mercoledì 27 marzo 2024

BUON COMPLEANNO CAPITANO!!!

 



Il 26 marzo 1904, CENTOVENTI anni fa, a Borgo Pio nasceva Attilio Ferraris IV, lo storico primo Capitano giallorosso, colui che alzò al cielo la Coppa Coni (il primo Trofeo vinto dalla Roma). Primo romanista convocato in Nazionale, membro della “Hall of Fame”, inserito dalla Curva Sud nella splendida scenografia “Figli di Roma, Capitani e Bandiere...”.


Il “biondino di Borgo Pio”, definito anche “Omo de fero”, proveniva da una famiglia numerosa ed era il più bravo di quattro fratelli calciatori. Centromediano (“Poi ce sta Feraris a mediano, bravo nazionale e Capitano...”), cresciuto nella Fortitudo, “inventore” della rovesciata come gesto difensivo. Fu lui a mutuare per la prima volta dalla Roma Rugby il motto con il quale caricava i compagni di squadra prima delle partite: “Dalla lotta chi desiste fa una fine molto triste; chi desiste dalla lotta è un gran fijo de na...”. Fumatore, rubacuori, amante del gioco e delle auto, ma sul campo dava tutto per la squadra.


L'11 marzo 1934 al termine di un derby finito 3-3 dopo che la Roma si era trovata in vantaggio per 3-0 litigò ferocemente con il Presidente Sacerdoti, fu messo fuori squadra ed a fine campionato passò clamorosamente proprio alla Lazio.

Pozzo lo richiamò in maglia azzurra ed in quella estate diventò Campione del Mondo; il 14 novembre ad Highbury da Capitano giocò la sua migliore partita in Nazionale (pur sconfitta per 3-2 contro l'Inghilterra) e divenne il “Leone di Highbury”.


Tornò a Testaccio da avversario nel derby del 18 Novembre, prima fischiato dai romanisti ma poi applaudito dopo l'abbraccio con il Capitano giallorosso Fulvio Bernardini: sarebbe tornato definitivamente a casa nel campionato 1938/39, l'ultimo da romanista per lui e per l'eterno amico "Fuffo", il penultimo giocato dalla Roma a Testaccio prima della demolizione del glorioso impianto di Via Zabaglia.


L'8 maggio 1947, ormai quarantatreenne, accettò di partecipare a Montecatini ad una partita tra “vecchie glorie” e “goliardi”; prima di scendere in campo disse ai suoi compagni di squadra “Aò, basta che nun me fate fa la fine de Caligaris...” (morto sul campo durante una gara amichevole): al 40° del primo tempo staccò di testa per contrastare un avversario ma ricadde a terra colto da infarto.


Buon compleanno al primo Capitano della Roma, Campione del Mondo, morto sul campo.

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