lunedì 23 luglio 2012

TRE ALPINI PARACADUTISTI SETTANTENNI RIFANNO LA FERRATA TRIDENTINA






TRE ALPINI paracadutisti nati nel 1938, hanno ripetuto la ferrata' tridentina dopo 52 anni. Si tratta di Paolo Forti di cesena, Giorgio Decarli, trentino e di Willi Strozzega di Lana di Merano, alpini paracadutisti della Brigata Alpina Tridentina. Nel 1960 i tre scalarono la ferrata' Tridentina, nel gruppo del Sella, nell'ambito del corso di addestramento in roccia.

«Volevamo ripetere raccontano i protagonisti della rimpatriata sulla roccia la scalata in occasione del 50° del congedo (1961-2011) ma la nevicata del 19 settembre 2011 l'ha resa impossibile. Ci siamo allora ritrovati l'11 luglio scorso e abbiamo ripercorrendo la difficile ascensione dopo 52 anni. E' stata una grande emozione».

«ABBIAMO constatato proseguono nel racconto i tre alpini paracadutisti 74enni che tuttora la perfetta attrezzatura della ferrata e la sua esposizione attirano giornalmente decine di appassionati. La via presenta un dislivello di circa 600 metri dalla partenza del passo Gardena all'arrivo al rifugio Cavazza al Pisciadù, di proprietà del Club Alpini di Bologna, a quota 2583 metri.

Abbiamo impiegato otto ore fra andata e ritorno, mentre normalmente ne occorrono cinque o sei, ma in parete c'era un'eccezionale presenza di scalatori che hanno rallentato notevolmente la salita con lunghe soste trascorse spesso in posizione precaria. Siamo stati fortunati perché l'arrivo di un temporale, che in parete costituisce sempre un grosso rischio, ci ha colti fuori della ferrata a un centinaio di metri dal rifugio, prima con pioggia e, quando eravamo già al coperto, con abbondante grandine».

I tre alpini, nel 1960, facevano parte di un plotone di 60 paracadutisti, tutti nati nel 1938, che hanno trascorso assieme i 18 mesi di ferma militare. «Questa esperienza rimarcano i tre amici ha fatto nascere un forte legame che si è protratto nel tempo con incontri annuali in occasione delle adunate nazionali e altri incontri dedicati ai componenti del plotone ogni cinque anni, l'ultimo dei quali è avvenuto all'Alpe di Siusi, allora teatro di lanci di addestramento in montagna. Solo la forza dell'amicizia può spiegare come, pur non più giovani, desideriamo ancora ritrovarci per rivivere i bei tempi della gioventù».

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