domenica 20 aprile 2025

Buona Pasqua Morona

 


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Tony Curtis & Marilyn Monroe, 1959 Buon Appetito!

 


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🩷💙 Elisa Esposito, la prof. di “corsivo" che avrebbero voluto tutti a scuola 😍



#elisaesposito #corsivo

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AVVERTITE LA MELONI A STELLE E STRISCE: GLI ITALIANI NON INTENDONO DIVENTARE SUDDITI DI TRUMP

 

AVVERTITE LA MELONI A STELLE E STRISCE: GLI ITALIANI NON INTENDONO DIVENTARE SUDDITI DI TRUMP – ALTRO CHE “SPECIAL RELATIONSHIP”, PER IL 65% DEGLI INTERVISTATI DA EUROMEDIA RESEARCH, IL NOSTRO PAESE DOVREBBE INVESTIRE MOLTE RISORSE IN TECNOLOGIA PER DIVENTARE INDIPENDENTE DAGLI STATI UNITI – LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI NON CONSIDERA IL RIARMO EUROPEO UNA PRIORITA’, ANZI: PER IL 44,3% GLI INVESTIMENTI NELLA DIFESA NON DOVREBBERO AUMENTARE E IL 17,4% LI VORREBBE PERFINO DIMINUIRE. DATI CHE SONO IN CONTROTENDENZA RISPETTO AGLI ALTRI PAESI EUROPEI…

giorgia meloni e donald trump nello studio ovale 6- foto lapresse  

Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per “La Stampa”

 

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI

Gli italiani risultano poco propensi ad aumentare la spesa per la difesa, è quanto emerge da un sondaggio di Porta a Porta, la trasmissione televisiva Rai condotta da Bruno Vespa. Secondo il 44,3% degli intervistati gli investimenti in questo campo non dovrebbero aumentare e il 17,4% di questi è convinto che le somme in questo frangente dovrebbero perfino diminuire. In generale, sembra che l'opinione pubblica senta poco e lontano il rischio di conflitti armati che possano coinvolgere l'Italia e sicuramente dà maggiore priorità ad altri bisogni sociali.

 

Dal sondaggio emerge anche una malcelata scarsa fiducia nella gestione della cosa pubblica che si acuisce nei confronti della direzione europea: in molti temono che l'aumento del budget per la difesa possa tradursi in ulteriori sprechi, tangenti o sottrazioni di capitali a scapito di problematiche più vicine alla vita del cittadino come il carovita, la sanità, il welfare, la sicurezza, etc.

 

SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH SU RIARMO E SPESE PER LA DIFESA - LA STAMPA

Su questa linea si riconoscono la maggioranza degli elettori della Lega di Salvini (51%), del Movimento 5 stelle (61,9%) e di Alleanza Verdi e Sinistra (76,5%). La loro comunicazione politica risulta per i loro sostenitori più coerente con i bisogni sociali interni al Paese, una nazione "anziana" - in un lungo inverno demografico che appare senza ritorno - con la sanità sotto pressione, i giovani che emigrano per mancanza di opportunità, un'importante vulnerabilità climatica.

 

L'Italia - peraltro - ha una lunga tradizione pacifista post bellica e una Costituzione che "ripudia la guerra". Tuttavia, se l'America di Donald Trump riducesse il suo sostegno militare per l'Europa, il 39,7% degli italiani sarebbe favorevole ad aumentare il budget per la difesa da parte dei singoli Stati membri della Ue: il 16,9% sosterrebbe addirittura un incremento significativo, mentre il 22,8% lo rinforzerebbe solo di poco.

 

MEME SULL INCONTRO TRUMP MELONI - BY FAWOLLO

Nella ricerca Euroscope di marzo The Pulse of the European Public Opinion di Polling Europe è stato fatto un confronto tra tutti i 27 membri della Ue sulla medesima domanda. Il quadro che ne emerge mostra l'Italia in netta discordanza con tutti gli altri Paesi, molto favorevoli all'opportunità di aumentare il budget della difesa nel caso in cui gli Usa dovessero ridurre il loro sostegno militare all'Europa.

 

La media aritmetica tra tutti è intorno al 75% di favorevoli, con punte che si avvicinano all'80% per Germania e Nord Europa (Svezia, Danimarca, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Irlanda e Austria). Molti di questi Paesi, infatti, confinano direttamente o sono molto vicini alla Russia, come ad esempio la Finlandia, con oltre 1.300 km di frontiera in condivisione, e la Norvegia, che condivide solo un piccolo confine. Il Sud Europa, invece, comprendendo Paesi più lontani dall'area di influenza di Putin come Spagna, Portogallo Grecia, Malta, Cipro e la stessa Italia, si esprime più cautamente con un 62% di favorevoli all'aumento della spesa militare.

 

SONDAGGIO EUROMEDIA RESEARCH SULLA DIPENDENZA TECNOLOGICA ITALIA-USA

L'Italia infatti, come molti altri Paesi europei, è stata a lungo dipendente dal gas russo e l'aumento delle bollette è stato imputato in larga maggioranza dai cittadini proprio al conflitto e alle sue origini, facendo sentire l'intera popolazione vincolata - se non ricattata - dai trattati imposti del leader Vladimir Putin.

 

La sua immagine, rafforzata da pose simboliche e da un linguaggio che sottolinea con una certa sicurezza la sua resistenza contro l'Occidente, porta con sé il ritratto di un uomo forte, razionale, calcolatore, vicino al suo popolo e inflessibile con i nemici. Una forma di comunicazione centralizzata, strategica e costruita per mantenere il potere e influenzare la percezione internazionale. Molte dichiarazioni sembrano indirizzate più a colpire emotivamente l'opinione pubblica e a rafforzare una base politica piuttosto che a informare correttamente.

 

GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI

In questi tratti è molto simile al metodo comunicativo di Donald Trump, dove la verità diventa secondaria rispetto al potente effetto mediatico internazionale. Proprio la sua comunicazione "a giorni alterni" destabilizza e preoccupa la popolazione italiana. [...]

 

Così anche l'indipendenza tecnologica dagli Usa è diventata un tema sensibile dopo le ultime dichiarazioni di the Donald. Intervistati nel merito da Euromedia Research, il 65,3% dei cittadini è convinto che l'Europa dovrebbe investire molte risorse in tecnologia per diventare indipendente se non - addirittura - competitiva con gli Stati Uniti.

 

Su questo dato converge la maggioranza di tutti i cittadini europei anche nel sondaggio Euroscope, con una media che sfiora il 70%. Le guerre infliggono sofferenze e danni a intere popolazioni e, sin dai tempi più lontani, le scoperte scientifiche hanno aiutato i Paesi combattenti a sviluppare strumenti utili per prevalere nel conflitto.

 

giorgia meloni affonda nella sedia dello studio ovale durante il colloquio con donald trump - foto lapresse

Molti degli investimenti in sistemi tecnologici avanzati, ad esempio, non sono spettacolari agli occhi del pubblico (come i sistemi di radar, le reti criptate di comunicazione, la difesa dai cyber attacchi), tuttavia rappresentano una buona base di partenza per gli investimenti in sicurezza del Paese.

 

Il cittadino spesso non sa che tantissime tecnologie come Internet, Gps, droni, visori, touchscreen, Pvc, nylon, teflon, eccetera, sono alcuni esempi di innovazioni scientifiche e tecnologiche messe a punto durante i conflitti e poi riconvertite e di cui oggi tutti si avvantaggiano. Investire in tecnologia militare vuol dire anche alimentare l'innovazione industriale e civile, tuttavia questo legame per le persone non è sempre immediato, soprattutto in Italia dove il dibattito è spesso ideologico e frammentato. [...]

ursula von der leyen giorgia meloni - foto lapresse

donald trump giorgia meloni foto lapresse GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP NELLO STUDIO OVALE

 

SI SPACCA IL VALLE OKKUPATO

 

SI SPACCA IL VALLE OKKUPATO - DOPO MESI DI BEI PROGETTI, CENTO TRA AUTORI E ATTORI CHE AVEVANO PARTECIPATO ALL’OCCUPAZIONE CONTRO LA TRASFORMAZIONE DEL TEATRO IN UN MACDONALD QUALSIASI, MOLLANO TUTTO E FONDANO IL ‘CENTRO NAZIONALE DI DRAMMATURGIA’ - “LA NOSTRA È UNA BATTAGLIA CULTURALE: VOGLIAMO COLLABORARE CON IL COMUNE E I TEATRI. GLI OCCUPANTI FANNO UNA BATTAGLIA SOLO POLITICA, CI ACCUSANO DI ESSERE CORPORATIVI E DICONO DI NO AI RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI”… 

Francesca De Sanctis per "l'Unità"

A Alla fine il filo si è spezzato. Quel filo sottilissimo che negli ultimi cinque mesi aveva tenuto insieme gli occupanti del Valle e i drammaturghi, tutti concordi nel fare dell'ex stabile un «teatro a vocazione drammaturgica», almeno così sembrava e così è scritto anche nello Statuto della Fondazione Teatro Valle Bene comune.

Che non corresse buon sangue tra i due gruppi in verità si era capito già da tempo. Basterebbe ricordare i toni accesi e rabbiosi che nel corso dell'assemblea pubblica del 16 novembre, indetta dagli autori per discutere della bozza per la nascita di un Centro nazionale di drammaturgia, aveva palesemente messo uno di fronte all'altro due pensieri diversi: uno più politico (gli occupanti), l'altro più culturale (gli scrittori).

Ecco perché gli oltre cento drammaturghi che avevano firmato la bozza di quel Centro nazionale di drammaturgia, che avrebbe dovuto/potuto trovare la propria sede al Valle, hanno deciso: il percorso intrapreso proseguirà fuori dal Teatro occupato e il prossimo passo sarà la costituzione di un'associazione culturale. Quale sarà la sede centrale che ospiterà il nascente Centro nazionale di drammaturgia verrà annunciato nel corso di una conferenza stampa, probabilmente al Teatro Argentina (La Casa dei Teatri di Villa Pamphilj o la Casa di Pirandello in via Bosio?), anche se più che una sede ci saranno probabilmente più sedi. Qualcuno pensa perfino agli immobili confiscati alla mafia.

«Un nutrito gruppo fra noi autori - spiega Angelo Longoni, drammaturgo - ha partecipato sin dall'inizio all'occupazione del Valle, che avrebbe dovuto colmare il buco provocato dalla chiusura dell'Idi e della mancanza in Italia (a differenza degli altri paesi europei) di un Centro nazionale di drammaturgia. Gli stessi occupanti hanno da subito accolto e capito la nostra necessità ma poco dopo siamo stati accusati di essere corporativi. Ci è stato fatto capire che la nostra partecipazione in quanto "gruppo di autori" era in contraddizione con lo Statuto. Poi ci dividono anche altre questioni: loro per esempio dicono no ai rapporti con le istituzioni, noi invece cercheremo di collaborare con gli Stabili, con il Comune, con la Siae; la loro è una battaglia politica, la nostra una battaglia culturale».

Tutto questo non esclude che ciascuno di loro, come singolo cittadino, possa partecipare alle attività del Valle, naturalmente. Ma la rottura ormai è avvenuta ed è insanabile. Gli scrittori, tuttavia, sono decisi ad andare avanti. «I tempi sono maturi per la nascita di un Centro nazionale che si occupi di archiviare, formare, promuovere, dobbiamo poter competere con gli altri paesi - spiega Maria Letizia Compatangelo -. Le adesioni aumentano giorno dopo giorno e arrivano da tutta Italia».

Tra i firmatari ricordiamo Dacia Maraini, Ugo Chiti, Gianni Clementi, Luca De Bei, Renato Sarti, Alberto Bassetti, Antonia Brancati, Alessandro Trigona, Maria Inversi e Giuseppe Manfridi che dice: «avere una Casa nazionale della drammaturgia è un'esigenza che sentiamo da tempo e siamo stanchi dei tanti luoghi comuni in circolazione su di noi (periferici, inutili? Una storia antica): siamo teatranti a tutti gli effetti e abbiamo delle competenze specifiche». Si va avanti, dunque, a questo punto fuori dal Valle.

 

 

Addio ad Angelo Longoni, una vita per raccontare storie

 


Morto a Roma autore e regista di Uomini senza donne e Maldamore 
 
Angelo Longoni - RIPRODUZIONE RISERVATA  Angelo Longoni - RIPRODUZIONE RISERVATA
 

"Il mondo è pieno di gente in salute che muore prima di un malato al quale non si darebbe più nessuna chance di sopravvivenza. Quanto possa durare la vita di ognuno dipende da uno schioccare di vita, da una distrazione in autostrada, da un piede messo in fallo, da una giornata piovosa, da un treno perso, da una coronaria costruita ed altri casi fortuiti.

Non è sempre la gravità di una malattia a uccidere, ma il destino". Così scriveva Angelo Longoni in Destino, suo ultimo romanzo, che uscirà postumo per Giunti Editore il 15 maggio prossimo.

Il regista e scrittore di tanti successi tra teatro, cinema e tv, come Uomini senza donne e Naja, è spirato questa mattina a Roma, dopo una lunga malattia. A darne notizia all'ANSA è la moglie, l'attrice Eleonora Ivone. I funerali si terranno mercoledì 23 aprile alle 12 alla Chiesa di Santa Maria i Trastevere a Roma.

Classe 1956, milanese ma romano d'adozione, 68 anni, padre di tre figlie - Margherita, Stella e Beatrice - Longoni era cresciuto alla Paolo Grassi e aveva fondato il Cendic, il Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea. Dopo alcune prove d'attore, a partire dagli anni Ottanta in teatro ha dato nuova luce alla drammaturgia contemporanea, portando in scena storie sempre strettamente legate a una riflessione sul presente, spesso in commedia, fossero i nuovi 'Maschi', la lotta di classe, l'imperfezione cui si sentono costrette le Madri, le nuove relazioni di coppia o il senso dell'onestà, tra titoli come Ostaggi, Testimoni, Il muro, Vita, Ospiti, Xanax, Modigliani, Facciamo Fiesta.

Tra i creatori, al tempo, della coppia d'oro Gianmarco Tognazzi- Alessandro Gassmann che fecero furore in 'Uomini senza donne', come pochi ha saputo 'tradurre' le proprie storie dalla pagina di un libro al set e il palcoscenico, e viceversa, dirigendo tanto anche per il piccolo e grande schermo dove ha firmato anche la miniserie su Caravaggio con Alessio Boni, il ritratto di Tiberio Mitri - Il campione e la Miss con Luca Argentero o Maldamore con Luca Zingaretti.

Rigoroso, con una scrittura mai ridondante, essenziale, ma sempre diretta ed efficace, Longoni ha lavorato fino all'ultimo, stroncato, racconta la moglie Eleonora Ivone all'ANSA, "da un tumore rarissimo, il mesotelioma pleurico", causato dall'esposizione all'amianto.

A marzo era in tournée il suo 'Chi è io' con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi e dal 14 al 19 maggio tornerà al Parioli Costanzo di Roma il suo 'Noi Giuda' con Massimo Ghini, "che è un po' il suo testamento", prosegue l'attrice.

Uscirà invece postumo per Giunti il suo ultimo romanzo, Destino, "un thriller che racconta come il destino faccia incrociare persone, casualmente, in situazioni totalmente avulse l'una dall'altra e fa sì che anche chi è predestinato a morire riceva in realtà un dono che non si aspettava. Ne avevamo già tratto una sceneggiatura - anticipa l'attrice - che sarà la mia opera seconda da regista". 

(ANSA)

 

 

NON BASTAVA LA "VEGGENTE DEI BALCANI", ORA ARRIVA QUELLA GIAPPONESE

 

NON BASTAVA LA "VEGGENTE DEI BALCANI", ORA ARRIVA QUELLA GIAPPONESE – LA FUMETTISTA RYO TATSUKI È NOTA COME LA “BABA VANGA” NIPPONICA: HA PREDETTO LA MORTE DI FREDDIE MERCURY NEL 1991, IL TERREMOTO DI KOBE NEL 1995 E IL CATASTROFICO TSUNAMI DEL 2011 (MAI UNA BUONA NOTIZIA) - I GIAPPONESI SI TOCCHINO, RYO TATSUKI HA ANNUNCIATO CHE A LUGLIO POTREBBE ABBATTERSI SUL PAESE UN'ALTRA MEGA ONDA CAUSATA DA UN'ESPLOSIONE DI UN VULCANO SOTTOMARINO...

ryo tatsuki - 1 

RYO TATSUKI - 1

In tutto il mondo esistono diversi sensitivi che affermano di poter vedere il futuro e incoraggiano le persone a prendere precauzioni in base alle proprie percezioni. In Giappone, la fumettista Ryo Tatsuki è nota come la Baba Vanga del suo popolo, poiché le sono state attribuite diverse previsioni che, a detta dei suoi seguaci, si sarebbero avverate nel giro di pochi anni.

 

A quanto pare la Baba Vanga giapponese avrebbe predetto la morte di Freddie Mercury nel 1991, il terremoto di Kobe nel 1995 e il catastrofico tsunami in Giappone nel 2011, solo per citare alcuni avvenimenti. Ryo Tatsuki ora lancia l'allarme per un possibile mega-tsunami nel luglio 2025. A quanto pare ha visto il mare "bollire" a sud del Giappone, il che è stato interpretato come il segnale di un'esplosione vulcanica sottomarina che potrebbe scatenare una distruzione di massa. [...]

 

tsunami giappone

Fino al 24 novembre 1976, la vita di Ryo Tatsuki ruotava attorno ai suoi disegni manga, ma in quella data un sogno ha cambiato la sua vita per sempre. Ha sognato che il frontman dei Queen, Freddie Mercury, moriva all'improvviso. Inizialmente la Baba Vanga giapponese non aveva dato molto peso a quel sogno ma 15 anni dopo, nel 1991 l'artista è scomparso per davvero e da lì la mangaka avrebbe avuto altri sogni premonitori.

 

Nel 1992, avrebbe fatto un sogno in cui si trovava nel corridoio di un palazzo e, in fondo,  c'era il ritratto di una donna bionda che teneva in braccio una bambina, con il nome del quadro "Diana". Ryo ha assicurato che cinque anni dopo il giorno in cui ha fatto quel sogno, la Principessa Diana è deceduta nel famigerato incidente d'auto di Parigi.

baba vanga

 

Nel 1995, disse di aver sognato che un uomo anziano che la portava su una "terra screpolata" e, dopo essersi svegliata, Tatsuki scrisse che la città giapponese di Kobe sarebbe stata "crepata" entro 15 giorni o 15 anni. Quindici giorni dopo, il devastante terremoto di Kobe ha colpito il Giappone, provocando oltre 5.000 vittime e diventando il secondo terremoto più mortale del XX secolo in Giappone.

 

Tra le cose che sostiene di aver previsto correttamente ci sarebbe anche la pandemia di coronavirus: "Tra 25 anni, un virus sconosciuto arriverà nel 2020, scomparirà dopo aver raggiunto il picco ad aprile e riapparirà 10 anni dopo", avrebbe scritto.[...]

tsunami giappone 2011 5

 

https://www.dagospia.com/cronache/come-se-veggente-dei-balcani-non-fosse-gia-abbastanza-arriva-431868

Lamborghini Gallardo si ribalta nel canale, l'imprenditore Luca Polito morto annegato: «Aveva comprato quel bolide qualche giorno fa»

 


L'incidente a Concordia Sagittaria, nel veneziano. Ferito il passeggero che viaggiava con il 51enne

 
Lamborghini Gallardo si ribalta nel canale, l'imprenditore Luca Polito morto annegato: «Aveva comprato quel bolide qualche giorno fa»


Una strada di campagna, un’auto da sogno appena acquistata, un tragico destino. È morto così Luca Polito, 51 anni, imprenditore edile noto a Concordia Sagittaria, nel Veneziano, vittima di un incidente stradale. La sua Lamborghini Gallardo bianca è finita capovolta in un canale nel primo pomeriggio di sabato 19 aprile, trasformando una giornata qualunque in un dramma.

L'incidente

Secondo una prima ricostruzione, Polito si trovava alla guida del bolide assieme a un amico, per un giro di prova. Pochi chilometri, giusto per prendere confidenza con la potenza del mezzo. Ma qualcosa è andato storto: l’auto ha perso aderenza, è uscita di strada ed è precipitata nel fossato accanto alla carreggiata. Quando i soccorsi sono arrivati, richiamati da alcuni passanti, per l’imprenditore non c’era più nulla da fare. Intrappolato al posto di guida, è morto annegato in 70 centimetri d'acqua. Il passeggero, ferito gravemente, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Portogruaro.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sommozzatori e anche l’elisoccorso, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. 

Le autorità, coordinate dalla polizia locale e con il coinvolgimento della procura di Pordenone, stanno cercando di chiarire le cause dell’incidente. L’ipotesi più probabile resta una fuoriuscita autonoma, forse dovuta all’alta velocità.

Chi era l'imprenditore Luca Polito

Dietro al nome di Luca Polito si celava un uomo riservato e determinato, poco avvezzo ai riflettori ma ben conosciuto nel suo ambiente per la serietà e la dedizione al lavoro. A capo di un’impresa edile con sede in via Gaffarelle, aveva costruito la sua carriera con sacrificio, spesso in silenzio, preferendo i cantieri ai social network, la concretezza al clamore. Chi lo conosceva bene lo descrive come una persona generosa, sempre pronta a tendere la mano. I titolari del suo ristorante di fiducia, nel cuore di Concordia, parlano di lui con la voce rotta dalla commozione: «Era una persona speciale, gentile, attenta. Non si tirava mai indietro se qualcuno aveva bisogno», hanno ricordato al Corriere della Sera. La sua vita, però, non era stata facile. Aveva affrontato lutti durissimi: la perdita prematura di due fratelli e di una cognata avevano segnato profondamente il suo percorso. Nonostante tutto, aveva sempre trovato la forza di andare avanti, sorretto dall’affetto della moglie Sonia Trevisan e del figlio Andrea.

https://www.leggo.it/italia/cronache/lamborghini_gallardo_incidente_morto_luca_polito_imprenditore_chi_e_concordia_sagittaria_oggi_20_4_2025-8790678.html

 

 

 

sabato 19 aprile 2025

Incidenti o attentati?

Negli ultimi 4 anni in Italia, si sono verificati due inspiegabili "incidenti" che hanno portato al crollo di due funivie. Il primo episodio si verificò nel 2021, nei pressi del Mottarone, zona che pullula di uomini del Mossad. A morire furono 5 israeliani. Nel 2025, la seconda funivia che è caduta è stata quella del monte Faito. Ancora una volta a bordo c'erano israeliani. O le funivie in Italia sono diventate inspiegabilmente "'pericolose" per gli israeliani oppure sotto c'è qualcos'altro.

[19/4, 12:15] Comandante Damiano: Negli ultimi 4 anni in Italia, si sono verificati due inspiegabili "incidenti" che hanno portato al crollo di due funivie. Il primo episodio si verificò nel 2021, nei pressi del Mottarone, zona che pullula di uomini del Mossad. A morire furono 5 israeliani. Nel 2025, la seconda funivia che è caduta è stata quella del monte Faito. Ancora una volta a bordo c'erano israeliani. O le funivie in Italia sono diventate inspiegabilmente "'pericolose" per gli israeliani oppure sotto c'è qualcos'altro.

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Quanto è bella Giusy Meloni 😍😍😍

 


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Cagate in libertà

 


Avremmo potuto accontentarci di vincere molti scudetti a Ferragosto, di collezionare sconfitte per sei, sette, otto goal in giro per il mondo, di prendere una coppa in faccia, celebrare un bonsai come fosse una coppa del mondo.

Avremmo potuto brancolare nel buio alla ricerca di una data e di un luogo di nascita del nostro club, celebrare presentazioni faraoniche di giocatori venuti da lontano che durano un stagione fatte da dirigenti venuti da lontano che durano una stagione.

Avremmo potuto far apparire uomini a sei dita, ombrelli, errori grammaticali, cattivo gusto nelle nostre scenografie sconclusionate, se non acquistate dalla società su un sito dall'altra parte del mondo, o di riempire lo stadio con i biglietti regalati dagli sponsor.

Avremmo potuto farci riconoscere per il complottismo perpetuo, per l'antisportività, per aver inseguito arbitri internazionali non graditi in aeroporto.

Invece abbiamo deciso di veder giocare una partita gagliarda e avvincente, di gioire e poi soffrire, di crederci e poi rimanerci male. Abbiamo partecipato a un momento sportivo entusiasmante, accettando l'arrivo di una sconfitta carambolesca e forse ingenua con dignità, con immutata passione.

Abbiamo lasciato ad altri il record di tute di acetato per andare a passeggio, di bruchi sul cruscotto, di ricerca del vip improbabile a cui far indossare la maglia da gara, di presenze sul trespolo quando giocano gli altri.

Abbiamo scelto la Lazio, la prima squadra di Roma.


@lazio_e

 libertà

Basta con queste azioni ignobile fasciste

 


Quando la ruspa non scava, ma cancella.


Succede a Cichero, frazione di San Colombano Certenoli, Liguria. Una manciata di case, un piccolo cimitero di vallata, e una lapide che da quarant’anni segnava il riposo eterno di Federico Beronio, nome di battaglia “Zatta”, partigiano, vice comandante della Divisione Garibaldina Cichero, uno dei protagonisti della Resistenza ligure.


Ma non c’è memoria che tenga davanti alla ruspa.

Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Carla Casella (centrodestra, vicina a Fratelli d’Italia), ha deciso di rimuovere il cippo che ricordava il sacrificio di Beronio.

La tomba è stata distrutta, i resti riesumati e sepolti “incomposti”, come ha raccontato chi era presente. Nessuna comunicazione degna di tale nome. Nessun rispetto per i familiari. Nessuna pietà.

Solo silenzio e ghiaia.


La giustificazione? La solita burocrazia. Un "rinnovo degli spazi cimiteriali".

Ma la verità è che quando a pagare è un simbolo della Resistenza, il dubbio si fa certezza: non è incuria, è un atto politico.

È una scelta. È un messaggio.

Un messaggio che puzza di revisionismo e di quella cultura di fondo che ancora oggi fatica a digerire che la libertà in Italia sia nata proprio dall’antifascismo.


Federico Beronio non era un nome su una lapide. Era parte viva della nostra storia. Aveva scelto di essere sepolto lì, in quella terra dove aveva combattuto per liberarci. E lì sarebbe dovuto restare.


L’ANPI ha parlato di "sfregio alla memoria", e ha ricordato che proprio da Cichero partì quel famoso “Codice morale” firmato da Bisagno e Bini, due uomini diversi, uniti dallo stesso obiettivo: liberare l’Italia.


E oggi?

Oggi il codice viene calpestato.

Oggi si preferisce l’oblio alla memoria, il revisionismo alla verità, la ruspa alla storia.


A pochi giorni dal 25 aprile, mentre il Presidente della Repubblica si prepara a celebrare l’80° anniversario della Liberazione, c’è chi, nei piccoli comuni italiani, tenta di seppellire con la terra anche il senso stesso di quella festa.


Non possiamo restare in silenzio.


Non è solo una tomba rimossa. È un segnale.

Un colpo alla Resistenza è un colpo alla Costituzione.

Un colpo alla memoria è un colpo alla democrazia.


Chi ha autorizzato questo scempio dovrebbe solo vergognarsi.

Chi ancora oggi tace o minimizza, è complice.

E noi, invece, dobbiamo ricordare. Più forte. Più chiaro. Più ostinati che mai.


di Gian Luca Faraoni

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#DilettaLeotta sempre al top 🤩

 


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Diletta Leotta da “brividi” ✨✨😍😍

 

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venerdì 18 aprile 2025

MariaLuisa Jacobelli,FANTASTICA😍🤤

 


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Il reddito garantito

 


Ricevere 1.200 euro al mese per tre anni, senza condizioni.  

Sembra utopia? In Germania è diventato realtà.


Dal 2021 al 2024, 122 persone hanno partecipato a un esperimento promosso da *Mein Grundeinkommen*, una no-profit che ha voluto rispondere a una domanda cruciale:  

👉 Se garantisci un reddito di base alle persone, smettono di lavorare?


Spoiler: no, non lo fanno.  

Chi ha ricevuto il reddito ha continuato a lavorare in media 40 ore a settimana, proprio come chi non lo ha ricevuto. Ma con una differenza: più serenità, più libertà, più possibilità di scegliere.  

C'è chi ha cambiato lavoro, chi ha ripreso a studiare, chi ha finalmente seguito una passione.  

Non si sono “adagiati”, si sono rialzati. E sono andati nella direzione che desideravano davvero.


📊 I risultati? Più benessere psicofisico, più autonomia (soprattutto tra le donne), più risparmio e persino più donazioni.  

Il reddito di base ha offerto qualcosa che oggi manca a troppi: stabilità.  

E con quella stabilità, la libertà di scegliere come vivere la propria vita.


💭 E se il lavoro non fosse più solo una necessità, ma diventasse una possibilità?  

Una scelta, non una condanna.


L’esperimento tedesco ci mostra che un altro modello è possibile.  

Non è fantascienza: è una visione concreta di futuro, più giusta e più umana.

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Impeccabile anche in tuta la nostra Diletta 😌🔥

 


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Una Belen da Sogno! 🥰😍🤩

 


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giovedì 17 aprile 2025

Luther Blisset...

 


Luglio 1983, l’attaccante del Milan Luther Blissett è raffigurato in sella a una Lambretta all’Arco della Pace, a Milano, poco dopo aver firmato per il club rossonero……….sono certo che se fosse ancora in attività Cardinale, Moncada, Furlani, Scaroni e Ibrahimovic lo acquisterebbero immediatamente per non farselo sfuggire…..

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💚buona giornata dalla bellissima Ainett Stephens la GATTA nera 🖤



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Che ne pensate di Mietta (55 anni) ☺️

 



👇🏻

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Qualcuno doveva pur dir dirlo

 


Prima ha stampato due record italiani in vasca in meno di 24 ore.


Poi, in sole dieci righe, Sara Curtis ha smontato due tra le più grandi sciocchezze che vengono abitualmente pronunciate o date per scontate nella società e nel mondo dello sport.


Uno.

“Sono la prima campionessa di nuoto italiana nera, anzi mulatta - ha detto a ‘Repubblica’ - Non mi piace quando sento dire ‘di colore', non ha senso, a parte che anche il bianco è un colore e poi nessuna pelle al mondo è davvero bianca.”


Due.

“Lo sport abbatte i pregiudizi: c'era qualcuno che pensava che i neri non potessero nuotare velocemente perché avrebbero le ossa più pesanti, che stupidaggine".


Esattamente. 


E può sembrare poco, ma anche riferirsi a un nero chiamandolo “di colore” è figlio di un retaggio razzista che abbiamo il dovere di smontare.


Ed è bello che sia una ragazza di 18 anni a dare letteralmente lezioni di italiano, di civiltà e, già che c’è, pure di biologia a uomini di 40 o 50.

Lorenzo Tosa 

Federica Nargi 🔥 Voglia di mare 🌊😍

 


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Una illegale Maria del Mar - Modella argentina 🇦🇷

 


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La Bellissima Calciatrice del Venezia che sta facendo sballare tutti 😍🤩 Agata Isabella Centasso 🇮🇹

 

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🩷💙 Aida Yespica… stellare… 😍

 


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La Bellissima Giornalista sportiva che tifa Juventus Eva Darina! 😍💔🤩

 


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Semplicemente Wanda 😲🔥

 

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Wanda 🔥🥵😍

💙🩷Carolina Marconi😍 ma che splendore

 


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Il Viminale lo ha poi risarcito?

 Articolo del 2020



La testimonianza diretta di Marco, 23 anni. 

Picchiato da un poliziotto in borghese, a Roma, sabato scorso, mentre tornava a casa con un amico. 


«Erano passate le 3 di notte. Stavo tornando a casa con un mio amico dopo aver passato la serata a Trastevere - racconta - arrivati a viale Marconi si affianca allo scooter su cui viaggiavamo un’auto grigia. Era una 500 XL con a bordo due uomini. Mi fissano e mi urlano “ma che cazzo ti guardi?”. Io rispondo per le rime e continuiamo a battibeccare per qualche secondo. Quando pensavo fosse tutto finito si scatena l’inferno»


«Ci tagliano la strada, bloccando lo scooter e quello alla guida si avvicina a me. Mi urla in faccia parolacce e minacce di ogni tipo. Poi mi colpisce con due schiaffi fortissimi. In pieno viso. Ero pronto a reagire quando tira fuori il tesserino e mi dice di esser un poliziotto. E urla ancora “e mo che fai?”. A quel punto mi blocco. Non credevo ai miei occhi. Mi urlava “ti arresto”, “ti faccio sparare” e altre frasi rabbiose. Inizio a parlare chiedendo loro perché si stavano comportando così e per tutta risposta mi sferra un pugno in pieno volto».


I due "valorosi" sono stati identificati, sono due agenti del Reparto Volanti della questura di Roma, entrambi al momento dei fatti fuori servizio. Dalla questura tutto tace. 


Ci sembra davvero arrivato il momento di dire basta. 

Tutto il marciume diffuso e generalizzato che sta emergendo sempre più spesso, è diventato davvero intollerabile. 

Torniamo a ripetere a gran voce che il problema non è di singole mele marce, ma è un cancro strutturale e radicato nelle forze dell'ordine, agevolato da un sistema legale e istituzionale criminogeno. 


Un abbraccio a Marco, al quale va tutto il nostro sostegno per il coraggio mostrato nel denunciare pubblicamente quanto subito. 


Questo è solo inizio😱

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Elisabetta Canalis ci fa impazzire.😍

 


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mercoledì 16 aprile 2025

Viaggio inutile della Melona

 


Io non ho ancora capito cosa ci vada a fare la melina da Trump quando dobbiamo essere coesi con l UE e trattare unitariamente, tra l'altro non potrebbe prendere iniziative da sola per il paese, scendere a qualunque patto col folle senza consultarsi con il parlamento non dovrebbe essere consentito, come quando prese l'iniziativa dei centri in Albania, le sue scelte folli ed estemporanee poi le paga tutto il paese. Chissà se regalerà anche a Trump come a re Carlo la Nutella in questo caso per addolcirsi l'area da leccare?!  Non comprendo cosa si sia sognata e perché le persone dormono e non si ribellano per questi aspetti, tra chi si disinteressa completamente e chi non ha il minimo buonsenso stiamo andando completamente a ........

Monica Pierbattisti

Una super Diletta in versione studiosa 🤓😍

 


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Che fine ha fatto il Diritto alla Casa???

 Percorso per la scuola dell'infanzia: la casa è un diritto ... 

(google)


Nonostante la Delibera 110/05 preveda:

·        Centri d’assistenza abitativa temporanea e buoni d’assistenza abitativa temporanea

·        Agenzia per gli affitti

·        Interventi d’autorecupero

·        Incontri con la proprietà di alloggi sfitti, abbandonati o occupati per promuovere Canone concordato e solidale

·        Dichiarare il territorio del Comune di Roma, “Comune libero da sfratti”

·        Acquisto degli appartamenti non  venduti  dagli Enti Previdenziali

·        Riconversione delle caserme inutilizzate o sottoutilizzate da destinarsi a canone concordato e solidale al personale F.F.A.A. e ai cittadini in stato di disagio;

Nonostante la sentenza del Tar del Lazio n. 3379/2005 del 22 giugno 2005 affidi

al Sindaco,  visto anche l’art. 54 comma 2 del D. Leg. N. 207/2000”.

·        Il blocco degli sfratti

·        La requisizione temporanea delle case sfitte,  ben 113.000 a Roma.

 

NIENTE E’ STATO FATTO DI TUTTO QUESTO.

SI CONTINUA A VENDERE IL PATRIMONIO PUBBLICO, ALTRI 13.000  APPARTAMENTI  COMUNALI , SI SGOMBERANO I PALAZZI LIBERATI ALLA SPECULAZIONE EDILIZIA E ALLA RENDITA IMMOBILIARE. SI SFRATTANO

ANZIANI E PERSONE DIVERSAMENTE ABILI.

E’ ORA CHE I MOVIMENTI, I SINDACATI, I COMITATI  PER IL DIRITTO ALLA CASA SI CONFRONTINO DI NUOVO PER PREPARARE UNITI LA MOBILITAZIONE PER RICHIEDERE IL BLOCCO DEGLI SFRATTI E DEGLI SGOMBERI.

 Edmund Dantes

Sara Curtis batte a 18 anni il record di Federica Pellegrini, chi è: altezza, fidanzato, studi, dove vive

 

Sara Curtis batte il record di Federica Pellegrini, chi è la nuotatrice italiana: dove vive, fidanzato, carriera, studi ed età

Sara Curtis nella storia del nuoto. A Riccione strappa il pass per i Mondiali di Singapore e segna il nuovo record italiano sui 100 metri stile libero. Il suo 53.01 strappa il primato a Federica Pellegrini, che nove anni fa aveva totalizzato 53.18. Niente male per la 18enne di Cuneo, tra le più talentuose della squadra azzurra già alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Vediamo chi è la nuotatrice che nelle ultime ore sta nuovamente facendo parlare di lei per i grandi risultati in vasca.

 

Chi è: età, altezza

Nata il 19 agosto 2006 a Savigliano (Cuneo), Sara Curtis ha 18 anni, è alta 175 centimetri e pesa 74kg. Nata da papà piemontese e da mamma nigeriana, è una nuotatrice italiana specializzata nei 50 stile libero e nella 4x100 stile libero. Si allena a Fossano, a circa 20 minuti da casa e fa parte della società CS Roero. Sara a Parigi ha partecipato alla sua prima Olimpiade in carriera. Il sorriso è il suo biglietto da visita e quello che gli permette di affrontare lo sport con gioia e passione. 

Carriera

Rappresenta uno dei talenti più cristallini del nuoto azzurro. Veloce ed eclettica, lo stile libero le permette da sempre di dare libero sfogo alla sua esplosività. Più in generale è una specialista dello sprint, muovendosi tra i 50 e i 100 in tutti gli stili tranne la rana. Si prende i riflettori nel luglio del 2023, quando si mette al collo tre ori e due argenti agli Europei juniores di Belgrado tra competizioni individuali e staffette. Agli Assoluti primaverili 2024 di Riccione conquista il pass individuale per i Giochi Olimpici nella distanza più breve dei 50 sl, migliorando il record italiano detenuto da Silvia Di Pietro e stabilendo il nuovo primato continentale a livello juniores. Nel mese di luglio vince ben sette medaglie (sei ori e un argento) agli Europei juniores di Vilnius, in Lituania. È la più giovane in vasca tra gli azzurri a Parigi, ma sogna in grande. Il 15 aprile 2025 segna il nuovo record italiano sui 100 metri stile libero con il tempo di 53.01. Nel suo percorso è stato fondamentale il suo coach Thomas Maggiora che la segue da quando aveva 6 anni.

 

Carriera

Rappresenta uno dei talenti più cristallini del nuoto azzurro. Veloce ed eclettica, lo stile libero le permette da sempre di dare libero sfogo alla sua esplosività. Più in generale è una specialista dello sprint, muovendosi tra i 50 e i 100 in tutti gli stili tranne la rana. Si prende i riflettori nel luglio del 2023, quando si mette al collo tre ori e due argenti agli Europei juniores di Belgrado tra competizioni individuali e staffette. Agli Assoluti primaverili 2024 di Riccione conquista il pass individuale per i Giochi Olimpici nella distanza più breve dei 50 sl, migliorando il record italiano detenuto da Silvia Di Pietro e stabilendo il nuovo primato continentale a livello juniores. Nel mese di luglio vince ben sette medaglie (sei ori e un argento) agli Europei juniores di Vilnius, in Lituania. È la più giovane in vasca tra gli azzurri a Parigi, ma sogna in grande. Il 15 aprile 2025 segna il nuovo record italiano sui 100 metri stile libero con il tempo di 53.01. Nel suo percorso è stato fondamentale il suo coach Thomas Maggiora che la segue da quando aveva 6 anni. 

Studentessa fuori dalla vasca

Fuori dalla vasca Sara è una ragazza semplice che ama passare il proprio tempo libero in compagnia della famiglia e degli amici. Studentessa all'Istituto Tecnico Economico e Turistico nella sua Savigliano e cresciuta nel mito di Marco Orsi, il suo nuotatore preferito.

 

Studentessa fuori dalla vasca

Fuori dalla vasca Sara è una ragazza semplice che ama passare il proprio tempo libero in compagnia della famiglia e degli amici. Studentessa all'Istituto Tecnico Economico e Turistico nella sua Savigliano e cresciuta nel mito di Marco Orsi, il suo nuotatore preferito.

Le passioni

Quando è fuori dalla piscina Sara ama leggere e dipingere ma anche ascoltare la musica che riesce a caricarla anche prima delle gare. Ama anche la moda, in particolare lo stile americano: «Amo vestirmi con lo stile americano, largo e comodo» ha rivelato in un'intervista. 

Il fidanzato

Sara è fidanzata con Andrea Pusce, anche lui nuotatore. Curtis ha pubblicato una foto di un bacio con l'attuale compagno sul proprio profilo Instagram. Dopo il risultato di Riccione lui le ha scritto su Instagram: «Dove solo tu sai di poter arrivare».

https://www.leggo.it/schede/sara_curtis_chi_e_pellegrini_record_eta_altezza_studi_dove_vive_fidanzato_oggi_16_4_2025-il_fidanzato-6-8782657.html