabbricazione cinese e anche molti guerrieri dell'Isis hanno gli occhi a mandorla.....Da quelle parti si diceva che finanziassero anche i quedisti (anche loro con armi cinesi).

L'Ue e gli Usa hanno speso cifre iperboliche per quel pantano dove nessuno storicamente ha mai vinto e i cinesi stanno facendo affari d'oro. Strano che di noi non abbiano una grande stima...

Un piccolo esempio mentre agli Usa la guerra in Afghanistan gli costa, mediamente, 100 milioni di dollari al mese la Cina ha fornito di macchinari agricoli tutta la popolazione.

Dovremo abituarci a questo tipo di guerra tutti contro tutti cominciata l'11 settembre del 2001, da una parte siamo tutti amici e dall'altra ci uccidiamo, Questa terza guerra mondiale è nei modus senza precedenti.

Avvertitie gli strateghi televisivi, i complottisti del web, ai pacifisti che parlano di evitare confitti senza aver capito nulla, ovviamente, che la terza guerra mondiale è comincata 15 anni fa e probabilmente finirà qundo saremo sull'orlo dell'estinzione della razza umana.

Fenix


























venerdì 20 gennaio 2017

PARLAMENTO ITALIANO: PETIZIONE POPOLARE PER UNA LEGGE RIGUARDANTE SFRATTI.

PARLAMENTO ITALIANO: PETIZIONE POPOLARE PER UNA LEGGE RIGUARDANTE SFRATTI.

Raggiungiamo le 20.000

Perché è importante



L’Associazione DIRITTI IN
MOVIMENTO, insieme al COMITATO CONTRO LA PRECARIETA’ CITTA’ STORICA e il webfine
GROGNARDS, gestito da PAOLO MUCCI MARANO, presidente dell’ASSOCIAZIONE
CULTURALE TRE LOTTI




Considerato
che



 In base alla
riforma del titolo 5° della Costituzione, le Regioni hanno competenza in
materia di politica della casa, ma a tutt’oggi non è stato ancora individuato
il meccanismo di finanziamento di tale competenza. A tale mancanza occorre
porre rimedio nel quadro del varo del federalismo fiscale. Sarebbe necessario
un cofinanziamento di almeno un miliardo annuo.

Inoltre sarebbe
necessario aumentare la dotazione del Fondo sociale per l’affitto (art.11 della
legge 431 del 98) dagli attuali 250 almeno a 500 milioni.

Ciò allo scopo di far
diventare il fondo uno strumento di Welfare consentendo realmente agli enti
locali di intervenire nelle situazioni di disagio abitativo in caso di carenza
dell’offerta a canoni socialmente sostenibili.

La crisi dell’affitto
è, dunque, pesante.

La legge 431 del 1998,
nota come riforma degli affitti, attraverso la liberalizzazione dei canoni, gli
incentivi fiscali per i proprietari ed il bonus casa per gli inquilini a basso
reddito, avrebbe dovuto sbloccare un mercato immobiliare ingessato, combattere
l’annoso fenomeno dei contratti in nero e delle case sfitte, dare impulso,
attraverso il canale concordato, all’offerta di case a prezzi equi ed
accessibili.

L’obiettivo era quello
di regolare il libero mercato, per renderlo nel contempo, economicamente sopportabile
e trasparente.

A distanza di circa
otto anni il bilancio sugli affitti della 431 è particolarmente critico. La liberalizzazione
dei canoni ha comportato dal ’98 ad oggi, una crescita straordinaria dei canoni
di affitto, con livelli record nelle grandi città. La percentuale dei contratti
“ concordati “ non supera il 20% del totale, anche a fronte degli incentivi
previsti da alcuni comuni attraverso la riduzione dell’ICI.

Prevalgono di gran
lunga i contratti stipulati col canale libero e, di fronte alla crescita dei
prezzi degli immobili, gli affitti hanno raggiunto livelli insostenibili per le
fasce medie e medio‐basse.

La necessità di
modificare le legge 431, al fine di superare gli evidenti limiti messi in luce
dalla liberalizzazione del mercato dell’affitto è evidente a tutti.

Si tratta in
particolare:

1) di introdurre un
sistema più efficace di incentivi e disincentivi fiscali per la proprietà al fine
di rafforzare il ricorso all’applicazione del canone concordato,
tendenzialmente per l’intero mercato dell’affitto, ad eccezione degli immobili
di lusso individuati secondo criteri da definire in sede contrattuale;

2) fare del fondo
sociale per l’affitto un vero strumento di Welfare per intervenire per

periodi limitati e
necessari, nelle situazioni di disagio abitativo;

3) trasformare la
legge 431 anche in una legge di spesa, che oltre che regolare il mercato privato,
definisca i criteri di gestione ed i finanziamenti sia della edilizia
residenziale pubblica, sia dell’edilizia agevolata in locazione.

La contrazione del
mercato dell’affitto deriva anche dal processo di dismissione degli immobili residenziali
degli Enti previdenziali, degli ex IACP e dei Comuni. L’alienazione è avvenuta,
infatti, esclusivamente per fare cassa, al di fuori di qualsiasi valutazione
delle esigenze di politica abitativa, con la conseguente sottovalutazione delle
ricadute sociali e di mercato. Ed il processo continua.

Occorre ribaltare tale
logica. E’necessario modificare la legge 410 del 2001 garantendo a tutti i conduttori
la possibilità di acquistare l’immobile con equità di prezzo, assicurando la permanenza
in affitto ad anziani, a famiglie a basso reddito e rivedendo i criteri per la definizione
degli immobili di pregio. Infine, un reimpegno degli enti previdenziali, anche
con una strumentazione innovativa nel settore dell’edilizia residenziale,
potrebbe contribuire ad aumentare lo stock abitativo in locazione.

Il rilancio dell’edilizia
residenziale pubblica è una condizione essenziale per riaprire e calmierare il
mercato. L’obiettivo è quello di estendere il patrimonio pubblico, apportando
le innovazioni necessarie, sostenendo i processi di riforma e di
riqualificazione già in corso da parte delle Regioni.

Si tratta di
assicurare gestioni sempre più efficienti, sia a livello delle manutenzioni che
di fornitura di servizi avanzati all’abitare. Si tratta di fare attenzione
particolare agli ingressi, affinché corrispondano sempre più ai bisogni reali,
ma anche di fare attenzione all’uscita dall’edilizia residenziale pubblica,
quando le mutate condizioni economiche non ne giustificano più la permanenza.

E’ necessario
intervenire, inoltre, per adeguare l’investimento alla tipologia della domanda attuale,
con interventi di risanamento e di recupero edilizio ed urbano. La definizione
di piani di ristrutturazione di immobili inutilizzati o di immobili in
precedenza adibiti ad altre funzioni, previa acquisizione pubblica, il
completamento e la riqualificazione di aree degradate, il sostegno a tali
operazione varate da parte di privati, non solo costituirebbe il necessario rinnovamento
urbano, ma consentirebbe tempi più ravvicinati per rispondere alla domanda dei soggetti
deboli, degli immigrati, delle giovani coppie.


Il diritto alla
casa è un diritto inapplicato.

Le categorie sociali più deboli trovano sempre più
difficoltà a vedersi riconosciuto tale diritto.

In questi anni sono aumentate le persone e le famiglie
impossibilitate ad accedere ad una abitazione nel mercato degli affitti, e non
in grado di accollarsi mutui per l’acquisto di una abitazione.

Salari bassi, precarietà del lavoro,difficoltà
crescenti contribuiscono ad emarginare molti soggetti,determinano la condizione
d’impossibilità di accesso ad un alloggio, come del resto dimostrato
dall’aumento vertiginoso e costante degli sfratti per morosità, ormai giunti ad
essere circa il 70 % delle motivazioni di sfratto.

La politica di edilizia residenziale pubblica del
nostro Paese è estremamente marginale, rispetto ad analoghe politiche dei paesi
del Nord Europa e degli altri grandi stati europei, basti pensare che in Italia
nel 1984 si costruivano 36000 alloggi di edilizia sovvenzionata a canone
sociale e nel 2004 questi erano scesi a 1900.

La crescente necessità di dare risposta al grave stato
di disagio sociale e \contemporaneamente rendere esigibile il diritto alla
casa, necessita anche di passaggi legislativi forti, capaci di costruire in una
fase intermedia una risposta immediata ad una ripresa della politica
residenziale pubblica e al diritto all’abitazione, come quella esposta nella
petizione popolare.

Questa petizione si prefigge l’obiettivo di sostenere
l’iniziative dei Comuni per affrontare l’emergenza abitativa attraverso lo
strumento della requisizione. Questo strumento da decenni vigente in Italia è
stato rilanciato recentemente dalle requisizioni effettuate dal Presidente del
X Municipio , atto che è stato significatamene avvalorato anche dall’ordinanza
del Tar del Lazio n°521/2006, che ha respinto la richiesta di sospensiva
avanzata dalla proprietà che si era vista requisire 15 alloggi nel corso del
2005. Questo vuol dire che la requisizione non è un atto illegale, ma che è
possibile, purché sia corrispondente ai criteri definiti dalla legislazione
vigente e in ottemperanza delle sentenze del Consiglio di Stato emesse nel 1985
e nel 2003;







ILLUSTRA

La seguente proposta:



1.     L’articolo 1 individua le finalità dell’intervento
legislativo che è destinato a far fronte all’urgenza di rispondere in modo
adeguato alla richiesta di disponibilità di alloggi da parte delle categorie
economicamente e socialmente deboli, nell’impossibilità di alloggiarli nell’ERP
a causa dell’alto numero di esecuzioni forzate.



2.     L’articolo 2 conferisce finanziamenti al Comune per
esercitare la possibilità di requisire ( attraverso le numerose disposizioni di
legge tra le quali: art. 7 della legge 20 marzo 1865 n. 2248; art. 36 del R.D.
17 agosto 1907 n. 542; art. 153 del T.U. 4 febbraio 1915; gli art. 19 e 21 l. 6 dicembre 1971 n. 1034;
e per il richiamo all’obbligo di soccorso commesso alle funzioni di Ufficiale
Sanitario attribuite al sindaco con la Legge Sanitaria n. 833 del
1978), unità immobiliari sfitte da oltre dodici mesi e di conferirle per un
periodo di trentasei mesi, eventualmente rinnovabili per ulteriori diciotto
mesi; o per alloggi occupati da nuclei familiari sotto sfratto per i quali non
ci sono al momento soluzioni abitative alternative. La norma prevede specifiche
garanzie dirette alla tutela dei diritti dei proprietari, tra le quali si
segnalano l’obbligo di restituzione del bene nelle stesse condizioni
strutturali ed igienico‐ sanitarie in cui si trovava al momento della
requisizione nonché il divieto di sottoporre a nuovo vincolo il medesimo
immobile prima che siano decorsi cinque anni dalla precedente imposizione.



3.     L’articolo 3 stabilisce che gli alloggi siano
assegnati all’emergenze di soccorso ( l’emergenze che costituiscono turbativa
sociale, oltre al grave pregiudizio per la salute del cittadino) verso i senza
tetto e/o sulla base di graduatorie comunali o nel caso di nuclei familiari o
coppie di fatto sotto sfratto esecutivo. Il canone di locazione è fissato in
base ai criteri stabiliti dalla vigente normativa in materia di edilizia residenziale
pubblica; può essere esentato dalla corresponsione del canone l’assegnatario
che abbia effettuato interventi di manutenzione sull’immobile fino alla
copertura delle spese sostenute.



4.     ’articolo 4 prevede la sospensione parziale o totale
delle addizionali regionali e comunali verso la proprietà soggetta alla
requisizione, la sospensione da parte del comune dell’applicazione dell’ICI
sugli immobili requisiti per tutto il periodo della requisizione. Lo stesso
beneficio è previsto per il proprietario dell’immobile che abbia stipulato con
l’assegnatario un contratto di locazione in base alla legge 431/98 canone
concordato. Con la stipulazione del contratto di locazione cessa il vincolo di
requisizione temporanea.





CHIEDE



Che venga presa in atto la seguente proposta



 “NORME DIRETTE A FAVORIRE L’INSERIMENTO
ABITATIVO STABILE DEI SOGGETTI SOCIALMENTE DEBOLI”



ARTICOLO
1‐ (FINALITA’)



1‐    Il comune, in conformità ai principi stabiliti
dall’art. 1 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali,
culturali, ratificato con articolo 11 della legge 25 ottobre 1977 n.° 881, al
fine di contrastare la difficile condizione di emergenza abitativa, promuove
con la presente legge, una azione volta a favorire l’inserimento abitativo
stabile dei soggetti socialmente deboli a condizioni locative accessibili

.

ARTICOLO
2‐ ( REQUISIZIONE TEMPORANEA)





1‐    Per le finalità
di cui all’art. 1 il Comune, in ottemperanza all’obbligo di soccorso
nell’eccezionalità dell’emergenza sociale, e al fine della tutela della salute
dei cittadini, sulla base di quanto previsto dalle leggi nazionali vigenti in
materia: l’art. 7 della legge 20 marzo 1865 n. 2248; l’art. 36 del R.D. 17
agosto 1907 n. 542; l’art. 153 del T.U. 4 febbraio 1915; gli art. 19 e 21 l. 6 dicembre 1971 n. 1034
e per il richiamo all’obbligo di soccorso commesso alle funzioni di Ufficiale
Sanitario attribuite al Sindaco dalla Legge Sanitaria n. 833 del 1978,
requisiscono per un periodo di trentasei mesi, emotivamente rinnovabili per una
sola volta di ulteriori diciotto mesi, unità immobiliari sfitte da almeno
dodici mesi, o occupate da nuclei familiari sotto sfratto per i quali non ci
sono al momento soluzioni abitative alternative, fatta eccezione per l’alloggio
di residenza del proprietario ed un secondo alloggio che il proprietario
medesimo intende mantenere nella propria disponibilità;





2‐    Alla scadenza del termine di cui al comma 1 le unità
immobiliari sono restituite nella piena disponibilità del proprietario nelle
identiche condizioni strutturali e igienico ‐ sanitarie sussistenti al momento
della temporanea requisizione;

3‐     L’immobile, già
oggetto di requisizione ai sensi del presente articolo, non verrà sottoposto a
nuova requisizione prima che siano passati cinque anni dalla cessazione della
precedente imposizione;

4‐     Per l’intero
periodo in cui l’unità immobiliare è soggetta a requisizione sulla base dei
criteri della presente petizione la proprietà dell’immobile è esentata dal
pagamento totale o parziale dell’addizionale comunale.







ARTICOLO
3 – ( SOGGETTI DESTINATARI, ASSEGNAZIONI, INDENNITA’ DI REQUISIZIONE)



1
– I destinatari del provvedimento sono:



A)  i soggetti in grave disagio abitativo individuati
dagli uffici comunali per l’emergenza abitativa;

B)    i soggetti
presenti nelle graduatorie ERP;

C)    I soggetti sottoposti,
a qualunque titolo, a sfratto esecutivo ( compresa l’inadempienza contrattuale
causata per ragioni economiche o di salute, accertate dalle autorità
comunali);in tal caso i destinatari sono individuati negli elenchi delle
esecuzioni con forza pubblica, redatti dal Tribunale competente;



2‐    Gli eventuali interventi di manutenzione ordinaria che
siano necessari al fine di consentire l’immediato utilizzo dell’unità
immobiliare possono essere eseguiti anche dall’assegnatario stesso, il quale,
previa verifica della regolarità del lavoro svolto e dei costi sostenuti e
dell’ eventuale attività di autorecupero, può essere esentato dalla
corresponsione del canone mensile di locazione, fino alla totale copertura  delle somme sostenute per la manutenzione
medesima.



3‐    L’indennizzo del risarcimento per la proprietà
dell’alloggio requisito è determinato in base al valore previsto dall’accordo
territoriale competente stipulato ai sensi della legge del 9 dicembre 1998 n.°
431, articolo 2 comma 3, della fascia di oscillazione stabilita per la zona
dove è ubicato  l’immobile.







ARTICOLO
4‐ ( COMPITO DEL COMUNE)



1‐    Il comune applica in relazione alle unità immobiliari
temporaneamente requisite, per il periodo di persistenza dell’imposizione, la
sospensione dell’imposta comunale sugli immobili ( ICI)


2‐    Ai proprietari che durante il periodo di requisizione
temporanea stipulano con il medesimo assegnatario un contratto di locazione a
titolo di abitazione principale della durata non inferiore a quattro anni,
decorsi i quali il contratto è rinnovato per un ulteriore periodo di altri
quattro anni, sulla base dei criteri previsti dall’articolo 2 comma 3 della
legge 9 dicembre 1998 n.° 431 ( disciplina delle locazioni e del rilascio degli
immobili adibiti ad uso abitativo) alle medesime condizioni previste
dall’articolo 3 comma 5, il Comune può azzerare l’ICI per l’intera durata della
locazione e sospendere totalmente o parzialmente il pagamento dell’addizionale
comunale.


3‐    La stipulazione del contratto di locazione di cui al
comma 2 determina la cessazione della requisizione temporanea. Ai proprietari
che hanno stipulato contratti di locazioni ai sensi del comma 2 si applica la
disposizione di cui al comma 1 del presente articolo.







ASSOCIAZIONE
DIRITTI IN MOVIMENTO


COMITATO
CONTRO LA PRECARIETA’
CITTA’ STORICA


WEBFINE
GROGNARDS


ASSOCIAZIONE
CULTURALE TRE LOTTI


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