lunedì 1 luglio 2013

Niki Aprile Gatti: il nuovo "tassello" mancante.


La menzogna non può durare per sempre, e soprattutto quelli che si credono invincibili, potenti perchè coperti dallo Stato, dovrebbero ben sapere che quest'ultimo non è mai "buono", non si fa scrupoli, non possiede l'anima e ne coscienza. Lo Stato, in qualsiasi forma sia (o dittatoriale, democratico o in forma diretta) , per determinati meccanismi decide ad un certo punto di non coprirli più. I motivi possono essere molteplici: un passo falso, un riequilibro degli assetti (e molto spesso, non sempre, le inchieste giudiziarie servono proprio per quello visto che anche la Magistratura è un Potere dello Stato), un cambiamento di linea o semplicemente una lotta tra "bande".

Sapete che sono oramai ben quattro anni che ci si sta occupando della maledetta storia della morte di Niki Aprile Gatti. Un ragazzo informatico che lavorava presso una società di San Marino. Si chiamava la OSCORP e fu coinvolta , assieme ad altre società e loschi personaggi, in un'inchiesta condotta dalla Procura di Firenze: l'operazione Premium.

Ad oggi non si sa che fine abbia fatto: da una parte abbiamo la chiusura a riccio dei coinvolti (ovviamente) e dall'altra abbiamo la Procura di Firenze che non ha fatto trapelare nulla e la cosa è alquanto fuori da normale visto che di solito,se pensassimo alle altre inchieste massmediatiche, ne sappiamo tutto. Perfino cose che non dovrebbero interessarci visto che è puro Gossip per far distrarre le masse.

Sappiamo solo che Niki Aprile Gatti, nel lontano Giugno del 2008, fu ritrovato dopo quattro giorni dall'arresto, impiccato nel bagno della sua cella. Secondo il Magistrato che ha archiviato tutto, non ci sono dubbi: con il suo peso di più di 90 Kg(era anche alto),avrebbe utilizzato un solo laccio delle scarpe  per impiccarsi. 

Inutile che i familiari abbiano denunciato le innumerevoli contraddizioni come le testimonianza dei due detenuti che erano in cella con Niki (una cella super controllata perchè erano detenuti con problemi di autolesionismo). Inutile aver denunciato l'avvenuto furto(c'è un processo in corso ad Avezzano)  nell'appartamento di Niki a San Marino e a pochi giorni dell'arresto. E c'è da chiedersi anche il perchè della non avvenuta perquisizione del materiale informatico.

Ma come, arrestano Niki e non gli hanno nemmeno sequestrato il computer? Se pensassimo agli arresti degli anarchici nelle ultime assurde operazioni! Hanno sequestrato perfino i chiodi pur di trovare un pretesto per accusarli di terrorismo.

Ma c'è una novità importante, e qui ritorniamo alla falsa convinzione di "onnipotenza" dei tanti personaggi coinvolti direttamente o indirettamente in questa maledetta storia.

San Marino, lo si sapeva da tempo, è un luogo di riciclaggio di denaro sporco che avvengono tramite società finanziarie che pullulano come funghi. E' un luogo dove le banche, ad esempio, servivano per depositare i fondi neri del SISDE(gli ex servizi segreti italiani), dove le  mafie (in particolar modo la 'ndrangheta e la camorra)  portano il loro sporco denaro . E dove i politici (come da noi) ne sono le marionette, e tramite ricatti e intimidazioni ne rimangono coinvolti.

In tutte le inchieste come la Premium, il caso Eutelia, la "Telecom- Fastweb" e via discorrendo c'è sempre San Marino e..Londra. 

Si avete capito bene! La capitale dello Stato Inglese sempre preso ad esempio dai vari nuovi reazionari e legalitari come l'osannato Travaglio(ove i politici si dimettono anche per una stupidaggine, dice sempre quest'ultimo) è un'altra oasi per i criminali organizzati in combutta con la finanza e società telefoniche (questo è uno dei migliori business).

Ora si dirà che questo è un problema di legalità e i paradisi fiscali appartengono ad una finanza criminale.

Niente di più falso.

In realtà sono organismi politici perfettamente "legali" nei quali vengono ammassati i fondi, il denaro accumulato dalle criminalità organizzate insieme a Banche, imprenditori senza scrupoli e vari Istituti finanziari. Non esiste il capitalismo pulito: questo è un ossimoro e non lo si combatte tramite la "legalità".

Ritorniamo a San Marino e a Niki Aprile Gatti perchè il nesso con quello che ho appena detto c'è, esiste.

Niki, quando era in cella di isolamento, gli fu recapitato un telegramma (all'insaputa dei familiari) ove in maniera fredda gli si consigliava di cambiare avvocato: una donna avvocatessa che era dipendente dello studio legale di un facoltoso avvocato di Bologna. Il titolare di questo studio è un uomo che nel passato aleggiavano dei sospetti sulla sua condotta come difensore dei familiari delle vittime della Strage di Bologna. Secondo un' informativa di un giudice, pare che avesse intrattenuto rapporti con alcuni esponenti dei servizi segreti (fonte). 

Il suddetto avvocato era anche Presidente del Consiglio di Amministrazione di una società finanziaria di San Marino (la SOFISA) che aveva rapporti anche con l'OSCORP (la società coinvolta nell'inchiesta Premium).

In questi giorni, a San Marino, c'è stata per la prima volta una commissione parlamentare sui rapporti criminalità organizzata e politica. Ma non solo, si sono occupati del ruolo delle società finanziarie e hanno parlato della FINCAPITAL ove tratteneva rapporti con esponenti della camorra.(Qui potrete scaricare il documento della commissione)

Pochi giorni dopo, la Banca centrale di San Marino, mette sotto commissariamento la società finanziaria SIBI. Ma aveva cambiato nome perchè prima si chiamava SOFISA. Si, la società dove, come Presidente del CDA, era  il noto avvocato di Bologna.

Vogliamo sapere il motivo del commissariamento. Cosa c'era di poco chiaro? E soprattutto confidiamo nei nuovi amministratori affinchè facciano chiarezza su una storia cupa e piena di muri di gomma sulla morte di Niki Aprile Gatti.

Non ho finito, avevo parlato di Londra. Non la dimentico. Tutto legale per carità (sopra ho spiegato bene questo concetto non a caso), ma è curioso vedere che l'avvocato abbia aperto, recentemente, una società proprio a Londra:la  SOSISA UK LTD!  Non proprio originale come nome, visto che ricorda l'ex SOFISA, appena commissariata. 

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