Amnistia e indulto 2014, Donato Capece (Sappe): “La situazione resta allarmante, altro che emergenza superata.”
AMNISTIA E INDULTO 2014 SUICIDI IN CARCERE - Un’altra notizia di suicidio in carcere a distanza di pochi giorni dal suicidio nel carcere Due Palazzi di Padova. A togliersi la vita nel carcere di Ascoli Piceno è stato l`imprenditore edile di Fermo che il 15 settembre scorso aveva ucciso a colpi di pistola due suoi ex operai kosovari che erano andati a chiedergli stipendi arretrati.
AMNISTIA E INDULTO 2014 SUICIDI IN CARCERE - “La morte di un detenuto intristisce tutti, specie coloro che il carcere lo vivono quotidianamente nella prima linea delle sezioni detentive, come le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria che svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato. Nulla poteva far immaginare cosa avesse intenzione di fare il detenuto che si è ucciso stanotte ad Ascoli Piceno. Certo, un ristretto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria.
AMNISTIA E INDULTO 2014 SUICIDI IN CARCERE -Per Capece “il suicidio di un altro detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze. Lo conferma anche il dato di 20 suicidi di detenuti nei primi sei mesi dell`anno. Non sono peraltro passati che pochi giorni dal suicidio, il 12 ottobre scorso, di un altro detenuto, nel carcere di Como. Altro che emergenza superata, come ci affretta a liquidare la questione sovraffollamento: i drammi e le tensioni in carcere restano, eccome. Proprio il Sappe ha avuto modo di ricordare nel corso di una visita nei penitenziari marchigiani qualche giorno fa che dal 1 gennaio al 30 giugno 2014 nelle carceri delle Marche si erano contati il suicidio di un detenuto ad Ancona, 149 atti di autolesionismo, 15 tentati suicidi, 53 colluttazioni e 4 ferimenti”, aggiunge CapeceIl sindacalista sottolinea che “negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 16mila tentati suicidi ed impedito che quasi 113mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Purtroppo oggi ad Ascoli Piceno il poliziotto di servizio non ha potuto impedire il decesso del detenuto”. “La situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata. Per fortuna delle istituzioni, gli uomini della Polizia penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere, come a Ascoli Piceno, con professionalità e umanità. Ma devono assumersi provvedimenti concreti: non si può lasciare solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri marchigiane e del Paese tutto”, conclude Capece.
http://www.contattonews.it/2014/10/24/amnistia-e-indulto-2014-capece-dopo-gli-ultimi-suicidi-la-situazione-resta-allarmante-altro-che-emergenza-superata/275582/
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