Come avrete notato ultimamente, gli articoli sull'automotive
suscitano sempre maggiore interesse, viste le trovate ingegneristiche
all'avanguardia e la ricerca sfrenata di energie alternative che
possano un giorno sostituirsi al petrolio con i vantaggi che conosciamo.
Oggi la volontà è quella di cambiare un pò tema e di proporre
qualcosa di nuovo, un'applicazione della tecnologia ingegneristica non
più alla strada ma bensì al mare. L'oggetto dell'attenzione quindi è
un catamarano hi-tech, a scarso impatto ambientale: "
Proteus".
Varato dalla
Marine Advanced Research di
Palo Alto in
California, su progetto dell'italiano
Ugo Conti, il nome di questo bi-scafo la dice lunga su quelle che sono le sue particolari doti e funzioni.
Proteus sta infatti per "
Proteo", divinità famosa in mitologia per poter cambiare forma a seconda delle esigenze e delle necessità.
Costituito di
due pattini gonfiabili lunghi
30 metri, collegati tra loro tramite una sovrastruttura di
2 archi di sostegno in titanio, Proteus ospita la cabina di pilotaggio e la plancia di comando in una posizione "nuova", sospesa sotto il ponte arcuato, ad
un'altezza di
8 metri.
I due scafi, sono quindi collegati tra loro da una struttura arcuata e
non piana. La chicca sta proprio qui, infatti la libertà dei due
pattini è anche ciò che dona al catamarano la possibilità di mutare
forma variando la loro distanza a piacimento e regolando di conseguenza
altezza e larghezza.
Un ragno acquatico, dotato di
due motori alimentati a biodiesel da 335 cv, con
trasmissione Arnesson ed eliche di superficie che gli permettono di raggiungere una
velocità massima di 30 nodi.
Il progetto è stato finanziato da importanti partner internazionali, come la software house
Autodesk e la multinazionale
Hewlett Packard; per quanto visto fin'ora Proteus non sta tradendo le aspettative, riportando ottimi risultati nei test durante la "
One Ocean" nel Pacifico.
it.ibtimes.com
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