Scorta Boldrini, Meli: 'Lettere minatorie arrivano a tutti, anche a me'
La giornalista del Corriere della Sera Maria Teresa Meli avrebbe criticatoLaura Boldrini per la scelta di estendere la scorta a tutta la famiglia. La presidente della Camera avrebbe però replicato adducendo come giustificazione le lettere anonime ricevute. Ma la giornalista ha ribattuto prontamente. Lo riporta Libero:
"Succede che su Io Donna (il settimanale femminile del Corriere della Sera) del 24 maggio, Maria Teresa Meli scrive di Laura Boldrini, e dice che Laura "ha 'regalato' la scorta a tutta la famiglia". Il riferimento è al fatto che anche la figlia e il compagno di Lady Montecitorio dispongono dei bodyguards, una circostanza che aveva fatto discutere."
Però, spiega il quotidiano di Belpietro, la presidente della Camera non avrebbe gradito il pezzo della Meli:
"Una frase, quella della Meli, che non è piaciuta affatto a Laura Boldrini, che ha delegato al suo portavoce, Roberto Natale, una replica. Nella missiva Natale riporta un passo di una delle lettere anonime ricevute dalla presidentessa della Camera: "Non si preoccupi, non colpiremo lei ma i suoi cari. Colpire lei comporterebbe troppi rischi, ma soffrirà molto di più così". Dunque il portavoce aggiunge che "è per questo che le autorità di pubblica sicurezza hanno deciso - loro, non la presidente Boldrini - di estendere la scorta anche a due suoi familiari". Dunque il portavoce stigmatizza la frase della Meli, che farebbe passare la questione della scorta come "il capriccio di una sovrana".
E il portavoce della Boldrini ha continuato, affermando che la scorta non è qualcosa di piacevole, ma che preferirebbe non disporne:
"Poi un'altra bordata alla giornalista di via Solferino: "Evidentemente non sa di cosa parla. Di simili 'regali' ognuno di noifarebbe molto volentieri a meno".
La firma del Corriere però ha ribattuto argomentando che il fatto che si ricevano lettere anonime non giustifichi l'estensione della scorta ai familiari, in quanto, ha spiegato, anche lei che ricopre alcun ruolo nelle istituzioni ha ricevuto minacce del genere:
"Pronta la controreplica della Meli, che premette: "Sono solidale con la presidente Boldrini". Poi aggiunge polemica: "E, mi creda, comprendo bene che ricevere certe lettere sia tremendo, come le potranno testimoniare tutti i deputati dell'Assemblea presieduta dall'onorevole Boldrini che nella loro vita ne hanno ricevuta almeno una. Pensi - conclude - che ne sono arrivate diverse persino a me che non ho nessun ruolo pubblico".
"Succede che su Io Donna (il settimanale femminile del Corriere della Sera) del 24 maggio, Maria Teresa Meli scrive di Laura Boldrini, e dice che Laura "ha 'regalato' la scorta a tutta la famiglia". Il riferimento è al fatto che anche la figlia e il compagno di Lady Montecitorio dispongono dei bodyguards, una circostanza che aveva fatto discutere."
Però, spiega il quotidiano di Belpietro, la presidente della Camera non avrebbe gradito il pezzo della Meli:
"Una frase, quella della Meli, che non è piaciuta affatto a Laura Boldrini, che ha delegato al suo portavoce, Roberto Natale, una replica. Nella missiva Natale riporta un passo di una delle lettere anonime ricevute dalla presidentessa della Camera: "Non si preoccupi, non colpiremo lei ma i suoi cari. Colpire lei comporterebbe troppi rischi, ma soffrirà molto di più così". Dunque il portavoce aggiunge che "è per questo che le autorità di pubblica sicurezza hanno deciso - loro, non la presidente Boldrini - di estendere la scorta anche a due suoi familiari". Dunque il portavoce stigmatizza la frase della Meli, che farebbe passare la questione della scorta come "il capriccio di una sovrana".
E il portavoce della Boldrini ha continuato, affermando che la scorta non è qualcosa di piacevole, ma che preferirebbe non disporne:
"Poi un'altra bordata alla giornalista di via Solferino: "Evidentemente non sa di cosa parla. Di simili 'regali' ognuno di noifarebbe molto volentieri a meno".
La firma del Corriere però ha ribattuto argomentando che il fatto che si ricevano lettere anonime non giustifichi l'estensione della scorta ai familiari, in quanto, ha spiegato, anche lei che ricopre alcun ruolo nelle istituzioni ha ricevuto minacce del genere:
"Pronta la controreplica della Meli, che premette: "Sono solidale con la presidente Boldrini". Poi aggiunge polemica: "E, mi creda, comprendo bene che ricevere certe lettere sia tremendo, come le potranno testimoniare tutti i deputati dell'Assemblea presieduta dall'onorevole Boldrini che nella loro vita ne hanno ricevuta almeno una. Pensi - conclude - che ne sono arrivate diverse persino a me che non ho nessun ruolo pubblico".
http://www.tzetze.it/redazione/2014/06/scorta_boldrini_meli_lettere_minatorie_arrivano_a_tutti_anche_a_me/index.html
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