lunedì 29 luglio 2013

Sangue al Cairo, decine pro-Morsi uccisi

Ora calma tesa su piazza islamici, ministero nega uso armi fuoco




Sono decine le vittime dei violenti scontri scoppiati in nottata fra manifestanti sostenitori del deposto presidente egiziano Mohamed Morsi e le forze di polizia al Cairo

Fonti della Fratellanza e successivamente l'agenzia di stampa di stato Mena hanno parlato di 75 morti e centinaia, forse migliaia di feriti

Testimoni oculari hanno tuttavia riferito di aver visto con i propri occhi, nel solo ospedale da campo allestito dai Fratelli Musulmani nei pressi della moschea di Rabaa el Adaweya, 37 corpi

il ministero della Sanità e' stato costretto a riconoscere alla televisione pubblica che i morti erano almeno 39 e i feriti 180

La tv panaraba Al Jazira azzarda d'altra parte la cifra di 120 morti, citando sempre fonti vicine alla Fratellanza

Filmati amatoriali girati nella notte dai balconi mostrano le forze dell'ordine intervenire con cellulari e lacrimogeni mentre tutto intorno si sentono colpi di arma da fuoco

Il ministero dell'interno ha da parte sua negato che la polizia abbia usato proiettili veri contro i manifestanti, rigettando sui sostenitori della Confraternita e di Morsi l'accusa di avere aperto il fuoco sui civili e le forze dell'ordine

Immagini degli scontri avvenuti nella notte tra sostenitori di Morsi e la polizia egiziana

Migliaia di persone restano concentrate dinanzi alla moschea e dal palco alcuni oratori incitano apertamente dal palco i miliziani islamici a intervenire e a prendere la guida della 'resistenza'

Un'atmosfera percorsa di tensione prevale intanto in queste ore sulla piazza, dopo gli ultimi tafferugli della mattinata fra forze dell'ordine e dimostranti pro Morsi

Manifestanti davanti al palazzo presidenziale



Ancora non e' stata fissata una data per evacuare la piazza dei pro Morsi, ha detto il ministro dell'interno Mohamed Ibrahim

A Dio piacendo il sit-in finira' ma non vogliamo farlo ancora per il timore di un bagno di sangue. Speriamo che lo facciano prima loro'', ha detto Mohamed Ibrahim

Quanto all'ex presidente Mohamed Morsi ha detto di ritenere che sara' portato alla prigione di Tora, dove e' detenuto Hosni Mubarak

Una foto distribuita dall'esercito egiziano mostra gli oppositori egiziani del deposto presidente Mohamed Morsi raduno a piazza Tahrir al Cairo

Sono decine le vittime dei violenti scontri scoppiati in nottata fra manifestanti sostenitori del deposto presidente egiziano Mohamed Morsi e le forze di polizia al Cairo. Sul totale esatto dei morti e' in corso una guerra di cifre, vista la difficoltà di trovare fonti indipendenti ed affidabili dalle quali avere conferme. Ancora non e' stata fissata una data per evacuare la piazza dei pro Morsi. Lo ha detto il ministro dell'interno egiziano Mohamed Ibrahim in una conferenza stampa. ''A Dio piacendo il sit-in finira' ma non vogliamo farlo ancora per il timore di un bagno di sangue. Speriamo che lo facciano prima loro'', ha detto Mohamed Ibrahim annunciando una ''grande operazione'' anti terrorismo in Sinai. Quanto all'ex presidente Mohamed Morsi ha detto di ritenere che sara' portato alla prigione di Tora, dove e' detenuto Hosni Mubarak. Il ministro ha fatto piu' volte appello alla ''saggezza'' dei leader della fratellanza spiegando che sull'evacuazione della piazza di Rabaa el Adawyea il ministero dell'Interno lavora in stretto coordinamento con le l'esercito e che la decisione di evacuarla sara' presa dopo le valutazioni della procura. ''Vogliamo agire in un quadro di legalita''', ha affermato Ibrahim.

(ANSA)























































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