martedì 9 dicembre 2025

Golpe Borghese

 


Dicembre 1970: in Italia si tenta il Colpo di Stato Borghese. Un’operazione organizzata per prendere il potere con la forza, che però si conclude senza nulla di fatto.


Il clima politico era teso, ma nessuno pensava che potesse succedere una cosa del genere in un paese occidentale. Questo episodio è uno dei più discussi della Prima Repubblica.


Ma chi era Junio Valerio Borghese? Non era solo un nome nobile. La sua famiglia ha origini antiche, dal XIII secolo, ed è stata molto influente, soprattutto a Roma.


Borghese fu prima militare, poi politico. Comandò la Xª MAS durante la guerra e, dopo l’8 settembre 1943, combatte con la Repubblica Sociale Italiana. È noto anche per la durezza contro i partigiani, ma dopo la guerra non fu condannato.


Negli anni ’50 fu presidente del Movimento Sociale Italiano. Nel 1968 fondò il Fronte Nazionale, un movimento di estrema destra con l’obiettivo dichiarato di “sovvertire le istituzioni dello Stato con disegni eversivi”.


Per anni lavorò nell’ombra. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970, circa 20. 000 uomini parteciparono al tentativo di golpe. Quando erano vicini all’obiettivo, Borghese diede improvvisamente il contrordine e tutto si fermò.


Non si è mai capito davvero perché. La Commissione Parlamentare d’Inchiesta trovò molti ostacoli e documenti mancanti. Il mistero si infittisce.


Sembra che Borghese abbia ricevuto una telefonata decisiva. Chi chiamò? Alcuni parlano di Licio Gelli, altri di Gilberto Bernabei, segretario di Andreotti. Il fatto è che il colpo di stato si bloccò all’improvviso.


Borghese poi fuggì in Spagna, dove visse tranquillo fino alla morte. Quella notte dell’Immacolata 1970 resta uno dei tanti misteri che rendono la nostra storia recente così particolare.


#storiaitaliana #PrimaRepubblica

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