lunedì 16 settembre 2024

Esonerate Zerbino

 


Francesco Totti lo aveva preannunciato appena due giorni fa: De Rossi rischia di fare la fine di Mourinho, da parafulmine.

Ed in effetti, è quello che si sta verificando.

Già, perché ricordiamo bene i commenti dopo le prime due giornate dello scorso campionato.

Si sosteneva, in parte correttamente, che non aver vinto le prime due partite avrebbe condizionato il campionato.

Si chiedeva l'esonero di Mourinho, per aver raccolto un solo punto, si criticava sotto ogni aspetto.

Una macchina del fango azionata sin dalla prima giornata.

Oggi, dopo quattro giornate e tre punti raccolti, si leggono le stesse cose su Daniele De Rossi.

Ci si dimentica però, oggi come allora, che sono i calciatori a scendere in campo e che, quindi, è su di loro che si devono porre dubbi.

Siete riusciti a far mandare via uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, non vi permetteremo di buttare fango su una bandiera come De Rossi.

Lo chiedevamo per Mourinho, lo chiediamo per De Rossi: rispetto per il Mister.

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domenica 15 settembre 2024

Raquel Welch Buonanotte!

 


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Commissione Cultura omofoba

 *ATTENZIONE*

Dopo l'approvazione in Commissione Cultura scienza e istruzione della risoluzione SASSO che censura le tematiche LGBT+ a scuola tacciandole di *Ideologia del Gender* come Agedo Nazionale abbiamo deciso di promuovere una petizione su ALL OUT per raccogliere firme e far sentire la nostra voce! La risoluzione Sasso è infatti solo un primo passo per aprire la strada ad una proposta di legge la cui prima firmataria è Laura Ravetto (Lega) che non solo censura le suddette tematiche ma addirittura, per farlo, riduce l'autonomia scolastica! In caso di approvazione possiamo dimenticarci di fare info-formazione nelle scuole e anche la Carriera Alias (che credo sia il reale obiettivo di questa manovra, seppur non citata). La nostra proposta ha raccolto numerosissime adesioni di altre Associazioni (quasi tutte direi) e da questo momento è online! Adesso tocca a noi: vi chiedo come sedi Agedo e come persone singole di darne la massima diffusione utilizzando tutti i canali di comunicazione a vostra disposizione dai social, a WhatsApp, alla stampa locale agli incontri in presenza. Siamo tant* e possiamo fare la differenza! nel prossimo post trovate il link della petizione. Grazie, Donatella.

Indovina quando si alza



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Rino è sempre generoso

 


Ieri sera l’Hajduk Spalato di Rino Gattuso ha vinto la sfida per la vetta contro la Dinamo Zagabria, agguantando il primo posto in classifica.


Come riportato dal media 24Sata, il mister calabrese ha ordinato come premio dai 30 ai 35 iPhone 16 per ogni calciatore e membro dello staff, per un costo complessivo di quasi 40mila euro. 


Speriamo siano comprese anche cover e pellicola.

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LE BUGIE DI TROMBETTI

 

(Google)

QUESTA E’ L’ULTERIORE  BUGIA DETTA DA TROMBETTI!


IO NON STO A DIFENDERE ALEMANNO  IO SONO PER DIFENDERE LA VERITA’ PER LA QUALE HO SEMPRE LOTTATO!

QUESTO COMPLESSO DI CASE FU OCCUPATO NEGLI ANNI 70 DALLA SINISTRA ERANO APPARTAMENTI DI UN COMPLESSO IMMOBILIARE COSTRUITO A TORRE SPACCATA DA PIPERNO, FU IMMEDIATAMENTE OCCUPATO E NON FU MAI SGOMBRATO, SONO 50 ANNI E PIU’ CHE ABITANO LI FIGLI E NIPOTI PERCHE’ IL TEMPO PASSA.


E AL PROPRIETARIO DI TALI IMMOBILI CHE SONO STATI VARI NEL TEMPO IL COMUNE PAGA A LORO DA 50 ANNI IL CANONE DI AFFITTO, QUESTO DOVREBBE ESSERE L’ULTIMO ACQUIRENTE SE NON E’ CAMBIATO ANCHE LUI: gli inquilini dei 178 alloggi delle case popolari di via Marcio Rutilio 40/42, a Torrespaccata, di proprietà della Farvem Real Estate srl, società del gruppo Ferrero, e affittate al comune di Roma per due milione e mezzo di euro all’anno.  GLI INQUILINI  CHE ABITANO LI OVVIAMENTE PAGANO UN CANONE ERP CHE VA DI 7 EURO SE SEI DISOCCUPATO MANO MANO AUMENTA IN BASE AL REDDITO.


MENTRE IL COMUNE PAGA PER OGNUNO DI LORO 14.044,94 ALL’ANNO CHE CORRISPONDE A UN AFFITTO DI CANONE MENSILE DI EURO1.170,41 PER OGNI FAMIGLIA E QUESTRA STORIA VA AVANTI DA PIU’ DI 50 ANNI,NE VOGLIAMO PARLARE?

PER CUI CARO TROMBETTI LE OCCUPAZIONI A ROMA NON SONO COMINCIATE AFFATTO CON ALEMANNO, MA SOPRATTUTTO PRIMA DI APRIRE BOCCA TI CONSIGLIO DI RAGIONARE, DAL 1970 A OGGI QUANTI SINDACI CI SONO STATI? E PER CUI SMETTILA DI DIRE BUGIE CHE FAI SOLO ANCOR PIU’ DANNO AL PD!!!


LA POLITICA SERIA SI FA CON ATTI E PROGETTI VERI E RAGIONATI SENZA TIRATE DI GIACCA, MA CALCOLANDO SOLO LA GIUSTEZZA NEGLI INTERESSI DEI CITTADINI, SEMPRE NELLA LEGALITA’ E TRASPARENZA.


IO SPERO SOLO CHE TU TI RENDA CONTO DI UNA COSA I SINDACATI E GLI ORGANIZZATORI DEGLI OCCUPANTI ABUSIVI AVEVANO IL PIANO E I CONSIGLIERI COMUNALI NO!


MA TU E TOBIA ZEVI STATE BENE?

(Facebook)


Edmund Dantes 

Claudio Ranieri

 


Ranieri: “Sono in vacanza, non in pensione. Aspetto una Nazionale. De Rossi una guida, non mette in campo cuore o pancia”


La Repubblica (E.Gamba)

L’ex tecnico di Roma, Leicester e Cagliari, tra le altre, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano. Queste le sue dichiarazioni:


Ranieri, come se la sta passando?

“Se ogni giorno guardi il mare, come vuoi passartela? Benone”.


Quindi nessuno riuscirà a portarla via da lì?

“A Cagliari ho chiuso un cerchio, è stato il finale perfetto. Però un po’ di voglia c’è sempre, chi lo sa. Di sicuro non farò mai il commentatore televisivo, proprio non mi va. L’ho già detto, come ultimissima cosa mi piacerebbe allenare una nazionale. Ho detto “una” nazionale, eh, non “la” nazionale”.


Molti sostengono che per la panchina dell’Italia sarebbe stato perfetto: ci ha mai fatto un pensierino?

“Mi auguravo che Spalletti ne sarebbe venuto fuori e sono contento che l’abbia fatto. E quando dichiarai che mi sarebbe piaciuto guidare una selezione, lo feci con voi di Repubblica e Mancini era ancora saldissimo. Non mi sono mai candidato all’azzurro e non lo faccio certo ora”.


Come la sta passando questa vacanza senza scadenza?

“Ho spesso passato dei bellissimi settembre al mare. La Samp mi prese a ottobre, il Watford pure, il Cagliari addirittura a gennaio. Si vede che mi fanno la cortesia di concedermi vacanze lunghe. Qui si sta benissimo, sono uno del posto: vado a fare la spesa, dal macellaio, dal pescivendolo. Non vado in osteria a giocare a carte ma solo perché non ci ho mai giocato, non sono capace. Mia moglie è calabrese, mia figlia è nata qui, questo è un pezzetto di casa”.


Ha tempo e voglia di guardare il calcio o si sta disintossicando?

“Seguo, guardo, vedo tutto. Noi allenatori siamo malati”.


Ha visto qualcosa di interessante?

“Più di tutto mi è piaciuto, e molto, il Parma. Si vede che sono tre o quattro anni che hanno un progetto su cui lavorano, ed è un bel vedere. Davanti sono notevoli, Bernabé è un gran bell’organizzatore di gioco. Pecchia ha messo in piedi una squadra davvero divertente. Complimenti”.


Che altro?

“L’Inter è l’Inter. Thiago Motta sembra che abbia subito preso la Juve per il verso giusto e in più deve ancora buttare nella mischia tutti i pezzi grossi. Mi sta piacendo molto il Toro di Vanoli, squadra verticale come poche, e aspetto il Napoli, perché Conte se non arriva primo arriva secondo, specie se non deve fare le coppe. In queste tre giornate però non abbiamo visto molto di vero: sono anni che sostengo che il mercato non possa durare così a lungo, è assurdo che gli allenatori debbano lavorare per settimane in uno spogliatoio che sembra un aeroporto, con gente che viene e gente che va. Un tecnico dovrebbe cominciare la preparazione dicendo ai giocatori: siamo una squadra, andiamo. Ma non può. E non c’è mai tempo, perché i tifosi vogliono che si vincano pure le amichevoli. È un bel problema specie per chi ha cambiato guida tecnica, come Milan, Fiorentina o Bologna, che giocoforza devono aspettare che le nuove proposte si consolidino. Per fare una squadra ci vuole tempo”.


Inter, Juventus, Parma, Fiorentina, Napoli sono pezzi del suo passato, Roma e Cagliari anche pezzi di cuore. De Rossi rischia qualcosa ad allenare la squadra che ama, la passione può compromettere la lucidità?

“No, anche la Roma è una squadra nuova, ha dovuto aggiustare molto, ma De Rossi ha già dimostrato di saper essere una guida e in campo mette le idee, non il cuore o la pancia. E comunque la partecipazione emotiva aiuta. Io ho girato molto e oltre alla Roma, che è la mia squadra da bambino, nel cuore porto il Cagliari, e Cagliari: ho amato e amo tutto di quella squadra e questo amore mi ha aiutato in questi ultimi due anni, perché nessuno più di chi ama vuole il bene dell’amato”.


Senza di lei cosa succederà?

“È importante che i tifosi capiscano che, in un campionato che si sta frazionando tra i vari fondi, lì c’è ancora un presidente che cerca di far quadrare i conti”.


A proposito di frazionamento: domani ricomincia un campionato diverso da quello di agosto?

“Non solo, ci vorranno ancora due o tre giornate come minino per definire con più precisione i valori in campo, visto quanti giocatori di un certo peso devono ancora trovare il loro posto. A parte l’Intere pochi altri, vedremo squadre diverse da quelle dei primi tre turni ed è una cosa un po’ strana, ma è un’altra stortura del mercato lungo”.

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𝗗𝗘 𝗥𝗢𝗦𝗦𝗜: "𝗦𝗲 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗮̀ 𝘂𝗻 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗭𝗮𝗹𝗲𝘄𝘀𝗸𝗶 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗿𝗲𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼. 𝗡𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗹𝗼 𝗳𝘂𝗼𝗿𝗶 𝗿𝗼𝘀𝗮"




La conferenza Stampa di Daniele De Rossi  in vista della gara contro il Genoa, in programma domani alle 12:30.  


La scelta di Zalewski fuori rosa è definitiva? Lei ha dato l'ok e a cosa serve?

"Penso che qualora troveranno un accordo per rinnovare il contratto, verrà reinserito dentro. Mi fai una domanda a cui non posso rispondere, mi sono sempre preso le mie responsabilità, è un discorso che va al di sopra di me, ne devo parlare con Nicola e la società. Con un rinnovo, si tornerebbe alle origini ma fai le domande alla persona sbagliata"


Ha avuto modo in questi giorni a Trigoria di valutare le condizioni di Hermoso e Hummels?


"Ci danno delle possibilità in più, ci danno delle varianti, aumentano la nostra esperienza. Hanno giocato ad alti livelli, si sono presentati bene fisicamente, hanno giocato la Champions, questo fa la differenza. Ovviamente hanno bisogno di tempo per arrivare al 100%, si valuterà di partita in partita. Sono pronti per giocare, dal pimo minuto  a gara in corso, vedremo, Dalla prossima si giocherà ogni tre giorni e avremo bisogno del minutaggio di tutti".


Lei in passato ha giocato con il contratto in scadenza. Le sembra giusto quello che sta succedendo con Zalewski?

"Stai facendo la domanda alla persona sbagliata. A maggio, ho detto che poteva partire perché non era quello che volevo. Ultimamente, l'ho visto diverso, un giocatore pronto a prendersi la responsabilità. La decisione non è mia però, non mi devo esporre".


Riguardo Dovbyk?


"Artem è pronto per giocare, giocherà, è importantissimo per noi, possiamo cercare di analizzare le nostre partite e la sua. Non dipende però da Dovbyk se non abbiamo fatto quello che dovevamo. Noi dobbiamo aiutarlo a essere meno attenzionato dai giocatori e quando si sarà sbloccato non si fermerà più".


Con l'arrivo di Koné servirà ancora un regista davanti alla difesa o potrebbe giocare lui?

"Koné ha giocato sia da mezzala destra, sia sinistra, può fare anche il mediano. UN giocatore così libera gli altri con giocatori ancor apiù offensivi in mezzo al campo. Seza Koné comunnque abbiamo vinto tante partite, non scordiamolo. Paredes, Cristante e Pellegrini vengono rispettati meno di quanto dovrebbero in questa città. Koné l'ho fortemente voluto e sarà importantissimo per noi ma rispettiamo chi sta tirando la carretta qui da tanti anni. Facciamoli sentire amati i nostri giocatori, hanno sempre fatto il loro con gol, assist, chilometri. Bisognerebbe stampre le schermate dei gps per far vedere chi corre e chi no".


Idea tattica diversa per mettere Dovbyk in condizione di far bene?

"Abbiamo provato con più forza qualcosa di provato anche prima. Non penso sia legato a Dovbyk, al modulo. Ci sono giocatori appena arrivati, che devono conoscersi. Sono cose che richiedono un po' di tempo. Abbiamo lavorato molto dal punto di vista difensivo per avere compattezza. Dobbiamo essere pronti, anche quando perdiamo palla in costruzione, a essere più stretti, a essere un blocco. A volte segni poco anche perché prendi pali, è questione di centimetri e quando i centimetri gireranno dalla parte nostra avremo compattezza difensiva e gol. Su Dovbyk, dobbiamo riempire l'area con più giocatori, in modo da liberare anche l'ucraino. Ci arriveremo".


Il Genoa con poco possesso palla ha fatto buoni risultati. Con il Monza, ha avuto più possesso e ha vinto. Opzione giocare 3-5-2 a specchio?

"Non sempre è un'opzione con una squadra più debole sulla carta. Giocando a specchio, è un braccio di ferro uomo contro uomo. Sul possesso palla, sappiamo che loro non sono ossessionati dal possesso palla, così come noi. Con l'Inter, il Genoa ha pareggiato all'ultimo secondo, i nerazzurri l'avevano quasi portata a casa. Se noi pensiamo di dover essere più pungenti in fase offensiva lo possiamo fare avendo di più palla, non meno. La verticalità è la cosa che chiediamo più spesso, cerchiamo di essere più verticali rispetto a prima. Non conta quanto possesso palla fai, ma cosa fai conla palla. Dominare il gioco non significa solo avere la palla, ma anche, per esempio, dominare il contropiede".


#GenoaRoma


#Genoa


4ª Giornata di Serie A


#DeRossi #DanieleDerossi


#AsRoma #asromaforever

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Sergio Innocenti

 


La bestia è ritornata dopo un campionato della passata stagione piena d'infortuni con solo 18 gol.Quarta giornata di campionato ha già fatto 9 gol e i 12 punti che ha in classifica il Manchester city sono tutti suoi.C'e chi dice che ha solo il piede destro e basta, voglio dire a questa gente che c'è il gioco delle bocce che possono seguire che è meglio.Vorrei solo raccontare una cosa tanti anni fa' mi chiamò il mio grande amico Sergio Innocenti e mi disse hai mai visto giocare Holland che gioca in serie A Norvegese nel Molde e ha 16 anni?Io gli dissi si e in più è tanta roba e Sergio mi disse ho già parlato due volte con il padre per convincerlo a venire a giocare in Italia ma il padre è scettico perché secondo lui era ancora piccolo d'età.Poi il resto si sa come andò, Salisburgo, Borussia Dortmund e ora Manchester city.Per l'ennesima volta Sergio Innocente fu il primo scouting in Italia a vederlo e segnalarlo così come tanti altri giocatori di spessore internazionale.Chi è Sergio Innocenti?Una persona perbene che conosce il calcio Italiana e Internazionale come pochi e fatto le fortune di molti giocatori e anche a uno di Viterbo.Buona domenica.

Gianni Giannoccaro

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Nicola Zalewski 392

 


La conferenza di De Rossi chiude momentaneamente il cerchio su questa vicenda che ha quasi monopolizzato la comunicazione negli ultimi giorni.

Abbiamo letto tutto e il contrario di tutto per quasi una settimana, nel solito contesto di volubilità che ha sempre permeato l'etere romano (social compresi), con giudizi estremi in base alle notizie che mano a mano venivano fuori.


In tutto questo marasma di fatti e opinioni contrastanti, però,  di punti fermi ce ne sono:


- Il calciatore ha il diritto di fare le sue scelte di calcio e di vita, assumendosi però le responsabilità e le conseguenze che ne derivano


- La società ha il diritto ad agire di conseguenza, anche mettendo fuori rosa il calciatore laddove lo ritiene opportuno...tenendo conto dei rischi potenziali a livello economico.


- Il rendimento del calciatore negli ultimi 2 anni è stato molto al di sotto della sufficienza, nonostante di opportunità per mettersi in mostra ne abbia avute anche col precedente allenatore...e se fosse partito per 10/11 milioni, di certo non si poteva gridare allo scandalo, anzi, sarebbe stata una buona operazione in uscita (se consideriamo l'ingente esborso che c'è stato in questa sessione esitva).


- il rendimento in Nazionale è una cosa, quello con la nostra maglia, un'altra.

E se questo potenziale rimane inespresso quando gioca qui per svariati motivi, fare un'esperienza fuori può essere propedeutico per rilanciarsi soprattutto in un campionato come quello olandese (vedasi trasferimento rifiutato al PSV).


- ogni cessione (come ogni acquisto) ha la sua percentuale di rischio e se ragionassimo sempre con la retorica del "potremmo pentircene", praticamente non esisterebbe più mercato.


Fatte queste considerazioni la situazione che si è delineata è ormai molto chiara, sebbene non definitiva.


Al netto del fatto che Zalewski sia un prodotto del vivaio e un patrimonio, di fronte a un rifiuto di rinnovo e i rifiuti a due trasferimenti (Galatasaray e PSV), l'atteggiamento della società in questo caso è si forte, ma comunque legittimo.


Ora testa al campo nella speranza che più avanti si trovi una soluzione che possa accontentare tutte le parti in causa, in un senso o nell'altro.

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Nicola Zalewski 376

 


C'è poco altro da dire su questa questione: ha ragione la società.

Si, ha ragione la Roma nel mettere fuori rosa Nicola Zalewski.

Perché è ora di finirla con i comportamenti di questo tipo, è ora di finirla con questi atteggiamenti.

Perché se rifiutare offerte non convincenti in estate poteva essere comprensibile, rifiutare invece un'offerta da tre milioni a stagione, dopo giorni di sì e no, con un contratto in scadenza tra un anno, crea soltanto un danno alla Roma.

E, sinceramente, da chi ha sempre sostenuto di amare la Roma, non ce lo aspettavamo proprio.

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sabato 14 settembre 2024

Onore



Io dico che il Giappone è stato creato da una manciata di uomini coraggiosi.

Guerrieri disposti a dare la vita per quella che sembra ormai una parola dimenticata: Onore

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Renato Vallanzasca

 Stanotte guardavo la TV e ho visto immagini di Renato Vallanzasca"boss della Comasina"era irriconoscibile per la malattia che ha l'Alzheimer.Un uomo che ha terrorizzato Milano e non solo.Mio padre lo conosceva bene durante la sua latitanza e mi diceva che era sempre fatto di cocaina ed era pericoloso quando era in quello stato.In quei anni quando Vallanzasca terrorizzava Milano vi era anche Lutring il solista del mitra,7 rapine senza mai esplodere un colpo e dopo aver scontato la sua pena è diventato un pittore.Vi erano il clan dei Tarantini tutti rapinatori e uno di loro la metà degli anni 80 fu mandato a Orte perché sorvegliato speciale ma faceva quello che voleva e girava la notte nei locali notturni e insieme ad Aldo Invernilli ( ex clan della Magliana).nel locale notturno Bandiera Gialla ammazzarono due loro ex amici e lui si chiamava Eduardo Adamo ed era stato amico di mio padre a Milano.In più in quei anni a Milano vi erano i Giannoccaro-Tiedone e Giannini tutti cugini che imperversavano e diversi di loro si diedero alla latitanza in Francia compreso mio padre.Poi vi era la banda di Francis Turatello che poi si allearono con Vallanzasca e fu la loro fine.Vallanzasca per evadere dal San Vittore si prese volutamente l'epatite facendosi iniettare sangue infetto, bere uova scadute e respirare un gas letale e dall'infermeria del San Vittore riuscì ad evadere nel 1976 e in 200 giorni prima della cattura a Roma credo nel marzo del 1977 mise a segno più di 60 rapine,6 omicidi tra cui 4 poliziotti e due di questi erano i falchi di Delta 19 che non fecero neanche in tempo a scendere dalla macchina che furono crivellati da una raffica di mitra che Vallanzasca aveva sotto l'impermeabile tutto ciò avvenne in un giardinetto di Milano che ora non rammento come si chiama,oltre l'omicidio di un medico e un impiegato di banca.Il sequestrato di Emanuela Trapani figlia di un imprenditore di Milano che si innamorò di lui(sindrome di Stoccolma)viene chiamata e fu liberata per un miliardo di lire.Fece ammazzare in carcere Turatello da Vincenzo Barra detto O Animale che l'aprì e gli mangiò una parte dell'intestino e lo fece fare perché secondo lui Turatello l'aveva tradito e il figlio di quest'ultimo fu cresciuto da Franco Califano.Fu anche processato a Viterbo Vallanzasca e minacciò di morte il giudice Console Labate che fu messo sotto scorta dopo un ulteriore condanna. Provò ad evadere da Padova ma dalla torretta gli spararono al gluteo e fu fermato.Doveva scontare 4 ergastoli e 295 anni di carcere.Quando evase dal San Vittore ed era ricercato in tutta Europa lui fece in tempo in quei 200 giorni di latitanza ad andare a vedere un paio di partite del suo Foggia.So bene che la cosa che ho scritto non interessa a nessuno ma mi andava di farlo.Buona giornata a tutti.

Gianni Giannoccaro

LE CASSE DI RISPARMIO .... QUESTE SCONOSCIUTE !!!!!

 


Nel ricchissimo Regno dove nei fiumi scorreva il latte e il miele le Casse Di Risparmio...non esistevano 


Casse di risparmio esistenti in Italia nel 1860:


-51 Stato Pontificio

-27 Granducato di Toscana

-24 Regno Lombardo-Veneto

-22 Regno di Sardegna

-5 Ducati di Parma e Modena

-1 Regno delle Due Sicilie


Per la cronaca, l'unica cassa di risparmio esistente al Sud si trovava in Sicilia ed il Meridione continentale ne era completamente sprovvisto.


VERA ZAMAGNI, The economic history of Italy. 1860-1990, Oxford 2003

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Saud Abdulhamid

 


Saud Abdualhamed🇸🇦🏎 con la sua nazionale una Ferrari ! Non voglio esagerare ! Scusate il paragone , ma Saud per  certi versi mi ricorda un certo Marcos Cafu’, non solo per il sorriso stampato sul volto, ma il

laterale vedrete più avanti e’ veramente un bel giocatore !

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"Che bel viaggio, ma è durato poco. Ciao calcio, mi mancherai".

 


Con queste parole, Diego Perotti annuncia il ritiro.

Un giocatore fantastico, di una classe incredibile, con una visione di gioco formidabile ed un dribbling devastante.

Molto sottovalutato, ma capace di mettere a sedere in panchina uno come Edin Dzeko, al suo primo anno, dando vita ad una Roma bellissima, da falso nove, con Elsha e Momo Salah ai suoi lati.

Autore, peraltro, di uno dei gol più emozionanti della storia recente della Roma, segnato nell'ultima partita di Francesco Totti.

Con un po' più di fortuna, la sua carriera sarebbe stata nettamente diversa.

Peccato Diego, te lo saresti proprio meritato.

Ti vogliamo bene.

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LO SVILUPPO VE LO DIAMO NOI...

(Google)



L'Agenzia del Demanio istituita con decreto legislativo n. 300 del 1999 trasformata in Ente pubblico economico nel 2003 è un soggetto giuridico di diritto pubblico, opera nel contesto della pubblica amministrazione con modalità e strumenti di tipo privatistico, udite udite: a questo Ente e' attribuita la  CURA del Patrimonio Immobiliare DELLO STATO con la responsabilità di amministrare circa 43.000mila beni per un valore di 62 miliardi di euro!!! L'agenzia Demanio è articolata da una direzione generale con sede a Roma e 17 sedi territoriali, il 3 luglio 2024 pubblica un articolo con pomposo titolo: "A bando 18 edifici dello stato" in Italia Progetti a Rete, in questo pomposissimo annuncio descrive l'iniziativa di rigenerazione degli edifici del patrimonio dello Stato, grazie al quale l'Agenzia del Demanio affida beni a privati ed enti del 3º settore, affinché valorizzino dal punto di vista economico, sociale e culturale, coniugando i temi del turismo, della cultura dell'ambiente e della mobilità dolce, stimolando lo sviluppo dei territori, gli edifici proposti in concessione, locazione, di valorizzazione, vendita e concessione agevolata bla bla bla bla...andiamo subito a cliccare dall' articolo "Gare e Aste" c'è tempo fino al 3 dicembre 2024 per partecipare!!!  corriamo a clikkare il filtro ricerche delle gare, selezioniamo 2024, selezioniamo Regione Lazio, selezioniamo provincia di Roma, selezioniamo Comune di Roma, selezioniamo il tipo di procedura che ci dà queste opzioni da scegliere:

 Aste pubbliche= 0 gare, Invito pubblico ad offrire= 0 gare, Avviso di locazione= 0 gare, Avviso concessione= 0 gare, Pubblicità rinnovo formalizzazione servizio= 0 gare, Procedura aperta= 0 gare, Procedura ristretta= 0 gare, Concessione gratuita= 0 gare, Procedura negoziata= 0 gare, Affidamento diretto= 0 gare, ATTENZIONE troviamo: Avviso di Vendita: 1 gara !!! clikkiamo subito ed eccoci al titolo:

"AVVISO DI VENDITA DI n. 44 lotti DI IMMOBILI SITI NEL COMUNE DI ROMA" 

scade il 21 ottobre 2024, per partecipare e/o per ulteriori info scrivete all'indirizzo email di Roma Capitale agenziademanio@lazio..ricco.mi.ci.ficco.sotto.bancom.., ci sono 44 lotti in vendita!!!  Bene bene pene (senza ridere troppo che nel di dietro va a noi cittadini) Vediamo questi 44 lotti in vendita: Nella zona periferica del quartiere Ponte di Nona su Via Luigi Gastinelli troviamo 12 lotti "per vendita posti auto a gogo'' poi troviamo a Via Cesare Pascoletti nel XII Municipio, 16 lotti "per vendita posto auto su strada o seminterrato, poi troviamo su Via Alessio Baldovinelli nell'VIII Municipio 10 lotti per "posti moto in cortili condominiali o su rampe di accesso", poi troviamo nel VII Municipio 1 lotto per una cantina alta 1metroe60cm a Via Guido Zanobini in piano interrato,

Poi troviamo 2 lotti nel VII Municipio a Via Bruno Rizzieri per posto moto, poi 1 lotto nell'VIII Municipio a Via Casal Selce per un terreno.. e poi 2 lotti nel quartiere Appio Latino a Via Pandosia per un locale commerciale che si ripete ambiguamente, insomma questi 44 lotti totali per stimolare lo sviluppo del nostro territorio!!! Fate Vobis le conclusioni 

by Stregapolis

Sharon Stone Buonanotte!

 


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Kirk Douglas, Jean Simmons, Tony Curtis, Lawrence Olivier, John Gavin, & Peter Ustinov Sul set di "Spartacus", 1960

 


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Rita Hayworth Buon Appetito!

 


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𝗥𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗦𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲𝘀, 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶: 𝘀𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝟭𝟱 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼




Nuovo infortunio per l'ex centrocampista della Roma, oggi al Benfica: polemiche sulla forma fisica del portoghese


Ancora problemi per Renato Sanches. L'ex centrocampista della Roma, tornato al Benfica nell'ultima sessione di mercato, si è fermato dopo appena 15 minuti di allenamento. Nuovo infortunio per il mediano portoghese, che non ha certo brillato in Serie A con la maglia giallorossa.


Renato Sanches, nuovo stop in allenamento: erano trascorsi solo 15 minuti

Non conosce fine il calvario di Renato Sanches, nuovamente alle prese con problemi muscolari. Il classe '97, che sta vivendo anni tormentati a causa di un'eccessiva fragilità fisica, ha interrotto anzitempo il suo allenamento, lamentando ancora un fastidio. Il mediano del Benfica ha richiamato l'attenzione dello staff medico del Benfica dopo appena 15 minuti, per poi sottoporsi ai controlli e alle terapie del caso. L'ex Roma sarà rivalutato nel corso di questi giorni e difficilmente verrà convocato per la prossima partita casalinga con il Santa Clara, in programma sabato alle ore 21.30 al Da Luz, in occasione della quinta giornata della Liga Portugal. Un infortunio che non ha sorpreso i tifosi giallorossi, per i quali Sanches ha giocato appena 260 minuti. Ogni minuto in campo, è costato alla Roma 21.538 euro.


#RenatoSanches


#DeRossi #DanieleDerossi


#AsRoma #asromaforever


#calciomercato #calcimercatoRoma 


#Ghisolfi

 

#Souloukou  #friedkin

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I Mega Powers

 


I Mega Powers, ovvero il team formato da Hulk Hogan e "Macho Man" Randy Savage nel 1988 alla WWF, sono stati un'accoppiata formidabile, ma sei anni prima, in Giappone, Hogan fu protagonista di una combinazione ancora più pazzesca, insieme ad Antonio Inoki! 🇺🇸🇯🇵

Questo invincibile team conquistò per ben due volte, nel 1982 e nel 1983, la prestigiosa MSG Tag Team League organizzata dalla New Japan Pro Wrestling.


Gli incontri di questi tornei furono trasmessi anche in Italia, con il commento del grande Tony Fusaro nel programma Tony Fusaro"il fantastico mondo del catch".


Questa foto, che mi ha gentilmente passato Gore Soprano ART, raffigura Hulk e Inoki mentre ricevono l'ambito trofeo al termine della MSG Tag Team League del 1982. 


#JapanWrestling #Puroresu #AntonioInoki #HulkHogan 🇯🇵

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Italiani senza Cittadinanza

 


“Italiani senza Cittadinanza”, assieme a 13 associazioni, tra cui Libera, Gruppo Abele e Arci, ha lanciato un referendum per dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza legale necessari per chiedere la cittadinanza italiana. 


Cittadinanza che, una volta ottenuta, verrebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.


In Italia è sempre stato così, fino al 1992, quando l’articolo 9 della legge 91 ha introdotto una irragionevole penalizzazione dei cittadini extra Ue.


Una semplicissima modifica cambierebbe la vita di circa 2 milioni e mezzo di cittadini di origini straniere.


Mentre Salvini propone (incostituzionalmente) di togliere la cittadinanza agli “stranieri” che delinquono, c’è chi propone semplicemente di riconoscere tutti coloro che sono nati, cresciuti, vivono, lavorano in Italia per quello che sono: italiani. Con pari diritti e pari doveri. Pari opportunità e pari responsabilità.


Esattamente come avviene nei più sviluppati Paesi europei. Tra cui, tristemente, non c’è l’Italia.


Per questo ho aderito a un referendum fondamentale per il nostro Paese, e vi invito a fare altrettanto per raggiungere le 500.000 firme necessarie entro il 30 settembre.

Lorenzo Tosa 

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Alberto Giacomelli

 


Dopo averlo trucidato, lo lasciarono sulla strada a dissanguare. Ci rimase così tanto a lungo che il comune dovette rifare l'asfalto, perché il sangue l’aveva impregnato. 


Alberto Giacomelli, magistrato in pensione, era un uomo riservato, mite, dedito al lavoro. Mai sotto i riflettori. Un padre di famiglia che la scorta la faceva venire un poco più avanti rispetto a casa sua, perché uscendo di casa non voleva “creare confusione”. Una persona onesta che faceva il suo dovere. Lo fece anche nel 1984, quando sotto gli occhi gli finì uno dei provvedimenti più rischiosi dell’epoca: quello del sequestro della casa di Gaetano Riina, fratello di Totò Riina, “la Bestia”. 


Lo firmò senza pensarci due volte. 

La mafia aspettò che andasse in pensione. Ce lo “costrinse” il figlio ad andarci, anche se lui gli diceva “tanto mi ammazzeranno lo stesso”.


E così fu, perché i sicari lo uccisero la mattina del 14 settembre, quando ormai era in quiescenza. 


Cercarono di farlo passare per delitto passionale per infangarne il nome. Poi per una rivalsa di un gruppo di ragazzi che avevano avuto a che fare con la droga.


Ci vollero anni prima che si capisse che Giacomelli era stato ammazzato per una firma. 


Gli assassini non sono mai stati trovati. Giacomelli pagò anche il suo essere un uomo riservato, con la sua storia ingiustamente dimenticata da una grossa parte dello Stato.


In questo giorno, a lui va allora il ricordo di chi non dimentica i servitori dello Stato e il loro enorme coraggio.

Leonardo Cecchi 

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Totti boccia il mercato: “De Rossi? Mi cerca spesso”

 


Totti 4🙂

Totti boccia il mercato: “De Rossi? Mi cerca spesso”


La Repubblica (M.Juric)

Totti chiama, la Roma risponde. A modo suo. Se non è un botta e risposta, poco ci manca. Perché la lunga intervista rilasciata da Francesco Totti ieri a Sky Sport non sono passate inosservate dalle parti di Trigoria. Soprattutto il passaggio sugli acquisti fatti questa estate: “Se mi è piaciuto il mercato della Roma? Nì. All’ultimo, dopo tutti i casini successi, hanno cominciato a rischiare un po’ tutto”. Il riferimento dell’ex capitano è alla doppia vicende Dybala-Danso che ha modificato in corsa la strategia giallorossa.


Un pensiero da parte di un “tifoso”, come si definisce lui da quando ha detto addio alla Roma nel 2019, che ha avuto una pronta risposta da parte del club. Non ufficiale, ma utilizzando la cassa di risonanza dei social. Pubblicando su tutti i canali del club un post con l’elenco degli acquisti effettuati nell’ultima sessione di calciomercato. Dodici schede per ognuno dei calciatori arrivati in estate. Totti poi si è soffermato sull’amico ed ex compagno di squadra De Rossi: “Ora sta a De Rossi metterli bene in campo, far sì che i giocatori riprendano la condizione migliore. Nell’ultimo mese ci siamo sentiti spesso e volentieri, è contento di ciò che sta facendo e ora proverà a fare meglio perché non pensava di partire così male. Ha la voglia e la testa per migliorare”.


L’ex capitano ha poi ammesso che “mi manca stare nel mondo del calcio”. Ancora di più nella Roma: “Un ritorno? A me nessuno mi ha mai chiamato. Non me l’aspettavo. Ma siamo tutti felici, sia io che loro. Forse i tifosi un po’ meno”. Perché per Totti “la Roma è sempre davanti a tutti”. La chiosa è un consiglio ai dirigenti attuali: “Se nascondi ciò che accade dentro Trigoria diventa più complicato per tutti. Bisogna fare chiarezza. Se tu esci allo scoperto spiegando, diventa tutto più semplice. Bisogna essere chiari, obiettivi, i tifosi vogliono questo”.

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venerdì 13 settembre 2024

Uma Thurman Buon Pomeriggio!

 


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Jane Fonda & Henry Fonda, 1960 Buon Appetito!

 


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Tesei che fallita che sei

 


Pure con Bandecchi fanno accordi pur di provare a non perdere. La vera, grande forza della destra è questa: l'istinto di sopravvivenza che non fa guardare loro in faccia a nessuno.


Cinque anni fa la leghista Tesei ha iniziato il suo lavoro in Umbria con un obiettivo chiaro e inequivocabile: portare al dissesto i servizi  per poi privatizzare anche l'aria. Per farlo aveva chiamato anche una sorta di commissario liquidatore, un assessore dal Veneto con esperienza proprio nelle privatizzazioni. Il risultato è che l'intera regione è costellata di ospedali spesso nuovissimi che sembrano usciti da film post-apocalittici: giri per le corsie e non vedi nessuno. Il primo passo è infatti svuotarli, poi con quella scusa li vendi o li dai in gestione agli amici privati. 


In cinque anni hanno ottenuto molto per loro, ma hanno capito che a novembre rischiano di andare a casa. Quindi dopo essersi insultati per anni, chiamano Bandecchi e lo tirano in barca perché....perché ha tanti soldi, oltre che qualche votarello. Se sputa alla gente, offende, insulta, minaccia e degrada le istituzioni, amen. Non si guarda in faccia a nessuno. 


Più vanno alla canna del gas, più abbassano un livello di cultura politica e coerenza già molto basso. Mandiamoli a casa.

Leonardo Cecchi 

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Ma va a giocare s Padel

 




"Direttore sportivo non lo farei mai, però magari mi vedrei in un ruolo come quello ricoperto da Ibrahimovic o Zanetti: un riferimento tra società, squadra e allenatore. In poche parole, una figura come quella del direttore tecnico.

Uno che ci mette la faccia, che dice le cose come stanno, è semplicissimo. Un incarico operativo, non uno da chiamare solo quando ci sono dei problemi"


"Qualche squadra mi ha chiamato. Comunque no, come ho sempre dichiarato, io sono fedele alla Roma"


"Sono rimasto deluso e basta. Anche perché per quello che ho fatto io per la Roma, per la società, per tutti, mi aspettavo qualcosa di diverso, Ogni due, tre, quattro, cinque anni la proprietà cambia e chi arriva ha le sue idee e i suoi pensieri. E alla fine sono da rispettare"


"Con Daniele non ho mai avuto problemi, Per lui non darei una mano, ma un braccio, per farlo stare bene e tranquillo. Anche perché, come è giusto che sia, se lavorassi per la società è come se lavorassi per Daniele. Cammineremmo insieme"


Sulla sessione estiva di mercato appena conclusa: 

"Ancora non l'ho capita sinceramente Alla fine è stato un miscuglio di giocatori, chi prima, chi dopo, alla fine sono stati presi quattro calciatori insieme. Sono stati investiti tanti soldi. lo con settanta milioni avrei fatto altre scelte, li avrei spesi diversamente. Come? Non per due giocatori sicuramente, ne avrei presi quattro- cinque. Dovbyk? L'attaccante certamente andava preso e in quel caso meno di trenta è difficile"


Francesco Totti a "Il Messaggero"


Link intervista completa:

https://m.laroma24.it/rubriche/la-penna-degli-altri/2024/09/totti-de-rossi-parafulmine-rischia-di-fare-la-fine-di-mourinho


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Buona giornata cari amici Madonna di montenero



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Edoardo Bove 630

 


"Per me importante dare tutto per la maglia, poi non hai nulla da recriminarti ed è quello che ho cercato di fare sempre anche con la maglia della Roma"


"Addio alla Roma? È stata una mia scelta perché mi hanno detto che non avrei avuto spazio, ero fuori dal progetto e io voglio essere protagonista, al centro del progetto. È la prima cosa per ogni calciatore. Sono qui per sentirmi importante e giocare tanto. Firenze è la città più vicina a Roma e qui si vive benissimo, per un calciatore non è scontato. È 1a scelta migliore che potessi prendere"


Edoardo Bove

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Siamo il Nuovo Fronte Popolare a difesa dei più deboli

 


E INVECE NO!!!

Bisogna riconoscere le sconfitte ma soprattutto BISOGNA RICONOSCERE LE VITTORIE. Il 13 dicembre saremmo stati di nuovo dalle 5 di mattina sotto casa di Omar Ahmed a via di Torrenova, per impedire per la quarta volta che un proprietario imbroglione riuscisse a sfrattare la sua famiglia, che già ha vissuto un'odissea per la casa 

E INVECE NO!!! GRAZIE ALLE MOBILITAZIONI DI OMAR E DEI SUOI COMPAGNI E COMPAGNE DELL'Assemblea di Autodifesa dagli sfratti e del Giornale GROGNARDS ieri Omar HA AVUTO UNA CASA POPOLARE a poca distanza dalla sua, che permetterà finalmente a lui e alla sua famiglia di inizare a respirare. 

COME ABBIAMO FATTO? Primo, non ci siamo arresi alle ingiustizie. Secondo, anche nei momenti peggiori, Omar ha mantenuto la fiducia nell'azione collettiva. Terzo, abbiamo rifiutato tutte le soluzioni indegne inumane che proponeva lo stato. E quarto, soprattutto, abbiamo costruito insieme una rete di mutuo aiuto conviviale e radicale, che sta permettendo a tante persone di difendersi e di rispondere alla violenza immobiliare, al disprezzo istituzionale, al razzismo della società di proprietari, e alla disperazione e rassegnazione in cui ci vogliono tutte rinchiuse. 

MOLTE VOLTE ABBIAMO PERSO. MA QUESTA VOLTA INVECE NO!!!

Edmund Dantes 

Alberto De Rossi

 


Diciannove anni lontano dai riflettori, a lavorare per la Roma.

Facendo crescere generazioni di ragazzi, plasmando uno dei migliori settori giovanili d'Europa.

Mai una parola fuori posto, mai un'ambizione velleitaria. Alberto, che avrebbe sicuramente potuto ambire a diventare un allenatore di Serie A, ha preferito restare lì, sul campo.

Anno dopo anno ha dovuto ricostruire, perché i ragazzi da lui formati erano talmente bravi che dopo poco erano pronti al salto nel grande calcio.

Una vita per questa Maglia, una vita per la Roma.

Senza dimenticare che ha regalato a questa città uno dei suoi fiori più belli, Daniele De Rossi.

Tanti auguri a un grande Mister, a un maestro di calcio, a un grande uomo.

Tanti auguri Alberto.

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Sheik Tugboat

 


Bruce Prichard, un noto dirigente di vecchia data della WWE, ha rivelato che uno dei più grandi match di WrestleMania di Hulk Hogan avrebbe originariamente dovuto essere contro un avversario differente.

Come ben sappiamo, nel main event di WrestleMania VII, andata in scena a Los Angeles nel 1991, Hulk Hogan ha riconquistato il titolo di campione del mondo dei pesi massimi WWF sconfiggendo Sgt. Slaughter, l'ex marine che aveva tradito la Patria schierandosi con l'Iraq di Saddam Hussein.

Si trattava dell'epilogo di una storia iniziata diversi mesi prima, quando la Guerra del Golfo si era intensificata a causa dell'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, che portò gli Stati Uniti ed altri paesi a rimanere coinvolti nel conflitto. 

In passato Slaughter era stato un grande eroe americano, quindi alla fine del 1990 fece molto scalpore con le sue dichiarazioni che lo resero uno dei "cattivi" più odiati di sempre. 


Bruce Prichard, in passato conosciuto anche come "Brother Love" (nella foto, tra Tugboat e Hulk Hogan), è l'attuale direttore esecutivo della WWE e fa parte dell'azienda da svariati decenni. 

Mentre parlava di Sgt. Slaughter nel corso del podcast "Something To Wrestle With", Prichard ha rivelato che Vince McMahon aveva originariamente previsto che Hulk Hogan avrebbe dovuto affrontare il suo ex amico Tugboat (conosciuto in seguito come Typhoon), che sarebbe passato dalla parte dei "cattivi" interpretando un nuovo personaggio: Sheik Tugboat. 

Secondo Prichard, McMahon pensava di poter tenere il match tra Hulk Hogan e Sgt. Slaughter in serbo per WrestleMania VIII l'anno successivo, ma altri creativi convinsero Vince ad accellerare i tempi optando per la sfida tra Hogan e Slaughter a WrestleMania VII.


- Penso che Vince avesse in mente fin dall'inizio che sarebbe stato Sheik Tugboat ad affrontare Hulk. - ha detto Bruce Pritchard, aggiungendo, - Sai, parliamo di quando la faccenda in Medio Oriente non era ancora divenuta particolarmente intensa, ma lì c'era un "cattivo" già pronto e odiato da tutti, ovvero il dittatore Saddam Hussein. E Tugboat era stato presentato come il migliore amico di Hulk, ma solo per rendere il successivo tradimento ancora più d'effetto. Ma senza dubbio, penso che quando il Sergente ha fatto il suo ritorno e si è vista la reazione del pubblico... la gente lo conosceva, ha avuto una grande reazione al suo ritorno, quindi abbiamo pensato "Cavolo, prendi Sarge, fallo diventare un heel e mettilo contro Hulk Hogan". 

Il più grande eroe americano e Sgt. Slaughter, "GI Joe Sgt. Slaughter contro il vero americano Hulk Hogan?". Insomma era... qualcosa di naturale. E nella sua testa Vince probabilmente pensava di poter arrivare fino a WrestleMania VIII con questi programmi in cantiere, facendo qualcosa di incredibile, prima con Sheik Tugboat, poi con Sgt. Slaughter. 

Ma man mano che le cose andavano avanti, Vince parlandone con altri aveva sempre più dubbi e temeva che la faccenda con Tugboat sceicco non avrebbe funzionato, per cui passammo molto rapidamente a Sgt. Slaughter! -.


Prichard avrebbe voluto provare a continuare a realizzare quella che era l'idea originale di Vince McMahon. - Sto dicendo che se la cosa del Tugboat sceicco avesse funzionato, Tugboat sarebbe andato a WrestleMania VII contro Hulk Hogan. Allora avresti avuto, tipo, un anno e mezzo intero per costruire Sgt. Slaughter per andare a WrestleMania VIII con Hulk nella sfida tra gli eroi americani -.


Ad ogni modo, secondo Prichard, Sgt. Slaughter si è più che meritato il main-event di WrestleMania VII con Hogan, a riguardo ha infatto detto: - È stato quello che è stato. E ha fatto il main event con Hulk Hogan, ha perso il titolo, ed è andato tutto bene. Quindi buon per lui. Voglio dire, sai, ha ottenuto il suo main event. Penso che se lo sia meritato -.


Durante lo stesso podcast, Bruce Prichard ha anche parlato di come Hulk Hogan contro Sgt. Slaughter sia stato diverso da qualsiasi cosa che sia stata fatta nel pro-wrestling in quel periodo, che è ciò che lo ha reso così di successo agli occhi di molte persone all'interno della World Wrestling Federation.


E voi, cosa ne pensate? 

Sareste stati curiosi di vedere il personaggio di Sheik Tugboat per poi assistere alla sfida tra gli eroi americani a WrestleMania VIII?


#Tugboat #SgtSlaughter #HulkHogan #BrucePritchard

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I deliri no vax tollerati da Zuckerberg

 


Devi pagare per tutte le vittime innocenti che hai sulla coscienza.

Devi pagare per le autopsie vietate.

Devi pagare per la terapia "tachipirina e vigile attesa...di crepare" che ha ucciso migliaia di anziani.

Devi pagare per aver sospeso tutti quei medici che con coraggio, fottendosene della tua legge criminale, hanno salvato migliaia di vite, usando le terapie giuste.

Devi pagare per aver terrorizzato un popolo intero per poi manipolarlo a tuo piacimento.

Devi pagare per aver costretto i bambini ad indossare un inutile bavaglio a scuola, e a non fare più sport.

Devi pagare per aver derubato i giovani di 2 anni della loro vita.

Devi pagare per aver IMPOSTO un siero sperimentale che, come prevedibile, è stato inutile, ma soprattutto dannoso.

E infine devi pagare per la migliaia di vittime di questo farmaco miracoloso perché la scusa "non c'è correlazione" non reggerà ancora per molto.

P. S. Non vorrei essere nei tuo panni ORA, ma soprattutto non vorrei essere te nella tua prossima vita.

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I bambini di Mou sono spariti: Zalewski verso il Galatasaray

 


La Repubblica (M.Juric)

È il 25 gennaio 2023. Mourinho è sugli spalti del Tre Fontane per osservare la Primavera. Il portoghese viene immortalato mentre parla con i suoi “bambini”, i talenti che pian piano ha già inserito o inserirà nella sua Roma. Ci sono Volpato, Bove, Tahirovic, Zalewski e Boer. Ora quella foto è un ricordo. Bianco e nero: se, come sembra, Zalewski si dovesse accasare al Galatasaray, il team dei ragazzini terribili dello Special One verrà di fatto azzerato.


Nicola Zalewski infatti è in trattativa con il Galatasaray, club turco il cui mercato chiuderà i battenti il prossimo 13 settembre. Il calciatore si è preso del tempo per decidere, non del tutto convinto dalla destinazione. Ma da Istanbul prosegue il pressing che potrebbe trasformarsi in una fumata bianca già nelle prossime ore. Non certo una novità per il polacco che nelle scorse settimane era stato al centro di alcune trattative.


Prima quella con il Psv Eindhoven, con gli olandesi che avevano offerto 9 milioni di euro alla Roma. Una destinazione rifiutata dal calciatore. Poi quella con il Napoli, negli ultimi giorni di agosto, con gli azzurri e i giallorossi che avevano impostato uno scambio che avrebbe coinvolto anche Cyril Ngonge. Trattativa, anche questa, conclusa con un nulla di fatto. Ora resta da capire la volontà della Roma che deve obbligatoriamente prendere una decisione. Cessione o rinnovo, visto il contratto in scadenza nel 2025. Impossibile il prestito, a meno di un prolungamento di un anno (come accaduto con Osimhen).

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Nicola Zalewski

 


Che dire, Nicola, sembrava ad un passo il tuo passaggio al Galatasaray, ma hai rifiutato perché vuoi restare alla Roma.

Una prima stagione fantastica da titolare, conclusa con la vittoria della Conference.

Cavalcate sulla fascia, assist e interventi decisivi, il tutto reso più magico dal fatto che tu fossi romanista dalla nascita.

Le ultime due stagioni poi, purtroppo, sono state poco felici ed è per questo che ci sentiamo di dire che, forse, andare in Turchia sarebbe stata una scelta ottima per la tua carriera.

Ma hai rifiutato, perché vuoi la Roma, perché sei della Roma.

Ed in effetti il tuo sguardo, quello in foto, al termine della finale col Siviglia, era lo sguardo di tutti noi, delusi ma innamorati di questa squadra.

Inutile dirlo: Roma è casa tua.

Però, ora, tutta la voglia che hai dimostrato fuori, la devi dimostrare in campo con le prestazioni.

In bocca al lupo allora Nicola, sperando che tu possa dimostrare realmente quanto vali.

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Una cantera d’oro: Bove e i suoi fratelli, i “bambini” cresciuti e venduti

 


Dalle cessioni di 8 giovani dal vivaio il club ha incassato 42 milioni di euro in 3 anni


Il Romanista (P.Laporta)

Una risorsa. Così è stato definito molte volte il settore giovanile della Roma, e la cessione di Nicola Zalewski al Galatasaray ne sarebbe la conferma. L’ennesima, la seconda nel giro di dieci giorni, dopo quella di Joao Costa all’Al Ettifaq per 7 milioni. Dei 36 milioni di euro incassati fino ad ora dai giallorossi, 16.5 arrivano dai prodotti del vivaio: oltre all’esterno, soltanto il prestito di Bove alla Fiorentina ha portato 1.5 milioni, ai quali si aggiungono 8 milioni di percentuale sulla futura rivendita per il passaggio di Calafiori all’Arsenal. Una somma importante, che potrebbe dunque aumentare con l’addio di Zalewski, ma che intanto resta inferiore rispetto all’incasso dell’anno scorso, quando Tiago Pinto piazzò Tahirovic, con soli 413’ in prima squadra, all’Ajax per 7.5 milioni, e Volpato e Missori (18 presenze in due, con 2 gol e 1 assist per l’italo-australiano) per 10 milioni totali al Sassuolo; infine Faticanti al Lecce per 1 milione, per un totale di 18.5 milioni di euro. Anche nell’estate del 2022, le casse della Roma poterono contare su due cessioni: quella di Afena-Gyan alla Cremonese per 6 milioni, e quella di Calafiori per 1 milione al Basilea.

Dai “bambini” giallorossi, come li chiamava Mourinho, la Roma nelle ultime tre estati ha guadagnato 42 milioni: un risultato incredibile, se si considera che provengono solo dagli 8 sopraccitati, senza contare gli altri ragazzi che hanno esordito negli ultimi tre anni. Keramitsis, Majchrzak, Pagano, D’alessio, Cherubini, Mannini e Pisilli. Un risultato incredibile, se si pensa ai soldi che potrebbero continuare ad arrivare dal riscatto di Bove, da quello del giovane Oliveras - ceduto in prestito alla Dinamo Zagabria prima ancora che debuttasse - e dalla cessione di Zalewski al Galatasaray.

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giovedì 12 settembre 2024

Grace Kelly con il piccolo principe Alberto, 1961 Buon Pomeriggio!

 


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Cary Grant & Kim Novak, 1959 Buon Appetito!

 


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L'ignoranza di Zuckerberg

 


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Ursula Andress Buonanotte!

 


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Burt Lancaster & Anna Magnani Durante una pausa, sul set de "La rosa tatuata", 1955

 


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Che belle fantasmine!

 









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Come allenatore non vali un cazzo!

 


Quello che vorremmo dire a Sergio Conceicao, che oggi è intervenuto per rassicurarci che non allenerebbe mai la Roma, è che nessuno, qui da queste parti, se lo è mai filato.

E non lo abbiamo da sempre ignorato solo per il suo passato laziale, ma lo abbiamo fatto perché, come allenatore, non ci è mai sembrato granché.

Quindi, caro Sergio, prima di fare uscite da fenomeno, ti consigliamo di dimostrare almeno qualcosa.

Perché su questa panchina, fino a pochi mesi fa, sedeva il più grande allenatore portoghese della storia.

E non ci sembra che tu possa essere nemmeno lontanamente accostato a lui.

Così come non ci sembra che tu possa valere una panchina così importante come la nostra.

Buona carriera, Sergio, e rimani sempre fedele alle tue convinzioni.

Perché noi, qui, non ti vogliamo proprio.

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Auguri Pizzarro 659

 








📊 207 presenze e 16 gol in giallorosso

🏆 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa 

🎂 David Pizarro compie oggi 45 anni

🐺 Auguri, Pek! 🇨🇱

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