sabato 25 ottobre 2014

AAA paparino cercasi. Il fenomeno delle sugar babes

escort-fisco-478x268-M.S.- Vorrebbero studiare, terminare l'università, laurearsi e trovare lavoro. Ma le condizioni economiche sono quelle che sono; spesso si trovano ad arrancare per far fronte ai debiti universitari, ai prestiti richiesti esclusivamente con l'intento di poter studiare e affacciarsi al mondo professionale.
Ed è ecco allora che, pur di ripagare il tutto, scelgono di prostituirsi.
Sono le sugar babes, ragazze tra i 20 e i 30 anni, che, come rivela The Post Internationale, mettono in vendita il proprio corpo in cambio di soldi, ricevuti dai "paparini": uomini facoltosi, con uno stipendio medio di 250mila dollari all'anno, che desiderano compagnia e attenzioni da parte di studentesse giovani e carine, "di classe" perché laureande.
Tutto si combina attraverso internet: le ragazze s'iscrivono in determinati siti d'incontri, e caricano la propria fotografia. Nella descrizione sono tenute a spiegare la propria necessità, includendo la cifra mensile che intendono raggiungere attraverso gli appuntamenti. A quel punto, il gioco è fatto: c'è soltanto più da aspettare che unsugar daddy si faccia vivo e organizzi un incontro. Sarà il "papi", colui che baderà alle esigenze economiche della studentessa in cambio di rapporti sessuali o semplice compagnia.
"E' un business vantaggioso, il nostro", si raccontano tra loro. Ed è vero: le ragazze incassano circa 350 dollari a prestazione; sono tenute ad allacciare un rapporto anche personale con il "paparino", evitando di "tradirlo" con (troppi) altri uomini. Accetteranno di incontrarlo ogni volta che lui lo richiederà, anche numerose volte alla settimana.
Non è un fenomeno marginale. In Italia sta prendendo rapidamente piede -grazie a siti come sugardaddy.it- e conta sempre più "affiliate".  Anche se, da noi, c'è da precisare, la maggior parte della prostituzione universitaria si verifica non tanto per avere un "tutore economico", quanto un posto letto. Gli affitti di una camera nelle città universitarie sono esorbitanti, e per le ragazze vendere il proprio corpo appare la soluzione più facile per far fronte ai propri problemi logistici.
Nel resto del mondo, invece, è il sito d'incontri SeekingArrangement.com a far da padrone: qui si contratta e si decide, in un universo che conta oltre 3 milioni e 600mila utenti, provenienti da ben 139 Paesi. 2.6 milioni sono sugar babes, i rimanenti sugar daddies. Rilevante notare come, nel 2007, le "escort universitarie" iscritte erano poco più di 38mila.
Qualche altro dato in grado di far comprendere le dimensioni del fenomeno proviene dalla Gran Bretagna: qui, su un campione di 325 laureande, 35 hanno ammesso di essersi prostituite, 23 di aver tenuto spettacoli di lap dance, 19 di strip tease, 52 di aver trovato lavoro nell'industria del sesso e 26 di aver prodotto materiale porno.

http://www.articolotre.com/2014/10/aaa-paparino-cercasi-il-fenomeno-delle-sugar-babes/

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