L'ultima grana scoppia nelle mani del deputato Carlo Sibilia.
I grillini la scorsa settimana hanno restituito un milione e mezzo di euro allo Stato dopo aver rendicontato per mesi scontrini e risse a porte chiuse per diaria e rimborsi in busta paga. Il Restitution Day è arrivato, ma per Sibilia non ha avuto la giusta visibilità sui mezzi di informazione.
Così su facebook scrive: "Cosa dire una stampa che oscura il Restitution Day? L’evento più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino?".
Insomma nel suo spericolato paragone, l'onorevole grillino ammette candidamente che uccidere i due magistrati con le stragi di Capaci e via D'Amelio nel 1992, fu un atto rivoluzionario.
Passano pochi minuti e sul web scoppia la protesta. Sulla pagina di Sibilia arrivano commenti di fuoco: "Vergognati", "hai uno scarso senso dello Stato", "quelle furono assassini di mafia, non atti rivoluzionari, non sei degno di stare in parlamento".
Per la rete il danno è fatto.
Ed effettivamente le parole di Sibilia non lasciano spazio a molte interpretazioni. Così, infine c'è chi si spinge fino a chiedere le sue dimissioni, altri invocano anche l’intervento del presidente della Camera Laura Boldrini: ”Faccio rispettosamente notare. Le saremmo profondamente grati se domani vorrà chiedere al Cittadino Sibilia di fare le sue scuse alle famiglie che hanno perso i loro cari ed a tutti gli Italiani”.
http://www.articolotre.com/2014/10/sibilia-deputato-m5s-un-atto-rivoluzionario-uccidere-falcone-e-borsellino/
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