domenica 1 luglio 2012

Il testo integrale del dossier Mitrokhin (Terza parte)






Rapporto nr. 164

Indirizzi postali italiani usati da agenti del KGB.
1. Il 24 ottobre 1975 avvenne un incontro a Roma tra Yevgeniy Alekseyevich PETROV (In Italiano si potrebbe scrivere anche Eugenii Alexeievich PETROV), un Ufficiale del Quinto Direttorato del KGB, e l'agente del KGB "VLADIMIR". "VLADIMIR" non era cittadino italiano.
2. PETROV diede a "VLADIMIR" il seguente indirizzo postale per le comunicazioni:

Massimo Chiara Pereira, 279 Roma.
Tel. 345 21 39.



TOP SECRET UK*

Rapporto nr. 165
Data del rapporto: 16 maggio 1996

Oggetto: Residentura illegale del KGB in Italia diretta da "Yefrat" e "Tanya": Ashot Abgarovich Akopyan alias Oganess Saradzhan e Kira Vitkorovna Akopyan

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: Fino al 1984

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento: 1. La fonte ha citato vari esempi di agenti illegali/speciali operativamente attivi usati per fornire la copertura di genitori adottivi per la successiva generazione di illegali. Si tratta di una nuova sfumatura della tecnica di registrare figli reali o "di copertura" (immaginari) degli illegali all'estero, usata dal KGB per documentare le storie di copertura degli illegali di nuova generazione. Tutti gli esempi datano gli anni '60, ma dato che non erano stati mai scoperti (per quanto ne sapesse il KGB), è probabile che la tecnica sia stata usata da allora in poi.
2. La fonte non ha indicato se DONATO era un agente del KGB.
3. Ashot AKOPYAN corrisponde a:
a. l'Ashot AKOPYAN, descritto da MALABAR quale istruttore armeno del KGB che, probabilmente, ha lavorato in MO e USA. Egli compilò un libro sulle condizioni operative in Francia, per cui MALABAR ne dedusse che aveva viaggiato spesso &endash; o forse operato - in Francia;
b. l'Ashot AGOPYAN (sic), descritto da OVATION quale illegale armeno, richiamato in centrale all'inizio degli anni '70 dove aveva lavorato per alcuni anni nel Direttorato S a Mosca. Sarebbe morto nel 1977. OVATION aveva saputo da alcune conversazioni con illegali che AKOPYAN aveva lavorato con successo per vari anni in Italia, dove aveva avuto accesso, tramite diversi agenti, ad alcune casseforti nel Ministero dell'Interno italiano. Le informazioni classificate furono considerate dalla centrale del KGB a Mosca di nessun valore. La copertura usata era quella di un uomo d'affari armeno di origine mediorientale, il che indusse OVATION a ritenere che usasse documenti d'identità libanesi. Era un avido collezionista d'arte, ma non riuscì a portare la sua collezione a Mosca.
4. Degli agenti italiani citati nel presente rapporto, conosciamo solo l'identità di "KVESTOR" (Questore), Francesco VIRDIA non noto in atti, oggetto del rapporto nr. 53.
5. La fonte non ha specificatamente identificato l'illegale "BELYAKOVA", ma ha identificato un nome in codice di Intelligence Officer "BELYAKOV" nel 1979 in L.A. KOZLOV, ufficIale del Direttorato S. Un illegale "BELYAKOV", nato nel 1934, che parlava fluentemente tedesco e francese, operò tra il 1966 e il 1968 sotto falsa identità inglese. Dagli atti risulta che Leonid Aleksandrovich KOZLOV è nato il 22/10/34 a Mosca; era conosciuto per parlare molto bene il tedesco e il francese e avere una discreta conoscenza dell'inglese. KOZLOV risultava ai nostri atti essere stato a Leipzig dal 1960 al 1966 e a Gerusalemme dal novembre 1969 a luglio 1973, oltre ad essersi recato nel 1983 a Varsavia e nel 1984 a Montreal. Sua moglie, Tatyana Varyevna, nata nel 1937, potrebbe essere stata l'llegale "BELYAKOVA".
6. DONATO Edmont o Edmond DONATO, nato nel 1916 in Libano:
a. descritto nel 1950 quale "persona venale e facilmente avvicinabile". All'epoca DONATO si trovava a Roma.
b. Il 2 dicembre 1965 ci giunse una relazione su di lui nella quale si informava che DONATO, in qualità di Consigliere del Segretario generale del MAE libanese, aveva cercato di convincere il suo superiore di permettere ai tecnici del Patto di varsavia di entrare in Libano senza il previo nulla osta del MAE, della Sureté Générale e del Ministero degli Affari Sociali, ma alla discrezione di rappresentanti delle locali Ambasciate libanesi.
La proposta venne respinta.
DONATO risultava avere un fratello, nato nel 1913 che era un Direttore del Ministero degli Affari Sociali libanese. DONATO veniva indicato quale Capo dell'Uffico Controllo Passaporti del MAE. Nel 1968 DONATO fu nuovamente destinato a Roma.


Residentura illegale del KGB in Italia diretta da "Yefrat" e "Tanya": Ashot Abgarovich Akopyan alias Oganess Saradzhan e Kira Vitkorovna Akopyan
1. "YEFRAT" - AKOPYAN Ashot Abgarovich, nato nel 1915 a Baku era un Armen
2. "TANYA" - AKOPYAN (nome da nubile CHERTENKO) Kira Viktorovna, nato nel 1919 a Baky, era di etnia russa.
3. "YEFRAT" &endash; AKOPYAN Ashot A., nato nel 1915 era un Armeno. Era un illegale del KGB. Egli usava l'identità di un suo "doppio" che si chiamava SARADHZAN Oganes, nato il 9/5/1916 a Kaiseri, Turchia. Il "doppio" era emigrato in URSS dalla Romania. Nel 1946 in Romania, "YEFRAT" usò i documenti d'identità del suo "doppio" (dopo aver sostituito le foto sul passaporto). Nel giugno 1949, "YEFRAT" ottenne un passaporto straniero francese quale cittadino libanese dal Consolato francese a Bucarest. Il passaporto era valido fino al 24 maggio 1950.
4. Il 25 settembre 1949, ebbe luogo il matrimonio di "YEFRAT" e "TANYA" in una chiesa rumena. Testimone delle nozze e miglior amico della coppia era un ex-Consigliere del Re di Romania, I BUMBACHIL, del quale "YEFRAT" e "TANYA" erano affittuari di una camera.
5. Nel 1949, "YEFRAT" e "TANYA" si spostarono dalla Romania in Svizzera e, di là, in Italia. "YEFRAT" ottenne successivamente un passaporto straniero libanese. La validità di tale passaporto fu rinnovata varie volte da DONATO Edmont, Consigliere dell'Ambasciata libanese in Austria.
6. Tra il 1949 e il 1959, "YEFRAT" diresse una residentura illegale in Italia.
7. Nel 1954-55, venne costituita in Italia una residentura illegale. Il residente era l'illegale "YEFRAT", il suo assistente l'illegale "PIK" e "TANYA" era ufficiale della residentura. "YEFRAT" e "TANYA" erano una coppia sposata che viveva in Italia con documenti libanesi.
8. L'illegale del KGB "PIK" venne destinato in Italia proveniente dalla Romania nel 1954.
9. I seguenti agenti erano in contatto con la residentura: "DEMID", "KVESTOR" e "TSENZOR". Erano tutti funzionari del MAE italiano. Essi erano utilizzati per ottenere chiavi crypto usate dal MAE e dal ministero dell'Interno, informazioni sui movimenti del naviglio NATO nei porti italiani, informazioni sui controlli speciali esercitati sul Partito Comunista Italiano, e, in particolare, alcuni documenti segreti furono asportati, e fotografati, dalle casseforti del Capo del Contro-spionaggio del Ministero dell'Interno.
10. "QVESTOR" [Questore] venne reclutato nel 1954; era un cifratore italiano del MININTERNO.
11."TSENZOR" venne reclutato nel 1951, era un funzionario dell'ufficio "radio" del MININTERNO.
12. "DEMID" era un dipendente del MININTERNO reclutato nel 1945; era capo di un gruppo e agente reclutatore che reclutò due agenti molto validi.
13. "TIBR" era fratello dell'agente "DEMID"; lavorava come contabile al MININTERNO; reclutato nel 1962 per fornire la copertura ad un trasmettitore radio per un illegale.
14. "TIBR" era cittadino italiano, dipendente del MININTERNO, reclutato all'inizio del 1963; fornì informazioni sulla NATO ed era stato addestrato come operatore radio per una residentura illegale.
15. I seguenti agenti sono stati reclutati per il Servizio 2 [poi Direttorato K]: "TIBR", cittadino italiano, che era un dipendente del MININTERNO, reclutato all'inizio del 1963 su basi ideologiche. Fornì informazioni sulla NATO; era previsto fosse utilizzato come operatore ,radio per una residentura illegale.
16. La residentura di Roma reclutò anche i seguenti agenti: "KAPA" &endash; un segretario steno-dattilografo del MININTERNO, (reclutato attraverso "TSENZOR").
17. Nel 19664, "YEFRAT" riuscì a procurarsi, atraverso "DONATO", i documenti per la riservista speciale "BELYAKOVA", asseritamente sua figlia adottiva. "DONATO" invitò quindi "YEFRAT" a assumere la carica di Console Onorario e Rappresentante Commerciale del Libano in BUlgaria, Ungheria e Romania.
18. In URSS, "YEFRAT" veniva fatto passare per straniero, sotto la protezione del KGB SCD.
19. ANDROPOV ordinò che venissero selezionati 15 ufficali intelligence illegali, con già una buona esperienza, affinché lavorassero contro la Cecoslovacchia. All'operazione che utilizzava illegali venne dato il nome in codice "PROGRESS". L'invio di tali illegali doveva avvenire prima del 12 maggio 1968. Ad essi venne assegnata un'indennità mensile di 300 dollari, oltre all'affitto di un appartamento e le spese di viaggio. Tra questi illegali venne scelto anche "YEFRAT".
20. I seguenti illegali furono selezionati per lavorare in Cecoslovacchia: "YEFRAT" &endash; un Armeno nato 1915; aveva già lavorato come illegale in Egitto e Italia tra il 1948 e il 1960. Parlava correntemente armeno occidentale, turco, rumeno, bulgaro, francese, italiano e arabo.
Commento del servizio: 1. Le aggiunte/integrazioni del desk officer sono tra parentesi quadre; le omissioni con una riga vuota o punti.
2. Sembrerebbe che "YEFRAT" tra il 1959/60 fu richiamato dall'Italia, ma gli agenti gestiti dalla residentura illegale continuarono ad operare e il fatto che "TIBR" sia stato reclutato nel 1962/63 quale potenziale operatore radio indica che il KGB mantenne una residentura illegale in Italia dopo il 1960. Questa tesi è sostenuta dal seguente dettaglio fornito dalla fonte:
"LEDA" era un agente documentario; un agente di valore della residentura di Roma: era in contatto con l'illegale "PIK" nel 1962/63; "LEDA" era probabilmente una donna; conosceva "PIK" sotto il nome di Dzhino [Gino].


TOP SECRET UK
Rapporto nr. 166
Data del rapporto: 17 maggio 1996

Oggetto: Agente illegale del KGB "Patriya" ("Znoy" / "Africa"): Maria Luiza de Ernandes Darbat de las Eras alias Maria Luiza de Marchette

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: Fino al 1984

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento: 1. Maria Luiza de ERNANDES DARBAT de las ERAS &endash; identica a Maria de LA SIERRA, appare nel libro "Special tasks", di Pavel. A. SUDOPLATOV. Viene descritta inizialmente come un agente (nome in codice "AFRICA") inviata dal Segretario di TROTZKY in Norvegia e Messico fino al 1939 ca. Richiamata a Mosca dopo la defezione di Alexander ORLOV dalla Spagna, operò come guerrigliera al di là delle linee tedesche durante la 2ª GM. In seguito operò nella rete di illegali del KGB in America Latina, come operatore radio. Avrebbe fatto parte della rete costituita da William FISHER, alias Rudolf ABEL. Rientrò in Russia negli anni '70 e morì nel 1988. Citata nel rapporto nr. 114.
2. "GREK" identificato dalla fonte in Pedro RUZAK, che viveva a Buenos Aires.
3. Vladimir GRINENKO si identifica probabilmente in Vladimir GRINCHINKO, menzionato nel libro "Special Tasks" di Pavel A. SUDOPLATOV, che lo indica anch'egli tra i combattenti clandestini oltre le linee tedesche durante la 2ª GM. Fece parte di una squadra dislocata in America Latina di illegali MGB, esperti in sabotaggio, che si recarono spesso in USA con il pretesto di viaggi d'affari. I componenti di questa squadra, basati in Brasile, Messico e Argentina, si facevano passare per immigrati ceki e facevano parte della rete creata da William FISHER alias Rudolf ABEL. negli anni GRINCHENKO era impegnato in imprese commerciali che avrebbero provveduto a facilitare l'ingresso in USA di truppe da combattimento da impiegare in azioni sabotaggio sotto la copertura di lavoratori stagionali latino-americani.
4. Vi è un possibile riferimento al padre di Simona KRIMKER, Isaac KRIMKER nel libro di SUDOPLATOV. Secondo SUDOPLATOV, un Isaac KRIMKER era un suo zio, attraverso il matrimonio di SUDOPLATOV con Emma KAGANOVA e negli anni '50 era ancora vivo.
5. "SLAVINA" è oggetto del rapporto nr. 114.

Agente illegale del KGB "Patriya" ("Znoy" / "Africa"): Maria Luiza de Ernandes Darbat de las Eras alias Maria Luiza de Marchette
1. L'illegale "ZNOY" era Maria Luiza de Ernandes DARBAT de las ERAS, una spagnola nata nel 1914, diventata cittadina sovietica nel 1941. "ZNOY" era una sarta esperta. Nel 1948 venne inviata in Ungheria come corriere e operatore radio per la residentura "RIAS". A montevideo, "ZNOY" allestì una sartoria per donna.
2. "RON" e "MIRA" ("KIR" e "IRA") erano illegali. Lui era Vladimir Vasilyevic GRINENKO, nato nel 1918. Essi avevano il compito di creare in Argentina una base che rifornisse agli illegali documenti Sud-americani e individuasse i canali atti a lavorare contro gli interessi degli USA e dell'Europa Occidentale e ad inviarvi illegali.
3. "RON" era conosciuto come "KLOD". La residentura di "RON" comprendeva anche l'agente "ZNOY". "KLOD" aveva il compito di creare una vasta residentura di illegali in USA, ma non vi riuscì. L'FBI era in possesso delle sue impronte digitali, prese quando "KLOD" si recò negli USA allo scopo di fornire servizi per le compagnie di mercantili sovietici trans-oceanici. la sua destinazione negli USA fu quindi annullata ed egli venne invece inviato in Francia e nel 1955 si trovava a Parigi.
4. "MARKO" era un italiano; nel 1955 era Capo di una residentura illegale in uruguay che svolgeva attività intelligence in America Latina. La residentura comprendeva i seguenti agenti:
- "ZNOY", operatore radio, che era una donna spagnola;
- "MARIO", ufficiale operativo, spagnolo;
- "MARKO", probabilmente in possesso di documenti svizzeri; egli aveva un fratello che viveva a Faenza, Italia; era un autista, membro del PCI dal 1927. In precedenza "MARKO" aveva lavorato in Messico.
5. Nel gennaio 1954, l'agente "ADEL" ottenne un passaporto cileno per "MARKO" presso il Consolato del Guatemala a Parigi, a nome di Carlos ESPINOZA MORENO, nato nel 1909 a Temuco, Cile, il quale aveva vissuto a lungo in Europa.
6.Nel 1954 "DARKO" ["MARKO"] lasciò l'URSS per la Svizzera con falso passaporto francese, da lì raggiunse, via Spagna, il Messico con un passaporto falso cileno. In Messico non riuscì, però, ad ottenere documenti messicani per stabilirvisi legalmente e fu quindi richiamato in URSS.
7. Nel 1956 venne inviato in Uruguay con un passaporto italiano fabbricato dalla centrale a nome di MARGHETTI Valentino. In Uruguay egli registrò, il 28 luglio 1956, il proprio matrimonio con una collega, l'ufficiale illegale "PATRIYA" ("ZNOY"), la quale aveva già la cittadinanza uruguayana. Come copertura, aprirono un'attività in proprio, un negozio di antiquariato, con un capitale valutato 80.000 pesos uruguayani (4.500 dollari). A parte lui e "PATRIYA", la residentura di "DARKO" comprendeva anche "MARIO". La residentura assolveva compiti straordinari della centrale, faceva verifiche di background e la loro abitazione da cassetta postale. "DARKO" morì nel 1963.
8. "PATRIYA" de las ERAS ("AFRICA"), nata nel 1910 [sic] a Sueta, era una spagnola, Tenente Colonnello del KGB, insignita dell'Ordine di Lenin. lavorò come illegale dal 1947 al 1967 con il nome Maria Luiza de MARCHETTE [MARGHETTI?]. Quando il marito di "PATRIYA" morì, ella diventò addestratore di illegali, ed eseguì vari compiti, viaggiando insieme ad agenti illegali per dei giri di familiarizzazione.
9. "GOR" era il console di Uruguay a Genova. Si tentò di impiegarlo per procurare un passaporto straniero per l'illegale "ZHUELYENOVA", usando i connotati del "doppio" "BES", ovvero MARISTAN Tereza Izabel, nata il 29 luglio 1934 a Paysandu, Uruguay, registrata il 30 luglio 1934 con il numero di serie 520 nel registro nr. 1 dell'Ufficio stretto di Paysandu.
10. La storia di copertura di "ZHUELYENOVA" teneva conto del fatto che il "doppio" era nata in uruguay e che l'illegale parlava francese e spagnolo; era stata anche elaborata una storia che, in base a del lavoro svolto, giustificasse la versione francese. Ottenuto un certificato di nascita per l'illegale "PATRIYA" il 22 e 27 aprile 1965, venne elaborata la seguente storia: "PATRIYA" scoprì, ordinando alcune carte del marito morto, che questi aveva una figlia. La figlia in questione era "ZHUELYENOVA". L'operazione però non riuscì perché "GOR" decise di rendere pubblica la sua relazione, nel 1968.
11. "SLAVINA" usava la storia di copertura di Maria Tereza ALVARES, nata il 24 maggio 1941 a Velentin Alsina, Lanus, provincia di Buenos Aires, Argentina; cittadina argentina, nubile, impiegata. Si riuscì ad ottenere:
- un certificato di nascita argentino (copia dell'atto di registrazione venne poi legalizzata dall'Archivio Centrale di La Plata); l'atto era stato registrato a pagina 118 del primo volume del registro dell'anno 1965;
- un libretto civico;
- una carta d'identità datata 5 aprile 1966 e valida 10 anniÉ (omissis);
- un passaporto straniero nr. 8186407 in data 10 marzo 1979 ottenuto dalla Polizia Federale di buenos Aires; "GREK" se ne fece garante insieme a "PATRIYA" (?).
12. "ARDITA", Iamando LAGUARDA, nato il 1924 in Uruguay era Ambasciatore di Uruguay in Israele. L'illegale "RUN" lo conobbe tramite l'illegale "PATRIYA", una donna che era la vicina del padre di "ARDITA" a Montevideo. Nel 1971, essa si recò in Israele per incontrare "ARDITA".

Commento del servizio: 1. Le aggiunte/integrazioni del desk officer sono tra parentesi quadre; le omissioni con una riga vuota o punti.
2. La fonte non indica se "ARDITA" era un agente reclutato o "da coltivare".
3. In altra occasione la fonte ha identificato "ZHUELYENOVA" in Irena Viktorovna LARGIN, nata nel 1937; usava documenti intestati a Pierrette Luise LAVILLE, nata il 22/8/34 a Lione, Francia, passaporto rilasciato a Parigi il 10/6/66. il passaporto NZ (della Nuova Zelanda) della "ZHUELYENOVA" a nome COSGROVE, nata LAVILLE) venne rinnovato a Roma nell'ottobre 1974.
4. In altra occasione la fonte ha identificato l'illegale "SLAVINA" in Olga Kostantinova VASILYEVA, nata nel 1940. Dalle verifiche effettuate dalle autorità Danesi è risultato che essa sposò a Copenhagen nel 1972 il suo collega, illegale, Valeriy Vyacheslavovich VASILYEV, che usava il nome di copertura di Pietro CALDARELLI. Nella dichiarazione di matrimonio essi affermarono che intendevano recarsi in Spagna e Argentina. La fonte ha confermato che erano destinati ad operare in Spagna nel 1974.
5. In altra occasione la fonte ha identificato l'illegale "RUN" in Manuel Visens GONSALES, spagnolo, nato nel 1928, cittadino sovietico che usava il nome di copertura di Angel Aponte RODRIGUES messicano, nato il 31 maggio 1925 in Messico.


TOP SECRET UK*
Fonte sensibile
Rapporto nr. 167
Data del rapporto: 20 maggio 1996

Oggetto: Residenture illegali in Italia e Uruguay dirette dall'agente illegale "Darko" ("Marko"/ "Boyevoy"): Giovanni Antonio Bertoni alias Valentino Marghetti alias Giovanni Cherezatcho/Seresatto alias Carlos Espinoza Moreno

Fonte: Ex agente del Kgb di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale

Data delle informazioni: Fino al 1984

AVVERTENZA: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento: 1. Nulla risulta ai nostri atti circa le seguenti persone citate nel presente rapporto:
- SAPANI/COPANI Luigi;
- GRANDI;
- VAN MINH/VAN LIN;
- MANUILSKY;
- TOGLIATTI.
2. "VIKTOR", Pavel Aleksandrovich KARALUN, alias Robert ZHOSSERA. KARALUN è nato a Riga nel 1915. Nel 1953, veniva descritto da un defezionista quale ex consigliere del Ministero della Pubblica Sicurezza polacco e, nel 1957, da un emigrato quale Colonnello e Vice Capo del Direttorato 1 del GZI (Contro-spionaggio Militare sovietico in Polonia) fino al 1954, anche se la stessa fonte l'aveva poi visto a Varsavia nell'ottobre 1956. Risultava essere buon conoscitore del polacco, russo e tartaro. Soffriva di disturbi intestinali (!). Risulta essere stato destinato a Bielany (Polonia) dall'1 ottobre 1950 al 1957.
3. "ZHANGO", identificato dalla fonte nell'illegale Mikhail Ivanovich FILONENKO, nato nel 1916, usava documenti a nome Iozef Yvanovich KULD, nato il 7 luglio 1914 a Alliance, Ohio, USA.
4. "PATRIYA" ("ZNOY"/"AFRICA"), Maria Luiza de ERNANDES de las ERAS, alias Mario Luiza de MARCHETTE è oggetto del rapporto nr. 166. Il nome MARCHETTE è probabilmente una variante di MARGHETTI, ovvero del nome da sposata "PATRIYA".


Residenture illegali in Italia e Uruguay dirette dall'agente illegale "Darko" ("Marko"/ "Boyevoy"): Giovanni Antonio Bertoni alias Valentino Marghetti alias Giovanni Cherezatcho/Seresatto alias Carlos Espinoza Moreno
1. Nel febbraio 1941 veniva creato il primo Direttorato (intelligence), sul modello del Dipartimento 5 del Direttorato in Capo del NKGB, nel quale le competenze relative alle operazioni degli illegali venivano assegnate al Dipartimento 7. Cominciava la guerra e nell'agosto 1941 veniva creato il 4° Direttorato del NKVD-NKGB dell'URSS, competente per l'addestramento degli agenti illegali e l'organizzazione delle residenture intelligence e C/S e dei gruppi operativi di combattimento nelle regioni occupate dell'URSS. Nel 1941, più di 800 gruppi di combattimento operativi venivano infiltrati nelle retrovie tedesche tramite il 4° Direttorato e nel corso dell'intera guerra furono organizzati 2222 gruppi del genere. Durante i primi tre anni di guerra, 190 illegali furono infiltrati in 27 Paesi, di cui 27 in Germania e nei Paesi suoi alleati.
2. In Italia, operava una residentura illegale diretta da "BOYEVOY" ("MAROKO") ["MARKO"], nella quale "RIKO" lavorava come operatore radio. Entrambi erano italiani, anti-fascisti e comunisti che erano riparati in URSS. "BOYEVOY" riusciva a farsi assumere dal MAE italiano.
3. "MARKO" (precedentemente chiamato "BOYEVOY"), BERTONI Giovanni Antonio, era italiano, nato a Faenza. Fino al 1925 aveva vissuto in Italia ed era membro del PCI. Quando era sul procinto di essere arrestato a causa della sua attività comunista, "MARKO" uccideva due leaders dell'organizzazione fascista di Faenza, evitando l'arresto. Veniva allora immediatamente inviato in URSS, quale rifugiato politico, dal Comitato Centrale del PCI. I tribunali italiani lo condannarono in contumacia a 26 anni di carcere. Da allora visse in URSS e divenne membro del PCUS nel 1931.
4. "DARKO" ("MARKO" "BOYEBOY" [sic], BERTONI Giovanni Antonio, nato nel 1900 a Faenza, Italia, era italiano, cittadino sovietico dal 1951 e membro del PCUS dal 1931. Questo era il suo Curriculum Vitae:
- dal 1922, Segretario dell'organizzazione del Komsomol della provincia di Ravenna;
- Nell'aprile 1925, al tentativo del suo arresto a Faenza, uccide due leaders della locale organizzazione fascista e ne ferisce in terzo. Entra nella clandestinità e diventa ricercato;
- Su decisione del Comitato Centrale del PCI, "DARKO" viene fatto uscire dall'Italia, via Svizzera, e inviato in URSS. Lavora per il MOPR del Comintern.
5. Nel dicembre 1933, all'Hotel Mayak di Mosca, "DARKO" ed un suo compagno, SAPANI (? COPANI) Luigi, rifugiato politico dall'Italia, uccidevano il trotzkista italiano GRANDI, uno dei delegati italiani che era venuto illegalmente al 23° Plenum dell'IKKI [Comitato Centrale del Comintern]. Secondo le voci correnti, la leadership del PCI era a conoscenza dell'imminente uccisione di GRANDI. "DARKO" veniva imprigionato dalle autorità, ma grazie all'intervento del PCI veniva rilasciato a condizione che non rivelasse mai ad alcuno quanto era successo. "DARKO" lavorò poi nella segreteria di VAN MIHN e MANULSKI.
6. Insieme ad un altro rifugiato politico italiano, COPANI Luigi [sic, SAPIANI?], nel dicembre 1933 "MARKO" ["DARKO"] uccideva il provocatore trotzkista GRANDI all'Hotel Mayak; questi apparteneva al gruppo trotzkista siciliano ed aveva cercato di rifugiarsi presso il Consolato Italiano a Mosca in seguito allo scompiglio creatosi all'interno della delegazione italiana al 13° Plenum del Comitato Esecutivo del Comintern (IKKI). Nel 1934-36 era il segretario di VAN LIN [translitterazione] e, dopo la partenza di quest'ultimo, lavorò nella segreteria di MANIULISKY.
7. Veniva reclutato dagli enti OGPU; si occupava dei rifugiati politici in URSS. In seguito ad accordi con TOGLIATTI, "DARKO" veniva assunto dal NKVD nel 1944 e viene addestrato per il ruolo di residente di unaa residentura illegale in Nord Italia. Nel maggio 1944 veniva infiltrato in Jugoslavia e paracadutato in Bosnia, da dove raggiungeva l'Italia.
8. Aveva cooperato che (sic) gli organismi di sicurezza fin dal 1938. Nel 1944, dietro disposizioni di TOGLIATTI, "MARKO" ["DARKO"] veniva assunto per svolgere attività intelligence. In quell'anno veniva infiltrato in Italia. Insieme al suo compagno "RIKO", "MARKO" veniva paracadutato nell'area di Petrovac, in Bosnia, e da lì raggiungevano Bari e quindi Roma.
9. A "MARKO" ["DARKO"] venivano dati documenti a nome CERESACCIO (?) Giovanni. Riusciva a farsi assumere dal MAE, da dove inviava vari documenti. "MARKO" rimase in Italia dal giugno 1944 al maggio 1949.
10. Riusciva a farsi assumere dal MAE nel 1946. Inviava regolarmente materiale documentario dal MAE alla residentura di Roma. Ma, nel 1948, "DARKO" veniva riconosciuto da un avventore al Ministero, il quale lo conosceva come un funzionario dell'IKKI a Mosca. Per impedire il suo arresto, la residentura lo faceva imbarcare clandestinamente a Napoli su una nave sovietica alla volta dell'URSS.
11. Nel 1944, per evitare i pericoli derivanti dal fatto che "MARKO" era stato riconosciuto al suo posto di lavoro al MAE, egli veniva spedito clandestinamente in URSS. Nel 1953 veniva istruito per lavorare come illegale in Messico quale vice Residente della locale residentura. Gli venivano dati documenti cileni a nome Carlos Espinoza MORENO, nato nel 1909 a Tmuco, Cile, di cittadinanza cilena. Un passaporto a questo nome era stato ottenuto tramite l'agente "ADEL" [Adèle] al Consolato cileno a Parigi.
12. Nel gennaio 1954, l'agente "ADEL" otteneva un passaporto straniero cileno per "MARKO" al Consolato guatemalteco di Parigi. Il passaporto era a nome Carlos ESPINOZA MORENO, nato nel 1909 a Temuco, che aveva vissuto a lungo in Europa.
13. Il precedente falso passaporto era rimasto presso il Consolato e "ADEL" moriva improvvisamente.
14. Nel 1954 "DARKO" lasciava l'URSS con un falso passaporto francese per la Svizzera da dove proseguiva, via Spagna, per il Messico con un falso passaporto cileno. In Messico non riusciva però ad ottenere documenti d'identità messicani e legalizzare la sua posizione. Veniva quindi richiamato in URSS
15. "MARKO" era un italiano che nel 1955 era a capo di una residentura illegale in Uruguay dove svolgeva attività intelligence sull'America Latina. La residentura comprendeva i seguenti agenti:
- "ZNOY", operatore radio, donna spagnola;
- "MARIO", ufficiale operativo, spagnolo,
- "MARKO" che probabilmente disponeva di documenti svizzeri. Aveva un fratello che viveva a Faenza, Italia; era un autista ex-membro del PCI. In precedenza "MARKO" aveva lavorato in Messico.
16. Nel 1956 era stato destinato in Uruguay con un passaporto falso italiano fabbricato dalla Centrale a nome di MARGHETTI Valentino. Mentre si trovava in Uruguay contraeva matrimonio con una collega, l'agente illegale "PATRIYA" ["ZNOY"]. "PATRIYA" aveva già la cittadinanza uruguayana. Come copertura gli agenti aprivano un'attività in proprio, un negozio di antiquariato, per un valore di 80.000 pesos uruguayani (4.500 dollari).
17. A parte "PATRIYA" e "DARKO" la residentura comprendeva anche "MARIO": essa svolgeva i compiti assegnati dalla Centrale, faceva verifiche di background e l'indirizzo di casa della coppia fungeva da casella postale.
18. Nel 1958 l'illegale "VIKTOR" veniva inviato in Brasile per operazioni illegali, sostituendo il residente "ZHANGO". Usava il nome di copertura Roberto ZHOSSERA [JOSSERA], un uomo che aveva lasciato il Brasile nel 1924 ed era morto in URSS nel 1950. Il certificato di nascita brasiliano era stato ottenuto dall'agente "MARIO" che si era recato dall'Uruguay in Brasile proprio per questo compito nel 1957.
20. Documenti usati da "DARKO":
- nel 1946/48 lavorava in Italia sotto il nome di SERESATTO Giovanni;
- aveva un passaporto francese a nome SIMALTI Emile, nato nel 1906;
- aveva anche una CI francese a nome Carlos Espinosa MORENO, nato nel 1909 ed un certificato di nascita. Un formulario consolare con questo nominativo era stato compilato dall'agente "ADEL";
- un certificato di nascita nr. 24470 a nome MARTINEZ Doromeo, messicano;
- un altro certificato di nascita nr. 57342 a nome MORALES Rosas Pablo nato nel 1913.
21. "DARKO" moriva nel 1963.

Commento del servizio: 1. Le aggiunte/integrazioni del desk officer sono tra parentesi quadre; le omissioni con una riga vuota o punti.
2. "PATRIYA" è oggetto di un rapporto separato. E' stata identificata dalla fonte in Maria Luiza de ERNANDES DARBAT de las ERAS, alias Maria Luiza de MARCHETTE. Ha usato anche i nomi in codice "ZNOY" e "AFRICA".
3. La fonte non ha identificato l'agente "MARIO", in altra occasione ha fornito la seguente informazione che potrebbe riferirsi a lui:
"MARIO" era il proprietario di una grossa società commerciale di materiali elettrici a Montevideo.


TOP SECRET UK*

Rapporto nr. 168
Data del rapporto: 20 maggio 1996

Oggetto: Illegale del KGB "Pik" alias Alexandr Vladimirovich Semenov e sua moglie "Stella", alias Helene Berta Hauser

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: Fino al 1984

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento: Sergey Ivanovich CHUKANOV, nato il 1/10/23 in URSS. Noto in atti come corriere diplomatico nel 1963, ma si valuta fosse un mestiere di copertura. Tra febbraio 1974 e il 1980 circa era Primo Segretario presso l'Ambasciata Sovietica a Dakkar. Falsificatore del Direttorato S, era noto per aver partecipato ad un'operazione di falsificazione a Dakkar in febbraio/aprile 1974 (secondo le dichiarazioni di OVATION).

Illegale del KGB "Pik" alias Alexandr Vladimirovich Semenov e sua moglie "Stella", alias Helene Berta Hauser

1. L'illegale del KGB "PIK" venne destinato in Italia nel 1954, proveniente dalla Romania.
2. "STELLA" era un'illegale, moglie dell'illegale "PIK". "PIK" aveva una storia di copertura basata su un "doppio" tedesco. Un atto di nascita venne registrato presso gli archivi di una Chiesa cattolica di Reichenberg [sic, forse Reichenbach?], nell'ex provincia dei Sudeti, nel Volume 16, pagina 30, nr. di serie 129, nell'anno 1925. Venne registrata come HAUSER Helene Berta, nata il 30 aprile 1925 a Reichenberg e battezzata nella stessa Reichenberg il 1 maggio. La registrazione dell'atto venne fatta dall'ufficiale del Direttorato S CHUKANOV.
3. "STELLA" HAUSER Helene Berta, nata il 30 aprile 1925 a Reichenberg venne battezzata il 1 maggio 1925 a Reichenberg. Un atto di nascita con questi nomi venne fatto presso gli archivi della chiesa cattolica di Reichenberg (distretto dei Sudeti) per l'anno 1925, volume 16, pagina 30, nr. di serie 129. L'atto venne registrato da CHUKANOV. "STELLA" era la moglie dell'illegale "PIK".
4. Nel 1954-55, venne allestita una residentura illegale in Italia. Il residente era l'illegale "PIK", mentre l'illegale "TANYA" era l'ufficiale della residentura. "YEFRAT" e "TANYA" erano sposati e vivevano in Italia con documenti libanesi:
"YEFRAT" AKOPYAN Ashot Abgarovich, nato nel 1915 a Baku, era armeno;
"TANYA", AKOPYAN (nome da nubile CHERTENKO) Kira Viktorovna, nata nel 1919 a Baku, era di etnia russa.
5. "ALEZIA", MOSOLOVA (nome da sposata ADANT) Yelena Anatolyevna, nata nel 1903 era cittadina francese; faceva la fotografa e viveva a Parigi. venne reclutata nel 1959 da TRISHIN A.F. (del SSOD) [Unione delle Organizzazioni d'Amicizia Sovietiche] perché assolvesse vari compiti individuali. nel 1960 "ALEZIA" dovette fornire urgentemente assistenza alla moglie dell'illegale "PIK", "STELLA", di passaggio a Parigi con un bambino piccolo e che non parlava francese.
6. "LEDA" era un agente documentario; un agente di valore della residentura di Roma; era in contatto con l'illegale "PIK" tra il 1962 e il 1965. "LEDA" era probabilmente una donna; conosceva "PIK" sotto il nome di Dzinho [Gino].
7. "RENGO" era un agente del 7° Dipartimento del FCD; dall'agosto 1967 al febbraio 1969 l'illegale "PIK" lavorò con lui in Polonia:
Venivano organizzati incontri due volte al mese e vennero presi accordi per poter indire incontri di controllo nell'intervallo, veniva utilizzato un segnale convenzionale in ferro battuto nel caso in cui si perdesse il contatto e furono stabiliti accordi per eventuali incontri d'emergenza, sia su iniziativa di "RENGO" che di "PIK"; "RENGO" doveva telefonare a "PIK", ma "PIK" doveva esporre un segnale di richiamo.
8. "PIK" visse in Polonia con documenti sovietici a nome di SEMENOV Aleksandr Vladimirovich.

Commento del servizio: 1. Le aggiunte/integrazioni del desk officer sono tra parentesi quadre; le omissioni con una riga vuota o punti.
2. La residentura illegale di Roma sotto la gestione "YEFRAT" è oggetto di rapporto separato.
3. "RENGO" era un agente del KGB FCD, dipartimento geografico che copriva l'Estremo Oriente.
4. La fonte ha fornito le seguenti informazioni per identificare CHUKANOV, IO del KGB, nei paragrafi 2 e 3:
Il 2° Dipartimento del Direttorato S aveva a disposizione grandissimi specialisti della tecnica della falsificazione di documenti, come ad esempio CHUKANOV S.I., che è stato insignito del titolo di Lavoratore Culturale e Artista Distinto.


TOP SECRET UK*
Rapporto nr. 169
Data del rapporto: 21 maggio 1996

Oggetto: Residentura illegale del KGB in Italia diretta dagli agenti speciali "Lev" e "Lionka"

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: Fino al 1984

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento: 1. Non abbiamo tracce di Rita MERTAG nei nostri atti.
2. "KIM", identificato dalla fonte in Klimentiy Alekseyevich KUITHAN, nato a Mosca nel 1949, russo (suo padre era russo, sua madre tedesca); Senior Lieutenant del KGB (nel 1976); era figlio dell'agente illegale "EVA".

Residentura illegale del KGB in Italia diretta dagli agenti speciali "Lev" e "Lionka"
1. "LEV" e "LIONKA": lui è spagnolo, lei è italiana, reclutati nel 1945 e destinati in Italia nel 1946, presso una società di import-export in Italia. Agenti del 1° Dipartimento, Direttorato S, 1974.
2. "YUG" [Sud], PIVAROVICH Viktoriya Yevgenyevna, nata nel 1915 al Cairo da padre russo e madre greca; aveva una storia di copertura sulla base del nome di GERGES (nome da nubile NIKOLÉ?) Anna Georgiyevna, nata nel 1915 a Sofia, cittadina greca del RFG. Fino al 1925 visse in Egitto, poi andò in URSS con i genitori; tra il 1953 e 1955 venne sottoposta ad addestramento speciale a Mosca per lavorare in condizioni speciali come operatore radio. Vennero spesi 60.000 rubli per il suo addestramento.
3. Nel 1956, passò dalla RDT alla RFG, dove ottenne un passaporto straniero. Nell'ottobre 1957, a Francoforte sul Meno si sposò con "KIR" ("RIKO"). "KIR" era CONCIANI Enrico, nato nel 1906, italiano. Fino al 1936 aveva lavorato come muratore a Genova; tra il 1936 e il '38 combattè nella brigata Internazionale di Spagna, dove venne reclutato. Venne inviato in delle residenture in Francia, Italia e Jugoslavia, per assolvere compiti speciali. Nel gennaio 1941, in URSS, lavorò nel 4° Direttorato del KGB; venne addestrato come operatore radio, sabotatore e paracadutista.
4. Nel maggio 1944, venne paracadutato in Jugoslavia per lavorare come operatore radio per la residentura di "BOYEVOY". Nel luglio 1944 "KIE" venne inviato in Italia, dove lavorò nella residentura illegale di "MAKS".
5. In luglio-agosto 1951, venne ulteriormente addestrato a Mosca come operatore radio, e doveva essere destinato alla residentura allestita in Italia sulla base del gruppo "LEV". Nel 1956 venne esfiltrato nuovamente in URSS e addestrato all'uso del trasmettitore BR-2; acquisì anche una copertura come rappresentante della "KADI WATCH" società svizzera con sede nell'Italia del Nord; acquistò un appartamento dove installò una radio rice-trasmittente. Il 16 dicembre 1958, "KIR" moriva in un ospedale di Rapallo.
6. "YUG" era una operatrice radio della residentura di "LEV"
7. "YUG" portò nel 1958 dalla Centrale una radio rice-trasmittente. Dopo la morte di "RIKO", "YUG" soffrì di depressione e mania di persecuzione. La residentura la trasferì immediatamente a Roma, e di lì venne accompagnata da un ufficiale della residentura.
8. "RONDA" MERTAG Rita, nata nel 1936, cittadina italiana; faceva la parrucchiera in un negozio di Berlino Ovest. Nel 1977, venne dato il suo indirizzo all'illegale "KIM" per l'invio della corrispondenza e nel 1978 venne dato anche all'agente speciale "LEV". Giunsero 8 lettere da "LEV" dall'Italia e 3 lettere da "KIM" dagli USA. L'analisi di esperti dimostrò che una lettera operativa di "KIM" era stata aperta nel 1979. A "LEV" venne sottratta la lista di quanti usavano quell'indirizzo. Un controllo su "KIM" stabilì che nel gennaio 1980 aveva passato l'indirizzo di "RONDA" al nemico.
9. "RONDE", MERTAG Rita, Berlino Ovest, 31 Wilmesdorf, Badenschestrasse 27a.

Commento del servizio: 1. Nel 1974, il Dipartimento 1 del Direttorato S era il dipartimento geografico responsabile delle operazioni illegali in Europa. Nel '76 il Dipartimento 1 divenne Dipartimento 5.
2. La leggera modifica nel paragrafo 9 nell'ortografia del nome in codice di Rita MERTAG è probabilmente dovuto ad un errore della fonte nel registrare le informazioni originali.


TOP SECRET UK*
Rapporto numero 170
Data di emissione: 22 maggio 1996

Oggetto: Agente illegale del KGB "ARTUR" ("MASK") e sua moglie "LUIZA": IOSIF ROMALDOVICH GRIGULEVICH e LAURA ARAUXO AGILAR.

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data delle informazioni: Fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto a di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento:

a. GRIGULAVICH Iosif Romaldovich, nato nel 1912 ca. Descritto come ex agente illegale in America Latina negli anni '60 (notizie stampa). Avrebbe lasciato il KGB nel 1957 per entrare nel Dipartimento America Latina del Comitato di Stato per le Relazioni Culturali con l'Estero nel 1958. Nel 1985 era membro dell'Accademia Sovietica delle Scienze ed impiegato dell'Istituto di Etnografia. Il defezionista NORTHSTAR lo descrive quale un ottimo agente illegale del KGB che usava documenti d'identità latino-americani e che aveva lavorato a Roma. Era stato fatto Cavaliere di Malta ed era miliardario. Dopo il suo collocamento a riposo recitò una parte in un film di addestramento del KGB (datato 12/12/91). Potrebbe identificarsi in GRIGULEVICH.
b. William FISHER, alias Rudolf ABEL, nato 11/7/1903 a Newcastle, UK, ben noto caso di spionaggio che si concluse con lo scambio di ABEL, condannato per spionaggio nel 1957, con un pilota americano il cui aereo fu abbattuto mentre sorvolava l'URSS.
c. CORDILLO e VYSHINKIY non sono noti in atti.
d. Jose David Alfaro SIQUEIROS alias EL CORONELAZO alias Rojas ROJAS alias Miguel GONZALES, nato il 29/12/1898 a Mexico City, pittore. Personaggio storico conosciuto per aver partecipato nel 1940 all'attentato contro TROTZKY nel suo esilio in Messico.
e. Albert/Abel BELTRAN, o anche Alberto BELTRAN:
a. Un Alberto BELTRAN, comunista, era nella lista dei possibili delegati messicani al "Festival di Berlino" (scopo non precisato) il 13/7/1951.
b. Il 21/9/54, un Alberto BELTRAN viene descritto quale un ex-Commissario di Divisione dell'Armata Repubblicana e noto comunista spagnolo che gestiva il Ristorante "Bellinghausen" in Messico. BELTRAN avrebbe permesso ai comunisti spagnoli di usare il ristorante come buca delle lettere.
c. Il 6/3/58, Alberto BELTRAN viene descritto come un artista che lavorava per il giornale "El Popular" e altre riviste dell'estrema sinistra.
d. Membro della commissione delle Arti della Società Messicana di Amicizia con la Cina Popolare nell'agosto 1958.


Rapporto numero 170
Agente illegale del KGB "ARTUR" ("MASK") e sua moglie "LUIZA": IOSIF ROMALDOVICH GRIGULEVICH e LAURA ARAUXO AGILAR.

1. "ARTUR", nato nel 1913 in Lituania, era un Karaim (tartaro convertitosi al judaismo), che lavorava come illegale. Secondo la sua storia di copertura, era il figlio illegittimo di un personaggio molto in vista di Costa Rica. "ARTUR" lavorava in America Latina e questo nome in codice era usato da GRIGULEVICH, che non era mai stato nel Paese di nascita della sua storia di copertura. Durante la guerra, il suo gruppo compì azioni di sabotaggio contro navi: il metodo usato era quello di nascondere dell'esplosivo nel carbone destinato alle caldaie delle navi. Visse anche in Spagna dove diventò amico di CORRILLO, Segretario Generale del Partito Comunista spagnolo; egli fece da padrino al figlio di CORRILLO.
2. Dopo la guerra, "ARTUR" lavorò nelle Nazioni Unite con il rango di Ambasciatore; nel 1952 pronunciò un discorso per conto dei Paesi dell'America Latina all'Assemblea Generale dell'ONU nel quale criticava la politica dell'URSS, sebbene in termini moderati. VYSHINSKIY, il Ministro degli Esteri sovietico, come risposta, nel suo discorso descrisse "ARTUR" come un pagliaccio. "ARTUR" fu anche ricevuto in udienza dal Papa. Il suo nome non figura nella lista dei 10.000 agenti pubblicata in Occidente.
3. La residentura illegale in Argentina, diretta da "MAKS" [MAX] (I.R. GRIGULEVIC) e che comprendeva i combattenti "MARIO", "LAZAR", "PABLO", "TINTO", "FLORIO" ed altri, conduceva operazioni di sabotaggio contro navi e magazzini alimentari e per lo stoccaggio di materie prime. Per due anni e mezzo, tra il '42 e il '44 furono piazzate più di 150 mine su navi e cargo destinati alla Germania, e le forniture vennero distrutte. La residentura disponeva di gruppi di sabotaggio in Cile e Uruguay.
4. "LINDOR" ("MARIO") era il padre dell'agente speciale "PERLA". "LINDOR" era un membro del Partito Comunista argentino fin dal 1921. Era un agente del KGB che durante la 2ª GM era appartenuto al gruppo dell'illegale "ARTUR". Dopo la guerra l'agente venne passato al Partito Comunista argentino e si unì al gruppo del Partito illegale che aveva il compito di individuale luoghi segreti per gli incontri illegali, per archiviare documenti del Partito e per indirizzare la corrispondenza segreta del partito. L'agente morì nel 1961.
5. "ARTUR" condusse la prima operazione contro "STARIK" nel 1939 [sic].
6. "KHOSE" [JOSE], Antonio PUKHOL [PUJOL?], nato intorno al 1912, risiedeva in Uruguay sotto documenti a nome di Abel BELTRAN [sic]. Era di etnia indiana e artista pupillo di SIQUEIROS.
7. "KHOSE" era un membro del gruppo combattente rivoluzionario diretto da SIQUEIROS. Quando il suo compito fu completato egli venne condotto dal Messico (?) in Uruguay insieme ad "ARTUR", attraverso Guatemala, Cuba, Cile e Argentina. Dal 1941, visse a Montevideo. Veniva descritto come un combattente coraggioso e convinto, ma mancava di iniziativa.
a. "ARTUR", che dirigeva un gruppo in Sud America, riferì nel 1945 che era impossibile usare "KHOSE", e propose di trasferirlo in Messico dato che in Uruguay era inutile; non aveva un lavoro ed era "alla deriva".
Non ci si deve preoccupare per lui in Messico dato che i suoi compagni SIQUEIROS e "LUIS", fratello di "ALEKSANDRO", conducono una bella vita a Mexico-City e nessuno oserebbe alzare un dito su di loro; ciò sarà vero anche per "KHOSE" contro il quale in realtà non c'è niente, anche se una volta i giornali ne hanno parlato. Ma torno a ripetere che si tratta di un personaggio di secondo piano e se non succede niente a persone ben più importanti di lui, egli non ha niente da temere". "Il suo viaggio costerà circa 500 dollari".
"Conoscendolo, posso dire che se nel futuro, fra 5 o 10 anni, avremo bisogno di lui, egli sarà felice di fare ciò che gli chiederemo. E' fedele e affidabile".
9. Nel 1945 "KHOSE" lavorò come contadino in una fattoria e "ARTUR" gli fornì un piccolo aiuto economico. "RENE" riferì alla Centrale nel 1944 che "KHOSE" non faceva niente se non estorcere denaro ad "ARTUR". In un telegramma a "RENE" datato 17/11/1945 la Centrale ordinò: "interrompere ogni contato con "KHOSE" e non dargli più denaro". Nel 1948, il nuovo residente "REY" riferì che "MARIO" dava a "KHOSE" tutta l'assistenza materiale che poteva. "KHOSE" si occupava di restauro di dipinti antichi e di ritratti fatti in base a fotografie. La sua famiglia era composta da quattro persone. "KHOSE" era PUKHOL, alias Albert BELTRAN.
10. "LINDOR" (noto anche come "MARIO") era un membro del Partito Comunista argentino fin dal 1921. Solo pochissime persone sapevano della sua appartenenza al Partito Comunista. Durante la 2ª GM era uno dei membri del gruppo diretto dall'illegale "ARTUR". "LINDOR" venne fatto allontanare dal Partito Comunista, ma dopo la guerra si mise nuovamente a disposizione del partito.
11. La dirigenza del Partito Comunista inserì "LINDOR" in un gruppo clandestino creato appositamente nel caso in cui il Partito Comunista venisse messo al bando. "LIDNOR" non ebbe un ruolo attivo nel partito e nessuno nel luogo dove viveva o lavorava sapeva della sua appartenenza al Partito Comunista. Tuttavia, egli riuscì ad assolvere compiti quali l'individuazione di luoghi segreti per gli incontri illegali, per archiviare documenti del Partito e per indirizzare la corrispondenza segreta del Partito.
12. Nel giugno 1958 vennero ristabiliti i contatti con "LIDNOR" che, su ordine della residentura del KGB, lasciò il lavoro nel partito. Ciò era stato concordato con il Segretario Generale del Partito Comunista, CODOVILLA; Al capo del gruppo speciale CORDOBA venne riferito che "LINDOR" si allontanava dal partito a causa del suo cattivo stato di salute. "LINDOR" ristabilì i contatti con i membri del gruppo "ARTUR", "MOTO" e "MARGO". "LINDOR" morì nel 1961.
13. "SKIF", Karapet (Karo) Migranovich HUSSEINJYAN, nato nel 1919 a Cipro o Il Cairo, Armeno, cittadino libanese, proprietario di una gioielleria a Beiruth "Place des Cannons Souk de Bijouterie". Nel 1953 aveva un patrimonio di 40.000 lire libanesi. Fu reclutato nel 1954. Dal 1960 in poi venne usato come buca dalle lettere vivente. Tra il '62 e il '65 al suo indirizzo vennero inviate 49 lettere; un esperto stabilì che di queste 40 non erano mai state aperte mentre 9 furono compromesse, provenienti dalla Cina e dalla Russia. L'indirizzo era stato fornito a 4 illegali, tra cui "ARTUR". Le lettere di "Bogun" datata 7/4/68 e 27/7/68 erano state aperte con il vapore.
14. Karo HUSSEINJYAN veniva usato come buca da lettere vivente e ricevette corrispondenza operativa da 7 illegali e da 4 agenti illegali tra cui "ARTUR". Nel febbraio del 1977 "SKIF" aprì due negozi di gioielleria in Arabia Saudita. Venne stabilito che avrebbe impiegato un agente del KGB come commesso nel suo negozio, ma all'ultimo momento "SKIF" cambiò idea: fu un grosso rischio perché non solo "BUGUN" e "ARTUR" gli avevano indirizzato delle lettere dagli USA lettere che furono aperte e andarono perdute (le lettere vennero intercettate dai Servizi americani nel 1968) - ma anche perché "SKIF" intratteneva corrispondenza con persone in URSS e si recava in Unione Sovietica. Nell'agosto 1980 "SKIF" emigrò negli USA dove vivevano i figli.
15. "LUIZA", Laura ARAUXO AGILAR, nata nel 1916 a Aguascalientas, Messico, messicana. Dal 1937 faceva parte dell'Unione della Gioventù Comunista Messicana; poi impegnata nel Partito e nei sindacati. Venne reclutata nel 1940 dall'agente illegale "MAKS". Ha assolto vari compiti.
16. Nel 1941 venne trasferita dal Messico in un altro Paese. Nel 1944 sposò "MAKS" e nel '47 emigrò con "MAKS" in URSS.
17. Nel 1949, venne destinata in una sede all'estero per conto del Direttorato Speciale, rientrò nel 1954 e visse a Mosca con suo marito e sua figlia. Venne usata dal Direttore Speciale del KGB come insegnante e venne poi assunta dal Servizio D (nel 1960) per tradurre ed elaborare documenti di disinformazione, articoli e opuscoli in spagnolo.
18. Nell'agosto 1965 "LUIZA" tradusse in spagnolo un opuscolo intitolato: "L'America Latina al muro", che illustrava l'aggressione americana in Vietnam e nella Repubblica dominicana. Nel marzo 1966, tradusse un documento col nome in codice "VRAGI" [Nemici], che sarebbe stato la relazione di un'agente inviata ai Servizi USA in Argentina, RUENGIERI (o RUGGERI?) e apparentemente scritto da uno dei leaders dell'organizzazione anti-sovietica argentina FAEDA. Nel settembre 1966, un opuscolo con nome in codice "RASPA" venne tradotto in spagnolo con il nome di un'organizzazione di copertura. Nel novembre 1966 tradusse un documento con nome in codice "DUET - 2", verosimilmente una lettera del generale uruguayano AGERRONDO al capo della missione militare USA in Uruguay; la nota di copertura al documento "DUET - 2" era attribuita ad un'organizzazione di copertura. Nel novembre 1971, venne tradotto in spagnolo il documento disinformativo con il nome in codice "BONZA" (istruzioni per la Cina).

Commento della fonte
"STARIK" era probabilmente Leon TROTSKY.

Commenti del servizio
1. Le aggiunte/modifiche da parte del desk officer alle informazioni originali della fonte sono indicate tra parentesi quadre. Le omissioni sono indicate da una linea vuota o punti.
2. La fonte ha fornito altre notizie sul caso William FISHER, alias Rudolf ABEL, informandoci che ABEL si incontrò il 16/11/1948 a New York (poco dopo il suo arrivo negli USA) con illegale "MAKS". L'incontro aveva lo scopo di scambiare documenti di transito di FISHER con documenti che supportassero la sua storia di copertura. Non possiamo confermare che questo "MAKS" sia GRIGULEVICH, perché sembra, da quanto affermato dalla fonte, che vi sia stato un altro illegale con lo stesso nome di copertura il quale dirigeva una residentura illegale in Europa durante la guerra.
3. La fonte ha fornito informazioni su un agente illegale, o speciale, con nome in codice "ARTUR" che potrebbe identificarsi in GRIGULEVICH:
a. Nel 1970 l'agente illegale "ARTUR" e l'addestratore illegale "KARSKIY" vennero inviati per mettersi in contatto con due agenti del 7º Dipartimento.
b. "SIGNAL" era l'indirizzo del corrispondente a Tokio del "Novoje Vremya" operante dal giugno 1972. La corrispondenza giunse da 7 agenti speciali fra cui "ARTUR". Arrivarono 16 lettere di cui alcune provenienti dagli USA e da Singapore.
4. Il primo attentato a TROTSKY in Messico dovrebbe essere avvenuto nel gennaio 1938 e non nel 1939 come su detto.
5. L'agente speciale "PERLA" e stata identificata dalla fonte nella cittadina argentina Nidiya Brandolini de PUICH [PUIG], o Nidia Brandomini del PUIG, nata il 17 novembre 1925; i suoi genitori erano di origini italiane. Era un'artista che insegnava disegno, illustrazione e incisione.
6. SIQUIROS è noto per essere stato il personaggio principale che ha perpetrato l'assassinio di TROTSKY in Messico il 23 maggio 1940.


TOP SECRET UK*
 
Rapporto numero 171
Data di emissione: 22 maggio 1996

Oggetto: Agenti illegali del KGB "KIR" ("RIKO") e "YUG": ENRICO CONCIANI e VIKTORIYA YEVGENYEVNA PIVAROVICH alias ANNA GEORGIYEVNA GERGES.

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data delle informazioni: Fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto a di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento:

1. GRIGULAVICH Iosif Romaldovich, nato nel 1912 ca. Descritto come ex agente illegale in America Latina negli anni '60 (notizie stampa). Avrebbe lasciato il KGB nel 1957 per entrare nel Dipartimento America Latina del Comitato di Stato per le Relazioni Culturali con l'Estero nel 1958. Nel 1985 era membro dell'Accademia Sovietica delle Scienze ed impiegato dell'Istituto di Etnografia.
2. "BOYEVOY" è oggetto del rapporto nr. 167.



Rapporto numero 171

Oggetto: Agenti illegali del KGB "KIR" ("RIKO") e "YUG": ENRICO CONCIANI e VIKTORIYA YEVGENYEVNA PIVAROVICH alias ANNA GEORGIYEVNA GERGES.

1. "KIR" era CONCIANI Enrico, nato il 1906, italiano. Fino al 1936 lavorò come muratore a Genova, fra il 1936-38 combattè nella brigata internazionale in Spagna. Venne reclutato in Spagna nel 1938. Venne inviato presso la residentura in Francia e in seguito in Italia e in Jugoslavia per compiti speciali. Nel gennaio 1941 fu assunto in URSS dal 4º Direttorato dell"NKGB; fu addestrato come operatore radio, sabotatore e paracadutista.
2. Il fratello più piccolo di "KIR", CONCIANI Mario, nacque nel 1914 a Catelnovo. Era un comunista.
3. "KIR", nel '38-'39 si trovava in Italia con falsi documenti e organizzava operazioni di sabotaggio su ordine delle sue Autorità. Egli coinvolse anche suo fratello Mario e il figlio di suo cugino NATOLINO DOMENICO, nella sua attività di sabotaggio. Con loro "KIR" appiccò un incendio alla ditta Parletti di Milano che produceva bombe e granade; incendiarono anche un campo di grano e un laboratorio in via Garibaldi che produceva calci per fucili e fecero esplodere un negozio di fronte al mattatoio di via Buenos Aires, di cui la popolazione disapprovava il prodotto, e altre operazioni.
4. Nei primi tre anni della guerra, 190 illegali vennero infiltrati in 27 Paesi, di cui 27 illegali in Germania e nei Paesi suoi alleati. In Italia operava una residentura illegale diretta da "BOYEVOY" ("MAROKO" [sic - "MARKO"]) che impiegava anche "RIKO" ["KIR"] come operatore radio. Erano entrambi italiani, antifascisti, comunisti a suo tempo rifugiati in URSS. "BOYEVOY" riuscì a farsi assumere dal MAE italiano.
5. Nel maggio 1944, "KIR" venne paracadutato in Jugoslavia per poi lavorare come operatore radio nella residentura illegale di "BOYEVOY". Anche "BOYEVOY" venne paracadutato insieme a lui. Nel luglio 1944 "KIR" venne trasferito in Italia dove lavorò nella residentura illegale di "MAKS".
6. Nel 1947 Mario si sposò e divenne membro attivo del partito Comunista nella regione del Friuli. Fu sindaco comunista di Castelnovo fino al giungo 1949. Il suo indirizzo era Mario CONCIANI, via Ponte Roitego 112, Spilimbergo (1959).
7. In luglio-agosto 1951, "KIR" venne ulteriormente addestrato a Mosca come operatore radio e avrebbe dovuto essere destinato come radio operatore alla residentura illegale costituita in Italia sulla base del gruppo "LEV".
8. "YUG" [Sud] - PIVAROVICH Viktoriha Yevgenyevna, nata nel 1915 al Cairo da padre russo e madre greca, usava i documenti intestati a GERGES (nome da nubile NIKOLÉ) Anna Gerogiyevna, nata nel 1915 a Sofia, cittadina greca della RFG. Fino al 1925 visse in Egitto e poi emigrò in URSS con i suoi genitori; tra il 1953-55 venne addestrata a Mosca per lavorare in condizioni speciali come operatore radio; il suo addestramento costò 60.000 rubli.
9. Nel 1956, passò dalla RDT alla RFG, dove ottenne un passaporto straniero. Nell'ottobre 1957, a Francoforte sul Meno si sposò con "KIR" ("RIKO").
10. Nel 1956, "KIR" venne esfiltrato nuovamente in URSS e addestrato all'uso del trasmettitore BR-2; acquisì anche una copertura come rappresentante della "KADI WATCH" società svizzera con sede nell'Italia del Nord; acquistò un appartamento dove installò una radio rice-trasmittente. Il 16 dicembre 1958, "KIR" moriva in un ospedale di Rapallo.
11. "YUG" era una operatrice radio della residentura di "LEV". "YUG" portò nel 1958 dalla Centrale una radio rice-trasmittente. Dopo la morte di "RIKO", "YUG" soffrì di depressione e mania di persecuzione. La residentura la trasferì immediatamente a Roma, e di lì, venne inviata in Bulgaria con un passaporto falso francese, accompagnata da un ufficiale della residentura.

Commenti del servizio
1. Le aggiunte/modifiche da parte del desk officer alle informazioni originali della fonte sono indicate tra parentesi quadre. Le omissioni sono indicate da una linea vuota o punti.
2. 2. La fonte ha fornito informazioni su due illegali con nome in codice "MAKS" che operarono all'incirca nello stesso periodo. Uno (non meglio identificato dalla fonte) era stato in residente illegale in Germania nell'ante-guerra e divenne più tardi un membro della residentura illegale di "HENRI" in Francia; l'altro si trovava in Sud America fino al 1944 e poi negli anni '50. Non disponiamo di informazioni che ci consentano di affermare che uno dei due abbia diretto una residentura illegale in Italia durante la guerra. Né è chiaro se corrispondono effettivamente al "MAKS" del presente rapporto. L'illegale che operò in Sud America è stato identificato qui sotto. Degli agenti citati, solo "MARIO" è stato identificato in altra occasione dalla fonte.
La residentura illegale in Argentina, diretta da "MAKS" [MAX] (I.R. GRIGULEVIC) e che comprendeva i combattenti "MARIO", "LAZAR", "PABLO", "TINTO", "FLORIO" ed altri, conduceva operazioni di sabotaggio contro navi e magazzini alimentari e per lo stoccaggio di materie prime. Per due anni e mezzo, tra il '42 e il '44 furono piazzate più di 150 mine su navi e cargo destinati alla Germania, e le forniture vennero distrutte. La residentura disponeva di gruppi di sabotaggio in Cile e Uruguay.
3. La residentura illegale "LEV" è stata illustrata altrove dalla fonte.
4. "BOYEVOY" era anche conosciuto come "DARKO" e "MARKO". Il suo vero nome era Giovanni Antonio BERTONI, oggetto di separato rapporto.


TOP SECRET*
Fonte sensibile
Rapporto numero 172
Data di emissione: 23 maggio 1996

Oggetto: Illegale del KGB "MOLNER" alias IONE LEWENSON

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto a di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento:
Le verifiche in UK sul nominativo Ione LEWENSON (e varianti) hanno dato esito negativo, dal che si desume che tale identità non è mai stata in UK. Saremmo interessati ad eventuali indicazioni in vostro possesso.

"MOLNER" era documentato come (utilizzava l'identità di) Ione LEWENSON, nato il 16.1.1941 ad Asuncion (Paraguay).
Nel gennaio 1968 furono acquisiti un certificato di nascita, un attestato di servizio militare ed un passaporto straniero, con l'aiuto di un agente ungherese.
"MOLNER" doveva essere schierato/operante in Gran Bretagna, dopo la sua "legalizzazione" in Svizzera.
Successivamente doveva essere schierato in Italia.


RISERVATISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto numero 173
Data di emissione: 21 agosto 1996

Oggetto: Italo Papini - Nome in codice "ENERO" e "INSPEKTOR".

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data delle informazioni: Fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto a di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento:

Questo rapporto fornisce particolari identificativi su "ENERO", oggetto del Rapporto IMPEDIAN nr. 41.

1. Italo PAPINI nato nel 1910, era un funzionario del Ministero degli Affari Esteri italiano. Venne destinato in vari paesi per ricoprire incarichi diplomatici e, dal 1968 al 1973, fu accreditato all'Ambasciata italiana a Mosca come Addetto Amministrativo.
2. Papini si sposò con una sovietica, Tatyana Vladimirovna KUDASHEVA, discendente da antichi nobili russi. PAPINI aveva un debole per le donne e a Mosca aveva convissuto con Brigitte MOLO (traslitterazione), una segretaria specializzata dell'Ambasciata francese. Nel 1971, quando PAPINI, passando per Taskhent, tornò a Mosca da Kabul, gli fu messa alle costole una agente del KGB, Diana Georgiyevna KAZACHENKO, nata nel 1945.
KAZACHENKO, un'insegnante di tedesco, attirò PAPINI in una relazione intima ed i loro incontri sessuali vennero fotografati da un dispositivo con lettera in codice "U".
3. Mentre PAPINI era sotto coltivazione da parte del KGB, si crearono le condizioni per una conversazione sul reclutamento. ANDROPOV autorizzò il reclutamento e fu concepita un'operazione nel modo seguente.
4. V A SPROGE, un agente del KGB, venne inserito nella coltivazione di PAPINI. Questi si stava curando agli occhi presso l'ospedale Gelmgolts di Mosca.
SPROGE finse di essere un paziente dell'ospedale e così lo conobbe. SPROGE riferì a PAPINI che le "agenzie competenti" si stavano interessando molto dei suoi contatti (di SPROGE) con PAPINI e gli avevano riferito dell'ignobile comportamento tenuto da PAPINI.
Inoltre, le agenzie sovietiche avevano trattenuto un gruppo di individui che erano stati ingaggiati per fotografare segretamente stranieri e cittadini sovietici, che si trovavano in situazioni compromettenti, con lo scopo di ricattarli.
Fotografie e negativi erano stati sequestrati ed alcuni di questi mostravano stranieri che erano andati in alcuni appartamenti, resi per loro disponibili, allo scopo di incontrarsi con delle donne. Vi erano anche delle foto raffiguranti incontri tra PAPINI e la sua domestica, l'agente "SUKHOVA".
5. Inoltre, le agenzie possedevano una dichiarazione fatta dai parenti di Diana Georgiyevna KAZACHENKO secondo cui, quando PAPINI era in Tashkent, alla fine del 1971, aveva obbligato la KAZACHENKO ad avere rapporti sessuali con lui. Come conseguenza, rimase in stato interessante e dopo un'operazione che non ebbe successo, rimase invalida. I parenti della KAZACHENKO chiesero a PAPINI un risarcimento materiale ed avevano intenzione di rivolgersi all'Ambasciata italiana a Mosca.
6. Non vi sono dubbi su queste informazioni riguardanti sia la dichiarazione che il parere medico, vi sono anche altre prove confermanti la relazione intima tra PAPINI e la KAZACHENKO. PAPINI dovette rendersi conto quanto seriamente la sua carriera sarebbe stata danneggiata se questo materiale fosse stato reso pubblico, tenendo presente che presto sarebbe andato in pensione. I rappresentanti delle agenzie sovietiche affermarono di essere pronti a discutere seriamente con PAPINI la situazione che si era creata e a cercare una soluzione che evitasse la compromissione del materiale pubblicizzato ed utilizzato durante le indagini ed il processo del sopracitato gruppo di criminali.
I rappresentanti delle agenzie riferirono che era compito di PAPINI fornire prestazioni minori in modo tale da escludere la possibilità di essere compromesso agli occhi dei suoi connazionali.
SPROGE indusse PAPINI a stabilire un contatto con I I KUZNETSOV, un agente del KGB che si offrì di aiutare PAPINI ad uscire dalla sua situazione di compromissione. Se PAPINI avesse rifiutato di collaborare, sarebbe stato compito di KUZNETSOV dovergli dire di non sapere quale reazione avrebbero avuto le agenzie competenti e al riguardo bisognava pensarci bene. Se PAPINI avesse riferito la conversazione agli alti funzionari della sua Ambasciata e quest'ultima si fosse lamentata adeguatamente con il Ministero degli Affari Esteri sovietico, agli italiani sarebbe stato detto che PAPINI aveva costretto la sua domestica a vivere con lui.
8. La conversazione del reclutamento ebbe luogo durante i primi 10 giorni del marzo 1973, periodo in cui l'Ambasciatore italiano SENSI, amico di PAPINI, era assente.
Sensi stava per lasciare l'URSS e stava per essere sostituito da un nuovo Ambasciatore, VINCI.
Anche altri funzionari stavano per lasciare Mosca.
Venne organizzato un viaggio a Leningrado per la moglie di PAPINI allo scopo di escludere la possibilità che lei potesse esercitare un'influenza indesiderata su suo marito mentre era in corso il reclutamento.
Alla domestica "SUKHOVA" furono date istruzioni appropriate con lo scopo di esercitare l'influenza desiderata su PAPINI.
9. L'agente operativo del KGB ha avuto un conversazione di reclutamento con PAPINI su quanto detto. Aggiunse che le agenzie competenti erano pronte a considerare la possibilità di eliminare le fotografie dal dossier penale, per lasciare senza risposta le dichiarazioni dei parenti della KAZACHENKO e per non permettere alla domestica SUKHOVA di essere interrogata sulla sua relazione intima con PAPINI, nel caso in cui PAPINI avesse acconsentito di collaborare con il KGB.
10. Quando la conversazione prese questa piega, PAPINI rimase stupito e sorpreso e ripetè costantemente che si trattava di ricatto ed estorsione. Tuttavia le ragioni dell'operativo erano convincenti ed ogni cosa si risolse.
PAPINI parlò delle manipolazioni finanziarie dell'Ambasciata italiana.
Fino al 1971 (ed anche nel 1972/73), i rubli sovietici arrivarono in Ambasciata dall'estero tramite un corriere ed alcuni furono acquistati vendendo certificati al mercato nero. Ciò ammontava a 400-500.000 rubli. Il personale d'Ambasciata viveva con rubli sovietici contrabbandati dall'estero. Per nascondere questo fatto, vennero ridotti i trasferimenti di valuta straniera sul conto corrente dell'Ambasciata. L'Ambasciatore SENSI ed altri illustri diplomatici furono coinvolti anche in abusi finanziari.
Un dispositivo clandestino codificato con la lettera D fu messo nell'appartamento di PAPINI a Mosca. Nel 1971, il KGB apprese dal dispositivo che, dal 1968 l'Ambasciata italiana a Mosca conservava alcune monete d'oro coniate all'epoca zarista. Successivamente PAPINI confermò questo fatto ed il KGB concepì un piano per prelevare l'oro dall'Ambasciata.
12. Dmitriy Zinoviyevich MOROZOV, nato nel 1876, dal 1932 lavorò come falegname dell'ambasciata italiana a Mosca. Nel 1938 fu arrestato dalle agenzie NKVD perché sospettato di spionaggio e di essere ostile al regime sovietico.
Fu condannato a 8 anni di lavori forzati e morì in un campo. Mentre lavorava per gli italiani, MOROZOV prese 18 monete d'oro zariste appartenenti alla sua padrona di casa e le portò all'ambasciata italiana per custodirle. Furono proprio queste monete che il KGB scoprì ancora conservate in Ambasciata negli anni '70.
13. Un operativo del KGB di nome KEDROV presentato come N P MOROZOV, nipote dell'ultimo Dmitriy Zinoviyevich MOROZOV si mise in contatto con FAGIOLO, un secondo segretario dell'ambasciata italiana per avere in restituzione il denaro di suo nonno. PAPINI e KEDROV convinsero FAGIOLO che le monete dovevano essere ridate all'erede legittimo e questo fu fatto dal Capo del Protocollo d'Ambasciata, BARTOLINI.
A PAPINI furono dati 150 rubli in regalo per il suo contributo nell'operazione. I suo nomi in codice erano "ENERO" e "INSPEKTOR".
14. Nell'agosto 1973 PAPINI accettò formalmente di cooperare con il KGB in Italia e venne pagato con 500$ americani. Nel gennaio-febbraio 1974 KUZNETSOV era a Roma e ristabilì i contatti con PAPINI cedendo il contatto all residentura del KGB di Roma. Nel 1975 PAPINI evitò il contatto e cambiò anche residenza. Nel 1979 Vladimir Ivanovich BURLAKOV un agente del KGB della Residentura di Roma, ristabilì il contatto con PAPINI. BURLAKOV per questa attività utilizzava il nome di VLADOV.
Il nuovo contatto non fu un successo.
Le informazioni fornite da PAPINI erano prive di sostanza e di natura formale. PAPINI andò in pensione ed il contatto del KGB con lui fu discontinuo a causa della sua età e della salute malandata.



SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Rapporto numero 174
Data di emissione: 21 agosto 1996

Oggetto: Giulio BALLOVICH - Ambasciata italiana a Mosca

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data delle informazioni: Fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto a di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commento: -
1. Giulio BALLOVICH è nato nel 1940 a Kaunas, faceva parte del personale dell'Addetto Commerciale presso l'Ambasciata italiana a Mosca. Sua madre era russa.
2. BALLOVICH prendeva in prestito il denaro e lo spendeva subito. Fu costretto come "talento" per il KGB da parte di "INSPEKTOR".

(Data dell'informazione non nota).


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 175
Data di emissione: 4 settembre 1996

Oggetto: Esercitazione del KGB &endash; Nome in codice "Erkesh"

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto contenuto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commenti: -

Esercitazione del KGB - nome in codice "Erkesh"
1. "ERKESH" era il nome in codice di un'esercitazione che il KGB conduceva con il Servizio Informazioni italiano. Essa coinvolgeva il Dipartimento Speciale (Osobyy Otdel) del KGB, il Gruppo meridionale delle Forze dell'Esercito sovietico, nonché "FEKETE" e "VILMOSHI" agenti del controspionaggio ungherese.
2. Come d'accordo con lo Stato Maggiore dell'Esercito sovietico, il Dipartimento Speciale del KGB passava materiale disinformativo agli ungheresi sull'Esercito sovietico da trasmettere poi agli italiani. Gli agenti italiani hanno incontrato "FEKETE" e VILMOSHI" in vari paesi europei tra cui Iugoslavia, Austria, Italia e Repubblica Federale Tedesca.
3. Nel maggio 1976, "FEKETE" si recò a Wiesbaden nella Repubblica Federale Tedesca, in qualità di capo di una delegazione ungherese di tipo (fucile) e lì si incontrò con un agente italiano. Questi diede a "FEKETE" un numero telefonico di Roma dell'appartamento di "BORTOLO", un ex campione europeo di tiro.
"Bortolo" era il contatto informativo italiano per gli incontri con "FEKETE".
4. Gli italiani coinvolti in tale "esercitazione" erano: BELLINI (nome di battesimo non noto) rappresentante di una fabbrica di armi, Luciano BELLENTANI nato nel 1941 ,a Modena e Pietro BERRATA di Roma.

Commento del Servizio: La fonte non conosceva l'identità di "FEKETE" o "VILMOSHI".


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 176
Data di emissione: 16 ottobre 1996

Oggetto: Ufficio di intercettazione radio nella Residentura del KGB a Roma.

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell' informazione: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

Ufficio di intercettazione radio nella Residentura del KGB a Roma.
Secondo un piano approvato da ANDROPOV il 15 maggio 1970, in 15 Residenture, inclusa quella di Roma, furono organizzati degli uffici di intercettazione radio, con personale suddiviso in gruppi tecnico-operativi di "intelligence" (ORTG).
Nel 1971, questi uffici intercettarono 62.000 cablogrammi cifrati sia di carattere militare che diplomatico, provenienti da 60 paesi, nonché di 25.000 messaggi in chiaro. Questi gruppi ORTG, erano dotati di 69 ricevitori a onde ultracorte, 158 separatori di canale e dei dispositivi di registrazione che permettevano di intercettare 11.000 telegrammi al mese su una banda di frequenza tra i 200 e i 12.000 meghertz.


SEGRETISSIMO RU *
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 177
Data di del rapporto: 7 febbraio 1997

Oggetto: Agente Ceco - Nome in codice "Iris"

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto scritto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originale.

Commenti: -

Agente ceco - nome in codice "Iris"
"IRIS" era una donna ceca nata nel 1933. Venne reclutata dai Servizi Speciali cechi allo scopo di coltivare gli stranieri. Nel 1963 fu rifilata ad un impiegato cifra dell'Ambasciata italiana che poi la sposò nel 1967.

Commenti del Servizio: Tale informazione dovrebbe riferirsi all'Ambasciata italiana a Praga.


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 178
Data di emissione: 7 febbraio 1997

Oggetto: Libero Rovaglio &endash; Nomi in codice "Aliu" e "Dedov"

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: fino al 1984.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto scritto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commenti: -

Libero Rovaglio - Nomi in codice "Aliu" e "Dedov"
1. Libero ROVAGLIO, di nazionalità italiana, nato nel 1912, era un funzionario dell'Ufficio Protocollo del Ministero Affari Esteri italiano. Nel luglio 1957 venne reclutato dal Servizio Informazioni albanese a Roma con l'aiuto del KGB e gli fu dato il nome in codice "ALIU".
2. Nel 1960, ROVAGLIO fu accreditato a Buenos Aires come impiegato cifra. Poiché l'Albania non aveva la Residentura in Argentina propose il contatto con il KGB. Tuttavia, il Ministro Kadri HOZBIU si rifiutò di firmare il memorandum su ROVAGLIO che gli era stato sottoposto, su richiesta del KGB, da Zoi TEMELI, Direttore del Servizio Informazioni albanese. Tale memorandum includeva i termini di contatto per l'Argentina. Invece gli albanesi individuarono ROVAGLIO tramite "FLORENTSO", agente del servizio albanese.
3. Il KGB diede a ROVAGLIO il nome in codice "DEDOV" e riuscì a rintracciarlo a Lusaka. ROVAGLIO fu reclutato nel 1968 e si dimostrò ansioso di collaborare. Fornì codici e cifrari dell'Ambasciata italiana, copie di documenti, circolari segrete ed istruzioni del Ministero della Difesa e degli Esteri, nonché un passaporto italiano. Nel 1972, ROVAGLIO tornò a Roma ed il contatto con lui sparì.
4. ROVAGLIO venne di nuovo rintracciato ad Aden. Un abile agente del KGB fu mandato alla Residentura per ristabilire il contatto con lui che avvenne nell'ottobre 1975.
ROVAGLIO consegnò materiale segreto del Ministero degli Esteri e del Consolato italiano, nonché elenchi di soggetti a cui era stato rifiutato l'ingresso in Italia.
5. Nel 1977 ROVAGLIO tornò a Roma e andò in pensione.
Nel 1978, un agente del KGB fu accreditato a Roma con lo scopo di ristabilire il contatto, ma ROVAGLIO dimostrò di non voler collaborare alla coltivazione di soggetti considerati interessanti per la Residentura.
Si giustificò dichiarando di essere troppo vecchio.
6. Precedentemente, G.P. ANTONOV era riuscito a ristabilire il contatto con ROVAGLIO ad Aden e a Roma.


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 179
Data di emissione: 5 febbraio 1997

Oggetto: Reclutamento dell'Ambasciatore italiano in Ungheria nel 1978-79

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: fino al 1984.

AVVERTENZA: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto scritto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commenti: Dagli elenchi diplomatici risulta che, nel 1978-79, l'Ambasciatore italiano in Ungheria era Giulio BILANCIONI.

Reclutamento dell'Ambasciatore italiano in Ungheria nel 1978-79
Nel 1978 o agli inizi del 1979, i Servizi Speciali ungheresi reclutarono l'Ambasciatore italiano in Ungheria.
Tale informazione è stata fornita dall'agente informativo KISH, Direttore di un Dipartimento nell'ambito del Terzo Direttorato Principale del Ministero degli Interni ungherese.


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 180
Data di emissione: 11 febbraio 1997

Oggetto: "Pik" agente illegale del KGB - Precedenti

Fonte: Fonte delicata con accesso diretto.

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto scritto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione da parte della sede centrale del Servizio inglese.

Commenti: -

"Pik" agente illegale del KGB - Precedenti
1. "PIK" ("SERZH") corrispondeva a SUBBOTIN Aleksandr Vasilyevich, di etnia russa, nato nel 1924. Era un agente illegale del KGB.
2. Documento secondo la variante "GEB".
3. "GEB" &endash; TOLMER Adolf Antonovich, di nazionalità italiana, nacque il 9 giugno 1922 nel Comune di Montagna, in provincia di Trento (Italia).
4. Il padre di "GEB", TOLMER Anton Fedorovich, nato nel 1873 a Innsbruck, Austria era un cittadino italiano. Fino al 1929, la famiglia di "GEB" visse in Italia ed in Lettonia. Nel 1929, il nucleo familiare, dalla Lettonia, attraversò illegalmente il confine sovietico e giunse in Unione Sovietica. Insieme ai genitori, "GEB" prese la cittadinanza sovietica e visse a Chelyabinsk (secondo informazioni del 1954).
5. Nel 1938, TOLMER (TOLMER) A. F. fu condannato alla pena più severa e nel 1934 la madre di "GEB" morì. Secondo le informazioni del 1964, "GEB" viveva a Chelyabinsk.
6. "GEB" nel 1949, divenne cittadino dell'Unione Sovietica e visse a Chelyabinsk dove lavorò presso una fabbrica di riparazioni meccaniche.
7. PRECEDENTI su "PIK". Ha vissuto con la famiglia in Italia e poi in Lettonia. Il padre abbandonò la famiglia, lui rimase con la madre che poi morì; quindi restò solo.
"PIK" venne allevato da CHERNE Dinu, un violinista rumeno dell'orchestra jazz presso il ristorante "RIM" (Roma) a Riga. Nel 1942, si trasferì a Yassy, dove viveva suo padre che morì in un bombardamento, quindi restò solo e senza cittadinanza.
8. "PIK" ebbe un documento di riconoscimento personale temporaneo no. 54492 datato 20 dicembre 1949, rilasciato dal Direttorato di Polizia di Timisoara.
9. Venne iniziato un rapporto su "PIK". Il suo nominativo fu inserito nella scheda alfabetica degli archivi del Direttorato responsabile del controllo sugli stranieri, al posto di una donna iugoslava di nome HOFMAN, la cui scheda era stata rimossa dagli archivi rumeni.
Il nome HOFMAN venne cancellato dall'elenco del rapporto del dicembre 1950 &endash; corrispondente al seguente numero di serie 68015 &endash; e, fu sostituito con "PIK".
10. Nel 1952, "PIK" scrisse, da Puchoasy, all'Ambasciata italiana a Bucarest chiedendo il rilascio della cittadinanza italiana e di andare a vivere in Italia, la sua patria.
11. Il 15 maggio 1953, l'Ambasciata mandò il passaporto estero italiano no. 207648.
12. Nel 1954, "PIK" si recò in Italia, passò attraverso un campo profughi nell'area della città di Ibine e poi si stabilì a Roma.
13. "PIK" diventò un membro della Residentura illegale "YEFRAT" (Eufrate).
14. A "PIK" furono dati 4.500 dollari americani per comprarsi una copertura. All'epoca, un dollaro corrispondeva a 622 lire e la cifra totale ammontava a 2.800.000 lire italiane. Comprò un piccolo negozio dove vendeva apparecchi elettrici e casalinghi.
15. Il 28 novembre 1958, "PIK" si sposò civilmente in Svizzera con "STELLA" e il 29 novembre si sposarono anche in chiesa.
16. "STELLA" aveva passaporti esteri tedeschi ed italiani.
17. Nel dicembre 1958, il contatto con "PIK" fu ceduto alla Residentura legale del KGB a Roma. Dal febbraio 1962 al settembre 1963, "PIK" fu in contatto con un valido agente del KGB, l'agente "LEDA".
18. Una volta a settimana, durante un breve incontro "LEDA" dava a "PIK" del materiale su pellicola e poi, lo stesso giorno, insieme, raggiungevano la Residentura del KGB attraverso un DLB. Gli incontri tra "PIK" e "LEDA" duravano solo 5-7 minuti o al massimo 10-15 minuti.
Il materiale veniva consegnato durante una stretta di mano e si incontravano in vari posti, anche nei cinema.
19. "LEDA" conobbe "PIK" con il nome di DZHINO (GINO). Gli incontri con lei divennero meno frequenti, ogni due settimane e, nel 1965, si ridussero ad una volta al mese.
20. Fino al 1958, "PIK" aveva avuto con il Centro una comunicazione radio unidirezionale che venne poi organizzata tramite il rappresentante del KGB. La gestione operativa di "PIK" da parte del Centro avvenne attraverso SKOMOROKHIN, il rappresentante del Centro, nonché tramite il canale radio.
21. Nel dicembre 1963, le agenzie di Sicurezza di Stato rumene ricevettero informazioni secondo cui il Controspionaggio italiano era riuscito ad identificare un agente specifico che era stato mandato in Italia da un paese socialista.
22. "PIK" venne richiamato dall'Italia nel 1965; "LEDA" aveva perso il suo accesso informativo. Egli aveva trascorso 18 anni in condizioni speciali.

Commento del Servizio:
1. Dettagli sulle attività degli illegali del KGB "PIK" e "STELLA" e sull'agente "LEDA" sono citati nel Rapporto Impedian no. 165.
2. Dettagli sulla Residentura illegale "YEFRAT" sono citati nel rapporto Impedian no. 165.


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Rapporto Impedian numero 181
Data di emissione: 17 febbraio 1997

Oggetto: "Yefrat", illegale del KGB - Ulteriori informazioni sulla sua documentazione

Fonte: Ex agente del KGB di comprovata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: fino al 1984

AVVERTIMENTO: Fonte sensibile. Il contenuto del rapporto dovrebbe essere trattenuto e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Nessuna azione dovrebbe essere intrapresa come conseguenza di quanto scritto nel presente rapporto, né è consentita la discussione o disseminazione del suo contenuto al di fuori del vostro Servizio senza previa autorizzazione dell'originatore.

Commenti: -

"Yefrat", illegale del KGB &endash; Ulteriori informazioni sulla sua documentazione.
1. "YEFRAT" AKOPYAN Ashot Abgarovich, di origine armena, nato nel 1915, era un illegale del KGB.
2. "TANYA" è una donna, nata nel 1919, moglie di "YEFRAT" ed agente illegale. Nel 1947 ricevettero un indottrinamento speciale.
3. Per la documentazione di YEFRAT vennero utilizzati i dati personali di un agente doppio &endash; SARADZHAN Oganes, nato nel 1916 a Kaiseri, Turchia.
4. Il padre dell'agente doppio morì, sua madre si risposò e, nel 1921-22, i figli Oganes e Khanig vennero messi in un orfanotrofio per bambini armeni alle dipendenze del convento "Surb Karapeti Banki" a Kaiseri. Nel 1925, l'orfanotrofio fu trasferito in Libano nel convento Antelias alle dipendenze dei Cattolici in Cilicia.
5. Dopo la morte del secondo marito, la madre dell'agente doppio, nel 1927, andò dal nonno in Romania. Nel 1930 fece uscire i figli dall'orfanotrofio ed andarono in Romania come cittadini libanesi utilizzando documenti rilasciati dalle Autorità francesi a Beirut.
6. Successivamente, Oganes riuscì ad ottenere dal Consolato francese di Bucarest un passaporto francese intestato solo a lui, mentre, il fratello Khanig usò il nome del patrigno.
7. Nel 1948, i SARADZHAN traslocarono dall'URSS alla Repubblica Socialista Sovietica armena.
8. Su richiesta di un ufficiale della ceka, Oganes ("YAN") si rivolse al Consolato francese di Bucarest e fece protrarre la data di scadenza del passaporto francese fino al maggio 1949, senza informare i Francesi che egli aveva fatto ritorno in Armenia. Oganes SARADZHAN era andato in URSS con il nome del patrigno.
9. "YEFRAT" (AKOPYAN) tornò in Romania nell'ottobre del 1948 con i suoi documenti, svolgendo l'incarico di funzionario dell'Amministrazione Principale che si occupava della Proprietà sovietica all'estero.
Nel dicembre 1948, "YEFRAT" utilizzò i documenti di "YAN" e risultò registrato al Ministero rumeno del Reparto degli Interni, preposto al controllo degli stranieri.
La validità dei documenti di "YEFRAT" venne protratta e per questo scopo il suo permesso di residenza rumeno fu esteso tramite il Generale NIKONOV ("ALEKSEYEV"), Direttore dell'Intelligence politico della Repubblica popolare rumena.
10. "YEFRAT" si trasferì da Bucarest a Cluj. Da lì "YEFRAT" spedì il passaporto dell'agente doppio al Consolato francese di Bucarest, insieme ad una lettera in cui richiedeva che venisse protratta la validità del passaporto estero. All'epoca, non erano ancora state cambiate le fotografie sul passaporto.
11. Nel giugno 1949, "YEFRAT" ricevette dal Consolato francese un passaporto straniero francese valido fino al 24 maggio 1950.
12. Il 24 settembre 1949, tramite "ALEKSEYEV" venne organizzato il matrimonio tra "YEFRAT" e sua moglie "TANYA"; alla cerimonia presero parte I BUMBACILA e consorte in veste di testimoni e sponsor.
13. Nell'ottobre 1949, in cambio di una bustarella, "YAFRAT" ottenne un visto per l'Italia dove si recò insieme a sua moglie. Nel febbraio 1950 si registrò presso il Consolato libanese a Roma con lo scopo di scambiare il suo passaporto con uno libanese. Era indispensabile fornire un certificato di nascita. Con l'aiuto dell'Agente "ZHOZHEF" (Joseph) e grazie alla conoscenza dell'avvocato AYTANYAN, venne fornita una copia del certificato di nascita.
14. Nel 1952 "YEFRAT" andò al Cairo e ritornò a Roma nel 1953.
15. Nel 1954, divenne il Residente di una Residentura illegale di Roma. Vennero spesi 19.500 $ americani per la sua società di copertura; mandò in rovina una società italiana con un capitale di 10.500 $.
25. "YEFRAT" coltivò "KAPA", moglie dell'agente "TSENZOR"; poi ristabilì il contatto con l'agente del KGB "OMAR", che lavorava attiguo all'Ambasciata americana a Roma e che fu incaricato di sorvegliare le navi NATO con armi e munizioni, presenti nei porti italiani ed in particolare in quello di Venezia.
26. Nel 1959, "YEFRAT" fu richiamato dal suo incarico.
27. DONATO aveva lavorato in sedi diplomatiche all'estero: Berna, Roma, Senegal e dal 1960 a Vienna.
28. Tramite Edmond DONATO, fu fatto un tentativo per avere dei documenti libanesi per la storia di "YEFRAT" che aveva adottato la figlia Madzhi ("BELYAKOVA").
29. Secondo la storia, al terimine del loro incarico "YEFRAT" e "TANYA" tornarono a casa, cioè in Romania, da dove poi sarebbero partiti per la Bulgaria.
Lì, "YEFRAT" ebbe un indirizzo di comodo in Bulgaria per portare avanti i suoi contatti.

Commenti del Servizio:

1. Questo rapporto va ad integrare i dati sull'illegale del KGB "YEFRAT" e sulla Residentura illegale a Roma citati nel Rapporto IMPEDIAN no. 165.
2. La fonte ha riferito su "OMAR" quanto segue:
Nel 1948, dopo il licenziamento di "OMAR" dall'ufficio cifra, "KVESTOR" (Vice Direttore del Segretariato del Vice Ministro degli Interni MARATS) fu segnalato e raccomandato "DEMID" per lavorare nell'ufficio cifra.
3. La fonte non ha identificato "OMAR".


SEGRETISSIMO RU*
Fonte sensibile
Documento Impedian no. 183
Data di emissione: 11 marzo 1997

Oggetto: Residentura del KGB a Roma: misure attive contro il Presidente Sadat, 1977

Fonte: Ex agente del KGB, di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: Fino al 1984

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato soltanto da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro Servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: "Nemets" è l'oggetto del documento Impedian no. 70

Residentura del KGB a Roma: misure attive contro il Presidente Sadat, 1977.
Nel 1977, la Residentura del KGB a Roma impiegò i suoi agenti "ORLANDO", "FRAMOLO" ("FRANKO") e "NEMETS" per mettere in pratica un provvedimento atto ad esprimere la disapprovazione sulla posizione del Presidente Sadat nelle questioni mediorientali. Tale disapprovazione fu comunicata ad AJELLO, un membro dell'Esecutivo del Partito Socialista Italiano, a RADI, un Vice Ministro del MAE ed a VINGIGIACCHI, un membro della Commissione Affari Esteri del Senato italiano.
Nel gennaio 1977, validi agenti della Residentura del KGB di Roma, furono premiati mensilmente con somme in rubli. "ORLANDO" ricevette, al mese, 240 rubli.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 184

File: YCI/422/146/Q/Z

Data di emissione: 11 marzo 1997

Oggetto: Misura attiva da parte della Residentura del KGB a Roma per le udienze di SAKHAROV: novembre 1977.

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data delle informazioni: Fino al 1984

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro Servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

Misura attiva da parte della Residentura del KGB a Roma per le udienze di Sakharov: novembre 1977
1. La residentura del KGB a Roma utilizzò il giornale "Fiorino" per intraprendere una misura attiva.
Il 26 novembre 1977, tale giornale &endash; portavoce degli ambienti economici italiani &endash; pubblicò un articolo in cui condannava le udienze di Sakharov.
2. L'articolo riferiva che una miserabile banda di dissidenti, provenienti dall'Unione Sovietica e dall'Europa dell'Est, era giunta a Roma per testimoniare alle udienze. I processi furono presieduti da Simon WEISENTHAL che, precedentemente, si era contraddistinto nella caccia ai criminali nazisti.
Secondo quanto riportato dal "Fiorino", la sua attività si esaurì poco a poco per mancanza di materia prima.
Lo sdoppiamento della personalità di WEISENTHAL fu evidente poiché, da un lato, lottò per i grandi ideali e dall'altro, dimostrò di avere un comportamento chiaramente falso.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 185

File: YCI/422/146/Q/Z

Data di emissione: 22 aprile 1997

Oggetto: "GRACHEV" (VIKTOR IVANOVICH GOLOVKO OLAVI TOIVONEN) illegale del KGB.

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

Data dell'informazione: Fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro Servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

"Grachev" - Viktor Ivanovich Golovko Olavi Toiuvonen (sic) - illegale del KGB.
1. "GRACHEV" era Viktor Ivanovick GOLOVKO, nato nel 1929 a Engels, Saratov Oblast. Parlava fluentemente finlandese e tedesco e, da dei documenti, risultava essere un cittadino finlandese.
2. "GRACHEV", dal 1957, ha fatto parte della Riserva Speciale. Nel 1961, venne impiegato dal GDR in Norvegia insieme alla moglie, per costituire lì una Residentura Illegale e stabilire dei contatti con validi agenti del KGB.
Nel 1963, il suo incarico cambiò, e nell'agosto 1964 venne destituito a causa della malattia della moglie. Venne poi inserito nel gruppo degli indottrinatori per gli Illegali.
3. Per motivi legali, i dati personali del suo passaporto furono probabilmente i seguenti:
Olavi Laykin (?) Toivonen, nato nel 1927 nel villaggio di Uusikirkko, Finlandia.
4. Valentina Stepanovna GOLOVKO, moglie di "GRACHEV", nata nel 1930 nella città di Engels, Saratov Oblast, nel 1965 fu trasferita dalla Riserva Speciale e trovò lavoro come interprete di tedesco presso la Intourist.
5. "GRACHEV" ricoprì vari incarichi in Austria e in Grecia. Dopo aver conseguito l'addestramento speciale per la Linea F, nel 1966 andò all'estero con incarichi riguardanti questo settore nella RFT, in Austria e in Norvegia.
6. Nell'aprile-giugno 1966, "GRACHEV" si recò in Finlandia, Norvegia, nella RFT e in Austria per conto del 13° Dipartimento del KGB FCD. Su istruzione del 13° Dipartimento, "GRACHEV" fu impegnato nell'individuare posti di atterraggio in Norvegia per gruppi di sabotaggio e di intelligence, nascondigli per plichi da custodire, inoltre, si occupò di studiare i norvegesi che erano nelle aree confinanti affinché essi potessero essere coinvolti nell'attività in qualità di agenti di supporto.
"GRACHEV" fu indottrinato in modo da preparare ed usare dispositivi di ogni genere per estrarre e far esplodere vari tipi di installazioni-obiettivo.
7. Nel 1967-71, ha lavorato in GDR in una Residentura Illegale dell'apparato del KGB collegato al GDR MfS. Fu mandato all'estero con vari incarichi:
- nel 1968, andò due volte in Cecoslovacchia per obiettivi "PROGRESS";
- nel 1968, andò in Yugoslavia per "PROGRESS";
- nel novembre 1969, andò in Finaldia;
- fece dei viaggi specializzati in Italia, Austria e Gran Bretagna (1970), Grecia e Yugoslavia (1971), Turchia ed Egitto (1973) e poi Libano ed Israele.
8. 22 illegali furono schierati in Cecoslovacchia dal marzo al novembre 1968; alcuni di loro vi erano già stati due o tre volte precedentemente. I compiti erano i seguenti: raccogliere informazioni sulla situazione del paese, sulle attività delle persone di destra, sulla preparazione e l'attuazione di attività specifiche contro individui e su argomenti "Khodoki", stabilendo indirizzi, numeri telefonici, luoghi di residenza e lavoro, piantine degli appartamenti e degli uffici, tragitti casa-lavoro e viceversa, numeri di targa, fotografie dei soggetti, reclutamento dei Cechi da parte dei SS. II. occidentali.
Gli Illegali furono mandati lì apparentemente come tedeschi occidentali, inglesi, francesi, austriaci e svizzeri, per andare poi altrove, passando attraverso diversi paesi.
Per esempio, quattro Illegali, tra cui anche "GRACHEV", andarono a Praga con la macchina. Gli Illegali usavano anche misure attive contro obiettivi certi.
9. Nel 1969, quattro agenti, incluso "GRACHEV", presero parte all'operazione "PROGRESS" in Romania.
10. Nel 1969, in Finlandia, "GRACHEV" ottenne un passaporto estero finlandese con i suoi dati personali.
11. "GRACHEV" andò all'estero con i seguenti incarichi:
1970 &endash; Italia, Austria, Gran Bretagna;
1971 &endash; Yugoslavia, Francia, Ungheria;
1972 &endash; Israele, Austria, Finlandia;
1973 &endash; Libano, Repubblica araba d'Egitto, Finlandia;
1974 &endash; Cipro, Giordania, Egitto, Austria, Norvegia;
1975 &endash; Finlandia, Danimarca, Iran;
1976 &endash; Austria, Finlandia, Danimarca, Iran, Repubblica del Sud Africa;
1977 &endash; Danimarca, Egitto, Turchia.
12. Nel 1971-72 circa, l'Illegale "GRACHEV", un filosofo, fu mandato a raccogliere informazioni politico-militari in Israele. Nel luglio 1972, "GRACHEV" cercò di ristabilire dei contatti con il valido agente del KGB "BAKH" (Bach) in Israele, ma questi si rifiutò di incontrare "GRACHEV".
13. Nel 1972, "GRACHEV" fece nuovamente una complessa operazione per ottenere un passaporto estero finlandese, n. di serie 762435 ed una carta d'identità finlandese, n. di serie 1574/VII-69.
14. Mentre era all'estero, "GRACHEV"' rimase in contatto epistolare con la Centrale tramite un recapito ad Helsinki. Dal 1972, inviò anche della posta attraverso "DZHON", il custode di un indirizzo postale clandestino a Berlino Ovest, che morì nel 1982.
15. "YANTAR" (Amber), precedentemente "KREST" (Cross), era l'indirizzo dell'ospedale sovietico ad Addis Abeba che fu inserito in una operazione nel giugno 1972.
A quell'indirizzo arrivarono 52 lettere provenienti da 13 mittenti, tra cui l'Illegale "GRACHEV".
Soltanto una missiva andò persa.
16. "GROT", "BRIG" e "VEGA" erano le caselle postali presso l'ufficio postale centrale a Dakar in Senegal. Furono affittate nel febbraio 1973 usando gli alias dell'agente "KRASAVCHIK". "BRIG" venne usato per la posta proveniente dai 4 Illegali incluso "GRACHEV" e da un Agente Speciale. Furono mandate e ricevute lì 28 lettere.
17. "GRACHEV"' era un Illegale del KGB. Fu mandato in Libano per un incarico alla vigilia del conflitto con Israele (1973). Mentre si trovava lì, rimase in contatto con la Residentura tramite Buche per Lettere Inanimate senza interruzione ed inviò delle informazioni alla Centrale in SW attraverso recapiti postali a Vienna e ad Helsinki.
Vi era anche un indirizzo in Belgio per l'inoltro della corrispondenza dall'Austria.
18. "GRACHEV" rimase coinvolto in una complessa operazione in Danimarca tra il 1975-79.
Il Servizio Intelligence sovietico, oltre i confini dell'Unione Sovietica, non aveva i mezzi per raggiungere i registri fiscali di ogni paese capitalista. Il KGB si prese l'incarico di introdursi nei registri fiscali danesi e lo fece in modo tale che il sistema fiscale in Danimarca non restasse coinvolto dagli accordi bilaterali sulla doppia tassazione.
19. Tra i compiti degli agenti Illegali nel 1975-76 vi era anche l'assegnazione dell'Illegale "GRACHEV" in Iran.
20. Nel 1978, gli Illegali, tra cui "GRACHEV", furono destinati in Iran. Le Residenture a Teheran, Istanbul ed Ankara avevano il compito di preparare il terreno per schierare gli Illegali, gli Agenti Illegali e gli Agenti Speciali nei paesi del Medio Oriente e dell'India, nonché approntare la loro documentazione.
21. Nel gennaio-marzo 1979 "GRACHEV", era a Copenhagen ed ottenne un nuovo passaporto straniero finlandese presso il Consolato, dichiarando di risiedere in Austria.
Per motivi legali, i suoi dati personali erano i seguenti: Olive KLEIKONEN (sic), nato il 5 agosto 1927.


RU SEGRETISSIMO*

Informativa nr 186
 
Data di produzione: 13 giugno 1997

Oggetto: BRUNO FORTI &endash; Addestrato dal KGB nel 1976

Fonte: Ex funzionario del KGB di provata affidabilità con accesso diretto ma parziale.

Data della informazione: Fino al 1984

Bruno Forti &endash; Addestrato dal KGB nel 1976
Nell'agosto del 1976 Bruno Forti, nato il 9 Novembre 1939 a Cesena, un incisore italiano, si è recato a Mosca via Sofia per realizzare un addestramento clandestino nel settore della documentazione.


RISERVATO
Informativa numero 187
Data di produzione: 13 giugno 1997.

Oggetto: Addestramento del KGB di Lorenzo Vianello rappresentante del Partito Comunista Italiano.

Fonte: Ex funzionario del KGB di provata affidabilità con accesso diretto ma parziale.

Data della informazione: Fino al 1984

Addestramento del KGB di Lorenzo Vianello rappresentante del Partito Comunista Italiano
1. LORENZO VIANELLO, nato nel 1931 nella provincia della Val D'Aosta, vi ha vissuto fino al 1970.
2. Era un rappresentante del Partito Comunista Italiano che era stato addestrato dal KGB nel periodo aprile-maggio 1970 nella fotografia di documenti, realizzazione di copie di plastica di sigilli e timbri su carta fotografica, riproduzione fotografica, riproduzione fotografica nonché nei procedimenti di copiatura, incisione chimica, riproduzione di calchi da sigilli di plastica, vulcanizzazione e produzione di copie da calchi e coni di plastica, compilaizone di cataloghi di attrezzature da scrittura e inchiostri da stampa.


RISERVATO
Informativa nr 188
Data di produzione: 20 giugno 1997.

Oggetto: Informazione su Ambasciate straniere in Somalia, Egitto e Libia raccolte dal funzionario dell'Ottavo direttorato del KGB Kudryashov.

Fonte: Ex funzionario del KGB di provata affidabilità con accesso diretto ma parziale.

Data della informazione: Fino al 1984

Informazione su Ambasciate straniere in Somalia, Egitto e Libia raccolte dal funzionario dell'Ottavo direttorato del KGB Kudryashov.
KUDRYASHOV, un funzionario dell'8° Direttorato Principale del KGB, si è recato in Somalia, nella Repubblica Araba di Egitto e in Libia per determinare la possibilità di organizzare la captazione di informazioni utili dalle Ambasciate che utilizzavano apparati cifranti modello VSKh52 (o BCX-52?).
Era inclusa anche la Ambasciata Italiana in Somalia.

Commento del Servizio: questa informazione data al 1973 circa.


RISERVATO
Informativa nr 189
Data di produzione: 20 giugno 1997.

Oggetto: Agente del KGB "DORA"

Fonte: Ex funzionario del KGB di provata affidabilità con accesso diretto ma parziale.

Data della informazione: Fino al 1984

Nota: Questa informativa è stata inviata anche alla CIA e all'FBI.

Agente del KGB "DORA"
"DORA" era un funzionario donna del Centro Culturale Italiano di Addis Abeba. Era un agente del KGB. Era stata reclutata nel 1964 quando lavorava come disegnatrice alla Base americana di KENYU.


RISERVATO
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 190
Data di emissione: 22 luglio 1997

Oggetto: Rifiuto della proposta, presentata da KGB, di una misura attiva per inasprire i disaccordi tra il PCF e il PCI (1978).

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

Rifiuto della proposta, presentata dal KGB, di una misura attiva per inasprire i disaccordi tra il PCF e il PCI (1978).
Nell'ottobre 1978, la Centrale giudicò inopportuna la proposta &endash; presentata dalla Residentura del KGB a Parigi &endash; di mettere in pratica una misura attiva per inasprire i disaccordi tra il Partito Comunista Francese e quello Italiano.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 191
Data di emissione: 22 luglio 1997.

Oggetto: compendio del KGB per l'addestramento dei membri del PCI (1969).

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

1. Il compendio del KGB per le persone in addestramento del Partito Comunista Italiano era il seguente:
Produzione di timbri e sigilli di gomma &endash; 96 ore;
Produzione di tinture a secco utilizzando resine sintetiche &endash; 6 ore;
Cambio di fotografie sui documenti (di riconoscimento) con sigilli in resina a secco;
Metodi per apporre diciture manoscritte di ingressi sui documenti &endash; 6 ore;
Discussioni teoriche &endash; 12 ore.
2. Il programma di addestramento prevedeva 138 ore (sic).
3. Informazioni relative al 1969.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 192
Data di emissione: 22 luglio 1997

Oggetto: Pressione sovietica sul PCI per attenuarne la reazione ai fatti del 1968 in Cecoslovacchia.

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
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Commento: -

1. (Boris) PONOMAREV, del dipartimento Internazionale del Comitato Centrale del CPSU, esercitò una forte pressione sulla dirigenza del Partito Comunista Italiano &endash; prima a Mosca e poi al 12° Congresso del Partito Comunista italiano, che si era tenuto a Roma il 6 febbraio 1969 &endash; a causa della loro reazione ai fatti avvenuti in Cecoslovacchia. LONGO, BERLINGUER e COSSUTTA accettarono di mitigare le loro espressioni. I passaggi riguardanti "l'intervento" e "l'occupazione" vennero eliminati dal documento e, non fu fatto alcun riferimento all'Unione Sovietica ed ai paesi socialisti coinvolti in tali fatti; inoltre, non fu fatta alcuna richiesta di ritiro delle truppe dalla Cecoslovacchia.
Tuttavia, il documento inviato al Congresso, riportava ancora delle proposizioni errate ed i compagni cecoslovacchi si trovarono a lavorare in condizioni estremamente difficili imposte loro a partire dai fatti avvenuti nell'agosto 1968; nulla fu detto sulle attività dell'estrema destra e delle forze reazionarie all'interno della Repubblica Socialista cecoslovacca; ambigue dichiarazioni non furono cancellate dal documento.
2. Tramite E ERBAN, un rappresentante del Partito Comunista cecoslovacco, la dirigenza del Partito Comunista italiano fu fortemente costretta a non sollevare la "questione cecoslovacca" al Congresso. La pressione venne anche esercitata tramite le delegazioni dei Partiti Comunisti, degli altri paesi socialisti.
3. Tali attività furono viste come un successo per il CPSU ed il KGB.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 193
Data di emissione: 22 luglio 1997.

Oggetto: Fornitura di fondi da parte del KGB al PCI per coprire le spese relative alla campagna elettorale italiana (1972).

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intrprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

1. Il 3 aprile 1972, un messaggio cifrato, contrassegnato "Prioritario e Personale", fu spedito dalla Centrale ed indirizzato a Roma, a BISTROV che era il Residente del KGB. Tale documento recita come segue:
"Incontrati con il Compagno LONGO e dagli la seguente comunicazione:
Caro Compagno LONGO,
abbiamo ricevuto la tua lettera in cui chiedi ulteriore assistenza per le spese riguardanti la campagna elettorale del Partito Comunista italiano.
Siamo perfettamente consapevoli della difficile situazione in cui si sta svolgendo questa campagna e quanto sia necessario che il tuo Partito svolga un'intensa attività allo scopo di poter vincere le elezioni e resistere alle forze di opposizione.
Come tu ben sai, Compagno LONGO, abbiamo già stanziato altri 500.000 $ statunitensi al Partito Comunista italiano affinché partecipi alla Campagna elettorale; con tale cifra, quest'anno arriviamo ad un totale di 5.700.000 $ statunitensi già forniti. Ma, sfortunatamente, al momento, non abbiamo altre possibilità.
Distinti saluti comunisti,
(firmato) L. BREZHNEV, Segretario Generale del Comitato Centrale del CPSU".
Il denaro arriverà, via bolgetta, l'11 aprile.
2. Il 5 aprile 1972, BYSTROV riferì a Mosca quanto segue:
"Le vostre istruzioni sono state eseguite il 4 aprile. LONGO ha chiesto che, quanto di seguito è riportato, venga comunicato a L I BREZHNEV, Segretario Generale del Comitato Centrale del CPSU:
"Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine per l'assistenza data; essa verrà impiegata in maniera produttiva. (Firmato) L LONGO".
Il Compagno LONGO gradì enormemente la nostra visita, rimase contento e si dimostrò molto ottimista.
3. Il 6 aprile 1972, il Residente del KGB a Roma telegrafò, alla Centrale, quanto segue:
"Il 6 aprile l'Ambasciatore RYZHOV si è lamentato enormemente con me perché non lo avevo informato della visita fatta al Compagno LONGO e della conversazione avuta con lui.
Era stato appena contattato dal Compagno COSSUTTA, il quale gli riferì del colloquio che avevo avuto con LONGO, e si dimostrò dispiaciuto per l'aiuto che gli era stato dato visto che era stata chiesta una cifra molto elevata.
L'ambasciatore dichiarò che, avendo noi agito a sua insaputa, intendeva informare della questione il Compagno BREZHNEV mandandogli un messaggio. Ricordandoci del carattere difficile di RYZHOV e del suo modo particolare di reagire a queste cose, quanto avvenuto ha notevolmente irritato il suo comportamento nei nostri confronti".
4. Il 6 aprile, ALESHIN, ha riposto a BYSTROV a Roma, con un messaggio cifrato, di seguito riportato:
"Vedi subito il Compagno RYZHOV e digli che il tuo incontro con LONGO è avvenuto secondo istruzioni particolari provenienti dalle più alte Autorità (Le Instantsii), che avevano deciso di informare LONGO e di organizzare il trasferimento di denaro tramite i nostri canali, specificando che quanto sopra doveva avvenire impiegando la cifra del KGB dato che la questione era molto delicata.
Al tempo stesso, abbiamo tenuto in considerazione la decisione delle più alte Autorità di informare RYZHOV personalmente.
Quando parlerai con RYZHOV digli che pensavi che sarebbe stato informato a Mosca sulla decisione presa delle più alte Autorità. Per quanto ti riguarda chiedi al Compagno RYZHOV di trattare tutto ciò in maniera adeguata e di non dare troppa importanza a quanto è successo. Digli che i nostri contatti con lui continueranno ad essere efficienti e che verrà completamente informato di tutti i contatti che abbiamo con i nostri amici.
Fai vedere all'Ambasciatore la lettera del compagno L I BREZHNEV.
Digli che il denaro verrà spedito nell'immediato futuro.
Per quanto ne sappiamo noi, il compagno RYZHOV, ha lasciato Mosca il 4 aprile. Quindi tu hai ricevuto le istruzioni mentre l'Ambasciatore sovietico era assente da Roma.
Durante la conversazione con lui, sfrutta questa giustificazione.
Ti prego di comunicare con un messaggio l'esito della tua conversazione con il compagno RYZHOV".
5. In realtà, RYZHOV rientrò a Roma nella mattinata del 3 aprile.

Commento della fonte:
ALESHIN era lo pseudonimo di Vladimir KRYUCHKOV.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 194
Data di emissione: 23 luglio 1997.

Oggetto: Il KGB istruito da Andropov per organizzare delle operazioni contro il PCI e l'Eurocomunismo.

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile.
Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

ANDROPOV istruì KRYUCHKOV V A per organizzare delle operazioni del KGB contro la dirigenza del Partito Comunista italiano e l'Eurocomunismo.

Commento del servizio:
Riteniamo che tale informazione risalga alla metà degli anni '70.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 195
Data di emissione: 23 luglio 1997.

Oggetto: Addestramento e supporto tecnico del KGB al PCI (1967-72).

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile.
Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato. Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

1. Nell'estate del 1967, la dirigenza del PCI nella persona di AMENDOLA chiese aiuto per organizzare il lavoro del Partito nel caso di una possibile emergenza nel Paese.
2. Conformemente con la decisione nr. P 50/P del 15 agosto 1967 del Comitato Centrale del CPSU, il KGB abbozzò 8 proposte sulla questione che furono poi sottoposte alla firma di FEKLISOV. La loro essenza è la seguente:
- aiutare il PCI a costituire un Servizio Speciale permanente di Informazioni del Partito;
- indottrinare, in maniera particolare, i rappresentati del PCI, addestrare il capo di questo Servizio Speciale, il personale di sicurezza, uno specialista in comunicazioni radio, gli esperti in documenti, nonché quelli in cifra, in codici, in SW ed in intercettazione della posta;
- costituire un centro in Bulgaria per organizzare comunicazioni radio clandestine in Italia e con la Centrale del PCI;
- fornire al PCI i mezzi tecnici (la stazione radio BR-2U o BR-24 ?, e 5 o 6 stazioni radio "SELENGA", gli strumenti e gli apparati per fotografare e fare micro-fotografie, i contenitori per le comunicazioni via corriere e 4 formule SW).
3. Gli italiani scelsero "ANDREA" (KEKKINI=CHECCHINI?) come responsabile organizzativo del lavoro illegale del partito. Andò in URSS due volte (nel 1968 e nel 1969) per trattare questi argomenti con i funzionari del Comitato Centrale dei CPSU (PAKOV Yu I, IVANITSKIY ON e DOROFEYEV SN) e con i rappresentanti del KGB (KONDRASHEV S A, KULIK AI, PANKRATOV AM, TOKAREV SA e MOROZOV LP).
Durante gli incontri, "ANDREA" propose quanto segue:
- addestrare 3 operatori radio, un esperto in documenti, fornire apparati radio speciali, organizzare le comunicazioni tra la Centrale del KGB e quella del PCI e stabilire le postazioni italiane.
4. Entro il 1972, fu realizzato quanto segue:
- tra l'ottobre 1967 ed il maggio 1968 &endash; durante un corso speciale di 4 mesi (ricezione di copertura di trasmissioni a una via in codice Morse alfa-numerico, gestione delle comunicazioni radio a due vie, scelta dei luoghi dove mettere le radio, buche morte etc). "VERA" ("SANDRA"), "PETR" ("PYOTR" fonetico) e "SERGEY" ("MAURITSIO", traslitterazione), 3 operatori radio del PCI, ricevettero delle istruzioni sul lavoro con radio a due vie BR-2U (o BR24?) e "Selenga" nonché altre informazioni sulle comunicazioni radio.
5. Con l'approvazione del Comitato Centrale del CPSU, dal luglio 1969 furono trasmessi a Roma dei programmi di addestramento radio "SIMVOL" (Symbol) per "SERGEY", "PAROM" e "VISMUT" (Bismuth) e a Milano per "PETR" e "VERA".
Su consiglio del KGB, questi operatori radio acquistarono, per lavorare, dei ricevitori radio di tipo "Intercontinental" e "Satellit".
6. Nell'aprile-maggio 1970, un rappresentante dei comunisti italiani ricevette un programma di addestramento accelerato per documenti speciali.
7. Nell'agosto 1970, "SERGEY" ricevette un addestramento (di dieci giorni) e nel luglio 1971 ne fece un altro della durata di un mese. Questo fu seguito da un indottrinamento di trasmissioni per l'Italia sotto il programma "SIMVOL" (Symbol).
8. Nel settembre 1971, "VERA" fu addestrata per un mese.
9. Su decisione del Segretariato del Comitato Centrale del CPSU del 26 luglio 1971, Il KGB fu incaricato di addestrare tre comunisti italiani al lavoro di agenti cifra e, di fornire un gruppo di agenti cifra al PCI.
10. "VERA" venne addestrata a lavorare con gli agenti cifra ed iniziò un addestramento di trasmissione nel dicembre 1971 sotto il programma "VISMUT" (Bismuth) (utilizzando materiale cifra).
11. Il dipartimento radio dell'8° Direttorato Principale del KGB preparò 19 gruppi di materiale cifra per stabilire delle comunicazioni ufficiali tra il PCI ed il KGB e dell'altro materiale da far usare ai Comunisti in caso di emergenza.
12. In conformità con una decisione del Comitato Centrale del CPSU del 20 agosto 1970, il Dipartimento di comunicazioni radio del KGB iniziò ad assemblare 5 gruppi di dispositivi di comunicazioni radio "SELENGA" ed entro il settembre 1971 ultimò l'opera.
Fu deciso di non dare la stazione radio BR-2U (o BR-24?). Tramite la Residentura, c'era corrispondenza con il PCI sul problema di consegnare l'apparato radio senza carica, ma non ci fu un accordo finale su quando e come ciò dovesse avvenire.
13. Nel 1969-71 vennero fatti dei preparativi per costituire un punto di supporto in Bulgaria (questione che coinvolgeva TOKAREV e MEDVEDEV). Tuttavia, entro il 1972, il servizio di supporto pensò che era opportuno costituire tale punto all'interno dell'Unione Sovietica in quanto era tecnicamente realizzabile. Tutta la documentazione su questo argomento fu gestita da MEDVEDEV, il Vice Direttore del 13° Dipartimento del KFB FCD.

Commento del servizio:
1. La fonte ha fornito anche le seguenti informazioni su "SANDRA"/"VERA" e sull'addestramento degli operatori radio:
a. "SANDRA" &endash; Bruna SALATI (o CALATI?), era un membro del PCI. Agì come contatto della dirigenza del PCI e fu coinvolta nel trasferimento dei Comunisti italiani in URSS per vie illegali. Nel 1969, completò un corso radio di quattro mesi. Nel 1970, le fu insegnato ad usare elementi cifra.
b. In conformità con la decisione numero P 51/50 (Nota numero 51) datata 15 agosto 1967 del Comitato Centrale del CPSU il KGB fu informato di addestrare due specialisti del PCI (Antonio PASSARELLA e Ivano SABATINI) in operazioni radio e a lavorare con una stazione radio.
La decisione numero 39/86-ts datata 14 dicembre 1967 del Comitato Centrale del CPSU riferì al KGB di addestrare ulteriormente in operazioni radio IOLA Colleta, rappresentante del Partito Comunista italiano.
Dall'ottobre 1967 al maggio 1968, tre rappresentanti del PCI furono addestrati in operazioni radio e a lavorare con le stazioni radio BR-24 e "SELENGA".
2 Le stazioni radio "ANDREA" e "SELENGA" sono oggetto di documenti a parte.

RU SEGRETISSIMO*

Fonte sensibile
Documento Impedian numero 196
Data di emissione: 23 luglio 1997.

Oggetto: Fornitura, da parte del KGB, di attrezzature radio ed addestramento al PCI (inizio anni '70)

Fonte: Ex agente del KGB di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto né tale materiale dovrà essere trattato o diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento: -

1. Su richiesta del Comitato Centrale del Partito Comunista italiano e secondo la decisione del Politburo del Comitato Centrale del CPSU, il KGB ricevette l'incarico di concepire un collegamento di comunicazioni radio a due vie tra il quartier generale del Comitato Centrale del Partito Comunista italiano e due organizzazioni lontane del PCI.
2. Per stabilire questo tipo di comunicazione, il 13° Dipartimento del FCD fece le seguenti raccomandazioni:
3. Lo scambio di informazioni tra il quartier generale del Comitato Centrale del PCI e le sue stazioni decentrate doveva avvenire tramite una base radio di trasmissione e ricezione collocata sul territorio sovietico.
Per questa base, il PCI ricevette cinque stazioni radio "SELENGA", di cui tre operative e due come riserve.
La trasmissione dati sarebbe avvenuta attraverso le radio a due vie.
La ricezione sarebbe arrivata alle basi radio in URSS e poi sarebbe stata trasmessa ai destinatari tramite potenti trasmettitori.
In previsione del tipo di lavoro da svolgere e delle complicazioni riguardanti queste comunicazioni radio, fu stabilito un programma ben preciso che permettesse alle stazioni radio del PCI di trasmettere le informazioni due volte ogni dieci giorni.
4. Per poter comunicare via radio in modo più preciso, per una migliore affidabilità e per tenerle nascoste all'avversario, fu opportuno procedere di conseguenza:
a. Era consigliabile usare le comunicazioni radio solo per casi urgenti.
b. Le informazioni trasmesse via radio dovevano essere il più concise possibili.
c. Le radio a due vie dovevano essere date ai nostri amici italiani solo quando era strettamente necessario effettuare delle comunicazioni radio, tenendo presente che, nel caso in cui fossero restate lungo in magazzino, dovevano essere sottoposte a manutenzione, dovevano essere controllate e riparate periodicamente.
d. La qualità, la riservatezza e l'affidabilità delle comunicazioni radio dipendeva dai requisiti degli operatori radio e cifra. Era fondamentale che venissero indottrinati ed aggiornati continuamente. Nel 1971, due operatori radio ed uno cifra si addestrarono ripetutamente, ma non fu sufficiente.
e. I nostri amici si son dovuti organizzare in anticipo per trovare dei nascondigli dove custodire le radio a due vie ed il materiale cifra.
f. Alla fine del 1973, gli operatori radio hanno dovuto di nuovo essere addestrati per poter usare la nuova stazione radio di tipo "RUDA", con caratteristiche molto più affidabili ed in grado di assicurare comunicazioni radio dirette tra il quartier generale del Comitato Centrale del PCI e le sue organizzazioni lontane (trasmissione di messaggi brevi ed esecuzione di segnali).
5. La decisione numero P 91/3 datata 17 maggio 1973 del Comitato Centrale del CPSU riferì al KGB di mettere a disposizione del Comitato Centrale del PCI tre apparati radio "SELENGA" a due vie con idonei attacchi.
6. Nel dicembre 1973, come era stato richiesto, le radio a due vie furono consegnate insieme alla descrizione tecnica, alle istruzioni per l'uso (tre opuscoli), ai cifrari (due liste chiavi). Le radio a due vie furono assemblate con materiale straniero.
7. Il KGB addestrò i rappresentanti del Partito comunista ad usare le radio a due vie.


RU SEGRETISSIMO*
Fonte sensibile
Documento Impedian numero 198
Data di emissione: 1 agosto 1997

Oggetto: Carlo Longo &endash; Nome in codice "Kiril" (II), contatto riservato del KGB.

Fonte: Ex agente del KGB, di provata attendibilità, con accesso diretto ma parziale.

DDI: fino al 1984.

AVVERTENZA: Si prega di notare che questa fonte è sensibile. Il materiale Impedian dovrebbe essere conservato e visionato esclusivamente da personale indottrinato.
Non dovranno essere intraprese azioni sulla base di questo rapporto, né tale materiale dovrà essere trattato do diffuso al di fuori del vostro servizio, senza previo consenso dell'originatore.

Commento:

Questo è un supplemento al Documento Impedian numero 43.

Carlo Longo &endash; nome in codice "Kiril"
1. Carlo LONGO, nato nel 1930, era un giornalista italiano ed è stato il direttore di "Settegiorni", un giornale di sinistra di Catania. Era il contatto della Residentura del KGB a Roma.
2. Nell'aprile 1980, tramite LONGO, venne messa in pratica una misura attiva del Servizio A FCD e del 5° Direttorato del KGB, contro Yelena BONNER ("LISA") allo scopo di screditarla agli occhi del mondo occidentale. Fu descritta in un articolo come un'incredibile puttana e la sua falsità venne resa nota.
3. Il 12 aprile 1980, il materiale su "LISA" fu pubblicato su "Settegiorni", il giornale di Catania. Fu stampato un articolo intitolato come segue:
"Che tipo di personale è Yelena BONNER? La moglie dell'accademico SAKHAROV è responsabile di molti omicidi". L'articolo sulla BONNER fu preceduto da un'introduzione riguardante una storia secondo cui, il direttore del giornale era stato in vacanza a Parigi e, per caso, aveva incontrato un ex cittadino sovietico, un certo Semen ZLOTNIK, che gli aveva fornito delle informazioni interessanti fino ad allora sconosciute.
Il girovago Semen ZLOTNIK, in attesa di un visto per gli Stati Uniti, gli avrebbe raccontato una storia sotto forma di "testimonianza", scritta dallo zio di Semen prima che morisse e riguardante la sua ex amante, diventata poi la moglie dell'accademico SAKHAROV.
Tale testimonianza riportava, nei dettagli, la vita dello zio di Semen ZLOTNIK, che aveva vissuto insieme ad una donna avida e crudele.
Essa fu seguita poi da un testo del Servizio A del KGB FCD.
4. Vennero pubblicati i commenti negativi dei lettori riguardanti l'articolo su "LISA"; Allo scopo di compromettere SAKHAROV ed altri dissidenti LONGO propose di pubblicare sul giornale degli articoli e, per raggiungere tale obiettivo, si fece organizzare un viaggio in URSS in modo da poter raccogliere del materiale.
5. La Residentura del KGB a Roma mandò alla Centrale 50 copie del giornale ed il materiale sulla misura attiva, nonché altre 10 riportanti i commenti fatti dai lettori e riguardanti l'articolo.
Questi commenti furono preparati proprio della Residentura.
6. Con l'aiuto di APN, "KIRILL" si assicurò un'intervista con N RESHETOVSKAYA, l'ex moglie di SOLZHENITSYN, pubblicata poi sul giornale "Settegiorni".
7. Il giornale stampò 20.000 copie; si trattava di un piccolo giornale di provincia.



La quarta parte del dossier 12 ottobre 1999
Fonte: www.emule.it 


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