Letta in questo modo parrebbe la cronaca dell’ennesimo episodio di cattiva convivenza proveniente dalla provincia italiana; dalla periferia di una delle più grandi e importanti città italiane, Torino, dove le buone regole dell’accoglienza e dell’integrazione, sbandierate nei salotti televisivi e sulle pagine dei giornali, cozzano con la realtà quotidiana di chi è lontano dai palazzi del centro e vive le difficoltà della periferia urbana. Parliamo di cortocircuito tra parole e fatti poiché la vicenda del bus 69, l’idea di istituire un’apposita linea per i Rom, l’assemblea pubblica indetta a furor di popolo in pieno stile americano, non sono frutto della mente di un’amministrazione leghista o di centrodestra, ma di una giunta targata Pd-Sel. Il sindaco Gambino, infatti, è iscritto al Pd di Renzi e dell’ex ministro Kyenge; l’assessore Spinelli è un membro di Sel, compagno di partito, quindi, di Vendola e della presidente della Camera Laura Boldrini. Si attendono ora le reazioni proprio dei vertici dei due partiti, chiamati a sciogliere una questione delicata che potrebbe creare, per loro, un pericoloso precedente. Vedremo se la giunta rossa di Borgaro vincerà la propria battaglia e otterrà il bus per i Rom o se, al contrario, sindaco e assessore pagheranno le loro esternazioni riguardo alla linea: quella del partito, ovviamente, e non certo del 69.
Francesco Pezzuto
http://www.ilprimatonazionale.it/2014/10/24/borgaro-il-sindaco-del-pd-chiede-un-bus-separato-per-i-rom-che-diranno-renzi-e-boldrini/
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