Ivan Juric è il nuovo allenatore della Roma. Tralasciando tutto ciò che è stato in questi giorni, questo sarà un post esclusivamente legato alla scelta tattica e tecnica di prendere Ivan Juric come successore di Daniele De Rossi.
Juric nasce come "figlioccio" di Gasperini, sia in termini tattici che di atteggiamento. È un duro, che pretende tanto dai suoi giocatori, dai suoi superiori e che non si fa problemi a fare scelte pesanti.
Da un punto di vista tattico (oltre per tutto ciò che abbiamo detto in questi giorni) non condivido la scelta dei Friedkin. A mio parere non è una scelta vincente puntare su un allenatore che gioca esclusivamente con un sistema a 3.
La Roma in rosa ha solo 4 centrali con Angelino e Celik che eventualmente possono adattarsi come braccetti.
Ma in questo caso perderesti giocatori sulle fasce, sulle quali già siamo carenti sia quantitativamente che qualitativamente.
Non abbiamo alcun quinto puro di ruolo (forse l’unico è Saud, mai visto finora) ma solo giocatori che possono adattarsi a fare quel ruolo.
El Sha non credo sia fisicamente pronto a fare da quinto a tutta fascia, Zalewski è ancora da reintegrare in rosa, Dahl e Saud probabilmente a livello tattico ancora non sono pronti (per quanto io li butterei nella mischia).
Rimangono quindi Celik e Angelino, gli stessi che dovrebbero adattarsi a fare i braccetti.
Juric al Toro giocava con un 3-4-2-1 con due sotto punte dietro a Zapata. Credo che farà lo stesso qui con Soule e Dybala dietro a Dovbyk. A centrocampo spero che l’inamovibile sia Kone, con il compagno di reparto che ruoterà.
In questo sistema forse (purtroppo) potrebbe perdere posizioni Pisilli, più adatto in un centrocampo a 3 o a 5 (quindi comunque con 3 centrocampisti).
A prescindere da tutto Juric avrà il nostro sostegno in quanto allenatore della Roma, a differenza dei giocatori che allenerà e della società, su cui avremo assolutamente tolleranza zero.
Dato che neanche la Roma sui suoi canali ufficiali ti ha dato il benvenuto, lo facciamo noi.
Benvenuto Mr. Juric, fagli sudare quella maglia.
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