lunedì 29 luglio 2013

Voci salvaspecie

Il riconoscimento vocale aiuta a seguire le specie minacciate


La rana Eleutherodactylus juanariveroi, SULLA QUALE è è stata sperimentata con successo la nuova tecnologia del riconoscimento vocale (fonte: CoquiPR.com)La rana Eleutherodactylus juanariveroi, SULLA QUALE è è stata sperimentata con successo la nuova tecnologia delriconoscimento vocale (fonte: CoquiPR.com)
Identificare l'andamento delle specie in via di estinzione tramite il 'riconoscimento vocale': è possibile grazie a una tecnica che registrando, migliaia di versi di uccelli, rane e scimmie, segnala la presenza, l'assenza e le oscillazioni complessive delle specie minacciate.

Il risultato, pubblicato sulla rivista Peer J, si deve al gruppo di ricerca coordinato da Mitchell Aide e Carlos Corrada-Bravo, dell'università di Porto Rico, che hanno sviluppato un sistema hardware e software per raccogliere, elaborare e analizzare registrazioni audio in tempo reale.

Il sistema utilizza componenti semplici, come l'iPod, per registrare 144 minuti al giorno di versi degli animali di una foresta e spedirli in tempo reale a una stazione distante 40 chilometri. Le registrazioni vengono poi inoltrate al server del progetto a Porto Rico, dove in meno di un minuto vengono elaborate e messe a disposizione di tutti attraverso internet. 
Il sistema è in grado di elaborare più di 100.000 registrazioni in meno di un'ora, fornendo informazioni sulla presenza o assenza della specie minacciate.

La sperimentazione è avvenuta in Porto Rico e Costa Rica e, tra gli animali tenuti sotto osservazione, ha considerato una piccola rana il cui nome scientifico è Eleutherodactylus juanariveroi. Questa specie ha mostrato un declino significativo in quattro anni, ma poi un recupero nel quinto anno (una dinamica che è comune in molte specie ma spesso difficile da misurare).
''Per capire l'impatto della deforestazione e dei cambiamenti climatici, abbiamo bisogno di dati affidabili e a lungo termine sulla fauna di tutto il mondo'' ha spiegato Aide. Il metodo di campionamento tradizionale, ha aggiunto, che invia biologi sul campo, ''è costoso e spesso produce dati incompleti perché limitati dal fatto che è impossibile mantenere biologi sul campo 24 ore al giorno per tutto l'anno, ed è impossibile controllare vari siti simultaneamente''.

(ANSA)

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