venerdì 12 dicembre 2025

La Tigre della Malesia πŸ‡²πŸ‡Ύ

 


Lo chiamavano la Tigre della Malesia. Nel 1942, il suo nome bastava a seminare terrore: aveva sconfitto eserciti britannici di gran lunga superiori di numero e conquistato Singapore in una delle vittorie piΓΉ fulminanti della guerra. La sua fama era quella di un generale invincibile. Ma nel 1944 tutto cambiΓ². Il Giappone stava perdendo la guerra e Yamashita fu inviato nelle Filippine, un fronte condannato fin dall’inizio. Nell’isola di Leyte, i suoi soldati caddero quasi tutti: il 97% morΓ¬, la maggior parte non sotto i colpi dei proiettili, ma di fame e sfinimento. Poi arrivΓ² la battaglia per LuzΓ³n. Gli americani avanzavano con forza, e Yamashita prese l’unica decisione sensata che gli restava: ritirare le sue truppe da Manila per evitare la distruzione della cittΓ . Ma non tutti lo obbedirono. Migliaia di marinai giapponesi rimasero nella capitale e scatenarono una violenza indescrivibile. Per un mese, Manila si trasformΓ² in un inferno: oltre 100.000 civili morirono tra bombardamenti, incendi e massacri. Yamashita non aveva dato quegli ordini, nΓ© aveva un reale controllo sulle truppe ribelli. Ma quando la guerra finΓ¬, il generale Douglas MacArthur aveva bisogno di un responsabile. Il processo fu rapido, criticato persino da giuristi alleati, e si concluse con la condanna a morte di Yamashita. Il 23 febbraio 1946, la Tigre della Malesia fu giustiziata nelle Filippine. Prima di morire, espresse rimorso: non per le sue vittorie militari, ma per non essere riuscito a fermare la barbarie commessa in suo nome. In guerra, capΓ¬ troppo tardi, il nemico non Γ¨ sempre quello che si vede sul campo di battaglia. A volte Γ¨ ciΓ² che non si puΓ² controllare.

Panda Pazzo

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