“manipolazione di mercato pluriaggravata e continuata”
L'indagine
avviata mesi fa dalla Procura di Trani arriva finalmente a smascherare
il disegno criminale che le agenzie di rating hanno realizzato a danno
dell'Italia (e non solo).
La
strategia delle agenzie di rating è sempre stata chiara: quando i
mercati mondiali sono entrati in una fase in cui le banche (e le
speculazioni nei mercati) stavano iniziando a non fruttare più come
prima, per costringere gli Stati ad attuare politiche nocive per i
cittadini ma utili agli interessi delle banche (e delle multinazionali
che le posseggono), le agenzie di rating hanno iniziato a diffamare gli
Stati (quindi anche l'Italia), declassandoli pesantemente, e quindi
hanno fatto scappare gli investitori, alzare lo spread (lo specchio per
le allodole che tanta paura fa alla gente comune) e gettare anche il
nostro paese nel caos. Da noi c'era un governo "Burlesque", che tanto ha
fatto, ma solo per se e la sua schiera di cortigiani e cortigiane e
niente ha fatto per il paese e questo è il motivo per cui, grazie al
disinteresse verso la cosa pubblica, unito all'inettitudine al governo,
l'attacco premeditato al nostro Stato è arrivato a buon fine.
L'uomo
delle banche (e della Chiesa), è l'uomo di Moody's: un totale conflitto
di interessi di cui quasi nessuno si è accorto. La disperazione italiana
per il niente del "Burlesque", ha fatto accogliere come un salvatore
questo cinico e scaltro soggetto, che ha fatto finta di apparire l'uomo
della provvidenza, ma nella realtà ha attuato delle politiche economiche
e sociali che per arricchire le banche e mantenere i privilegi (e i
soldi), hanno distrutto la società civile e l'economia italiana. Oggi i
cittadini italiani lavorano (i fortunati che lo hanno, il lavoro, agli
altri rimane il suicidio o la fuga all'estero) per pagare tasse
salatissime e sempre più alte, i cui proventi arricchiscono le banche
tanto care all'uomo delle banche. Lo spread oggi è dov'era prima della
sua nomina, le agenzie di rating continuano a bastonarci. Ha distrutto
l'economia italiana: alzando accise e tasse ha tolto denaro ai cittadini
(ceto medio-basso: il 90% della popolazione), e questa minore ricchezza
nelle tasche sta distruggendo i consumi e accelerando la depressione
economica, perché sempre più aziende chiudono. La miopia e l'incapacità
(ma forse è tutto voluto) di questo uomo (e della sua congrega di
"tecnici") in abito sono lo schiaffo alle esigenze e alla vita della
gente comune.
Questo castello di delinquenza d'alto livello sta però per crollare, la Procura di Trani ha appena chiuso le indagini sull'agenzia di rating Standard & Poor’s, indagata insieme a Fitch e Moody’s per i giudizi negativi dati sull'Italia e il conseguente crollo dei mercati. L’inchiesta sul comportamento anomalo delle agenzie era partita in seguito ad una denuncia di due associazioni dei consumatori, nell'avviso di conclusione indagini, il Pm contesta a S & P di aver posto in essere “una serie di artifici concretamente idonei a provocare una destabilizzazione dell’immagine, prestigio e affidamento creditizio dell’Italia sui mercati finanziari”.
Questo castello di delinquenza d'alto livello sta però per crollare, la Procura di Trani ha appena chiuso le indagini sull'agenzia di rating Standard & Poor’s, indagata insieme a Fitch e Moody’s per i giudizi negativi dati sull'Italia e il conseguente crollo dei mercati. L’inchiesta sul comportamento anomalo delle agenzie era partita in seguito ad una denuncia di due associazioni dei consumatori, nell'avviso di conclusione indagini, il Pm contesta a S & P di aver posto in essere “una serie di artifici concretamente idonei a provocare una destabilizzazione dell’immagine, prestigio e affidamento creditizio dell’Italia sui mercati finanziari”.
L’imputazione è quindi “manipolazione di mercato pluriaggravata e continuata”,
e nel procedimento verrà chiamata ad esprimersi anche la Consob
(Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), a cui nell'atto della
Procura viene richiesto di valutare l’opportunità di continuare a far
operare S & P in Italia. La Commissione a questo punto potrebbe
persino decidere di costituirsi parte civile e/o mandare gli atti
all’Esma (European Sales and Marketing Association) affinché valuti a
sua volta l’apertura di una indagine per quanto di sua competenza. Tra
le valutazioni più sospette, ci sono quelle del 20 maggio e dell’ 1
luglio 2011, per colpa delle quali vi furono ingenti
danni all'economia e l’immagine del nostro Paese.
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