Giuseppe Muscarella,
50 anni, sindacalista, contadino, padre di quattro bambini, ucciso a Mezzojuso (PA), con due fucilate alle spalle il 4 marzo del 1976.
Giuseppe, un uomo semplice proveniente dai campi, si ribellò agli affari della mafia che imponeva i fertilizzanti facendoli pagare 18.000 lire al quintale.
Aveva pensato di organizzare un acquisto collettivo con altri coltivatori che consentiva loro di comprare a metà prezzo. Con una ottantina di contadini poveri aveva formato l’Alleanza coltivatori e con 26 di loro aveva fondato una cooperativa.
Ma la sua vita venne spezzata nel modo più brutale e persino la sua cavalla, dopo il suo omicidio, venne simbolicamente impiccata dai mafiosi.
Giuseppe se ne è andato così, da uomo semplice che provava a ribellarsi. Oggi nessuno lo ricorda più, ma spetta a tutti noi di conservarne la memoria per non dimenticarlo.
Resistenza
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