Passaparola - Chi sta ammazzando Provenzano? - di Benny Calasanzio Borsellino
Chi sta ammazzando Provenzano? - di Benny Calasanzio Borsellino
(06:56)
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Voglio parlarvi dell'ultimo lavoro, un ebook dal titolo che farà storcere il naso a molti: "Chi sta ammazzando Provenzano?" E' una domanda che mi sono posto con tutta onestà, senza presunzione: Bernardo Provenzano sta morendo piano piano, lentamente, nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma, a causa delle sue precarie condizioni fisiche o qualcuno ha accelerato questo decorso con qualche spinta o qualche “dispetto” al boss? Benny Calasanzio Borsellino
"Buongiorno a tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, mi chiamo Benny Calasanzio Borsellino, sono un giornalista freelance e scrivo dei libri sulla mafia, sui misteri di Cosa Nostra, sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Nord Italia. Voglio parlarvi dell'ultimo lavoro, un ebook dal titolo che farà storcere il naso a molti: "Chi sta ammazzando Provenzano?" E' una domanda che mi sono posto con tutta onestà, senza presunzione: Bernardo Provenzano sta morendo piano piano, lentamente, nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma, a causa delle sue precarie condizioni fisiche o qualcuno ha accelerato questo decorso con qualche spinta o qualche “dispetto” al boss? L'unico modo per capire è mettere in fila i fatti e chiedere il parere a degli esperti. Racconto la storia di Bernardo Provenzano dall'11 aprile 2006 (giorno del suo arresto) in cui era una persona anziana e con una recidiva di tumore, fino ad oggi e fino alle ultimeimmagini, che lo ritraggono coperto di ematomi, con delle chiazze scure in volto e pressoché incapace di mantenere una posizione eretta.
Riporto la cronologia dei fatti rappresentati in modo “sterile”, senza interpretazioni. Poi mi sono affidato a degli esperti, ai protagonisti di questa storia: ho intervistato Sonia Alfano e Beppe Lumia, parlamentare italiano, forse i primi politici che sono andati da Bernardo Provenzano, a maggio e a luglio del 2012, per tentare di spingerlo a una collaborazione con lo Stato. Hanno raccontato di una disponibilità del boss, quasi di un desiderio dello stesso di parlare, a patto che non fossero mandati al macello i suoi figli. Poi ho intervistato l'altra campana, l'avvocato di Provenzano, Rosalba Di Gregorio, una donna schietta, che ha risposto a tutte le mie domande, anche a quelle più scomode. Di Gregorio mi ha raccontato di un vecchio che non dovrebbe stare nel regime di carcere duro, ma in una struttura diversa, che mai nessuno ha deliberatamente picchiato o reso inoffensivo, ma che piuttosto è stato vittima di un trattamento non sempre “ortodosso”. In ultimo, ho sentito Antonio Ingroia, l'ultimo pm a sentire Bernardo Provenzano il 31 maggio. Ingroia mi ha raccontato le sue impressioni, quello che ha percepito, il perché abbia rischiato di fare un interrogatorio a Provenzano in assenza dell'avvocato, giocando la carta di poterlo sentire come persona informata sui fatti relativamente al suo fantomatico tentativo di suicidio.
La parte più importante di questo ebook è l'appendice, dove abbiamo riservato per i lettori dei documenti assolutamente inediti. L'ultima perizia medica di Bernardo Provenzano, un documento che attesta le sue condizioni fisiche, riferisce di alcuni esami che i medici non sono neanche riusciti a fare, perché Bernardo Provenzano, come poi verrà dichiarato da coloro che lo hanno esaminato, è assolutamente incapace di intendere e di volere. Abbiamo pubblicato l'opposizione al differimento della pena, chiesto dall'avvocato di Provenzano e che pochi giorni fa è stato riproposto. Infine, abbiamo pubblicato il verbale dell'interrogatorio, l'ultimo, con Antonio Ingroia.
Tutto questo col solo obiettivo di fare chiarezza: si sono già diffuse troppe storie, troppe voci e troppe interpretazioni che peraltro non si basano sulla conoscenza dei fatti. Passate parola." Benny Calasanzio Borsellino
Riporto la cronologia dei fatti rappresentati in modo “sterile”, senza interpretazioni. Poi mi sono affidato a degli esperti, ai protagonisti di questa storia: ho intervistato Sonia Alfano e Beppe Lumia, parlamentare italiano, forse i primi politici che sono andati da Bernardo Provenzano, a maggio e a luglio del 2012, per tentare di spingerlo a una collaborazione con lo Stato. Hanno raccontato di una disponibilità del boss, quasi di un desiderio dello stesso di parlare, a patto che non fossero mandati al macello i suoi figli. Poi ho intervistato l'altra campana, l'avvocato di Provenzano, Rosalba Di Gregorio, una donna schietta, che ha risposto a tutte le mie domande, anche a quelle più scomode. Di Gregorio mi ha raccontato di un vecchio che non dovrebbe stare nel regime di carcere duro, ma in una struttura diversa, che mai nessuno ha deliberatamente picchiato o reso inoffensivo, ma che piuttosto è stato vittima di un trattamento non sempre “ortodosso”. In ultimo, ho sentito Antonio Ingroia, l'ultimo pm a sentire Bernardo Provenzano il 31 maggio. Ingroia mi ha raccontato le sue impressioni, quello che ha percepito, il perché abbia rischiato di fare un interrogatorio a Provenzano in assenza dell'avvocato, giocando la carta di poterlo sentire come persona informata sui fatti relativamente al suo fantomatico tentativo di suicidio.
La parte più importante di questo ebook è l'appendice, dove abbiamo riservato per i lettori dei documenti assolutamente inediti. L'ultima perizia medica di Bernardo Provenzano, un documento che attesta le sue condizioni fisiche, riferisce di alcuni esami che i medici non sono neanche riusciti a fare, perché Bernardo Provenzano, come poi verrà dichiarato da coloro che lo hanno esaminato, è assolutamente incapace di intendere e di volere. Abbiamo pubblicato l'opposizione al differimento della pena, chiesto dall'avvocato di Provenzano e che pochi giorni fa è stato riproposto. Infine, abbiamo pubblicato il verbale dell'interrogatorio, l'ultimo, con Antonio Ingroia.
Tutto questo col solo obiettivo di fare chiarezza: si sono già diffuse troppe storie, troppe voci e troppe interpretazioni che peraltro non si basano sulla conoscenza dei fatti. Passate parola." Benny Calasanzio Borsellino
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