domenica 29 giugno 2014

Trotula, il medico donna
che incantò l’Europa del Medioevo

Un romanzo appena pubblicato dopo un’accurata ricerca storica ricostruisce il coraggio e la battaglia di Trotula De Ruggiero, la prima ginecologa della storia

Dicono che sia stata la prima ginecologa della storia, dicono che in realtà fosse un uomo, dicono persino che non sia mai esistita. Di Trotula De Ruggiero si è scritto ma anche fantasticato parecchio perché è andata troppo fuori da ogni schema per apparire reale a chi pensa che la vita sia un treno in corsa su tracciati ben definiti e immodificabili.  

Siamo nell’XI secolo, Trotula ha studiato più libri di quanti ne avessero mai letti gran parte di tutti gli uomini della sua città, Salerno. Frequenta la Scuola Medica - un crocevia di saperi, la prima istituzione medica d’Europa - ed è una delle poche donne ammesse nella Scuola, l’unica ad aver lasciato traccia della sua opera. Si occupa di materie scomode e fino ad allora poco studiate, la salute delle donne, la loro fertilità e il loro benessere, conosce le erbe, è in grado di curare e alleviare ogni dolore con le piante del suo giardino e quelle delle colline della zona, e lo fa da laica, al di fuori di ogni pressione religiosa che in quel tempo è molto forte. Avrebbe tutti i requisiti per essere condannata come strega, in quell’epoca avviene spesso. Trotula invece è un medico, riconosciuta, stimata e apprezzata dai più grandi uomini di medicina e di scienza dell’epoca.  

Un romanzo appena pubblicato dopo un’accurata ricerca storica ricostruisce il suo coraggio e la sua battaglia con precisione ma anche con la semplicità narrativa necessaria per rendere scorrevole la lettura. Si intitola“Io, Trotula”, lo ha scritto Dorotea Memoli Apicella, professoressa di liceo classico ora in pensione, studiosa di storia locale a autrice di diversi saggi. La casa editrice è la Marlin Editore che in un’epoca di libri sempre più banali, pronti a rincorrere mode ed economie, hanno scelto di arricchire il romanzo con una decina di foto per mostrare i luoghi dove ha vissuto questa donna straordinaria.  

Non solo. L’appendice elenca le ricette mediche e cosmetiche di Trotula, per curare malattie, dalla dissenteria all’artrite o l’emorragia post partum o per rendere più belle le donne. Oggi sembrano banali, nell’XI secolo hanno la forza di una rivoluzione.  

http://www.lastampa.it/2014/05/30/esteri/libri/io-trotula-storia-del-medico-donna-che-incant-leuropa-del-novecento-R19ZD1I6mNWl00FyUySchO/pagina.html?ult=1

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