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Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 101
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente italiano del KGB - Nome in codice "Loreto"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Agente italiano del KGB - nome in codice "Loreto"
1. 'Loreto' era il responsabile della sezione filo-cinese del Partito
Marxista-Leninista in Italia. È possibile che sia stato coinvolto nelle
attività tecniche del partito. 'Loreto' fu reclutato dal KGB nel 1969 e
passò informazioni su cittadini cinesi e organizzazioni filo-cinesi in
Europa.
2. Nel gennaio 1977, preziosi agenti della Residentura del KGB a Roma
ricevettero stipendi mensili in rubli. 'Loreto' ricevette 170 rubli al
mese.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di 'Loreto'.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 102
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Giuseppe Ferranini - Nome in codice "Agero" o 'Achero'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Giuseppe Ferranini - nome in codice "Agero" o 'Achero'
1. Giuseppe FERRANINI era un agente della Residentura di Roma del KGB.
Il suo nome in codice era 'Achero' o 'Agero' (Possibile data
dell'informazione 1969).
2. Nel gennaio 1977, preziosi agenti della Residentura di Roma
ricevettero stipendi mensili in rubli. 'Agero' ricevette 170 rubli al
mese.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 103
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Parlentino Parlanti - Nome in codice "Argo"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Parlentino Parlanti - Nome in codice "Argo"
A partire dal 1963 Parlentino Parlanti fu un agente della Residentura di Roma del KGB. Il suo nome in codice era 'Argo'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 104
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB Galina Aleksandrovna Oborina
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: Riteniamo che Galina Aleksandrovna OBORINA vi sia ben nota.
Gradiremmo sapere se la stessa sia recentemente emersa alla vostra
attenzione.
Agente del KGB Galina Aleksandrovna Oborina
Galina Aleksandrovna OBORINA, nata nel 1921, ha vissuto permanentemente
in Italia. Fino al 1962 era stata membro del personale scientifico
dell'Istituto di Economia Mondiale e Relazioni Internazionali (IMEMO)
dell'Accademia delle Scienze dell'URSS. La OBORINA era un agente del
Secondo Direttorato Principale del KGB.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 105
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Fisico nucleare italiano - Nome in codice "Mario'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: Gradiremmo sapere se siete riusciti ad identificare 'Mario'
Fisico nucleare italiano - Nome in codice "Mario'
'MARIO' era un fisico nucleare e professore dell'Università di Torino.
Fu reclutato dal KGB nel 1972. Gli incontri con 'MARIO' avvennero in
URSS.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di 'MARIO'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 106
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB - Nome in codice "Albert"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Agente del KGB - Nome in codice "Albert"
1. 'ALBERT' era un agente del Direttorato del KGB dell'Oblast (Regione)
di Leningrado. Nel 1974 studiò al Collegio Russicum presso il Vaticano.
Nel maggio-giugno 1974 frequentò l'Università Gregoriana e l'Istituto
Biblico a Roma. Viveva presso l'Ostello del Russicum.
2. 'ALBERT' superò gli esami e gli fu dato il permesso di scrivere una
dissertazione di dottorato sul teologo russo Vladimir LOSSKIY. Il
correlatore della dissertazione di 'ALBERT' fu Stefan VIRGULIN, un
professore di Nuovo Testamento dell'Università Urbaniana di Roma.
Commento del servizio: la fonte non conosceva l'identità di 'ALBERT'.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 107
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB - Nome in codice "Miloslavskiy'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: -
Agente del KGB - Nome in codice "MILOSLAVSKIY"
'MILOSLAVSKIY' era un agente del Direttorato del KGB dell'Oblast
(Regione) di Leningrado. Dal 1973 al 1974 studiò al Collegio Russicum
presso il Vaticano. 'MILOSLAVSKIY' trascorse più di sei mesi in Italia.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di 'MILOSLAVSKIY'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 108
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente del KGB - Nome in codice "Ervin'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura.
Commento: Valeriy Ivanovich BELOUSOV, nato il 2 giugno 1938 prestò
servizio come rappresentante della MORFLOT a Roma dal 1971 al 1974 e da
allora lavorò per la YUZHFLOT e la SOVFRAKHT a Mosca.
Agente del KGB - Nome in codice "Ervin'
'ERVIN' era un cittadino italiano e direttore di una società. Nel 1974
fu reclutato dall'ufficiale del KGB BELOUSOV, che operava sotto la
copertura di vice direttore del Dipartimento Trasporto Container della
YUZHFLOT. Il lavoro di agente con 'ERVIN' fu effettuato dal territorio
sovietico.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di 'Ervin'
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 109
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Nazzareno Fabretti Ð Sotto coltivazione da parte dello spionaggio ungherese
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Nazzareno Fabretti Ð Sotto coltivazione da parte dello spionaggio ungherese.
1. Nazzareno FABRETTI era un monaco francescano italiano e
corrispondente del quotidiano torinese 'La Gazzetta del Popolo'. Viveva a
Voghera, nell'Italia settentrionale.
2. Nel 1965 FABRETTI fu coltivato dallo spionaggio ungherese.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 110
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Preventivi di spesa della residentura di Roma del KGB, 1975-1978
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Preventivi di spesa della residentura di Roma del KGB, 1975-1978
I prevenditivi di spesa della Residentura del KGB a Roma erano i seguenti:
1975 - 95.300 rubli;
1976 - 109.100 rubli;
1978 - 118.000 rubli;
Nel 1977 c'erano 30 ufficiali operativi nella Residentura di Roma.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 111
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Telegrammi cifrati del KGB: Roma
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Telegrammi cifrati del KGB: Roma
Nel 1977, nei telegrammi cifrati per e dalla Centrale di Mosca, la
Residentura del KGB a Roma indicava le date relative agli incontri di
agenti e ad altre operazioni, applicando alle date effettive il
coefficiente "meno 3".
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 112
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Stanziamenti finanziari alla residentura del KGB a Roma per l'attività OT nel 1976.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Stanziamenti finanziari alla residentura del KGB a Roma per l'attività OT nel 1976.
Nel 1976 la Residentura del KGB a Roma ricevette uno stanziamento di
3.300 rubli per l'attività della Linea OT (Operazioni Tecniche).
SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 113
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Revoca dell'accreditamento della società "SIRGE" presso il GKNT, Mosca, 1977.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Revoca dell'accreditamento della società "SIRGE" presso il GKNT, Mosca, 1977
Nel 1977, l'accreditamento della rappresentanza della Società italiana
"SIRGE" presso il Comitato di Stato dell'Urss per la scienza e la
Tecnologia (GKNT) fu annullato. Ciò fu fatto su consiglio della
Residentura di Roma del KGB e con l'approvazione dell'Ambasciatore
sovietico a Roma, Nikita Ryzhov. La ragione della cancellazione era
dovuta all'ostilità del Partito Comunista Italiano (PCI) nei confronti
della "SIRGE" e al legame di Albert LEVY, Presidente della società, con
gli ebrei.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 114
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Illegali del KGB
"SLAVIN" e Slavina: Valeriy Vyacheslavovich Vasilyev e Olga
Konstantinovna Vasilyeva e Maria Tereza Alvarez.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento:
1. Abbiamo passato una versione di questo rapporto al servizio
danese, e questo ci ha fornito dettagli sulla storia di Vasilyev dagli
atti del suo matrimonio celebrato a Copenaghen. Maria Teresa ALVAREZ
sposò Pietro CALDARELLI, nato il 22 giugno 1941 a Nieder Gorisseifen
(sic - forse Gross Ziethen?), Germania, cittadino italiano residente in
Stefano di Senanio (sic), Italia. Il matrimonio fu celebrato il 15 marzo
1972 presso il Municipio di Copenaghen, Danimarca. Dopo la partenza da
Copenaghen CALDARELLI indicò come destinazioni future l'Argentina o la
Spagna. Non abbiamo alcuna informazione su CALDARELLI o ALVAREZ nei
nostri atti.
2. Maria de la SIERRA appare nel libro "Compiti Speciali', di Pavel A
SODUPLATOV, dove viene descritta prima come un agente (nome in codice
"AFRICA") "piazzata" come segretaria di TROTSKY in Norvegia e Messico
fino al 1939. Richiamata a Mosca dopo la defezione di Aleksandr ORLOV,
operò come guerrigliera dietro le linee tedesche nella Seconda Guerra
Mondiale. Successivamente fu attiva nella rete illegale del KGB in
America Latina, dove fu impiegata come radio-operatrice. Fu descritta
come facente parte di una rete creata da William FISHER e Rudolf ABEL,
un illegale del KGB arrestato negli Stati Uniti negli anni '50. Tornò in
URSS negli anni '70 e morì nel 1988.
Illegali del KGB "SLAVIN" e SLAVINA: Valeriy Vyacheslavovich VASILYEV e Olga Konstantinovna VASILYEVA e Maria Tereza ALVAREZ
1. "SLAVINA" era Olga Konstantinovna VASILYEVA, nata nel 1940. Fu sottoposta ad addestramenti speciali fin dal 1964.
2. "SLAVIN" era Valeriy Vyacheslavovich VASILYEV, nato nel 1939.
Partecipò a operazioni "PROGRESS" ed entrambi questi illegali portarono a
compimento missioni in Unione Sovietica.
3. In seguito alla pubblicazione della Legge n. 6795 nel 1964, alla
Residentura in Argentina fu dato il compito di effettuare registrazioni
in ritardo con l'aiuto di agenti; e ciò fu fatto dalla Residentura
attraverso l'agente "GREK".
4. La base per la documentazione dell'illegale "SLAVINA" fu una
registrazione in ritardo della data di nascita sotto falso nome. Secondo
la legge argentina, qualsiasi persona, la cui nascita non fosse stata
registrata a tempo debito, poteva effettuare una registrazione
successiva senza farne richiesta al tribunale. Il richiedente poteva
essere rappresentato dai genitori o dal tutore del bambino, o da
qualunque persona interessata a registrare la nascita.
5. Nel caso in questione, fu "SLAVINA" in persona a fare richiesta di registrazione tardiva della propria nascita.
Di fatto, la donna si limitò ad apporre le proprie impronte digitali e
la sua firma sui moduli compilati. Il lavoro di base fu fatto nella
Residentura con l'aiuto dell'agente "GREK", il quale lavorò all'interno
dell'ufficio Registrazioni Nascite, Matrimoni e Morti della provincia di
Buenos Aires.
6. L'agente "GREK" considerava l'URSS come sua patria; egli introdusse
dettagli relativi alla donna illegale "SLAVINA" in tutti gli atti
ufficiali argentini, e questi furono del tutto sufficienti per ottenere
un passaporto straniero.
7. Il risultato di questa operazione fu che una registrazione in ritardo
della nascita di "SLAVINA" fu effettuata e furono così ottenuti tutti i
documenti locali necessari per l'illegale.
8. I genitori di "SLAVINA" furono scelti arbitrariamente, il loro
indirizzo privato e i testimoni furono scelti da "GREK"; gli indirizzi
selezionati erano relativi a case che sarebbero state presto demolite.
Il rapporto medico su "SLAVINA" fu preparato alla Centrale. La
registrazione stessa fu fatta il 14 ottobre 1965 e fu immessa alla
pagina 118 del primo volume del registro del 1965.
9. Secondo questa registrazioine Maria Tereza ALVAREZ ("SLAVINA"), era
nata il 24 maggio 1941 a Valentin Alsina, Lanus, nella provincia di
Buenos Aires, Argentina; era una cittadina argentina, non coniugata, e
impiegata. Furono ottenuti i seguenti documenti: un certificato di
nascita argentino (una copia dell'immissioine nel registro delle nascite
fu legalizzata nell'archivio centrale di La Plata); un libretto civile;
e una Carta d'Identità rilasciata il 5 aprile 1966, valida per 10 anni.
10. Il passaporto straniero n. 8186407 datato 10 marzo 1970 fu ottenuto
per la ALVAREZ dalla Polizia Federale di Buenos Aires; "GREK" fece da
sponsor insieme a "PATRIYA". La validità del passaporto straniero fu
estesa presso il Consolato Argentino a Berlino Ovest il 7 febbraio 1972 e
il 24 gennaio 1974; a Ginevra nel 1976 e nel 1978 (nei primi giorni di
gennaio), a Zurigo nel 1979 (prima del 13 ottobre), e a Berlino Ovest il
18 ottobre 1979, valido tre anni fino al 18 ottobre 1982.
11. "SLAVINA" si sposò a Copenaghen.
12. La donna portò a termine compiti relativi alla Polonia, sotto la
procedura "PROGRESS". Era in possesso di un passaporto uruguaiano.
Affermava di essere una decoratrice, con interessi artistici. Entrò in
contatto con il Direttore di un Dipartimento dell'Associazione per lo
Studio della Storia dell'Arte di Varsavia, Margarita MARKEL e con il suo
patrigno, il dottor Jan MARKEL, che lavorava in un ospedale
ferroviario; nonché con l'artista Iren Anna STAWINSKIAKA, e con il
direttore della biblioteca del museo etnografico Anna LEZCZINSKA. Da
loro ottenne informazioni.
13. Nel 1975 l'agente codificato "VILGELM" (Wilhelm) fu utilizzato come
casella postale per la corrispondenza con illegali. Lettere operative da
parte di quattro illegali, compreso "SLAVIN", furono inviate a lui.
L'indirizzo era: Berlino 51, Pankower Allee 8/10. Nel 1980, i contatti
con l'agente furono interrotti.
14. Nel 1976 gli "SLAVIN" vivevano a Mosca in Komsomol Prospekt, edificio 23/7 appartamento 51.
Commento del servizio:
1. Le aggiunte del funzionario alle informazioni originali della fonte sono indicate tra parentesi.
2. Secondo la fonte, "PROGRESS" era il nome in codice per le operazioni
condotte dagli illegali del KGB che lavoravano utilizzando documenti
occidentali nell'ex Unione Sovietica e nei paesi satelliti socialisti.
3. "PATRIYA" è stata altrove identificata dalla fonte come un'illegale:
"PATRIYA" - Maria de la SIERRA / "AFRICA" /, nata nel 1910 a Ceuta, era
una donna spagnola, tenente-colonnello del KGB insignita dell'Ordine di
Lenin. Lavorò come illegale dal 1947 al 1967 sotto il nome di Maria
Luisa de MARCHETTE. Quando il marito di "PATRIYA" morì, lei diventò un
istruttore illegale (trener-nelegal), portando a termine una serie di
compiti distinti; viaggiò all'estero accompagnando aspiranti illegali in
soggiorni di ambientamento.
4. La fonte riuscì a fornire i seguenti ulteriori dettagli sull'agente "GREK":
a. "GREK" era un agente del II Dipartimento del Direttorato S nel 1963 in Argentina.
b. "GREK" lavorava in un ufficio di intermediazione a Buenos Aires che
aveva connessioni con l'ufficio di registrazione nascite, matrimoni e
morti e con gli organi di controllo per l'emissione di vari documenti
personali.
c. "GREK" era Pedro RUZAK, che viveva al seguente indirizzo: Buenos
Aires (?), Pringles Street, House 4059, nel distretto di Lapus Este.
La madre di "GREK" era una donna greca che si chiamava Lyudmila Nikolayevna.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
File YCI / 422 / 146 / Q / Z
Rapporto Impedian numero 115
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Rafael TORRECILLA, uomo d'affari spagnolo
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: Grigoriy Danilovich KALMYKOV, nato nel 1925, è noto in atti
per aver prestato servizio a New York, 1957-61, Amtorg Trading Corp
(espulso) e a Bruxelles, 1964-69, STD.
Rafael Torrecilla, uomo d'affari spagnolo
1. Rafael TORRECILLA, nato nel 1927 in Spagna, era un uomo d'affari
spagnolo che lavorava per la società italiana "GACCI e TORRECILLA" e
viveva in Italia. Dal 1970 al 1976 TORRECILLA fornì al KGB esemplari di
vari congegni, nonché informazioni su produzioni elettroniche e
farmaceutiche. Fu usato per svolgere compiti assegnati dal VPK (Comitato
Industriale Militare). Aveva il nome in codice "TELINI".
2. G. KALMYKOV lavorò con TORRECILLA, e visitò varie mostre industriali all'estero.
Commento del servizio:
a) In rapporti disgiunti da Impedian G. KALMYKOV viene identificato in
Grigoriy Danilovich KALMYKOV, un ufficiale del Dipartimento 3,
Direttorato T, sotto copertura del Ministero del Commercio Estero.
b) Non è noto in quale o quali paesi TORRECILLA e KALMYKOV erano soliti incontrarsi.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 116
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Umberto PIZZI - nome in codice "WALTER".
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Umberto Pizzi - Nome in codice "Walter"
1. Umberto PIZZI, nato nel 1937 a Roma era un cittadino italiano e
fotografo professionista. Fu reclutato dal KGB nel 1970 e introdotto
nella rete degli agenti come un contatto fidato. Nel 1971 PIZZI passò
alla categoria di agente. Il suo nome in codice era "WALTER".
2. Il KGB usò PIZZI per controllare i trascorsi di individui sospettati
di collaborare con i servizi speciali americani o italiani. PIZZI fu
incaricato di andare a Napoli per scoprire dove vivessero le donne che
lavoravano per strutture della Nato. Fu coinvolto nello studio e nel
controllo di individui per conto della Linea KR del KGB.
3. Dal 1977 PIZZI incominciò a evitare di partecipare agli incontri con
il KGB. Dichiarò che la sua istruzione limitata e il basso livello
culturale gli impedivano di sostenere conversazioni con persone in
possesso di informazioni utili.
4. PIZZI fu congelato dal 1980 al 1985, ma il KGB decise di tenerlo comunque presente.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 117
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Luciano DE CET - nome in codice "CHIZ".
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
Luciano De Cet - nome in "Chiz"
1. Luciano DE CET, nato nel 1940 a Roma era un cittadino italiano e
funzionario della società italiana "KODZHIS". Nel 1971 DE CET fu
individuato come potenziale talento per il KGB dall'agente "ESPURA" e
gli fu dato il nome in codice "CHIZ".
2. DE CET fu usato dal KGB per effettuare le seguenti coltivazioni:
"NILS" - Sandro BERNOTTI, il rappresentante di una società italiana.
"MEDIK" - Alberto Brusaferri.
"BARI" - un cittadino americano che passava informazioni e esemplari con
applicazioni militari. Tramite lui il KGB ottenne campioni della
placcatura del Sermetel - 534 usata nell'aeronautica. "BARI" aiutò anche
"NILS" a trovare lavoro presso la società statunitense "TELEFLEX". È
possibile che "BARI" si identifichi in Gary BLACK.
DE CET fu usato come corriere per contattare "NILS" e "BARI".
3. Nel gennaio 1976 DE CET fu fermano all'aeroporto dagli ufficiali
della Dogana poiché tentava di portare oltre frontiera antiquariato di
valore. Fu coinvolto in piccole speculazioni. Il fatto fu pubblicizzato
sul quotidiano "Komsomolskaya Pravda" e sul settimanale "Nedelya". DE
CET era stato trascinato in attività di speculazione da Vera ARUTYUNOVA,
la donna con cui viveva e da cui aveva avuto due figli. La ARUTYUNOVA
era un agente del I Dipartimento del Secondo Direttorato Principale del
KGB e aveva collaborato al reclutamento di numerosi stranieri.
RU SEGRETISSIMO *
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 118
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Uso di illegali
per operazioni di sabotaggio: Vitalyevich VOYTETSKY e Emil EVRAERT
("POL") e Gennadiy MIKHAYLOVICH ALEKSEYEV e Igor MUERNER ("YAKOV").
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Vedere dicitura.
Commento: -
1. Abbiamo le seguenti informazioni:
a. Igor MUERNER - Un ben noto caso che si concluse in maniera
insoddisfacente per gli svizzeri poiché non riuscirono a dimostrare che i
MUERNER compivano attività di spionaggio contro la Svizzera. Non
abbiamo notizie su ALEKSEYEV, Gennadiy MIKHAYLOVICH, nato nel 1931 a
Leningrado.
b. DERZHAVIN Yuriy Vladimirovich, nato l'1 agosto 1928 a Mosca;
impiegato presso il Dipartimento Commerciale dell'Ambasciata Sovietica a
Vienna dall'ottobre 1964 al luglio 1968.
c. GRIGORYEV A.D. - forse identificabile in Aleksandr Dmitriyevich
GRIGORYEV, nato l'8/12/1915. Dal 10/2/1950 al 6/2/1952 assegnato da
Mosca a Bangkok come I segretario in ECAFE; dal marzo 1954 al maggio
1955 fu delegato permanente presso la Commissione Economica per l'Europa
a Ginevra; dal 1979 all'ottobre 1982 fu a Budapest. Nessuna
affiliazione al RIS è stata notata.
d. MALININ B.N., forse identificabile in Boris Nikolayevich MALININ,
nato il 14/6/1912 a Saratov, URSS. Dal luglio 1958 al maggio 1963 fu I
segretario dell'Ambasciata Sovietica a Berlino Est; nel 1976 fu capo del
Dipartimento Relazioni Esterne del Ministero del Ferro e dell'Acciaio.
Tra i suoi viaggi a tempo determinato ci sono 2 visite in Austria nel
1979 e 1 visita a Bruxelles nel 1981.
e. SHCHERBANOV Ye. S., forse identificabile in Yevgeniy Sergeyevic
SHCHERBAKOV, nato il 28 o 29/5/1938 nella Regione di Mosca, URSS. Dal
marzo 1965 al gennaio 1970 prestò servizio presso l'Ambasciata Sovietica
a Vienna, poi presso la Sezione P3 della IAEA. Dal giugno 1982
all'ottobre 1984 fu a Berlino Est come I Segretario presso l'Ambasciata
Sovietica.
La fonte la riferito altrove che "Nel 1981, Yevgeniy Sergeyevic
SHCHERBAKOV e GRISHIN, nato nel 1938, fu arrestato dalla polizia della
Germania Occidentale mentre veniva compiuta un'operazione di Misure
Attive relativa all'incontro con un soggetto sviluppato per il
reclutamento, un militare statunitense che prestava servizio a Berlino
Ovest". Yevgeniy Sergeyevic SHCHERBAKOV, nato il 29/5/1938 a Mosca, fu
arrestato l'1 dicembre 1981, a Berlino Ovest dalle autorità della
Germania Occidentale. SHCHERBAKOV, insieme ad altri 3 UI sovietici,
stava fornendo supporto di contro-sorveglianza per l'incontro e fu
arrestato nella retata. Il giorno dopo fu affidato in custodia di un
funzionario diplomatico sovietico.
f. OLIKHEYKO Boris Sergeyevich, nato il 2/11/1917 a Kislovodsk in URSS o
nel 1928 a Dnepropetrovsk; prestò servizio a Vienna nel 1950 sotto
copertura della Soveksportfilm; dal giugno 1952 al febbraio 1957 fu a
Berlino Est come direttore della Soveksportfilm; dal febbraio 1959 al
settembre 1962, nel periodo maggio-dicembre 1972 e nel 1977 fu a Bonn;
dal dicembre 1972 al gennaio 1975 fu a Vienna.
g. SAVIN A.S. - forse identificabile in Aleksey Nikolayevich SAVIN, nato
il 6/3/1929 in Skopinskiy Rayon, Urss. Ex ufficiale identificato del
Dipartimento V, successivamente della Linea N, prestò servizio a Londra
dal 1964 al 1968 e ad Helsinki dal 1976 al 1981.
h. KOVALIK, identificato in Ivan Karpovich KOVALIK, nato il 14/3/1922 a
Ligovka, URSS; impiegato presso l'STD di Vienna dal luglio 1960 al marzo
1965 e dal marzo 1968 al gennaio 1972. Un defettore nel 1971 lo ha
indicato come membro del Dipartimento V nel 1950.
i. SHAROV Ye.A., altrove identificato da una Fonte come ufficiale del Direttorato S.
j. PANASYUK G.T., forse identificabile in Genian Tikhonovich PANASYUK,
nato l'8/2/1936 a Pyatigorsk o il 2/6/1939 a Stavropol, URSS. Fu
studente universitario a Bonn nel 1963 e feci brevi viaggi
all'Ambasciata Sovietica di Vienna nei mesi di giugno e novembre 1987.
k. Ryabov V.P., forse identificabile in Viktor Petrovich Ryabov, nato
l'1/2/1921 o il 6/2/1921 o il 21/1/1929 nella regione di Mosca, URSS. Fu
impiegato nell'STD di Vienna da luglio 1957-60 ad agosto 1976-novembre
1980.
l. KIKOT - Altrove identificato dalla fonte come V.I. KIKOT, un
ufficiale del Direttorato S, Dipartimento 8. Forse identificabile in
Valentin KIKOT, partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico
nell'ottobre 1968 come specialista in judo, identificato da un defettore
come ufficiale del Dipartimento 1 FCD del KGB nel settembre 1971.
m. KUTUSOV - Stratega dell'epoca di Napoleone.
RU SEGRETISSIMO*
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 118
Oggetto: Uso di illegali
per operazioni di sabotaggio: Vitalyevich Voytetsky e Emil Evraert
("POL") e Gennadiy Mikhaylovich ALEKSEYEV e Igor MUERNER ("YAKOV').
1. Nell'aprile del 1955 il ruolo del XIII Dipartimento comprendeva:
a. l'organizzazione di sabotaggi e la scelta di obiettivi congiuntamente al GRU;
b. il compimento di azioni speciali;
c. la sottrazione e la consegna di tecnologia militare;
2. Nel 1969 il lavoro del Dipartimento fu severamente criticato. Fu
notato che nelle operazioni su larga scala soltanto il reclutamento e
l'addestramento della Riserva Speciale per le RDG (unità di sabotaggio
spionistico) e la scelta dei siti di atterraggio era ben fatta. Il resto
non veniva fatto, o perché era eseguito da altri organi o perché il
Dipartimento V non era in grado. Durante i quindici anni di vita del
XIII Dipartimento, si erano avuti dei cambiamenti nelle forze armate
sovietiche e nella struttura del Primo Direttorato Principale che
avevano avuto ripercussioni sull'attività e sulla posizione del
Dipartimento V.
3. Innanzitutto, lo sviluppo dei missili nucleari e la creazione di
unità per impieghi speciali all'interno del GRU in numero maggiore
rispetto a quelle del Dipartimento V, avevano fatto dubitare circa i
meriti del Dipartimento V nell'organizzazione di attività sovversive ai
danni dei siti militari, strategici dell'avversario. C'era la necessità
di modificare i compiti. In secondo luogo, non c'era alcun bisogno che
il Dipartimento V sottraesse esemplari tecnici militari dal momento che
questo era per lo più fatto dal Direttorato T che era stato creato nel
1963. Quando necessario i validi agenti del Direttorato T sarebbero
stati messi a disposizioine delle Residenture Illegali. In terzo luogo,
in vista di questi cambiamenti, le attività del Dipartimento V sarebbero
state prevalentemente costituite da azioni speciali di natura politica.
Ma questa erano rare. Negli ultimi tre anni ce ne era stata una sola,
"PEPEL" (Ceneri). Ce ne erano così pocheÉ (Nota del traduttore: Frase
incompleta nel testo originale, per cui il senso non risulta chiaro) non
possiede le informazioni operative e politiche attuali necessarie per
pianificare azioni speciali. Queste devono essere strettamente legate
agli obiettivi politici dell'area e a tutto il complesso delle misure
attive. Devono essere basate sulla situazione operativa del momento,
l'Informazione è basata sui Dipartimenti geografici ed è concentrata nel
Dipartimento A che è stato creato nel 1959. Il Dipartimento A escogita
misure attive congiuntamente al dipartimento geografico. Le misure sono
quindi effettuate utilizzando l'apparato di agenti delle residenture e,
quando necessario, gli illegali del Direttorato S.
4. Il Dipartimento V non dispone di un apparato di agenti proprio in
grado di compiere azioni speciali e di preparare lo sbarco di un'unità
sovversiva. La dirigenza del Dipartimento V ritiene che sarà impossibile
creare un apparato di agenti di dimensioni e qualità adeguate nei
prossimi sette - dieci anni. Per tale ragione il Dipartimento, tranne in
pochissimi casi, non è in una posizione tale da eseguire azioni senza
la partecipazione di altri sotto-dipartimenti.
5. Il Dipartimento non ha un vero e proprio apparato illegale. Ha un
illegale "POL", e due coppie di Agenti Illegali Tedeschi. La creazione
di un apparato indipendente della Linea F aveva senso nel 1955 quando il
Direttorato Speciale era impegnato soltanto nella documentazione e
nell'invio di illegali e questi venivano adoperati dai dipartimenti
geografici. Al giorno d'oggi, l'intero apparato illegale è virtualmente
concentrato nel Direttorato S. Nel 1966 al Direttorato S fu affidato il
compito di gestire lo spionaggio illegale in tempo di pace e di
impiegare l'apparato degli agenti in condizioni speciali. Allo scopo di
utilizzare in maniera più efficace l'oneroso apparato illegale, non
sarebbe sensato suddividerlo, dal momento che gli illegali possono e
dovrebbero eseguire compiti spionistici e allo stesso tempo compiti per
la Linea F.
6. Fattori oggettivi non consentirebbero la creazione di un apparato
realmente grande che rifornisce separatamente tutti i sotto-dipartimenti
di spionaggio del Primo Direttorato Principale. Dal momento che solo il
Direttorato S ha illegali, il piano di trasferire alcuni agenti in
tempo di guerra dal dipartimento geografico o da altri dipartimenti del
Primo Direttorato Principale al Dipartimento V ha pochissimo senso dal
momento che il Dipartimento V può usarli soltanto in aree dove le unità
sovversive vengono adoperate per un lungo periodo, e ciò naturalmente
accade solo in aree scarsamente popolate. Questo avverrebbe nei paesi
dell'Europa occidentale e in alcune aree del continente americano dove
le unità sovversive potrebbero compiere un attacco e poi lasciare
l'area.
7. "POL" (PAUL) era Igor Vitalyevich VOYTETSKY, nato nel 1933 a Mosca.
Suo padre Gleb Pavlovich SHLENDIN, si suicidò nel 1937. Sua madre, S.D.
RUDNITSKAYA, era insegnante di musica presso l'Istituto d'istruzione
IPPOLITOV-IVANOVO. Il suo patrigno, Vitalii Panteleymonovich Voytetsky è
regista presso il Gorky Film Studio. "POL" fu arruolato dal
Dipartimento V per l'addestramento speciale nel 1956.
8. La sua documentazione fu creata sulla base della versione del belga
"MONTEUR", essendo suo padre un individuo belga, Ernst EVRAERT, e sua
madre una tedesca, Hedwig Marta ALTHAMMER. Il cognome della madre fu
inventato, mentre la nascita fu registrata a Dresda nel 1907. Secondo la
storia di copertura, dopo la nascita di "POL" il 23 dicembre 1933 a
Kalau, il padre "MONTEUR" partì per il Belgio e non fece più ritorno in
Germania. In realtà, dal 1933 "Monteur" è vissuto in URSS. La nascita di
un figlio è fittizia ma fu introdotta dal KGB nel registro comunale di
Kalau.
9. Tramite l'agente "RAG", la residenza di "POL" e di sua madre in
Belgio dal 15 ottobre 1943 al 14 dicembre 1944 fu registrata nei
documenti del Comune di Bellecour, provincia di Hainaut. Gli atti
mostrano che "POL" è figlio del cittadino belga "MONTEUR" e di sua
moglie, cittadina tedesca divenuta belga a seguito del matrimonio.
10. Nel 1958 "POL" partì per l'Austria, dove visse fino al 1962, senza
avere la cittadinanza. Certificati di matrimonio e nascita per il padre e
la madre furono fabbricati in Centrale. Emil EVRAERT, con le sue
generalità, fu registrato a Salisburgo. Il 22 maggio 1962 fu inviata una
lettera al comune di Bellecour in Belgio in cui si chiedeva un
certificato di cittadinanza. Questo documento fu ricevuto il 14 giugno.
Il 10 settembre, "POL" chiese all'Ambasciata Belga a Vienna che lo
status della sua nazionalità fosse legalizzato.
11. Quando ottenne un certificato di cittadinanza belga, "POL" andò in
Francia e lì chiese all'Ambasciata Francese un passaporto straniero. Lo
ottenne l'8 novembre, ma della durata di soli tre mesi. Il 30 gennaio
1953 (sic - 1963), sposò "VIRGINIYA" (Virginia) a Dover. La coppia si
stabilì nel comune di Jette in Belgio e furono rilasciate loro Carte
d'Identità belghe e un libro di registrazione di famiglia. Secondo la
storia di copertura, "POL" sarebbe un operatore cinematografico.
12. L'agente "ONEGA" era Mary PHILLIPART, nata nel 1913 a Bruxelles, una
cittadina belga che fu reclutata nel 1952 come custode di un OSP.
Lettere operative da parte degli illegali "VAREN", "ALBERT", "MICHEL",
"NORA" furono indirizzate al suo appartamento. Nel 1961 "ONEGA" andò a
Tunisi e il suo indirizzo lì fu usato per la corrispondenza da parte di
sei illegali, compreso "POL".
Nel 1978 "ONEGA" fu congelato.
13. "VIRGINIYA" - Yulia Ivanovna GORANKOVA, nata nel 1931, fu provvista
dei documenti della cittadina della RFT Waldtraut Erne HERRMANN, nata il
27 luglio 1932 a Freidstadt. Le fu dato un padre fittizio, la sua
nascita era registrata nell'Ufficio di Registro di Swinemunde, una madre
parimenti fittizia, la cui nascita era registrata nella città di
Bergen. Il matrimonio era registrato in un passaporto fittizio della
RFT, teoricamente emesso a Dortmund; la Centrale fabbricò il passaporto e
falsi certificati di nascita e matrimonio.
14. Il 30 gennaio 1963 nella città britannica di Dover fu registrato il
matrimonio tra gli illegali "POL" e "VIRGINIYA". Poi "POL" eseguì
compiti spionistici per il Dipartimento V in Bretagna. In particolare,
nell'Irlanda del Nord selezionò aree per sbarchi aerei e marittimi.
15. Illegale "POL" fu impegnato nella selezione delle aree adatte agli sbarchi marittimi e con paracadute in Scozia.
16. Negli anni 1964-74 eseguì compiti dello stesso tipo in Francia,
Turchia, Italia, Belgio, Canada, Stati Uniti, Grecia, Hong Kong,
Austria, RFT e Israele.
17. In Spagna selezionò siti per gli sbarchi, obiettivi di azioni
speciali; in Austria, siti di sbarchi e rotte da paracadutisti per il
passaggio dall'Austria alla RFT. Compiti simili furono svolti per
Grecia, Belgio, Israele, Hong Kong, e per il porto di Anversa, con
particolare riferimento ai depositi di carburante e la possibilità di
compiere azioni speciali contro di essi.
18. In Belgio, "VIRGINIYA" ottenne una Carta d'Identità belga da coniugata. La coppia fu richiamata dal Belgio nel 1963.
19. In Belgio furono studiati punti nodali delle linee della corrente elettrica e degli oleodotti.
Francia
20. In Francia, ad esempio, egli studiò le aree adatte a un movimento di
resistenza, i siti di sbarco, e gli obiettivi per azioni speciali.
21. In Francia, nell'area di Vosges, egli selezionò aree adatte a un
movimento di resistenza, siti di sbarco, aree di dispersione per gruppi
di sabotatori, vie di transito, e siti dove dislocare pacchi di grosse
dimensioni. In varie occasioni viaggiò con compiti simili in Italia,
Francia, Belgio, Spagna e Austria.
22. In Francia, perlustrò i seguenti settori: St.
Etienne-Valence-Montelimar-Ales-Rodez, e descrisse il sito di
atterraggio 30 km ad est della città di Le Puy, entro il quadrilatero
formato dalle strade D-15, D-7, D26 e D-500, circa mezzo km a sud della
strada D-15. Descrisse anche siti di atterraggio nell'area di
Bordeaux-Marmande-Cond (sic per Condom?)-Mirande-Bagneres; e
Marsiglia-Avignone-Valence, nonché settori sul confine spagnolo e sulla
costa atlantica, nell'area di Grenoble, sulla frontiera italiana, e
sulla costa mediterranea.
23. In Francia, egli identificò quanto segue: un sito 52 km a nord-est
di Digione, sul bordo sud-orientale della foresta di Chatillon, 10 km a
sud-ovest del piccolo villaggio di Recey e a 2 km dal paesino di
Essarois. Sulla carta Michelin n. 66 i riferimenti sono: 2_70' a est di
Parigi e 53_06' N (sic). Un sito da atterraggio 25 km a nord-ovest di
Digione e 500 m a est della strada D-16, tra i paesini di St. Seine
l'Abbaye e Lamargelle. Un altro sito da atterraggio si trovava 8 km a
nord-est della città di Arbois, e 7 km a est-nord-est della città di
Poligny. Furono perlustrate anche basi per gruppi di spionaggio e di
sabotatori (DRG= diversionnye razvedyvatelnye gruppy).
Italia
24. In Italia studiò luoghi adatti allo spiegamento di un movimento di
resistenza, fece ricognizioni di punti sensibili negli oleodotti, di
punti adatti a sbarchi marittimi e di punti per azioni speciali contro
ferrovie e autostrade.
25. In Italia fu selezionato un sito di atterraggio e descritto nell'area del Valico del Rastrello.
26. In Italia descrisse siti di atterraggio nell'area di Barsi-Groipallo
(traslit), nel villaggio di Christina, a ovest di Laonta; sud-est di
Aulla, nord di Firenzuola, e un distretto tra Genova e La Spezia,
Riva-Trigoso-Levanto; Sori-Nervi, e l'autostrada Genova-Piacenza,
Genova-La Spezia, La Spezia-Reggio nell'Emilia.
27. In Spagna, "POL" perlustrò i distretti di Catalogna e Valenza: tra
Tora-Oliana-Gironella; tra Calaf-Igualada-Tarrasa-Moilla; nell'area di
Morella-Cantavieja-Aliaga-Alcorisa; tra Monrojo-Valderrobres-San
Mateo-Morella; nell'area di Valenza-Taitil.
28. In Spagna descrisse il distretto di Cadice-Siviglia-Granada-Almeria,
gli sbocchi degli oleodotti in superficie a Rota-Saragozza, dove
l'oleodotto incrocia il fiume Guadeira e fiumi che si gettano nel lago
Candilejo, stazioni di estrazione dell'oleodotto nei pressi delle città
di Marchena, El Arahal, Jerbes e punti di immagazzinamento vicino alle
città di La Puebla e Jerez. Quattro siti di atterraggio furono
selezionati vicino alle città di Oviedo-Leon-Burgos-San Sebastian;
29. In Israele, furono selezionati DLB.
30. A "POL" furono due volte assegnati compiti di spionaggio in Israele, tentò di installarsi ad Hong Kong.
31. Nel 1965, "POL" eseguì un'azione aggressiva in Austria per conto della Linea A.
32. Partecipò a severe misure intraprese seguendo le istruzioni del
Dipartimento "A". Nel 1968, lavorò su soggetti specifici in
Cecoslovacchia.
33. Nel 1968, effettuò un'operazione speciale (spetsaktsiya) contro due
precisi individui in Cecoslovacchia. "POL" estese la validità del suo
passaporto straniero in Belgio, dal momento che questo era il suo
domicilio permanente, sebbene non venisse lì e non vi avesse una fissa
dimora.
Grecia
34. In Grecia, egli studiò il settore tra Agrinion-Amfissa-Lamia; e tra Servia-Veria-Katerini e il Monte Olimpo.
35. Nel 1968, a tutte le residenture del KGB furono inviate lettere
operative intitolate "Raccomandazioni per la creazione delle condizioni
necessarie sul territorio di un potenziale avversario per le operazioni
di gruppi speciali in caso di emergenza".
36. La lettera indirizzata al residente in Grecia MAYSKIY diceva:
"Non è impossibile che il corso degli eventi ci richiederà in pratica di
assistere le forze progressiste nel prossimo futuro, e pertanto
dobbiamo prepararci in anticipo a tale evenienza".
37. Nel 1968, un illegale fu inviato in Grecia allo scopo di selezionare
"PISTE" ("doroshki") e "ALVEARI" ("ulya") in specifici distretti della
Grecia e controllare l'attuale adeguatezza dei luoghi scelti in
precedenza.
38. La "PISTA ALFA" era collocata nella parte meridionale della pianura
Thessaly, circa 40 km a nord-ovest della città di Lamya, 42 gradi a nord
e 2 gradi a est (sic).
39. La "PISTA BETA" era ubicata nella parte nord-occidentale della
pianura Thessaly, 4 o 5 km a sud dell'installazione Kalambaka, 4 gradi a
sud e 54 gradi a est (sic).
40. Esse erano collocate nelle valli dei fiumi Grona e Pinios. Questi
siti erano contrassegnati in specifiche mappe, in modo da poter essere
subito trovati.
41. I distretti collinosi boscosi di Belasitsa, Pirin e Sengal, tra
Mesta e il delimitatore di frontiera n. 3 furono riconosciuti come aree
adatte all'attraversamento del confine greco-bulgaro e all'immissioine
di agenti sul territorio greco. Questi e altri punti furono usati dai
bulgari. La zona pericolosa per i movimenti era l'area che si estendeva
dal confine alla linea di Kukush, Seres, Drema, Ksanti, Gumurdzhina e
Dimotika, cioè la zona di frontiera stessa, in cui qualsiasi cosa
sospetta era prontamente individuata dai distaccamenti speciali di
frontiera e dalle forze di polizia.
42. C'era la necessità di creare le condizioni per il compimento in
tempo di pace di operazioni di sabotaggio denominate "GIGLI" contro gli
obiettivi codificati "YAYTSO" (Uovo) e "GNEZDO" (Nido).
43. Nella lettera operativa n. 2039/F alla Residentura di Atene, datata
25 novembre 1968, fu introdotto uno dei principali compiti della Linea
F: la creazione di una rete di agenti che, oltre a eseguire altri
compiti, fosse in grado di effettuare operazioni contro il Nemico
Principale, in particolare il reclutamento e l'invio di agenti
direttamente negli Stati Uniti per gli scopi della Linea F, nonché la
preparazione di misure attive contro il Nemico Principale sul territorio
greco.
44. Negli ultimi due anni, le Residenture avevano compiuto un
significativo lavoro nell'ottenere informazioni su vari obiettivi del
Nemico Principale. Da "ZHAK" (Jacques o Jack) ricevettero più volte
materiale, il cui studio e analisi rivelò un vasto sistema di
collegamenti radio che portava ad immettersi nel sistema di
comunicazioni mediterraneo "MEDKOM" (forse Medcom) (codice 486 L) e
furono stabiliti i punti in cui esso si congiungeva con altri sistemi.
Il sistema "MEDKOM" comprendeva la linea di comunicazioni nota come "BIG
RELLI 11" (sic - forse "Big Rally 11"), che permetteva la comunicazione
con le truppe americane in Italia, Turchia Orientale e isola di Creta.
Furono altresì rivelati alcuni dati sulla sua natura tecnica, compresi i
tipi e periodi di attività delle trasmittenti per le linee di
comunicazione radio-ripetitrici e troposferiche del sistema sul
territorio greco, e il loro rapporto con le varie componenti delle Forze
Armate statunitensi. Il possesso di questa informazione permise al KGB
di identificare la natura di ciò che veniva trasmesso tramite il sistema
"MEDKOM" e di reindirizzare un gruppo speciale per organizzare tale
attività spionistica e intercettare i materiali.
45. Nel 1969, oltre agli incarichi di elaborare piani per la
collocazione di "GIGLI" in "VASI", "GNEZDO" e "CAVOLO" (tutte parole in
codice che si riferivano alla collocazione di esplosivi in vari siti
presi di mira), c'erano istruzioni a: installare dispositivi per
l'ascolto nella casa del cappellano presso la base americana
"Ellinikon"; avere un ufficiale operativo che stabilisse contatti
personali con una persona d'interesse, e far in modo di reclutare
persone che lavoravano presso obiettivi del Nemico Principale.
46. Nel 1970 fu messo insieme un piano preliminare per la collocazione
di un "GIGLIO" (parola in codice per ordigno esplosivo) in un "VASO", e
specificatamente nel "VASO" (in codice) "CAVOLO" - la biblioteca
dell'USIS ad Atene - allo sopo di danneggiare politicamente e moralmente
la politica americana in Grecia. L'azione avrebbe dovuto essere
compiuta in nome di un'organizzazione chiamata "Difesa Democratica", che
rappresenta gli interessi dell'opposizione di centro-destra.
America Del Nord
47. "KEDR" (Cedro) è la designazione in codice di obiettivi sensibili in
Canada che dovevano esser messi fuori uso. Essi furono sotto studio da
parte della Residentura di Ottawa negli anni 1959-71. Essi comprendevano
oleodotti e gasdotti attivi o in via di costruzione e raffinerie
petrolifere a Kamloops, Colombia Britannica; nell'area di Winnipeg; a
Trafalgar vicino Toronto; a Shelbourne; a Calgary, Alberta; a Edmonton; a
Midale, Saskatchewan; a Montreal e altrove. Gli obiettivi furono
fotografati da varie angolazioni, furono fissati per longitudine e
latitudine sulle mappe geografiche; furono determinate e indicate le vie
d'accesso, e anche i percorsi di uscita per allontanarsi dopo il
compimento dell'azione; furono compilate descrizioni dei percorsi
seguiti dagli oleodotti, delle stazioni di estrazione, dei luoghi di
scarico del materiale liquido e furono osservati i loro punti
vulnerabili.
48. In Canada, "POL" studiò il Movimento Separatista del Quebec, i siti
di atterraggio, e i punti di attraversamento segreti sul confine tra
Canada e Stati Uniti. Gli fu incidentalmente affidato il compito di
verificare la possibilità che "GORBATY" e "IDOL" partecipassero alla
Fiera Mondiale di Montreal e che un'azione speciale fosse intrapresa
contro di loro.
49. Negli anni 1967-68, l'illegale "POL" fu intensamente impegnato nella
scelta di siti d'atterraggio per distaccamenti di sabotaggio, in
particolare nell'area di Calgary, Alberta, tra le città di Calgary e
Cananaskis. A est, da Calgary seguendo l'autostrada n. 2 verso il
confine con gli Stati Uniti; a ovest, lungo il confine tra la Colombia
Britannica e Alberta in giù verso la frontiera statunitense. Furono
selezionati punti di raggruppamento e di occultamento, nonché DLB, e
percorsi per il raggiungimento della frontiera Canada/Stati Uniti tra le
Autostrade n. 2 e n. 93; e anche le aree adatte ad attraversare
apertamente la frontiera tra Canada e Stati Uniti. C'erano siti per lo
sbarco a sud-est di Winnipeg, sull'Autostrada n. 1 a nord e
sull'autostrada n. 12 a ovest; e a ovest del Lake of Woods lungo
l'Autostrada n. 59. Furono selezionate le zone adatte
all'attraversamento della frontiera canadese per entrare negli Stati
Uniti. Nel 1975, "POL" ottenne un visto illimitato per gli Stati Uniti.
50. Negli Stati Uniti, "POL" cercò punti di attraversamento e di occultamento, nonché siti di atterraggio.
Turchia
51. In Turchia, selezionò siti e nascondigli di grosse dimensioni (KGT= krupno-gabaritnye tayniki) in cinque distretti.
52. Nel 1976 in Turchia cercò siti di atterraggio e effettuò ricerche dei "PIRATY" (Pirati) (1974).
53. Dal 1975, "POL" è stato un istruttore illegale ed è stato assegnato
alla riserva del Dipartimento "V" per l'eventualità di una situazione di
crisi. Tale evento coinvolgerebbe tutti gli ex illegali del Direttorato
"S".
Operazione Speciale - Nome in codice "ZVENO" (Anello)
54. Per distrarre l'opinione pubblica da ciò che accadeva in
Cecoslovacchia (1968), fu deciso di compiere un'operazione speciale
contro l'obiettivo "ZVENO".
L'obiettivo "ZVENO" era una sezione dell'oleodotto della NATO (la linea
Italia -RFT) che passava attraverso l'Austria nell'area Bodensee. La
portata dell'oleodotto era di 10.000.000 tonnellate all'anno su una
distanza di 650 km.
55. L'obiettivo "ZVENO" poteva essere messo fuori uso per un po' di
tempo interrompendo l'oleodotto nel punto in cui esso incrociava il
Canale Rhine. L'operazione avrebbe causato inquinamento da petrolio nel
Bodensee, e questa era la sola fonte di acqua potabile sulla frontiera
austro-tedesca.
56. Si ritenne che questa operazione sarebbe stata considerata
dall'opinione pubblica come una risposta da parte degli estremisti
italiani alle azioni di sabotaggio dei terroristi del Sud-Tirolo.
L'operazione avrebbe dovuto essere eseguita da un illegale o da un
agente speciale dell'apparato del KGB nella RDT.
57. L'obiettivo fu studiato in tutti i suoi particolari e la Residentura
di Vienna preparò un piano dell'operazione - settembre 1968. A tale
scopo furono acquistate 4 bottiglie termiche e 10 penne a sfera prodotte
nella Germania Occidentale, manufatti italiani e austriaci furono
acquistati per il mascheramento. Ciascuna bottiglia termica aveva la
capacità di 1 litro, e il diametro esterno della bocca del contenitore
di vetro non era maggiore di 40 mm.
58. Esaminando un insieme di misure attive, la dirigenza della FCD le
collegò al problema del Sud-Tirolo. Fu considerato vantaggioso rimandare
le azioni al maggio 1969 e compierle al di fuori del territorio
austriaco. L'Operazione Speciale "ZVENO" fu mantenuta di riserva per una
possibile esecuzione in un altro momento conveniente.
59. L'operazione speciale "PANTSIR" (Corazza) rientrava nel complesso
"ZVENO". Fu preparata una mappa approssimativa dell'area, in cui si
mostravano i percorsi che un operativo avrebbe dovuto seguire (a piedi,
in bicicletta, o in automobile), l'ubicazione di grossi nascondigli
(KGT= krupno-gabaritnye-tayniki) una bozza dell'area selezionata per
l'esecuzione dell'operazione speciale, le dimensioni dell'oleodotto, i
suoi supporti in cemento, i recinti di protezione e le scale d'accesso.
Nel maggio 1971 e poi una volta all'anno la situazione nell'area presa
di mira fu controllata. Il punto più vulnerabile era attraverso il
canale Rhine (o Nuovo Rhine) presso l'insediamento di Brugg. Un
contenitore finto di grosse dimensioni fu collocato nel nascondiglio nel
giugno 1965, e tirato fuori il 9 aprile 1966; il contenitore non era
stato individuato. Ciò avvenne nell'area del paesino di Wolfurt. Un
secondo involucro fu rimosso nell'ottobre 1967.
60. Lo schema del luogo fu studiato dall'illegale "YAKOV" e dall'agente
"ROBBI" della Residentura di Vienna. L'operazione "ZVENO" era nota e
coinvolgeva le seguenti persone:
DERZHAVIN Yu. V.,
GRIGORYEV A.D.,
MALININ B.N.,
SHCHERBANOV Ye.S.,
OLIKHEYKO B.S.,
SAVIN A.S.,
KOVALIK,
SHAROV Ye.A.
Ridesignazione del direttorato S al Dipartimento 8
61. L'VIII Dipartimento fu integrato nella struttura del Direttorato S
nel 1976. Prima di ciò era stato una sezione autonoma annessa alla FCD
(il XIII Dipartimento, o Dipartimento V). La defezione di un ufficiale
del Dipartimento, LYALIN, in Occidente e la conseguente espulsione da
parte del governo britannico di 105 ufficiali e agenti del KGB nel
settembre 1971 pose il Dipartimento e la Residentura in una situazione
eccezionalmente difficile. La Residentura di Londra fu costretta ad
agire interamente su posizioni ufficiali. Il processo di ricostruzione
della rete di agenti durò fino alla fine del 1975.
62. Il Dipartimento fu impegnato in ciò che in gergo criminale è noto
come "lavori bagnati" cioè omicidi, sabotaggi, incendi, esplosioni,
avvelenamenti, guasti meccanici e terrorismo. La sua base principale era
ubicata nel distretto di Balashikha, regione di Mosca, nelle strutture
dell'ex Scuola Superiore di Spionaggio. Le basi addestrative erano
dislocate in varie parti del Paese. L'addestramento con paracadute
avvenne in una base addestrativa vicino a Kaunas.
63. Il Dipartimento addestrò gruppi di spionaggio e sabotaggio. I
giovani arditi e i "nottambuli" selezionati per lo scopo furono
sottoposti ad addestramento base per il sabotaggio, seguendo un ordine, e
furono chiamati per un addestramento di 45 giorni e suddivisi in
piccoli distaccamenti. Di volta in volta furono organizzati appelli
d'emergenza, in cui, rispondendo a un dato segnale, i membri del gruppo
dovevano riunirsi con le loro attrezzature essenziali in un sito
prestabilito.
64. I gruppi di spionaggio e sabotaggio erano addestrati per le
operazioni in un'area specifica del paese. In pratica il Dipartimento
controllò tutte le imprese più importanti, le centrali idroelettriche e
quelle nucleari, le gallerie, i depositi, i ponti, gli oleodotti e i
cavi. Studiò i siti adatti all'atterraggio - le piste di atterraggio
aereo, le coste, la topografia delle località, gli insediamenti vicini,
le condizioni climatiche in vari periodi dell'anno, la direzione dei
venti nelle varie stagioni, punti di riferimento caratteristici e
percorsi dal punto di atterraggio all'obiettivo del sabotaggio. I
percorsi che i gruppi di spionaggio e sabotaggio avrebbero dovuto
seguire e gli obiettivi da sabotare erano fotografati e collocati nella
mappa.
65. Allo scopo di camuffare i gruppi di spionaggio e sabotaggio con gli
abitanti del posto, fu acquistato l'equipaggiamento necessario:
esemplari di uniformi militari, i distintivi degli ufficiali e di altri
ranghi, delle unità di tiratori in montagna, dei guardalinee
ferroviarii, degli ufficiali forestali, degli ufficiali della polizia e
della gendarmeria, e articoli di abbigliamento civile indossati dagli
abitanti delle aree di sbarco.
66. Furono studiate le peculiarità fonetiche e linguistiche dell'area
data, così come il tipo e la ricorrenza delle festività di stato e
religiose e le celebrazioni popolari. Luoghi di immagazzinamento furono
cercati e preparati anzitempo, e in essi furono preposizionati
apparecchi radio rice-trasmettenti e armamenti. Armi furono acquistate
all'estero tramite vari mezzi e furono gradualmente accumulate per un
eventuale uso.
67. Ci furono occasioni in cui il KGB fece ricorso all'attività di
compromissione di uno stato straniero. Così, all'epoca dell'invasione
della Cecoslovacchia da parte delle forze sovietiche nel 1968, il gruppo
operativo V dell'apparato plenipotenziario del KGB nella RDT -
costituito da PANASYUK G.T., BOTYAN e RYABOV V.P. - creò un deposito
nascosto sul territorio ceco e vi collocò armi di fabbricazione
americana e della Germania occidentale conducendo poi a tale
nascondiglio le forze di sicurezza cecoslovacche. Si cercava di
suggerire che BND e CIA stavano preparando il popolo all'insurrezione
armata contro le conquiste socialiste. Il KGB abbozzò il testo di un
articolo per la stampa. A suo credito, il Ministro degli Affari Interni
cecoslovacco PAVEL, dubitò della plausibilità della versione inoltrata.
68. L'idea di creare e poi scoprire un nascondiglio di armi americane in
Afghanistan, al confine con l'Iran fu sviluppata dalle agenzie di
spionaggio allo scopo di accusare pubblicamente gli Stati Uniti di
interferire negli affari interni di uno stato sovrano.
69. Nel 1982 un "Centro di addestramento per l'Afghanistan" fu creato a
Balashikha; un ufficiale nell'VIII Dipartimento, KIKOT, che era stato
richiamato dal L'Avana, fu nominato a capo dello stesso. Il Dipartimento
fu pienamente impegnato nella messa a punto di metodi di sabotaggio e
terrorismo sulla scena afgana. L'esperienza israeliana contro i campi
palestinesi in Libano e i metodi palestinesi contro gli israeliani
furono adoperati nei campi profughi afgani e nelle aree densamente
popolare del Pakistan.
70. A Balashikha, si tenevano anche corsi per ufficiali di frontiera e
un programma di 100 ore volto ad elevare la capacità di combattimento
dei giovani ufficiali del KGB.
71. Il Dipartimento studiò diligentemente l'organizzazione e la
struttura dei distaccamenti di guerriglia, lo sviluppo di un movimento
di resistenza, e metodi e mezzi della lotta armata all'estero.
72. Allo scopo di addestrare stranieri, si tenevano speciali corsi
"VYSTREL" per ufficiali a Solnechnegorsk (vicino Mosca) sul seguente
tema: "il personale della dirigenza militare". I partecipanti
diventavano comandanti delle formazioni armate operanti contro il loro
stesso governo.
73. I gruppi di agenti di nazionalità straniera di solito erano
costituiti da un agente speciale, un agente di supporto, un agente
custode di una casella postale, e agenti operativi. Gli agenti di
supporto dovevano assicurare l'efficacia del combattimento, la sicurezza
e la viabilità delle informazioni e i distaccamenti di sabotaggio sul
territorio dei paesi stranieri. I custodi delle caselle postali erano
utilizzati dal servizio informativo per le comunicazioni postali
clandestine con i gruppi di spionaggio e sabotaggio.
74. Tutte le schede degli agenti stranieri o di nazionalità sovietica
che per qualche ragione erano consegnate agli archivi, venivano
esaminate dall'VIII Dipartimento che selezionava quelli adatti ai suoi
scopi.
75. Non meno di 4-6 obiettivi erano elaborati dal Dipartimento per la Linea F, cioè per il sabotaggio.
76. Lo sbarco di un gruppo di spionaggio e sabotaggio era organizzato di
notte, o di giorno in condizioni meteorologiche inclementi e con
nebbia. Ciascun gruppo era costituito da 15-25 individui, ma la rete dei
sabotatori poteva comprendere anche singoli ufficiali dello spionaggio,
illegali o agenti. Le attività di un gruppo di spionaggio e sabotaggio
erano simili alle operazioni di guerriglia, ma si distinguevano nel
fatto che la guerriglia confidava sul contatto con la gente, con le
masse, ed effettuava una lotta armata permanente. Invece i sabotatori
erano inviati dall'esterno oppure erano reclutati individualmente sul
posto ed eseguivano specifici compiti di sabotaggio. KUTUSOV incluse le
attività di guerriglia nel suo piano strategico per una campagna
militare. Il popolo afgano fornì un esempio unico di guerriglia condotta
su larga scala. Da soli, senza un esercito, senza armi moderne, e quasi
senza supporto, soltanto con metodi di guerriglia, gli afgani
combatterono con successo una guerra contro l'esercito di una
superpotenza, che usò metodi inumani di guerra, e contro le forze
governative del loro stesso paese. Davanti agli occhi di tutto il mondo
la nomenklatura sovietica impiegò 7 anni a distruggere una nazione,
mentre nelle sue annuali risoluzioni contrarie, l'ONU neppure nominò i
banditi, vagamente ripetendo appelli per il ritiro delle forze straniere
dall'Afganistan. La Lega delle Nazioni fu più decisa, infatti a seguito
dell'aggressione contro la Finlandia l'URSS fu espulsa in quanto paese
aggressore.
Commento del servizio:
1. Aggiunte del funzionario alle informazioni originali della Fonte sono indicate tra parentesi.
2. Il dipartimento Sabotaggio del KGB ha più volte cambiato nome a
partire dal 1945. Come Dipartimento 13 e successivamente Dipartimento V
(come lettera e non come numero romano) il suo lavoro all'interno delle
Residenture legali all'estero fu manipolato dalla Linea F. Dopo che
questo dipartimento divenne parte del Direttorato S nel 1976, il lavoro
fu effettuato dagli ufficiali della Linea N.
3. "PIRATY" era il nome in codice del KGB per un padre e un figlio che
dirottarono un velivolo sovietico nel 1974 circa diretto in Turchia.
4. La fonte ha fornito ulteriori informazioni sull'illegale "YAKOV" che
si identifica in Gennadiy Mikhaylovich ALEKSEYEV, nato nel 1931 a
Leningrado. Fu fornito di documenti sulla base della doppia variante di
uno svizzero nato in URSS chiamato Igor MUERNER. "YAKOV" e sua moglie (I
YAKOVLEV) furono arrestati in Svizzera nel novembre 1973 ma scontarono
solo un paio di anni per uso di documenti falsi. Gli svizzeri non
riuscirono infatti a dimostrare le accuse di spionaggio mosse contro la
coppia.
5. Quanto all'invasione della Cecoslovacchia nel 1968 (para. 67), l'ex
generale del KGB Oleg KALUGIN ammise nel suo libro "Spymaster" che le
affermazioni effettuate dai mezzi di comunicazione sovietici nel 1968,
secondo cui "Le truppe del Patto di Varsavia avevano trovato nascondigli
di armi della CIA" erano "tutte corbellerie", poiché le tracce di
coinvolgimento della CIA erano state "fabbricate dagli esperti di
"misure attive" del KGB".
Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 120
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Flavio Pereira Lopes - Nome in codice "Dyakon"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Flavio Pereira LOPES - nome in codice "Dyakon"
1. Flavio Pereira LOPES nato nel 1954, era un cittadino portoghese e
membro di spicco del personale tecnico dell'Ambasciata Italiana a Luanda
dal 1977 al 1980.
2. LOPES era un elemento d'interesse per il KGB, ma la sua condizione di
reclutamento non era nota. Il suo nome in codice era "DYAKON"
RU SEGRETISSIMO* - Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 121
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Valentina Vladimirovna Shutrovich-Yastzhomb-Marcone - Nome in codice "Dina" o "Podruga"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -.
Valentina Vladimirovna Shutrovich-Yastzhomb-Marcone - Nome in codice "Dina" o "Podruga"
Valentina Vladimirovna SHUTROVICH-YASTZHOMB-MARCONE nata nel 1933 era
una donna russa che viveva a Roma e lavorava come interprete per la
società "SINA VISCOSA" (sic). Fu reclutata come agente del KGB nel 1966 e
le fu dato il nome in codice "DINA" o "PODRUGA". Fornì informazioni
sull'Associazione Letteraria Internazionale, contribuì alla scoperta di
talenti e fu impiegata in misure attive.
2. Nel 1982 la SHUTROVICH-YASTZHOMB-MARCONE fu allontanata dalla rete
degli agenti poiché aveva perso il suo accesso alle informazioni.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 129
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Visita di giornalisti sovietici in Italia: gennaio 1977
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -.
Visita di giornalisti sovietici in Italia: gennaio 1977. Nel gennaio
1977, A B CHAKOVSKIY, redattore della "Literaturnaya Gazeta", e il suo
vice, V.A. SYROKOMSKIY, si recarono in Italia. CHAKOVSKIY rimase colpito
dal livello di diffusione dell'anti-sovietismo tra le forze
progressiste italiane guidate dal Partito Comunista e soprattutto tra i
ranghi della sua dirigenza superiore.
RU SEGRETISSIMO* - Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 133
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Società commerciali sotto il controllo del Partito Comunista Italiano
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -.
Società commerciali sotto il controllo del Partito Comunista Italiano
Il Partito Comunista Italiano controllava varie società commerciali che
lavoravano per l'Unione Sovietica. Le loro attività comprendevano:
- la distribuzione di petrolio dall'URSS all'Italia attraverso il gruppo "MONTI".
- l'acquisto di tre trasportatori di ammoniaca dalla società "EFIM-BREDA".
- la costruzione di alberghi in URSS.
- la fornitura di componenti atomiche.
- la cooperazione ad ampio raggio con la società "FINMECCANICA".
- il lavoro di piccole e medie imprese.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 135
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Alberto Brusaferi - Nome in codice "Saust" o "Medik"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Luciano DE CET è l'oggetto del Rapporto IMPEDIAN No. 117.
Alberto Brusaferi - Nome in codice "Saust" o "Medik"
Alberto BRUSAFERI, un cittadino italiano nato nel 1937, faceva parte
della società di consulenza Perpinelli SRL. Fu sotto coltivazione del
KGB ed ebbe il nome in codice "SAUST" o "MEDIK". Luciano DE CET fu usato
dal KGB nella coltivazione di BRUSAFERI.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 136
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Corrispondente italiano de "L'Unità" - Nome in codice "Santini"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Gradiremmo sapere a tempo debito se siete riusciti a identificare "SANTINI"
Corrispondente italiano de "L'Unità" - Nome in codice "Santini"
1. "SANTINI" era un corrispondente del quotidiano del Partito Comunista
Italiano (PCI) "L'Unità" ed era specializzato nelle questioni
riguardanti il Vaticano.
2. "SANTINI" era un contatto segreto della Residentura del KGB di ROMA.
Nel settembre 1980, tramite il Consiglio per gli Affari della Chiesa, il
KGB organizzò un viaggio in URSS per "SANTINI" e sua moglie. Il viaggio
era a spese dell'URSS.
Commento del servizio: la fonte non conosceva l'identità di "SANTINI".
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 137
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Sorelle italiane - Agenti del KGB "Suza" e "Venetsianka"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: 1. Gradiremmo sapere se siete riusciti a identificare "SUZA" e "VENETSIANKA".
2. Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 142.
Sorelle italiane - Agenti del KGB "Suza" e "Venetsianka"
1. "SUZA", una donna italiana il cui primo nome era Maria, nel 1955
lavorava presso la Delegazione Italiana alla NATO a Parigi. Nel 1956
lavorava nel Dipartimento Protocollo del Ministero degli Affari Esteri a
Roma. Ma nell'aprile del 1956 fu trasferita presso la Residenza del
Presidente della Repubblica per lavorare per LUCIOLI, il consigliere
diplomatico del Presidente. Questa nomina diede a "SUZA" la possibilità
di accedere ai documenti che venivano sottoposti al Presidente dal
Ministero degli Esteri nonché alle comunicazioni degli Ambasciatori
italiani.
2. La sorella di "SUZA", "VENETSIANKA" ("la signora di Venezia"),
intorno alla metà del 1950 lavorava presso l'Ambasciata Italiana in
Francia. Nel 1958 faceva parte del personale dell'Ambasciata Italiana in
Germania Occidentale.
3. Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" - fu lo strumento del
reclutamento sia di "SUZA" che di " VENETSIANKA" al servizio del KGB.
Commento del servizio: la fonte non conosceva l'identità di "SUZA" né quella di "VENETSIANKA"
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 138
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Guerina Todescat - Nome in codice "Darya"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 142.
Guerina Todescat - Nome in codice "Darya"
Guerina TODESCAT era una donna ungherese nata in Romania e cittadina
italiana. Lavorava come dattilografa presso il Ministero degli Esteri
italiano. La TODESCAT fu reclutata dalla Residentura del KGB di Roma
tramite Giorgio CONFORTO. Per il reclutamento CONFORTO si servì della
bandiera del Centro Anti-Comunista annesso al Ministero degli Esteri
Italiano. Il nome in codice della "TODESCAT" era "DARYA".
(Data dell'informazione: 1940 circa)
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 139
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Velia Fratelli - Nome in codice "Magda"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: - .
Velia Fratelli - Nome in codice "Magda"
Velia FRATELLI era una dattilografa del dipartimento stampa del
Ministero degli Esteri italiano. Fu reclutata dal KGB nel 1956 e le fu
dato il nome in codice "MAGDA".
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 140
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Agente italiano del KGB "Topo"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: 1. Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" - è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 142.
2. Velia FRATELLI - nome in codice "MAGDA" - è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 139.
Agente italiano del KGB "Topo"
"TOPO" era una dattilografa del Ministero degli Esteri Italiano che fu
reclutata dal KGB sotto falsa bandiera. Fu avvicinata da "DARIO"
attraverso "MAGDA". Successivamente "TOPO" fu messa in contatto
direttamente con la Residentura del KGB a Roma. Per 15 anni passò
importanti informazioni documentarie.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di "TOPO".
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 141
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Dattilografa del Ministero degli Esteri italiano - Nome in codice "Inga"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Giorgio CONFORTO - nome in codice "DARIO" - è l'oggetto del Rapporto Impedian No. 142.
Dattilografa del Ministero degli Esteri italiano - Nome in codice "Inga"
"INGA" era una dattilografa del Ministero degli Esteri Italiano
reclutata da "DARIO" (Giorgio CONFORTO). Nel 1938 il controllo su "INGA"
passò alla Residentura di Roma del KGB. Questa era un agente
documentario e nel 1969 era ancora in contatto con il KGB. Il contatto
con "INGA" passò poi a un illegale (nessun ulteriore dettaglio). A
"INGA" fu amputata una gamba nel 1971.
Commento del servizio: La fonte non conosceva l'identità di "INGA".
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 142
Data di emissione: 6 ottobre 1995
Oggetto: Giorgio Conforto - Nome in codice "Dario"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
1. Para. 1 del Rapporto:
"DARYA' (Guerina TODESCAT) è l'oggetto del Rapporto IMPEDIAN No. 138.
Non abbiamo alcuna altra informazione sul conto di "ANNA' o "MARTA'.
2. Para. 4 del Rapporto:
"TOPO' è l'oggetto del Rapporto IMPEDIAN No. 140.
"INGA' è l'oggetto del rapporto IMPEDIAN No. 141.
"SUZA' e "VENETSIANKA' sono l'oggetto del Rapporto IMPEDIAN No. 137.
Non abbiamo altre notizie su "OVOD'.
3. Para. 5 del Rapporto:
Non abbiamo altre notizie su "MARA'.
Giorgio Conforto Ð Nome in codice "DARIO'
1. Giorgio CONFORTO, cittadino italiano nato nel 1908, era un avvocato
che lavorava come giornalista e come funzionario agrario in Italia. Fu
reclutato nel 1932 su base ideologica. Il principale nome in codice di
CONFORTO era "DARIO', ma era noto anche come "BASK', "SPARTAK', "GAU',
"CHESTNYY' e "GAUDEMUS'. Nel 1937 fu infiltrato nel Partito Fascista e
successivamente nel Centro Anti-Comunista annesso al Ministero degli
Esteri italiano. Sotto la bandiera di questa organizzazione "CONFORTO'
reclutò tre dattilografe del MAE, "DARYA', "ANNA' e "MARTA', dalle quali
ottenne regolarmente notevoli informazioni documentarie.
2. Nel 1942, in seguito allo smascheramento della Residentura illegale
del GRU, con cui era temporaneamente in contatto, "CONFORTO' fu
arrestato e tenuto in prigione fino al 1945. Per qualche tempo fu in un
campo di concentramento in Germania, e di lì liberato con l'arrivo delle
truppe sovietiche.
3. In Italia "CONFORTO' riallacciò i contatti con "DARYA' e "MARTA' e
ottenne da loro informazioni. Entrò nel partito socialista. Nel 1946, la
dirigenza del Partito Socialista e del Partito Comunista accusò
"CONFORTO' di fare il doppio gioco, tenendo a mente la sua ex militanza
nel Partito Fascista; fu così espulso dal Partito Socialista. La
Residentura di Roma del KGB fece in modo che l'accusa contro "CONFORTO'
fosse ritirata e che lui potesse rientrare nel partito. Ma questo fatto
divenne di dominio pubblico e "CONFORTO' fu guardato come un elemento
legato all'Ambasciata Sovietica.
4. "CONFORTO reclutò per conto della Residentura di Roma altre due
dattilografe del MAE Ð "TOPO' e "INGA', le quali passarono una mole
notevole di importanti informazioni, comprese notizie sul principale
avversario (gli Stati Uniti). "CONFORTO' ebbe anche un ruolo strumentale
nel reclutamento della fonte documentaria "OVOD' nonché di "SUZA' e
"VENETSIANKA'.
5. I contatti con "CONFORTO' furono mantenuti personalmente, tramite
DLB, comunicazioni a distanza e illegali. Nel 1968 fu congelato e gli fu
assegnata una pensione a vita di 180 rubli. Tuttavia nel 1972 fu tirato
nuovamente in gioco e il contatto fu riallacciato allo scopo di
coltivare una dattilografa del MAE italiano il cui nome in codice era
"MARA'.
6. Nel marzo 1975, al compimento dei quarant'anni di collaborazione con
lo spionaggio sovietico, "CONFORTO' e sua moglie furono insigniti
dell'Ordine della Stella Rossa.
7. Alla fine di maggio 1979 la figlia di "CONFORTO', Giuliana CONFORTO
fu arrestata insieme a due terroriste di spicco delle Brigate Rosse,
MORUCCI e FARANDA. La donna aveva funto da custode di un appartamento
adoperato dai terroristi e, come si chiarì in seguito, era stata usata a
sua insaputa. "CONFORTO' non sapeva del legame di sua figlia con i
terroristi e si trovava nell'appartamento della figlia quando questa
venne arrestata insieme alle altre due terroriste. La Residentura del
KGB prese nota di questo fatto e, considerando che la circostanza poteva
far sì che lo stesso "CONFORTO' fosse interrogato dai Servizi Speciali
italiani, lo congelò nuovamente. La pensione che gli era stata
assegnata, gli sarebbe stata corrisposta in occasione di un suo viaggio
in un paese terzo con regime favorevole oppure in Unione Sovietica.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 143
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: "Brigate RossÈ italiane: contatti tra i partiti comunisti di Cecoslovacchia e Italia: 1975 e 1978
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
"Brigate RossÈ italiane: contatti tra i partiti comunisti di Cecoslovacchia e Italia: 1975 e 1978
1. Nel dicembre del 1975 Yuriy Andropov notificò quanto segue al Comitato Centrale del PCUS.
Il Ministro degli Affari Interni Cecoslovacco, OBZINA, aveva informato
il rappresentante del KGB sovietico a Praga di un incontro avvenuto il
16 settembre 1975. L'incontro era stato tra Antonin VAVRUS, Capo del
Dipartimento Internazionale del Comitato centrale del Partito Comunista
Cecoslovacco e Salvatore CACCIAPUOTI, vice presidente della Commissione
Centrale di Controllo del Partito Comunista Italiano (PCI).
CACCIAPUOTI affermò di essere stato autorizzato dalla dirigenza del PCI a
informare il Comitato centrale del Partito Comunista Cecoslovacco che
le agenzie ufficiali italiane erano in possesso di alcuni documenti.
Tali documenti confermavano che una delle basi dell'organizzazione
terroristica italiana "Brigate RossÈ era ubicata in Cecoslovacchia e che
le agenzie di sicurezza cecoslovacche stavano cooperando con essa.
Questo fatto poteva essere usato contro il PCI.
VAVRUS aveva garantito a CACCIAPUOTI che il Ministero degli Affari
Interni Cecoslovacco non aveva alcun contatto con i terroristi italiani.
2. Durante la sua visita a Mosca, OBZINA disse al KGB che il Comitato
Centrale del Partito Comunista Cecoslovacco aveva dato una calma ma
decisa risposta al Comitato Centrale del PCI.
3. Le "Brigate RossÈ erano un'organizzazione di estrema sinistra fondata
da Renato CURCIO nel 1970. Operava su base di illegalità.
4. Il 4 maggio 1978, durante una conversazione con Vladimir KOUCKY Ð
Ambasciatore cecoslovacco in Italia, Giorgio AMENDOLA Ð membro del
Presidium del Comitato Centrale del PCI, lo invitò ad essere prudente
riguardo alle "Brigate RossÈ. AMENDOLA disse che i contatti delle
"Brigate RossÈ con la Cecoslovacchia e la loro presenza nel paese
avrebbero potuto venir fuori durante un successivo processo a loro
carico.
5. Anche Arturo COLOMBI, Presidente della Commissione di Controllo del
PCI, aveva messo in guardia l'Ambasciatore cecoslovacco sulle "Brigate
RossÈ. Egli aveva criticato il Comitato Centrale del Partito Comunista
Cecoslovacco perché non aveva dato risposta a specifiche domande in
merito alle "Brigate RossÈ. Tali domande erano state poste da
CACCIAPUOTI durante i colloqui di Praga. Il Comitato centrale del PCI
non fu soddisfatto del categorico rifiuto sull'esistenza di alcun
contatto tra la Cecoslovacchia e le "Brigate RossÈ.
6. KOUCKY era stato particolarmente turbato dal comportamento di Nikita
RYZHOV, Ambasciatore sovietico in Italia. Questi rammentava
ripetutamente a KOUCKY che aveva messo in guardia i rappresentanti
cecoslovacchi in merito ai contatti con le "Brigate RossÈ, ma questi non
gli avevano dato ascolto. RYZHOV era convinto che all'interno
dell'Ambasciata cecoslovacca ci fosse qualcuno che, alle spalle di
KOUCKY, era in contatto con le "Brigate RossÈ. RYZHOV aveva accusato
KOUCKY di recare più danni che benefici associandosi con le "Brigate
RossÈ.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 146
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: giornali e periodici italiani usati dalla residentura del KGB a Roma: 1974.
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Giornali e periodici italiani usati dalla Residentura del KGB a Roma: 1974
Nel 1974 i nomi operativi in codice delle riviste e giornali italiani usati dalla Residentura di Roma del KGB erano i seguenti:
"ALPHA' periodico "Tempo'
"BELLA' quotidiano "Paese Sera'
"BETA' periodico "Sette Giorni'
"EPSILON' periodico "L'Europa Domani'
"GAMMA' quotidiano "Avanti'
"LOBI' periodico "L'Astrolabio'
"MOBI' periodico "L'AutomobilÈ
"OMEGA' bollettino dell'Agenzia "Adista'
"OMO' quotidiano "Il Tempo'
"POTA' quotidiano "Nuovi Terri'
"SHELL' periodico "Scena Illustrata'.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 147
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: rapporti inviati alla centrale dalla Residentura del KGB, Roma: 1973
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Rapporti inviati alla centrale dalla Residentura del KGB, Roma: 1973
1. Nel 1973 la Centrale di Mosca ricevette 474 rapporti informativi dalla Residentura del KGB a Roma.
2. 110 rapporti furono presi in esame in maniera indipendente per
l'informazione delle più alte autorità (l'Istantsii) e dei dipartimenti
governativi. Le informazioni contenute in 98 rapporti costituirono la
base di appunti e resoconti. 253 rapporti furono messi in archivio per
comporre informazioni e profili. 8 rapporti furono restituiti alla
Residentura senza essere stati utilizzati.
3. I rapporti contenevano una gran quantità di materiale relativo alla
visita di BREZHNEV negli Stati Uniti, Germania Occidentale e Francia.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 148
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: agente del Dipartimento 2 del KGB (Direttorato S) Ð Nome in codice "Graf'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Agente del Dipartimento 2 del KGB (Direttorato S) Ð Nome in codice "GRAF'
"GRAF' faceva parte del personale del Consolato Italiano a Le Havre nel
1970. Era un agente del KGB e fu utilizzato per le operazioni del
Dipartimento 2 (Direttorato S).
Commento del servizio: la fonte non è stata in grado di confermare la
nazionalità di "GRAF'. Questo rapporto è stato parimenti passato ai
francesi.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 149
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: Mario Babic - Nome in codice "Ikar"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: -
Mario Babic - Nome in codice "Ikar"
1. "IKAR' era il generale dell'esercito Italiano Mario BABIC, nato nel
1910 a Fiume, Italia; di origine croata: dal gennaio 1957 fu addetto
aeronautico presso l'Ambasciata italiana a Mosca. Fu reclutato sulla
base di materiale compromettente. Venne organizzato un presunto aborto
per MANGURINA Marina Fedorovna, la donna che viveva con "IKAR'. Entrò in
scena un ufficiale operativo che interpretava il ruolo del marito
infuriato della MANGURINA e minacciò di compromettere "IKAR'. Questi
firmò un accordo di collaborazione. "IKAR' consegnò un rapporto da parte
di TERNI, l'Addetto Militare a Mosca, e anche informazioni circa
l'Ambasciata italiana, la cifra utilizzata dal personale, e la
combinazione della sua stessa cassaforte.
2. Successivamente "IKAR' ebbe un ripensamento e chiese insistentemente
che il suo accordo firmato fosse distrutto. Addirittura in un incontro
del 4 settembre 1959 egli consegnò la seguente dichiarazione scritta:
"So che nascondete un pugnale sotto il mantello. Il giorno che mi avete
intrappolato con mezzi che ritengo indegni della vostra
rispettabilissima nazione, io tentai di farvi capire che il mio
atteggiamento verso di voi era amichevole. Ignorando questi miei
sentimenti, mi avete sottoposto a varie prove. Ma nonostante ciò
continuate a dubitare della mia lealtà e delle mie buone intenzioni.
Continuate a puntare una pistola contro di me, pur proferendo parole di
amicizia e apprezzamento nei miei confronti. Se questi vostri sentimenti
sono reali e non mera finzione, allora datemi una prova, e con ciò mi
riferisco alla necessità di risolvere la questione della distruzione del
documento in cui si parla delle circostanze in cui io fui intrappolato.
Se non lo distruggerete, non vi considererò più degni della mia
amicizia e stima.
Vi prego di capire che ho bisogno del vostro rispetto. Pertanto, se
pensate che io agisca dietro la minaccia del documento relativo alle
circostanze del mio reclutamento, vi sbagliate. Trovate un modo per
mettere alla prova la mia lealtà senza minacce. Sono sicuro che non
cadrò in fallo. Se continuerete a dubitare della mia sincerità, non
potrò più lavorare o continuare a rispettarvi finché sarò in ansia.'
3. Per ragioni operative a "IKAR' fu consegnata una copia preparata ad
hoc del suo impegno firmato. Con ovvia espressione di soddisfazione,
"IKAR' distrusse "L'impegno scritto' e dichiarò che da allora si sarebbe
sentito meglio.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 150
Data di emissione: 20 ottobre 1995
Oggetto: agente italiano del KGB - Nome in codice "Vittorio"
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Questo rapporto fornisce ulteriori informazioni e individua
dettagli sull'agente "VITTORIO' Ð oggetto del Rapporto IMPEDIAN No. 82.
Agente italiano del KGB Ð Nome in codice "VITTORIO'
1. "VITTORIO' era Luciano RAIMONDI, un italiano che lavorava come
addetto culturale presso l'Ambasciata italiana in Messico. Egli
conosceva la lingua cinese. In passato era stato comunista. Dal 1966 fu
coinvolto nel movimento filo-cinese che poi diede luogo al Partito
Rivoluzionario Marxista Leninista Italiano.
2. Anche la moglie di "VITTORIO', che si chiamava Nuncia AUGIERI conosceva il cinese.
3. "VITTORIO' fu reclutato nell'ottobre 1969 dall'ufficiale del KGB Stanislav Vasiliyevich SYCHEV.
4. Dopo il Messico, "VITTORIO' si stava preparando a lavorare nella Repubblica Popolare Cinese, in Giappone o ad Hong Kong.
RU SEGRETISSIMO* Fonte delicata
Rapporto Impedian numero 151
Data di emissione: 23 agosto 1995
Oggetto: illegale del KGB "Yevgeniy' e aspirante illegale "Voldemar'
Fonte: Un ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
DDI: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Vedere dicitura
Commento: Non abbiamo alcuna notizia su LOLLINI, Vladimir Albertovich o sui suoi genitori.
Illegale del KGB "Yevgeniy' e aspirante illegale "VOLDEMAR'
1. "VOLDEMAR' era Vladimir Albertovich LOLLINI, nato nel 1947 in Italia,
nel paese di Sant Antonio, Medelcio, da padre italiano e madre
bielorussa; fu reclutato nel 1966. Era un medico, laureando in scienze
mediche, e viveva a Vitebsk.
2. Il padre di "VOLDEMAR' era Albert Andrey LOLLINI, nato nel 1921 nel paese di Sant Antonio in Italia.
3. Sua madre era N.G. ZNOSENKO. I suoi genitori si erano conosciuti in
un campo in Germania e nel 1945 si trasferirono in Italia.
4. Vladimir Albertovich LOLLINI nacque il 18 settembre 1947 nel paese di
Sant Antonio, comune di Medigina, provincia di Bologna, Italia. Era
laureando in scienze mediche e membro del PCUS. Nel 1957 si trasferì
dall'Italia in URSS, andando nella città di Shklov, Bielorussia, luogo
natale di sua madre. Si laureò presso l'Istituto di Medicina di Vitebsk
nel 1970.
5. Nel 1971, fu arruolato nella Riserva Speciale come candidato per
svolgere missioni da compiere una volta sola. Nel 1947 accettò
formalmente di lavorare in speciali condizioni, e fu arruolato nella
Riserva Speciale.
6. Nel 1971 a "VOLDEMAR' fu dato un passaporto austriaco, tramite un
agente, e fu destinato alla Francia. Fu rimosso dal lavoro operativo nel
1974. Fu adoperato il metodo della variante (cioè i suoi documenti
furono passati a un altro illegale) per l'illegale "YEVGENIY'.
7. Nel 1976 a "YEVGENIY' fu dato un passaporto austriaco, (una nuova
variante) basato sulla variante di "VOLDEMAR'. Fu usato per viaggi da
effettuare una volta sola.
8. "VOLDEMAR' fu istruito dall'8¡ Dipartimento del Direttorato S per il
suo lavoro all'estero, dove aveva numerosi contatti familiari, in Italia
e in Spagna. Gli fu dato il compito di ripristinare la sua cittadinanza
italiana. Furono fatti tentativi per fornire di documenti "VOLDEMAR'.
9. Nel luglio 1977 arrivò in Italia per indagare circa la possibilità di
riprendere la sua cittadinanza italiana e trovare un lavoro. Nel marzo
1978 fu mandato in Italia per un anno, affinché ottenesse la
cittadinanza e una laurea italiana in medicina, allo scopo di preparare
il terreno per il suo trasferimento in un terzo paese (il Venezuela).
Superò un esame di qualifica come dottore presso l'Istituto di Bologna,
ottenne la cittadinanza italiana e il passaporto straniero No. D880819, e
la carta d'identità No. 32795033, insieme a certificato di nascita No.
2325 e No.12082.
10. Tuttavia, influenzato da sua moglie, rifiutò di lavorare a
condizioni speciali nel 1981. Nel 1983 fu rimosso dalla Riserva
Speciale.
Commento della fonte: 1. La fonte ha spiegato che l'espressione del
para. 6 "fu usato il metodo della variantÈ indica che la documentazione
fu successivamente usata da un altro illegale. In questo caso il secondo
illegale assunse il compito inizialmente assegnato al primo illegale.
2. Il termine "rimosso' nel para. 6 indica che il candidato fu rimosso
dal lavoro operativo nell'anno indicato, ma continuò a lavorare come
illegale sotto una diversa identità per una missione speciale.
Commento del servizio: 1. Le aggiunte del funzionario alle informazioni originali della fonte sono riportate tra parentesi.
2. L'informazione della fonte sull'aspirante illegale con il nome in
codice "VOLDEMAR' suggerisce che un passaporto austriaco fu
originariamente emesso per "VOLDEMAR' come supporto da adoperare in
operazioni speciali, probabilmente in tempo di guerra o di crisi per
conto del Dipartimento 8. Quando divenne aspirante illegale a tempo
pieno nel 1974, il suo documento austriaco fu completamente rimaneggiato
per essere usato da "YENGENIY', poiché il KGB sperava che "VOLDEMAR'
avrebbe potuto usare i suoi veri documenti d'identità per le attività di
lungo periodo in Occidente. Nel frattempo fu rimosso dal suo status
operativo, probabilmente per un periodo di ulteriore addestramento.
RU SEGRETISSIMO* Rapporto Impedian numero 152
Data di emissione: 5 gennaio 1996
Oggetto: Vocabolario dei termini del KGB
Fonte: Ex ufficiale del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: fino al 1984.
AVVERTENZA: Fonte sensibile. il contenuto del rapporto deve essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione deve essere intrapresa come conseguenza di quanto
contenuto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o
disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro servizio senza
previa autorizzazione dell'Originatore.
Nota: Il presente rapporto è costituito da 141 pagine, non tradotto in quanto trattasi di vocabolario
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 153
NdT: é stata mantenuta la trascrizione inglese per i nomi russi. Ad
esempio, " Alksandrevich", mentre in italiano si tenderebbe a scrivere
"Alexandrevich" lo stesso per Aleksey (Alexey), Yuriy (Yuri), ecc.
Tenerlo presente in corso di verifica d'archivio
Data del rapporto: 12 febbraio 1996
Oggetto: Illegali del KGB "DUBRAVIN", Aleksey Mikhailovich KOZLOV alias
Erich Albert SVENSON e "DUBRAIVINA" Alias Marianne SVENSSON.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: aggiornate al 1984.
AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente dal personale indottrinato.
Nessuna azione deve essere intrapresa come conseguenza di quanto
contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o
disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza
previa autorizzazione dell'originatore.
Commenti:
1. KOZLOV Aleksey Mikhailovich, nato il 21/12/34 a Oparino (URSS), alias
Max TRAPPE, alias Erich Albert SVENSSON; reclutato nel 1960, addestrato
come "illegale" e arrestato in Sud Africa il 28/07/80. Ben noto caso di
"illegale"
2. Marianne SVENSSON; nata HERMANNS, nata il 11/09/39 a Klettbach; ha un
figlio nato il 29/01/65 (nome non noto) e una figlia nata il 28/12/65
(nome non noto)
3. SURIKOV V. N., probabilmente Vasily Nikolayevich SURIKOV, nato il
7/03/31 a Gorki. Ha prestato servizio a Colombo dal 12/1966 al 10 /1970.
4. KONDRATYEV A., probabilmente Aleksey Mitrofannovich KONDRATYEV, nato
il 16/07/35 o il 16/09/35 a Devitsa (URSS). Ha prestato servizio a
Colombo dal 4/1970 al 1/1971
5. GRISHIN Yuriy Aleksandrovich, nato il 13/04/37 a Mosca (URSS). Ha prestato servizio a Colombo dal 2/1972 al 9/1973
6. LISENKO Konstantin Petrovich, nato il 5 o il 6/12/43 a Mosca (URSS). Ha prestato servizio a Colombo dal 1/1973 al 2/1978
7. SOKOV Mikhail Anatolyevich, nato il 5 o il 31/07/45 a Kostroma Oblats
(URSS). Ha prestato servizio a Colombo dal 12/1974 al 7/1982. Agente
identificato KGB/SVR
8. RAZIN "SEKTANT" identificato dalla fonte quale BOGATIY Anatoily Nikolayevich, scomparso da Rabat nel 1982
9. "ONEGA" è stata identificata dalla fonte in Mary PHILIPPART, nata il 1923 a Bruxelles (Belgio). Reclutata nel 1952
10. Segey Vladimirovich PRAOTTSEV, nato il 20/09/49; nel 1973-76
studente in Giappone; nel 1976-79 addetto, Sezione Consolare, Ambasciata
sovietica a Nuova Delhi; nel 1981-83, Secondo Segretario, Ambasciata
sovietica a Tokio. Identificato da REDWOOD nel 1982 quale ufficiale
della linea N del KGB. Il resoconto di REDWOOD riferisce che dopo
l'addestramento di PRAOTTSEV presso la scuola 101 del KGB egli era stato
inviato in Giappone per un aggiornamento linguistico. Al suo rientro
nel 1976, fu destinato al 2¡ Dipartimento, Direttorato S, dove divideva
l'ufficio con REDWOOD. Redwood Ha inoltre riferito che durante il
periodo trascorso in India, PRAOTTSEV ebbe un grave incidente d'auto
mentre guidava in stato di ubriachezza. PRAOTTSEV era stato destinato a
Nuova Delhi nel 1976 ed espulso nel 1979 in seguito ad un caso di
spionaggio. Nel marzo 1981 venne fatto rientrare da Tokio a causa del
suo coinvolgimento in un caso con un diplomatico occidentale, suo
"compagno di bevute" e, apparentemente, venne espulso dal KGB.
11. Alexander Sergeyevich POCHATKOV, nato il 24/12/1952, sospettato
appartenente al KGB. Ha prestato servizio a Singapore nel 1977/81 e
Manila nel 1985-90
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 153
NdT: il "rapporto" è, verosimilmente, la trascrizione letterale delle
dichiarazioni della fonte. é per questo che a volte vi si legge il
termine "straniero", ad esempio riferito a passaporti, che appare
incongruo se non si tiene presente che è "straniero" rispetto all' URSS.
Illegali del KGB "DUBRAVIN', Aleksey Mikhailovich KOZLOV alias Erich Albert SVENSSON e "DUBRAIVINA" alias Marianne SVENSSON.
1. "DUBRAVIN" era un illegale del KGB che usava la copertura di un uomo nato il 27/12/1938
2. "DUBRAVIN", Aleksey Mikhailovich KOZLOV, nato nel 1934 era un
illegale. L'identità di Erich Albert SVENSSON, nato il 27 12/1938 a
Magdeburgo (Germania), di cittadinanza tedesca. Era un commerciante,
domiciliato in Austria, Neubaugasse 25, Appartamento 2, Vienna. Aveva
ottenuto un passaporto della RFG
3. é stato destinato in RFG nel 1964-66, Belgio 1967-70, Austria,
Italia, Paesi del Medio e Estremo Oriente, Sud Africa, Polonia e Cina.
4. "DUBRAVINA", nata nel 1937 era una cittadina russa che usava la
copertura di una donna della RFG; usava anche la variante "IRMA".
5. "IRMA", era Marianne MAROUF, nome da nubile HERMANNS, nata il
11/09/1939 a Klettbach, nel distretto di Erfurt; era cittadina tedesca
del RDT, sposata al cittadino algerino Mahmud MAROUF.
6. Nel luglio 1961 "IRMA" lasciava clandestinamente la RDT e raggiungeva
Berlino Ovest, facendosi registrare a Marienfeld per poi recarsi a
Giessen, provincia di Coblenza. Otteneva un passaporto straniero a
Francoforte sul Meno (settembre 1961) e da Francoforte si trasferiva a
Tunisi. Nel novembre 1961 "IRMA" e MAROUF arrivavano e Erfurt dove si
installavano definitivamente.
7. "IRMA" visse a Erfurt fino al 1965, quando si suicidò.
8. "DUBRAVINA" ha usato tutti questi particolari (sotto il nome di
copertura SVENSSON) con alcune differenze relative alla professione e
l'apparenza esteriore. "DUBRAVINA", secondo la storia di copertura
lasciava la RFG non alla volta di Tunisi, ma dell'Algeria, dove
"DUBRAVIN" la aspettava. Fu montata una storia di copertura circa il
soggiorno ad Algeri ed il lavoro che si svolgeva: la sua abitazione era
esplosa in seguito ad un attacco dell'OAS, le fotografie del suo
passaporto straniero vennero sostituite e aggiunti i timbri d'ingresso
al suo passaporto per simulare il soggiorno ad Algeri. Il 25 novembre
1964 si sposava presso l'ufficio civile di Stoccarda-Neirngen e prendeva
il nome di SVENSSON.
9. Secondo la storia di copertura di "DUBRAVINA" in Algeria, tra il 1961
e il 1964 ella era nubile. Tra il 1966 e il 1967 vi erano alcune
discrepanze con i veri dettagli del suo personaggio di copertura.
10. Nel 1965, a DUBRAVIN nascevano due figli in RFG
11. Il 29/01/1965 DUBRAVIN dava alla luce un figlio di nome Thomas
Mikhail SVENSSON, registrato presso l'ufficio n. 3 della città di Monaco
di Baviera, con il numero di serie 591; il successivo 28/12/1965
nasceva la secondogenita Anna Evelyn SVENSSON, registrata presso
l'ufficio di Monaco di Baviera con il n. 4621.
12. A Monaco di Baviera "DUBRAVINA" otteneva un passaporto straniero il 16/02/1966.
13 La calligrafia del suo personaggio di copertura, conservata nei
registri degli interrogatori dei campi profughi, non era simile a quella
di "DUBRAVINA" e ciò avrebbe potuto emergere in corso di verifica.
14 I DUBRAVIN nel 1967 vivevano in Svizzera.
15 "ONEGA", era il contatto in Belgio dei due illegali, compreso "DUBRAVIN"; egli era un Agente speciale.
16 Aleksander Sergeyevich POCHATKOV (nome di battaglia nel KGB PAVLOV)
nato nel 1952 , prestava servizio per conto della linea N, tra il 1977 e
il 1981 a Singapore, sotto copertura diplomatica. Era in contatto con i
seguenti agenti: 2 ufficiali intelligence "Illegali", 2 agenti
illegali, 1 agente speciale, 1 agente, 1 confidente.
17 Inoltre PAVLOV manteneva i contatti con 6 illegali della Centrale che
si recavano periodicamente a Singapore, tra due "DUBRAVIN"
18 KOZLOV era l'illegale DUBRAVIN. Egli era a conoscenza dei dettagli
relativi all'illegale "BAYRAM" e del suo indirizzo in Madagascar. Poi si
verificava un altro avvenimento: la defezione di RAZIN SEKTANT in
Algeria; egli sapeva dell'operazione "START 2" - tentativo di ottenere
un passaporto straniero della DRM (Rep. Dem. Del Madagascar) per
"BAYROMA". Nel settembre 1980 i BAYROM venivano richiamati urgentemente a
Mosca.
MEZZI DI COMUNICAZIONE DI DUBRAVIN
19 "Walter BRAUN" - Gunter SEIDITZ (fonetico) nato nel 1920; titolare di
una casella postale a Berlino. Il suo indirizzo venne dato a DUBRAVIN,
che cadde nelle mani dell'avversario.
20 "IOAKIM" - Friz MILLER nato nel 1933; aveva un indirizzo a Leipzig ed
era un agente del KGB. Era titolare di una casella postale. Dal 1964 al
1970, 59 lettere da parte del Contingente Speciale furono spedite al
suo indirizzo. Tale indirizzo era noto a DUBRAVIN che era detenuto dai
Servizi Speciali ostili. 1981.
21 "SATKHI" - Vishnu Khunsuli BAKHRU, nato a Lahore (India), era
direttore della società: Corporazioni Viaggi del Turismo Indiano. Egli
era in contatto operativo con la residentura dal 1967; nel 1968 furono
stabilite relazioni confidenziali e nel 1974 relazioni da "Agente".
22 Dal 1975 al 1978, venne usato come titolare di una casella postale
per 4 illegali tra cui DUBRAVIN. Nel dicembre 1976, vennero aperte due
lettere provenienti da un illegale in Israele.
23 "SATKHI" era uno dei Direttori di una società di Viaggi, reclutato
nel 1974, in contatto con PRAOTTSEV. Veniva usato come casella postale
per 5 unità illegali, comprendenti anche l'illegale DUBRAVIN. Nel
gennaio 1979 veniva arrestato per contatti con i Servizi sovietici e
PRAOTTSEV veniva espulso dal paese (l'India, NdT).
24 Nel gennaio 1979, "SATKHI" veniva interrogato dai Servizi Speciali
Indiani circa i suoi rapporti con PRAOTTSEV, un ufficiale della
Residentura. Con il quale l'agente era stato in contatto. A causa
mancanza di prove, l'agente venne rilasciato.
25 Di seguito, un indirizzo operativo: "KRIS" - Douglas De Silva, 25 Polkotuva Road, (Kudunamulla/Moratula), Sri Lanka
26 "KRIS" - Douglas De Silva, era un cingalese, nato nel 1925, cittadino
dello Sri Lanka e ufficiale del MFA. Era un agente del KGB dal 1970.
Dal 1978, era titolare di un indirizzo posta per illegali della
Centrale. 28 lettere vennero inoltrate. Viveva nella città di Moratuva,
un sobborgo di Colombo. In seguito all'arresto in Africa del Sud di
"DUBRAVIN", che aveva usato l'indirizzo di KRIS, i contatti con l'agente
vennero interrotti.
27 "KRIS" era stato in contatto con: SURIKOV V.N., KONDRATYEV A.,
GRISHIN YURIY Aleksandrovich, LYSENKO Konstantin Petrovich e SOKOV
Mikhail Anatolyevich.
28 Nel 1979 in Mo e Africa vi erano 8 indirizi postali per agenti ,
usati da 16 corrispondenti: 7 illegali, 6 agenti speciali, e 3 agenti
illegali. Inoltre vi erano 10 BPA (indirizzi postali per non-agenti)
usati da 18 corrispondenti: 5 illegali, 6 agenti speciali e 7 agenti
illegali.
29 In Kuwait, la casella postale 1455 veniva usata dal corrispondente
della TASS G. Saleh, da DUBRAVIN quando scriveva dall' Egitto, Giordania
e Zambia e da un altro illegale, un agente illegale e due agenti
speciali
COMMENTO DEL SERVIZIO
1 Le modifiche apportate dal Desk Officer della fonte rispetto all'informazione originale sono indicate entro parentesi quadre
2 Il termine "Unità illegale" può significare sia un singolo agente
illegale che una coppia sposata i cui componenti sono entrambi inviati a
lavorare all'estero.
3 é probabile che RAZIN fosse il nome di battaglia del KGB per una
residentura legale IO cui era stato assegnato il nome in codice SEKTANT
dopo la sua scomparsa dalla Residentura del KGB a Rabat. Il KGB, secondo
la fonte, sembra credere che abbia defezionato.
4 Il termine BPA è un'abbreviazione del KGB per "indirizzo postale per
non-agenti", che potrebbe essere, ad esempio, un ente russo o un
ostello, dove la posta non viene controllata scrupolosamente.
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 154
Data del rapporto: 15 febbraio 1996
Oggetto: GIORGIO BONELLI - Alias "BOK", giornalista italiano gestito dal Dipartimento 1 del Direttorato S.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell' informazione: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto
contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o
disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza
previa autorizzazione dell'originatore.
Commenti:
Non vi sono evidenze di BONELLI nei nostri atti.
"BOK" - Giorgio BONELLI, nato nel 1937, cittadino italiano, residente in
Italia; giornalista (1978). Veniva gestito da Dipartimento 1 del
DIRETTORATO S.
Commento del servizio
Il fatto che "BOK" fosse gestito dal Dipartimento del Direttorato S. ,
competente per i viaggiatori illegali, piuttosto che dal Dipartimento
geografico 5, ci lascia supporre che si tratti di un agente del
Dipartimento 5, forse usato come fonte o come "Talent Scout" o, meno
probabilmente come LLB.
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 155
Data del rapporto: 20 marzo 1996
Oggetto: Le scuole italiane obiettivo di ricerca del KGB.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell' informazione: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
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Commenti: -
Le scuole italiane obiettivo di ricerca dl KGB
La residentura del KGB a Roma aveva tra i propri obiettivi di ricerca le
scuole di Civitavecchia, Cesena (Data dell'informazione non nota) e
Orvieto. Il KGB era interessato in tali scuole perché si svolgono corsi
di addestramento per quadri di unità speciali.
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 156
Data del rapporto: 20 marzo 1996
Oggetto: Obiettivi di ricerca generali del 1¡ Direttorato del KGB concernenti l'Italia: 1970.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell' informazione: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
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Commenti: -
Gli obiettivi di ricerca generali che il Dipartimento V del 1¡
Direttorato del KGB aveva fissato per la residentura a Roma nel 1970
erano i seguenti:
- Selezione e costituzione di gruppi di agenti operativi ed esecutivi
affidabili per l'attuazione di misure attive sia in tempo di pace che in
periodi di emergenza
- Ogni gruppo di agenti doveva essere formato da 1 agente speciale, 1
agente di supporto, 1 titolare di indirizzo postale e un agente
esecutivo.
- Elaborazione di un piano di operazioni. Ciò contemplava: metodi
affidabili di avvicinamento e allontanamento dall'obiettivo;
individuazione e installazione di dispositivi speciali in un
nascondiglio vicino all'obiettivo o nella residentura; addestramento di
agenti per l'operazione
- Creazione delle condizioni necessarie per la costituzione di un
movimento di resistenza; monitoraggio delle contraddizioni tra l'Italia e
gli altri paesi capitalisti
- Sviluppare le condizioni necessarie per condurre operazioni speciali
in tempo di pace contro 2 o 3 obiettivi principali dell'avversario,
individuandone i punti di vulnerabilità
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 157
Data del rapporto: 20 marzo 1996
Oggetto: Piani di residentura di Roma del KGB per lo stoccaggio di materiale: 1970.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto
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previa autorizzazione dell'originatore.
Commenti: -
Piani di residentura di Roma del KGB per lo stoccaggio di materiale: 1970.
La residentura del KGB di Roma fu istruita di cercare di sfruttare le
proprietà immobiliari degli agenti del KGB di comprovata affidabilità.
Si riteneva che tali immobili potessero costituire eventuali nascondigli
per apparecchiature di grosso taglio (Data dell'informazione: 1970)
TOP SECRET UK*
Rapporto numero 158
Data del rapporto: 20 marzo 1996
Oggetto: Italia: principali aree per distaccamenti speciali del KGB.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: Fino al 1984.
AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto
contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o
disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza
previa autorizzazione dell'originatore.
Commenti: -
Italia: principali aree per distaccamenti speciali del KGB.
Le principali aree per distaccamenti speciali del KGB erano le seguenti:
"TSENTR" (centro): Roma, L'Aquila, Pescara, Vasto, Isernia, Frosinone,
Velletri
"PRIMORSKIY" (marittime): Genova, Piacenza, Parma, Bologna, Firenze, Lucca, La Spezia
"YUZHNYY" (sud): Napoli e Benevento
Era previsto che per ogni gruppo Intelligence e di Sabotaggio venissero selezionate le seguenti aree:
- 2 aree di atterraggio (arrivo)
- Un nascondiglio per stoccaggio a lungo termine per oggetti di grosse dimensioni;
-Due siti per base, uno principale ed uno di riserva;
- Percorsi per lo spostamento dei gruppi Intelligence e di sabotaggio
dell'area di atterraggio (arrivo) al luogo della base con i necessari
numeri per i nascondigli nelle ore diurne
- Allestimento della base, ovvero: una dependance; un casotto o baracca;
uno chalet di legno; una casa separata o un appartamento in città.
Caratteristiche indispensabili per la base dovevano essere:
- fornire un nascondiglio affidabile per persone,
- avere vie d'accesso e di uscita nascoste,
- presentare condizioni adeguate per la difesa
TOP SECRET UK*
Rapporto Impedian numero 159
Data di emissione: 20 marzo 1996
Oggetto: Residentura di Roma del KGB - Compiti nel 1970.
Fonte: Ex agente del Kgb di provata affidabilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trasferito e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna
azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto
nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione
del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa
autorizzazione
Commenti: -
I compiti della residentura di Roma del KGB nel 1970
Essi erano i seguenti:
- procurarsi e inviare alla Centrale esemplari di uniformi di militari
di truppa, ferrovieri, guardie forestali, poliziotti o carabinieri;
- procurarsi i gradi (in metallo o stoffa) di ufficiali e soldati degli Alpini;
- acquistare indumenti civili usati dalla popolazione locale nei siti di atterraggio (arrivo);
- acquistare la quantità necessaria di kit da cucito.
Data: 1970
SEGRETISSIMO *
Rapporto Impedian numero 160
Data di emissione: 20 marzo 1996
Oggetto: Residentura di Roma del KGB - Operazioni speciali in tempo di pace.
Fonte: Un ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna
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Residentura di Roma del KGB - Operazioni speciali in tempo di pace.
Alla Residentura di Roma erano stati affidati il seguente compito (sic):
studiare sistematicamente i seguenti gruppi in vista di un loro
eventuale impiego in operazioni speciali in tempo di pace:
- organizzazioni semi-ufficiali non governative;
- centri di propaganda ideologica e loro sedi;
- accademie culturali, compresa l'Accademia di Germania a Roma;
- sedi e uffici corrispondenti di giornali;
- uffici centrali di partiti e organizzazioni politiche;
- biblioteche;
- istituti d'insegnamento italiani e stranieri.
[Data dell'informazione non nota].
SEGRETISSIMO *
Rapporto Impedian numero 161
Data di emissione: 20 marzo 1996
Oggetto: Residentura di Roma del KGB - Informazioni per i gruppi intelligence e di sabotaggio.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.
Data delle informazioni: Fino al 1984.
AVVERTENZA: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna
azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto
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SEGRETISSIMO *
Rapporto Nr. 161
Residentatura di Roma del KGB: informazioni per i gruppi intelligence e di sabotaggio.
1. La Centrale ha impartito le seguenti istruzioni alla residentatura di
Roma circa l'individuazione di luoghi di atterraggio per i gruppi
intelligence e di sabotaggio (RDG)
2. Esssi dovevano soddisfare i seguenti requisiti:
- avere dimensioni di 1.5 km x 2 km;
- essere paineggianti, senza costruzioni, rovine e recinsioni;
- erano considerati idoeni le radure tra boschi, colline, altipiani o vallate i terreni adiacenti ai boschi.
3. La residenza doveva individuare un lugo d'atterraggio nella regione
Nord-Ovest, ai piedi delle Alpi, nell'area tra Torino e Milano, una ai
piedi delle Alpi nella regione di Venezia, una nella valle dell'Arno,
tra Pisa, Livorno, e Firenze e un'altra nella zona tra Napoli e la
regione montagnosa più a Sud.
4. Su ordine della Centrale, al Residentura ha individuato, studiato e
descritto tutti gli obiettivi di natura economico/militare come
magazzini, tunnel, oleodotti, linee elettriche in un raggio di 120 km da
ogni luogo d'atterragio per i gruppi intelligence e di sabotaggio.
(Data dell'informazione non nota)
TOP SECRET*
Rapporto Nr. 162
Data del rapporto: 20 marzo 1996
Oggetto: Residentura di Roma del KGB Ð Principali obiettivi di ricerca
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984
Avvertimento: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto
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TOP SECRET*
Rapporto Nr. 162
Residentura di Roma del KGB: principali obiettivi di ricerca.
Erano i seguenti:
- centri e linee di comunicazioni dello Stato;
- sedi degli organismi intelligence e di contro-spionaggio;
- sedi principali e secondarie del governo, dei Ministri, dei centri di propaganda e dei comandi militari;
- servizi di analisi cibernetica e informatica, sedi di radio e televisione;
- magazzini di stoccaggio alimentare;
- luoghi dove vengono conservati documenti segreti e gli archivi di Stato;
- sedi degli obiettivi militari/strategici e tecnico/scientifici;
- percorsi degli oleodotti;
- stazioni per le comunicazioni troposferiche "Nato ace High';
- l'oleodotto Genova-Germania;
- la "linea rossa' punto-punto delle comunicazioni governative;
- i movimenti delle navi mercantili.
(Data dell'informazione non nota).
TOP SECRET *
Rapporto Nr. 163
Data del rapporto: 20 marzo 1996
Oggetto: Residentura di Roma del KGB Ð Studio delle formazioni partigiane.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984.
Avvertimento: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto
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Residentura di roma del KGB Ð Studio delle formazioni partigiane.
1. Su ordine del Dipartimento V del Primo Direttorato del KGB, per molto
tempo la residentura di Roma ha sutdiato a fondo l'organizzazione e la
struttura delle formazioni partigiane e dialtri gruppi della resistenza,
i metodi da loro usati procurarsi armi e le aree dove erano installati.
2. Le fascicoli ottenuti su quanti avevano partecipato alle formazioni
partigiane venivano aperti in Centrale, in vista di un loro possibile
sfruttamento negli interessi del KGB.
3. Tale materiale costituiva un fascicolo di quattro volumi.
4. Venivano raccolte informazioni anche su cittadini sovietici che
avevano partecipato alle formazioni clandestine in Italia durante la
guerra. Ne emerse che si trattava di persone oltre i 45 anni, con un
livello di istruzione alquanto basso, che non parlavano italiano e che,
una volta rientrati in URSS dopo il 1945 erano stati tutti oggetto di
repressione e non avevano avuto più contatti con i partigiani italiani.
La maggior parte dei cittadini sovietici non furono quindi più oggetto
di attenzione.
TOP SECRET *
Rapporto Nr. 16????????
Data del rapporto: 8 maggio 1996
Oggetto: Indirizzi postali italiani usati da agenti dek KGB.
Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.
Data dell'informazione: fino al 1984.
Avvertimento: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere
trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto
contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o
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La terza parte del dossier
12 ottobre 1999 | Fonte: www.emule.it
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