martedì 30 luglio 2013

Kyenge, Maroni: il governo delle capre e la repubblica delle banane

Gli avvenimenti che vedono motore propulsore e calamita attraente di fenomeni curiosi e indicativi il ministro dell’integrazione Cécile Kyenge, all’anagrafe come Kashetu Kyenge mi spingono a raccogliere alcuni pensieri sulla questione della immigrazione senza limiti che aggredisce l’Italia e l’Europa, i flussi migratori senza freno dai quali ricavano grossi e grassi flussi finanziari ed arricchimenti i mafiosi, i dleinquenti ed i criminali sia nei paesi di origine dai quali fuggono questi disperati sia i mafiosi, i dleinquenti ed i criminali che attentato quotidianamente all’ordine pubblico italiano e alla sicurezza pubblica degli italiani e dei loro patrimoni che favoriscono l’ingresso continuo di immigrati clandestini da regalare come manovalanza a basso costo alle organizzaizoni criminali comuni e mafiosi e ed ai datori di lavoro che si arricchiscono di lavoro nero dei profughi neri consegnati da certo buonismo ad una nera disperazione da cui deriva solo lavoro nero, morte nera e schiavitù nera, più nera fredda e buia della nera notte.
Il bello è che tali idioti senza cervello e senza dignità si autodefiniscono anche dei bravi e diligenti cittadini consegnando a tutti coloro i quali non si sottomettono al loro pensiero unico di capre emerite ecertificate l’epiteto di razzista:
ma se non c’è una casa ed un lavoro per gli italiani che già risiedono in Italia, a quale nero futuro consegniamo le vite di questi poveri disgraziati?
E se il multiculturalismo è già ampiamente fallito in Europa ed in Italia a causa della mancata integrazione di questi soggetti, chi paga per la violenza che questa mancata integrazione (forzata) provoca?
Mistero della fede del buonismo all’idagliana spacciato per cattolicesimo di qualità e civiltà avanzata e certificata.
Queste considerazioni le invio rispettosamente al capo della Chiesacattolica, il Papa Francesco.
“La chiesa cattolica proibisce ogni metodo di contraccezione favorendo il boom demografico che è alla base dei flussi migratori dai paesi più poveri nel mondo a quelli più ricchi, viaggi della speranza che costano anche la vita di questi poveri disgraziati.
Poi, sempre la chiesa cattolica esercita una serie di servizi finanziati dallo stato italiano nei confronti dei migranti.
Poi, sempre la chiesa cattolica pretende di bacchettare i governi dei paesi che non si sottomettono ad un inesistente “dovere dell’accoglienza” di disgraziati prodotti senza contraccezione.
C’è un limite a tutto: alla decenza, alla prudenza, alla impudenza ed alla arroganza.
Fermati Francesco: stai sbagliando strada.”
Queste considerazioni le invio rispettosamente al ministro della integrazione della repubblica italiana Kyenge.
“Chi semina vento raccoglie tempesta, chi provoca volutamente quanto pubblicamente come fa la ministra Kyenge deve stare attenta alla reazione: in un’aula di tribunale dimostrare di essere stati sufficientemente provocati libera dalla condanna e giustifica anche atti violenti.
La legge in un paese veramente democratico non è solo dalla parte del potere pubblico (abusato, nessuno autorizza ad abusarlo per provocare il popolo sovrano in virtù di una crescita civica e civile di cui non si vede l’esempio né l’utilità), ma anche dalla parte dei cittadini che si sentono provocati e traditi dall’azione di un ministro della repubblica italiana che attenta provocatoriamente all’unità italiana e alla difesa di interessi e diritti degli italiani in favore di non italiani.
Occhio signora mnistro, che c’è anche il reato di alto tradimento!
Mica si scherza con le faccende serie, cara bambina immatura ed irresponsabile.
E mi spiepo meglio.
Accendere di questi fuochi visibilmente provocatori in tempi di crisi complessiva come questi è da sconsiderati, scriteriati, folli ed irresponsabili, immaturi e disgraziati. Signfica fomentare disordini, crecare guai.
Io chiederei l’intervento del napoletano innominabile (giusto perché la legge e la costituzione gli affida poteri, funzioni e attribuzioni, atrimenti è già ampiamente dimostrato che trattasi di perdita inutile di tempo e di risorse ricorrere al vilipendio viìvente della costituzione e delle istituzioni – portatemi in una aula di tribunale che ve lo dimostro -) denunciando possibili e futuri disordini pubblici derivanti dalla azione di un ministro che non vuol governare, ma intende manifestamente ed esclusivamente provocare in continuazione disordine politico, disordine nell’esecutivo e disordine pubblico, al solo fine di godere di maggiori attenzioni (se avesse avuto l’attenzione e la scorta di cui gode la ministra Kienge, Aldo Moro sarebbe probabilmente ancora vivo).
Una sorta di mania di persecuzione orchestrata e diretta da chi esercita il potere pubblico con il solo obiettivo di attirare l’attenzione della opinione pubblica su di se, usando e distorcendo le reazioni alle proprie provocazioni come arma di estorsione politica.
Andrebbe denunciata per violazione dei diritti umani, civici e civili dei cittadini italiani in favore di entità e soggetti stranieri.
E andrebbe denunciata anche all’ONU, come soggetto provocatore eversivo e sovversivo del governo della cosa pubblica italiana in favore di interessi e soggetti non italiani:
una vera e propria fonte di terrorismo politico.
Pare proprio un agente provocatore straniero.
Se poi alle sue provocazioni si risponde con altrettante provocazioni, beh, mi spiace pe ril complessivo decadere dell’agone politico italiano, ma mi pare altrettanto vero che chi semina vento, raccoglie tempesta, e non ha mica il diritto di lamentarsi se il vento tempestoso così provocato le scombini l’acconciatura dei capelli.”
Il Caso Australiano
“L’Australia, definito come il paese più felice del mondo, sbarra la strada ai boat people, i barconi della speranza pieni zeppi di poveri disgraziati sfruttati da delinquenti, criminali e mafiosi che speculano nello sfruttamento del traffico di esseri umani per arricchirsi illecitamente, immoralmente ed illegalmente :
non verranno più accolti in terrirorio australiano.
L’accordo prevede che, qualora fosse accolta la richiesta di asilo politico, i migranti verranno insediati in Papua Nuova Guinea e non in Australia , contro una serie di aiuti economici dell’Australia alla Guinea.
Non vi sembra un accordo molto simile a quello che fu definito fra Roberto Maroni e la Libia?”
Considerazioni finali:
ma la smetette una buona volta di dare del razzista a tutti coloro i quali difendono se stessi, la propria integrità culturale, nazionale, religiosa, territoriale, la propria unità nazionale e popolare, la propria dignità di esseri umani viventi e civili invece di dare giustamente del criminale a chi attenti provocatoriamente a questi beni supremi e superiori di ogni nazione, popolo e territorio della terra?
Non siete in grado di affermare le idee e le posizioni politiche (pregiudizi compresi) di cui siete portatori?
E allora smettetela di abrogare l’altrui diritto a manifestare pensieri e politiche che non condividete ed eticchendoli qualunquisticamente come razzisti al solo fine di impedire la vostra sconfitta sul piano politico ed umano.
Se tiro una pietra e nascondo la mano, può anche andar bene.
Se esco di casa e prendo a picconate i passanti non va bene.
Ma se lancio un boomerang australiano, allora non posso lamentarmi se esso tornando indietro, mi colpisca con violenza alla tempia o alla nuca (periodo dedicato esclusivamente a chi conosce ed apprezza l’ironia).
Lo vedete anche voi che a furia di screditare l’avversario avete gettato discredito e degrado tutto intorno a voi e nel paese?
lo vedete che tutto ciò, tutto questo fumo serve solo a impedire la visuale rispetto a quali siano i veri e primari interessi da difendere e tutelare, a nascondere l’azione dei veri nemici del paese, i corrotti ed i mafiosi?
Violenza chiama violenza.
Ad ogni azione, corrisponde una reazione.
Il rispetto per il proprio ruolo e per chi è sottoposto al proprio governo è un dovere primario ed irrinunciabile.
Specie se nessun popolo sovrano ha mai delegato la propria sovranità indicando quella maggioranza e quel premier a governarlo.
P.S.
Se siete capaci, rilanciate lo sviluppo economico e sociale, sviluppate il paese, create quella ricchezza che volete condividere con soggetti più sfortunati, eliminate e contrastate la crisi ed allora, ma solo allora, quando avrete compiuto il dovere primario a cui siete stati chiamati, potrete rivolgere attenzione particolare a chi soffre in altri paesi e chiede aiuto al nostro.
Siate capaci e dimostrate di valere quel che costate, ovvero ritiratevi in buon ordine.
Ma soprattutto, in ossequioso silenzio.
E se salvate berlusconi silvio dalla galera, che peste vi colga e vi raccolga nei fetidi cimiteri della inciviltà umana:
andrebbe cancellata ogni traccia del vostro passaggio su codestra terra anche nel solo ricordo funebre, che viene concesso a tutti, anche ai caduti in guerra.
Ma questa non è una guerra:
è solo una infame farsa della mafia, della corruzione, della evasione e della usura, travestita da civiltà umana.
Ma a chi credete di poter dare lezioni di civiltà, voi?
Se discrediti e provochi me, io discredito e provoco te.
Il rispetto si guadagna, come pure il consenso.
Il Nuovo Testamento è morto.
Viva il Vecchio Testamento.

Gustavo Gesualdo
alias Il Cittadino X

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