Operaio: boccata d'ossigeno, ma la Cgil chiede il contratto integrativo
CASETTE D'ETE (FERMO) - Un
contributo di 1.400 euro lordi a dipendente, l'assicurazione dei costi
sanitari per cure specialistiche e interventi chirurgici, anche per i
familiari, la copertura dell'acquisto dei libri scolastici dei figli.
All'insegna del motto d'impresa ''competitivita' e soldarieta''', la
Tod's di Diego Della Valle torna a distribuire un'una tantum ai
dipendenti della divisione industriale - operazione lanciata gia' nel
2008 - con l'aggiunta delle cure sanitarie e del bonus per i libri.
Una scelta, spiega una nota della societa', adottata ''in un momento particolarmente difficile per l'economia del Paese, che genera forti preoccupazioni fra i lavoratori in merito alle prospettive del loro futuro e alle loro crescenti difficolta' economiche quotidiane''. Tremila dipendenti, 894 milioni di euro il fatturato consolidato del 2011, il gruppo calzaturiero di Casette d'Ete, big mondiale del lusso, persegue una strategia di relazioni azienda-dipendente imboccata da tempo, nonostante i distinguo del sindacato. E le iniziative annunciate oggi ''vanno ad aggiungersi ad altre gia' attuate, e hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita delle famiglie dei propri dipendenti''. L'assicurazione a copertura dei costi sanitari vale ''per i dipendenti e i membri delle loro famiglie nei casi che necessitano di cure specialistiche o di interventi chirurgici rilevanti, con le relative cure pre e post intervento''. Il Gruppo, continua la nota, ritiene cosi' di aiutare i dipendenti ''ad avere una condizione di vita meno difficile e di dare sicurezza e tranquillita' alle loro famiglie su temi particolarmente importanti come la salute e l'istruzione''. Fra gli operai dello stabilimento di Casette il ''regalo'', come lo chiama 'Mario' (nome di fantasia su sua richiesta) e' stato accolto con soddisfazione. ''Devo dire che 1.400 euro sono quasi una quattordicesima, non poco in un bilancio familiare. Sono quattro anni che questi soldi arrivano, e nel mio reparto oggi eravamo tutti piu' rassicurati''. Con le cure sanitarie e il bonus libri (circa 250 euro la spesa per un figlio alle medie) il pacchetto diventa poi piu' sostanzioso. Scontata la reazione negativa della Filctem Cgil, che continua a rivendicare un contratto integrativo che alla Tod's non c'e', e gia' nel 2008 aveva bocciato l'una tantum, di circa ''80 euro netti al mese''. Il segretario generale di Fermo, Giuseppe Santarelli, oggi parla di ''carita' pelosa'' e filantropia ''ottocentesca, che lascia poco spazio alle relazioni sindacali''. ''Con l'integrativo, che Della Valle rifiuta, i dipendenti otterrebbero sicuramente piu' di 1.400 euro, una somma che peraltro e' la stessa da quattro anni, e non tiene conto dell'inflazione''. Quanto all'assicurazione sanitaria, ''sarebbe opportuno siglare un accordo bilaterale, per rispettare la dignita' dei lavoratori''. Ai cancelli della fabbrica pero' non c'e' voglia di polemica: ''i problemi sono tanti, meglio avere il lavoro e anche un premio di produzione che restare a casa'', come accade gia' in molte altre aziende delle Marche e del Paese. (ANSA)
Una scelta, spiega una nota della societa', adottata ''in un momento particolarmente difficile per l'economia del Paese, che genera forti preoccupazioni fra i lavoratori in merito alle prospettive del loro futuro e alle loro crescenti difficolta' economiche quotidiane''. Tremila dipendenti, 894 milioni di euro il fatturato consolidato del 2011, il gruppo calzaturiero di Casette d'Ete, big mondiale del lusso, persegue una strategia di relazioni azienda-dipendente imboccata da tempo, nonostante i distinguo del sindacato. E le iniziative annunciate oggi ''vanno ad aggiungersi ad altre gia' attuate, e hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita delle famiglie dei propri dipendenti''. L'assicurazione a copertura dei costi sanitari vale ''per i dipendenti e i membri delle loro famiglie nei casi che necessitano di cure specialistiche o di interventi chirurgici rilevanti, con le relative cure pre e post intervento''. Il Gruppo, continua la nota, ritiene cosi' di aiutare i dipendenti ''ad avere una condizione di vita meno difficile e di dare sicurezza e tranquillita' alle loro famiglie su temi particolarmente importanti come la salute e l'istruzione''. Fra gli operai dello stabilimento di Casette il ''regalo'', come lo chiama 'Mario' (nome di fantasia su sua richiesta) e' stato accolto con soddisfazione. ''Devo dire che 1.400 euro sono quasi una quattordicesima, non poco in un bilancio familiare. Sono quattro anni che questi soldi arrivano, e nel mio reparto oggi eravamo tutti piu' rassicurati''. Con le cure sanitarie e il bonus libri (circa 250 euro la spesa per un figlio alle medie) il pacchetto diventa poi piu' sostanzioso. Scontata la reazione negativa della Filctem Cgil, che continua a rivendicare un contratto integrativo che alla Tod's non c'e', e gia' nel 2008 aveva bocciato l'una tantum, di circa ''80 euro netti al mese''. Il segretario generale di Fermo, Giuseppe Santarelli, oggi parla di ''carita' pelosa'' e filantropia ''ottocentesca, che lascia poco spazio alle relazioni sindacali''. ''Con l'integrativo, che Della Valle rifiuta, i dipendenti otterrebbero sicuramente piu' di 1.400 euro, una somma che peraltro e' la stessa da quattro anni, e non tiene conto dell'inflazione''. Quanto all'assicurazione sanitaria, ''sarebbe opportuno siglare un accordo bilaterale, per rispettare la dignita' dei lavoratori''. Ai cancelli della fabbrica pero' non c'e' voglia di polemica: ''i problemi sono tanti, meglio avere il lavoro e anche un premio di produzione che restare a casa'', come accade gia' in molte altre aziende delle Marche e del Paese. (ANSA)
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