Immaginate un centrocampista con la postura un po' ingobbita, non velocissimo e miope. Immediatamente viene da pensare che quelle caratteristiche siano ostacoli per ottime prestazioni in campo.
Sì, a meno che quel centrocampista non sia uno dei migliori interpreti della storia del ruolo: Wim Van Hanegem.
Wim sarà colonna del Feyenoord di Happel che avviò il dominio olandese in Coppa Campioni poi proseguito dall'Ajax di Cruyff e protagonista dell'Olanda di Rinus Michels che incantò il pianeta ai mondiali del 1974 prima di perdere inaspettatamente in finale contro la Germania Ovest.
Con Happel e Michels, Van Hanegem si abbeverò alla fonte di due grandi maestri del cosiddetto "Calcio totale" e riuscì grazie alla sua tecnica, alla sua intelligenza tattica a riportarne i dettami in campo.
Wim ha sempre avuto una grande personalità in campo e fuori, tanto che inizialmente sembrava potesse troppa per andare d'accordo con Happel.
"Quando due personalità del genere si incontrano ci sono due possibilità: A) fungo atomico B) si vince la Coppa dei Campioni.
Barrate B.
A Rotterdam raccontano un episodio significativo: Happel entra in pub nelle vicinanze del De Kuip e trova Van Hanegem che sta bevendo una birra. Il giorno dopo si gioca, Happel va da lui e gli chiede "Che birra è, Wim?".
La risposta potrebbe esser stata "Amstel" o "Heineken", ma Happel dice "Non fare lo spiritoso, quante ne hai bevute?".
"Un po'"
"Allora adesso chiamo il segretario e ti faccio multare di 200 fiorini".
"Non c'è bisogno di chiamare il segretario. Ecco: 100, 200... anzi già ci siamo facciamo 300 e compri qualcosa alla sua signora"
E quando possono perdere due così?"
(F. Buffa).
Tra i due poi nasce un sodalizio tecnico che porterà il Feyenoord sulla vetta dell'Europa nel 1970.
Un grande successo che portava la firma di un centrocampista che troppo spesso viene ignorato nelle graduatorie dei grandi della storia ma che è comodamente seduto nell'Olimpo del calcio.
Tanti auguri Wim
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