martedì 30 luglio 2013

Arriva il basilico subacqueo, coltivato in biosfere

L'Orto di Nemo, progetto sperimentale a Noli


Arriva il basilico subacqueo, progetto sperimentale a Noli


di Cristina Re
Dalla Liguria arriva il basilico subacqueo: a Noli (Savona), sulla riviera del ponente ligure, si sta sperimentando la coltivazione in mare, all'interno di due biosfere subacquee, di questa pianta, preziosa per la preparazione del pesto e bandiera della regione in tutto il mondo. Il progetto è stato battezzato l'Orto di Nemo e a realizzarlo è la Mestel Safety, una società del gruppo Ocean Reef, che opera nel settore della subacquea, nata da una storica società ligure e sviluppatasi anche negliStati Uniti.
''La biosfera - spiega Sergio Gamberini, amministratore unico della Mestel Safety e promotore del progetto - ha una climatizzazione stabile, grazie al costante livello della temperatura del mare, e una umidificazione altrettanto costante grazie all'evaporazione dell'acqua marina che lambisce i semenzai nella parte bassa della biosfera. Inoltre, il ciclo clorofilliano mantiene livelli accettabili di ossigeno e Co2 e non vi sono potenziali pericoli di aggressione da parte di parassiti o insetti come nelle culture terrestri''.
In un precedente test effettuato nel settembre 2012, nel sito dove oggi è partita ufficialmente la sperimentazione, nella baia di Noli di fronte allo stabilimento balneare 'Letizia', il basilico è germogliato dopo circa tre giorni dalla semina e le piante si sono sviluppate in tempi rapidissimi. Le due biosfere, in materiale vinilico parzialmente trasparente e ancorate sul fondale, sono state posizionate a 100 metri dalla costa e a circa 7-9 metri di profondità. Hanno un volume di circa 800 litri cadauna. Al loro interno, su apposite mensole, sono stati posizionati dei contenitori per la semina del basilico. I semi, precisano i promotori del progetto, provengono da uno storico produttore di Noli.
L'aspetto più interessante del progetto, spiega Gamberini, è che ''l'impianto prevede una monitorizzazione con telecamera ed un collegamento audio con la superficie e in remoto (streaming e Skype)''. In sostanza si potrà comunicare in diretta da sott'acqua con qualunque parte del mondo: nel progetto, infatti, la biosfera viene equipaggiata con un sistema di comunicazione audio di tipowireless ad ultrasuoni che permette la comunicazione con subacquei entro un raggio di circa 200 metri e con la superficie dove si prevede di installare una centralina operativa di comunicazione. Inoltre la biosfera e' monitorata da un circuito televisivo accessibile via internet. (ANSA)

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