"Nel mio ultimo anno di contratto con la Roma, proposi un rinnovo di anno in anno anche al minimo sindacale pur di restare.
A fine stagione andai a parlare con il presidente Pallotta e lui mi disse: “Tranquillo Rodrigo, il contratto è pronto”.
Ma dopo due settimane di silenzio, andai dal Direttore sportivo Sabatini e lì accusai il colpo. Non volle più firmare il contratto.
Fu un vero shock per me e per la squadra, tanto che Totti, De Rossi e De Sanctis andarono da lui a chiedere spiegazioni.
Non ci fu verso.
Quando dissi a Sabatini che Pallotta mi aveva promesso il rinnovo, lui mi disse che il Presidente contava poco e che lui voleva ringiovanire la squadra. Mi arrivarono altre proposte dalla Serie A ma non le accettai: non sarei riuscito a giocare contro la mia Roma.
Per me è sempre stato più di un club, è un amore e tiferò sempre per vederla vincere”.
[Rodrigo Taddei]
Fonte: Corriere dello Sport
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