mercoledì 7 febbraio 2024

Sinner a Sanremo...

 




La vicenda la conoscete tutti: il Festival di Sanremo avrebbe voluto Sinner ospite, ma il tennista ha molto educatamente declinato l'invito. Così ha detto qualche giorno fa al Corriere:


«Conoscendomi, io non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel... Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io.»


Così ha risposto Amadeus:


«Caro Jannik, quando ti ho invitato a Sanremo l’ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni e milioni di italiani. Certamente non immaginavo tutto questo rumore intorno al mio invito. Sanremo deve includere, non deve dividere. Ci sono coloro che ti vogliono a Sanremo e qualcuno che naturalmente ti sconsiglia di venire a Sanremo. [...] La cosa importante è la tua serenità e la tua tranquillità e naturalmente non volevo metterti in imbarazzo. Se deciderai di non venire a Sanremo io lo capirò. È importante che tu ti dedichi al tennis. Naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti, ma non cambia nulla, faremo sempre un gran tifo per te perché sei un vero orgoglio italiano. Caro Jannik, solo una richiesta : guarda Sanremo e fai il tifo per noi.»


Ed ecco la replica:


«A Sanremo farò il tifo da casa, è un evento bello ma io devo lavorare per preparare i prossimi tornei quindi non andrò.»


Può sembrare un botta e risposta da cicaleccio dello star system, ma non credo sia semplicemente così. Ancora una volta, nel rifiuto di Sinner c'è la serietà che oramai è merce sempre più rara, di chi rimane con i piedi per terra.


Sia chiaro: non c'è niente di male nel fatto che Amadeus cerchi di portare personaggi mediaticamente importanti, perché Sanremo è anche un fenomeno di costume; è nella sua natura. 


Proprio per questo, visto che dell'approccio antico e rigoroso del dire "no", oltre le proprie convenienze, oggi in Italia non c'è quasi più traccia, la scelta di Sinner è ancora più preziosa. 


Bravo, ancora, ragazzo.


Voi che ne pensate?

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