🇧🇷 Narra la leggenda che Ronaldinho decise di intraprendere la carriera di calciatore - meglio, di passare dal Futsal al Fútbol - dopo aver visto Romario in azione ad USA 94. Un dettaglio che non è semplicemente aneddotico, ma dice qualcosa di importante sul giocatore che è stato Ronaldinho: non semplicemente un 'giocoliere' bellissimo da vedere, ma un finalizzatore straordinario.
⚽️ Con questo termine chiaramente non intendiamo la prolificità nei gol (anche se Dinho in carriera ha segnato comunque più di 300 reti), ma l'efficacia dei gesti tecnici - sublimi, a tratti inspiegabili e comunque originalissimi, come l'elastico o il tiro di mezza punta contro il Chelsea, ereditato dal Futsal appunto - di cui era capace. Lui racconta che lo stile di gioco - che lo ha reso unico e inimitabile - lo ha formato nella strada e soprattutto in spiaggia, quando si divertiva a dribblare non le pietre ma i cani, prima di coccolarli sfiniti dai suoi movimenti col pallone tra i piedi.
🗣 "Il mio gioco è basato sull'improvvisazione. Spesso, un attaccante non ha troppo tempo per pensare. Ha un secondo appena, forse meno, e deve decidere se dribblare, calciatore, passare il pallone a destra o a sinistra. Lì è l'istinto a dare l'ordine".
🫶 Solo che nel caso di Dinho, che compie oggi 44 anni, l'istinto coincideva con una classe mostruosa, che lo ha fatto amare da chiunque avesse la fortuna di vederne il calcio. Nessuno ha mai odiato Ronaldinho, tutti noi lo abbiamo amato follemente.
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