martedì 9 dicembre 2025

Su Facebook fanno a gara a chi scrive più stronzate

 


Tra poco sarà tutto così chiaro da far bruciare gli occhi. 


L'UE sta per attraversare un periodo di crisi senza precedenti: la sconfitta in Ucraina, il tracollo economico e le tensioni sociali faranno suonare a morte le campane per la baracca europea. Come non mai.


E in quel momento spunteranno tutti gli alleati dello straccio blu. Li riconoscerete perché saranno impegnati a gettare secchiate d'acqua sull'incendio nel disperato tentativo di spegnerlo.


A "sinistra" i primi saranno ovviamente piddini e radical chic vari, gli anti-italiani per eccellenza, terrorizzati dall'idea di veder scomparire il vincolo esterno europeo. Gente che ha sempre sfoggiato il vessillo a dodici stelle perché allergica al tricolore. Grazie al loro controllo mafioso su comunicazione e cultura, daranno vita a una campagna mediatica terroristica che paventerà disastri in caso di fine dell'UE.


Sempre a "sinistra", sarà chiaro come le sigle antagoniste, che si riempiono la bocca di lotta al liberismo e al bellicismo, non abbiano la minima intenzione di combattere l'UE. Il motivo? Perché questo significherebbe tornare a parlare di interesse nazionale, e questa gente è allergica al concetto di nazione. Peraltro Bruxelles gli garantisce le due cose che amano di più: immigrazionismo e boiate green.


A "destra", il centrodestra inizierà a bofonchiare per non ammettere di essere anch'esso legato al manicomio di Maastricht. "Cambiamola da dentro!", "Non buttiamo il bambino con l'acqua sporca!", "Rilanciamo il sogno europeo!" ecc. Una classe politica pavida ha bisogno di una maestrina esterna per giustificare il proprio immobilismo, e questi omuncoli non possono farne a meno.


Sempre a "destra", scenderanno in campo gli eurocamerati, orfani della loro malsana idea di Europa nazione. Che poi è solo un modo per nascondere la loro germanofilia acuta. Perché l'UE fa schifo, certo, ma basta aggiungere due rune in più ed ecco un impero versione Temu pronto a marciare contro gli eterni bolscevichi a oriente. Segue pernacchia.


Chi rimarranno? I veri patrioti. Quelli che non hanno mai smesso di credere nell'Italia. Quelli che non hanno bisogno di sventolare bandiere altrui. E che, se tutto andrà bene, avranno il compito di ricostruire la nazione.


Matteo Brandi 

Presidente Pro Italia

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